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Recensione Duracell Powerbank

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Il mio lavoro mi porta spesso fuori casa e, quando una conferenza da remoto non può sopperire alle attività da svolgere in un luogo fisico, devo mettere lo zaino in spalla e recarmi dove richiesto portando con me computer, smartphone e altri dispositivi tecnologici che, nella maggior parte dei casi richiedono, in base all’utilizzo, la ricarica della propria batteria. Qui arriva una delle noie con le quali mi ritrovo a combattere quando non posso lavorare nel mio studio casalingo: la difficoltà nel trovare delle prese libere per ricaricare i miei device; senza contare che — lo ammetto — ho sempre un po’ di timore nel collegare i miei dispositivi a prese trovate qua e là: il rischio di una erogazione di energia non a norma è sempre dietro l’angolo e il rischio di danneggiare irrimediabilmente la batteria dei device, in questi casi, è alto.

Alla luce di quanto appena detto, ho sempre con me diversi powerbank (cioè caricabatterie portatibili ricaricabili) di buona qualità ai quali collego i miei device con tutta sicurezza e comodità quando hanno bisogno di un po’ di carica. Considero, insomma, questi accessori degli alleati fondamentali nel mio lavoro e quando Duracell mi ha proposto di testare e recensire uno dei suoi nuovi Powerbank ho accettato più che volentieri.

Il prodotto in questione è il Duracell Powerbank da 6.700 mAh e 18W compatto e molto curato esteticamente (riprende i colori iconici delle batterie Duracell) munito di due porte USB, di cui una USB-C che si può usare sia in entrata che in uscita, supporto al Quick Charge 3.0 e con la capacità di caricare uno smartphone di media capacità fino a due volte. Permette anche di caricare simultaneamente due dispositivi e si può ricaricare mentre viene erogata energia a un altro dispositivo. Insomma, mi ha incuriosito molto. Se interessa anche te e vuoi sapere come sono andati questi giorni nei quali ho avuto modo di provarlo, continua a leggere: di seguito trovi la mia recensione di Duracell Powerbank.

Indice

Contenuto della confezione

Duracell

Il Duracell Powerbank si presenta in maniera molto elegante, con una confezione in cartone che permette di vedere il prodotto nella sua interezza.

Il design del Powerbank richiama quello bicolore delle iconiche batterie Duracell, risultando dunque immediatamente riconoscibile e familiare. Presenta sul lato superiore due porte di ricarica, di cui una USB-C utilizzabile sia in input che in output (quindi sia per la carica dei dispositivi connessi che per ricaricare il Powerbank stesso) e una USB-A (definita comunemente porta USB standard) solo per l’output.

Sulla parte frontale ci sono, invece, quattro LED indicatori dello stato di carica e un tasto utile per attivarli (in modo da capire in qualsiasi momento qual è il livello di carica residua del Powerbank). A tal proposito, mi fa piacere sottolineare come il prodotto venga venduto già carico e quindi pronto all’uso.

Nella confezione, oltre al Powerbank stesso, ci sono il manuale d’uso (che in realtà non credo avrai bisogno di consultare, vista la semplicità di utilizzo del prodotto) e un cavo con connettore USB-C da un lato e connettore USB-A dall’altro.

Altra cosa importante da sottolineare è che il Duracell Powerbank, pur avendo un’elevata capacità di ricarica dei dispositivi, risulta compatto e leggero: il modello che ho provato io in questi giorni è quello da 6.700 mAh, ideale per caricare fino a due volte uno smartphone di capacità media (come riferimento, Duracell ha usato un iPhone 8), e pesa 140 grammi circa (quasi nulla, soprattutto se trasportato in uno zaino o in una borsa).

Ne è disponibile anche un modello più potente, da 10.050 mAh, ideale per caricare fino a 3 volte uno smartphone di capacità media, che naturalmente pesa un po’ di più. Ad ogni modo, anche in questo caso parliamo di un ottimo rapporto tra capacità di ricarica e peso.

Detto ciò, lascia che ti racconti un po’ meglio quali sono le caratteristiche dei Duracell Powerbank e come mi sono trovato in questi giorni in cui ho avuto modo di testare il prodotto.

Come funziona Duracell Powerbank

Duracell Powerbank

Per aiutarti a valutare bene il Duracell Powerbank oggetto di questa recensione e analizzare al meglio i risultati che ti illustrerò tra poco, devo prima fornirti qualche dato tecnico sul prodotto. Nulla di troppo lungo o complesso, te lo prometto!

Ebbene, il Duracell Powerbank che mi è stato mandato in prova è un modello del 2020 da 6.700 mAh che eroga un flusso di corrente da ​18 Watt (migliorato e più potente rispetto alla versione precedente, che era da 12W) ed è dotato di due porte di ricarica: una USB-C a due vie con Power Delivery, che dunque può essere usata sia per caricare i dispositivi che per alimentare il Powerbank stesso; e una USB-A che, invece, può essere usata solo per caricare i device collegati al Powerbank.

Questa dotazione di porte rende possibile la ricarica di due dispositivi in contemporanea oppure la ricarica di un dispositivo mentre il Powerbank è a sua volta in carica. I dispositivi compatibili sono i più svariati: smartphone e tablet Android, iPhone, iPad, cuffie, auricolari e così via. Chiaramente, usando i cavi di connessione adeguati, è possibile caricare sia dispositivi Micro-USB che USB-A e USB-C.

Il Duracell Powerbank è inoltre dotato di supporto al sistema di ricarica rapida Quick Charge 3.0 di Qualcomm e gestisce in maniera intelligente l’erogazione dell’energia: in poche parole, quando si collega un dispositivo al Powerbank, questo riesce a dosare in maniera automatica l’energia da fornirgli evitando così sovraccarichi, surriscaldamenti e mantenendo sempre al massimo la salute della batteria del device.

Secondo i numeri forniti ufficialmente da Duracell, il Powerbank in questione è fino a tre volte più veloce della ricarica convenzionale a muro (5 V), riesce a caricare l’80% di uno smartphone di media capacità in 35 minuti (viene usato iPhone 8 come riferimento) e, riuscendo a identificare in modo intelligente l’energia richiesta dai dispositivi connessi, migliora l’efficienza di carica offrendo il 38% in meno di perdita di energia. Per il modello da 6.700 mAh vengono garantite un numero massimo di 2 ricariche complete ricaricando una batteria allo 0% (partendo da livelli di carica superiori, può essere eseguito un numero di ricariche maggiore).

Io ho testato il prodotto con un iPhone XS Max, che ha una batteria dal valore nominale di 3.174 mAh (anche se con una capacità effettiva residua del 96% rispetto a quando l’ho acquistato), quindi parliamo di un dispositivo che richiede più energia rispetto all’iPhone 8 usato da Duracell come base delle sue statistiche, il quale ha una batteria dal valore nominale di 1.821 mAh.

Fatta questa importante puntualizzazione, posso dirti che il Powerbank Duracell si è comportato molto bene anche con il mio iPhone XS Max, consentendomi di eseguire due ricariche dello smartphone dal 20% o dal 30% al 100% (a tal proposito, ti ricordo che le batterie agli ioni di litio con cui sono equipaggiati quasi tutti i device che usiamo quotidianamente non amano gli estremi: idealmente, andrebbero caricate dal 30% all’80%, o 70%, l’importante è non andare troppo spesso oltre).

Durante la ricarica, che nel caso del mio XS Max è durata circa 2 ore lo smartphone si è mantenuto sempre fresco. Alla fine, il Powerbank si è spento automaticamente, smettendo di erogare energia.

Eseguite le due ricariche del telefono, ho caricato il Powerbank stesso, che ci ha impiegato circa 3,5 ore per ricaricarsi completamente (diciamo 45-50 minuti per veder accendersi ognuno dei LED di ricarica), ma sono valori indicativi, soggetti anche alla potenza del caricatore usato.

Insomma, le prestazioni sono in linea con quelle dichiarate da Duracell, tenendo in considerazione le richieste energetiche dei vari device a propria disposizione.

Conclusioni

Duracell Powerbank

È abbastanza raro che concluda le mie recensioni consigliando un prodotto “a tutti”, ma nel caso dei Duracell Powerbank mi sento di poter fare un’eccezione.

D’altronde chi è che ormai non va in giro portando con sé almeno uno smartphone, un tablet e/o un notebook e non si è mai ritrovato, almeno una volta, “a secco” con la batteria? Per questo motivo, vista anche la compattezza, la leggerezza e l’ottimo prezzo al quale è possibile acquistare il prodotto, non posso che consigliare il Duracell Powerbank a tutti e suggerire di averlo sempre con sé, nello zaino o in borsa, per qualsiasi evenienza.

Sia chiaro: esistono anche altri powerbank di egual capacità e nella stessa fascia di prezzo, ma non è facile destreggiarsi fra le tante marche — in molti casi semi-sconosciute — presenti sul mercato e soprattutto è alto il rischio che questi danneggino la batteria dei device caricati, in quanto si tratta di powerbank di scarsa qualità. Con Duracell Powerbank questo non può accadere, in quanto si tratta di un prodotto di elevata qualità, in cui la sicurezza dei dispositivi caricati viene messa prima di tutto, senza dimenticare la velocità di caricamento, che risulta più che buona.

Per questo motivo, mi sento di promuovere il Powerbank di Duracell, sicuramente bilanciato e affidabile, e consigliarlo a un pubblico trasversale… e poi, diciamocelo, quel look in stile “pila” ha il suo perché!

Articolo realizzato in collaborazione con Duracell.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.