App per chiamate anonime
Di tanto in tanto ricevi delle chiamate fatte con il numero privato, la cosa ti infastidisce non poco e vorresti, dunque, evitare il verificarsi di queste situazioni ricorrendo all’uso di qualche apposita applicazione? Detto, fatto. Se mi concedi qualche minuto dl tuo prezioso tempo libero posso infatti indicarti tutte quelle che, a mio modesto avviso, rappresentano le migliori app per chiamate anonime attualmente presenti sulla piazza.
Che tu possegga uno smartphone Android oppure un iPhone poco importa: di applicazioni di questo tipo ce ne sono sia per una piattaforma che per l’altra. Insieme andremo a fare la conoscenza di risorse pensate in maniera specifica per scoprire la numerazione di chi sta provando a chiamarti con lo sconosciuto, ma anche di app utili per evitare la ricezione di questo tipo di telefonate. In riferimento al primo caso, per completezza d’informazione provvederò anche a indicarti qualche applicazione utile per risalire alla reale identità del chiamante e metterti, dunque, in condizione di scegliere, in futuro, se rispondere effettivamente alle telefonate ricevute con il privato oppure no.
Ora però basta chiacchierare e mettiamoci all’opera. Prendi qualche istante tutto per te, mettiti bello comodo, prendi il tuo cellulare e scarica le app che ritieni possano fare maggiormente al caso tuo tra quelle che trovi elencate qui sotto. Buona lettura e, ovviamente, buon download!
Indice
App per identificare chiamate anonime
Se cerchi delle app per identificare chiamate anonime, mi spiace informarti che non ce ne sono, ma puoi adottare alcune soluzioni alternative
Una prima soluzione è quella di attivare il servizio Override, che le varie compagnie telefoniche mettono a disposizione per i clienti, proprio per consentirgli di avere in chiaro i numeri di tutte le chiamate in entrata (comprese, ovviamente, quelle che camuffano il proprio ID). Si tratta di un servizio piuttosto costoso e di durata limitata nel tempo, ma in questi casi non c’è molta scelta. Ecco, dunque, i moduli e le modalità da usare in base al proprio operatore.
- TIM — per attivare il servizio con TIM devi compilare questo modulo di richiesta e inviarlo alla casella di posta richiestaprivacy@telecomitalia.it. Tale servizio costa 94,51 euro e dura 15 giorni. Per sapere in dettaglio come metterti in contatto con TIM, ti lascio alla mia guida sul tema.
- Vodafone — anche Vodafone ti richiede di compilare un modulo da inviare poi tramite raccomandata all’indirizzo Servizio Clienti Vodafone c/o casella postale 190 — 10015 Ivrea (TO), oppure tramite PEC a servizioclienti@vodafone.pec.it. Il servizio ha un costo di 26,55 euro + IVA. Per sapere in dettaglio come metterti in contatto con Vodafone, ti lascio alla mia guida sul tema.
- WINDTRE — con questo operatore puoi compilare questo modulo e inviarlo all’indirizzo PEC servizioclienti159@pec.windtre.it. Il servizio ha un costo di 27,45 euro. Per sapere in dettaglio come metterti in contatto con WINDTRE, ti lascio alla mia guida sul tema.
- Iliad — con Iliad devi chiamare il numero dell’assistenza 177 oppure tramite contatto con operatore. Per sapere in dettaglio come metterti in contatto con Iliad, ti lascio alla mia guida sul tema.
- Fastweb — con Fastweb puoi semplicemente chiamare il numero dell’assistenza 192193 e parlare con un operatore per maggiori informazioni.
- ho-mobile — qui devi compilare questo modulo e inviarlo con raccomandata A/R all’indirizzo Servizio Clienti ho. c/o Comdata Group — Casella Postale 17 — 14100 Asti (AT) con in allegato una copia fronte retro di un tuo documento di identità valido. Ha un costo di 26,55 + IVA.
- Kena Mobile — anche per Kena devi chiamare il numero di assistenza che, in questo caso, è 181. Per sapere in dettaglio come metterti in contatto con Kena Mobile, ti lascio alla mia guida sul tema.
- PosteMobile — il modulo per la richiesta di override di PosteMobile è questo e devi inviarlo all’indirizzo tramite raccomandata A/R all’indirizzo PosteMobile S.p.A. — Casella Postale 3000 — 37138 Verona (VR). Ha un costo di 25 euro. Per contattare Poste Italiane, puoi leggere la mia guida.
App per bloccare chiamate anonime
Se la tua intenzione è bloccare le chiamate anonime, sappi che ci sono diverse funzioni e app di terze parti che possono aiutarti a raggiungere il tuo scopo.
Funzioni di sistema
Nel caso non lo sapessi, il tuo telefono integra una funzione nativa che ti permette di bloccare automaticamente qualunque chiamata non arrivi direttamente da numeri presenti nella tua rubrica. Esiste sia per Android che per iOS anche se, come ovviamente potrai immaginare i modelli Android subiscono delle personalizzazioni da parte dei produttori. Questo fa sì che, la procedura per me che uso un Samsung, possa differire dalla tua che usi un qualunque altro marchio.
Detto questo, andiamo con ordine e vediamo come bloccare le chiamate su Android. La prima cosa da fare è andare nell’app Telefono, poi fare tap sui tre puntini verticali in alto, seguita dalla voce Impostazioni. Una volta nel menu successivo, troverai in alto la voce Blocca numeri, quindi facci tap sopra.
Dalla pagina che si apre, attiva lo switch di fianco alla voce Blocca chiamate da numeri sconosciuti et voilà, non riceverai più chiamata con l’anonimo. Inoltre, poco sotto, trovi la voce Blocca chiamate spam e phishing laddove, dalla pagina successiva, potrai attivare lo switch per evitare chiamate da numeri riconosciuti come pubblicitari o malevoli.
Se invece hai un iPhone, la funzione di blocco è un po’ meno sofisticata (o un po’ di più a seconda dei punti di vista) in quanto blocca le chiamate per fascia oraria, ma puoi anche impostarla in modo che blocchi i numeri sconosciuti. Per farlo vai su Impostazioni, poi cerca la voce Full immersion e poi puoi scegliere di premere l’icona + e creare una tua full immersion, oppure di personalizzarne una tra quelle presenti.
Qualunque cosa tu decida, dal menu d’impostazione della full immersion in questione, fai tap sulla voce Persone, poi apponi la spunta alla voce Consenti notifiche da e poi sulla voce Avanti. Qui apponi la spunta a Solo contatti e poi su Fine per concludere la configurazione. Ora ti arriveranno notifiche solo se ti chiama qualche numero conosciuto.
Se vuoi bloccare le chiamate dai numeri non in rubrica indipendentemente dalla modalità Full immersion usata, vai in Impostazioni > Telefono > Silenzia numeri sconosciuti e attiva la funzione in oggetto.
Per maggiori informazioni sul bloccare chiamate anonime su tutti i modelli di smartphone, ti lascio alla mia guida sul tema.
Truecaller (Android/iOS)
Un’applicazione che ti consiglio fortemente nel caso tu preferisca qualcosa di più profondo e personalizzabile rispetto alle funzioni native, è l’app Truecaller. Si tratta di un’app disponibile sia per Android (anche su store alternativi) che per iOS che identifica automaticamente i numeri spam o altri tipi di minacce/seccature, bloccandole prima che possano raggiungerti (solo su Android, su iPhone il blocco è possibile solo a pagamento).
Attenzione perché per usarla richiede che il proprio numero finisca in un elenco pubblico (cioè il database dei numeri usato dall’app per identificare anche i seccatori), quindi bisogna rinunciare a un po’ della propria privacy.
Per usarla, una volta installata, premi il pulsante Inizia, poi apponi la spunta accanto a Truecaller quando ti viene chiesto quale app usare per ID chiamate e spam (su Android), poi premi la voce Imposta predefinito. Concedi le autorizzazioni che ti vengono richieste (su iPhone, ad esempio, dovrai andare in Impostazioni > Telefono > Blocco chiamate e identificazione), premi il pulsante Accetta e continua, poi scegli come creare il tuo profilo tramite inserimento del nome o associazione dell’account Google o Facebook.
Adesso sei pronto a usare Truecaller, con l’app che ti reindirizzerà alla dashboard. Da qui vai sulla voce Blocco che trovi nella barra in basso, poi premi il pulsante Aggiorna per aggiornare l’elenco dei numeri spam e, infine, premi il pulsante Abilita per attivare il blocco. Fatto questo puoi decidere di attivare le spunte a fianco delle voci Aggiorna automaticamente i seccatori arcinoti ed Elenco esteso dei principali spammer insieme a tutta una serie di ulteriori opzioni che trovi poco più in basso, per potenziare i tuoi sistemi di difesa.
Tra queste, trovi anche la voce Blocca i numeri non presenti in rubrica, la quale ti permette di non ricevere chiamate da chiunque non sia già salvato nel dispositivo. Inoltre, come ulteriore chicca, è presente anche l’opzione Blocca numeri privati per bloccare chiunque chiami con l’anonimo. Con tutto questo attivo, le tue giornate saranno molto più rilassanti.
Per cercare un numero e scoprire a chi appartiene (se presente nel database dell’app), usa invece il motore di ricerca presente nella schermata principale di Truecaller.
Altre app per bloccare chiamate anonime
Visto che potresti voler sperimentare qualche altra soluzione, ti lascio delle altre app che fanno u lavoro eccellente per bloccare seccatori anonimi e non.
- Tellows (Android/iOS) — altra ottima app per bloccare ogni genere di chiamata. L’identificazione è gratis; per bloccare i numeri automaticamente è richiesta la sottoscrizione di un piano a pagamento.
- Should I Answer (Android/iOS) — simile alla precedente, aiuta a mantenere il tuo telefono libero dai seccatori di ogni tipo. Su iPhone, il blocco delle chiamate prevede la sottoscrizione di un piano a pagamento.
- Call Blocker (Android/iOS) — anche qui c’è poco altro da aggiungere, app che segnala e blocca le chiamate dei seccatori noti, anche se per abilitare il blocco automatico bisogna passare al piano a pagamento.
App per fare chiamate anonime
Nel caso tu volessi fare chiamate anonime, sappi che non ti servirebbe alcuna app per poter ottenere questo risultato. Basta infatti aggiungere il codice #31# prima del numero di telefono, per far sì che venga automaticamente nascosto. Nel caso ti servissero maggiori informazioni su come chiamare con l’anonimo, ti lascio alla mia guida sul tema.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.