App per ritrovare oggetti smarriti
Ultimamente sei un po’ più distratto del solito, e ti capita con una certa frequenza di dimenticare dove hai lasciato determinati oggetti di uso quotidiano. Il fatto, poi, è che trattandosi spesso di cose di una certa rilevanza, come le chiavi, il portafoglio o la borsa, avverti anche un certo senso di frustrazione che preferiresti evitare di sperimentare nuovamente.
A tal proposito, per correre ai ripari stai valutando di adottare una strategia che prevede l’utilizzo di un’app per ritrovare oggetti smarriti. Ora, però, dato che non hai particolari conoscenze in tale ambito, vorresti qualche consiglio da parte mia sulle migliori risorse di questo genere mediante le quali, dunque, potresti localizzare facilmente le tue cose utilizzando lo smartphone o il tablet.
Ebbene, sono lieto di comunicarti che sei giunto nel posto giusto in un momento che non poteva essere migliore! Nel corso dei prossimi capitoli, infatti, avrò modo di esporti il funzionamento di alcune applicazioni sviluppate appositamente per rintracciare gli oggetti persi. Alcune di queste, ad esempio, si basano sulle segnalazioni degli utenti che li hanno ritrovati, mentre altre funzionano in abbinamento a particolari dispositivi dotati di Bluetooth da applicare alle cose che reputi più importanti. Allora, che ne dici? Interessante, vero? In tal caso direi di non indugiare oltre e di passare sùbito al dunque. Ti auguro una buona lettura!
Indice
Migliori app per ritrovare oggetti smarriti
Come promesso, di seguito passerò in rassegna alcune fra le migliori app per ritrovare oggetti smarriti disponibili nei principali store virtuali. A seguire, per completezza di informazioni ti fornirò un elenco che include diverse valide alternative.
Losty (Android/iOS/iPadOS)
La prima soluzione che desideri proporti è Losty, un’app che permette di ritrovare oggetti smarriti ad esempio durante uno spostamento o un viaggio. Il funzionamento di questo servizio si basa fondamentalmente sulle segnalazioni effettuate da parte degli utenti che, avendoli recuperati, desiderano provare a rintracciare il legittimo proprietario per restituirli.
Losty è del tutto gratuita ed è compatibile con dispositivi Android (verifica anche su store alternativi se il tuo device non dispone dei servizi Google) e iOS/iPadOS. Per scaricarla, dunque, puoi fare tranquillamente riferimento ai link che ti ho appena fornito.
Una volta avviata, per iniziare la tua ricerca premi il simbolo della lente d’ingrandimento collocato in alto a destra, quindi sfiora la funzione Filtri e utilizza il campo di testo posto in alto per digitare la tipologia di oggetto. Ove possibile, aggiungi anche un eventuale riferimento che permetta di individuarlo con maggiore efficacia, come la marca, un codice seriale, un numero di targa e così via.
Per restringere il campo, puoi impostare anche una delle categorie sottostanti e, soprattutto, la località nella quale l’hai smarrito: in tal modo, l’applicazione ti mostrerà automaticamente i risultati corrispondenti. Se, fra questi, è presente l’oggetto in questione, pigia sulla rispettiva immagine di anteprima per accedere al dettaglio dell’inserzione (dove è presente anche l’indicazione dell’ultima posizione rilevata), quindi premi il pulsante Invia segnalazione anonima e compila il modulo che ti viene proposto per entrare in contatto con l’attuale possessore.
In alternativa, puoi procedere alla pubblicazione di un annuncio. Per farlo, però, è necessario effettuare la registrazione di un account, operazione che puoi compiere toccando il simbolo [☰] posto in alto a sinistra e premendo le voci Accedi prima e Iscriviti poi. Ti basterà compilare il modulo nella nuova schermata apertasi e confermare l’iscrizione tramite l’apposito link inviato all’indirizzo email da te comunicato per portare a termine l’operazione.
Successivamente, esegui l’accesso con le credenziali appena definite e utilizza la funzione Aggiungi che ora compare nel menu mostrato dalla funzione [☰]. Dovrai semplicemente specificare se si tratta di un oggetto smarrito o trovato, inserire un titolo e una descrizione, e aggiungere se possibile delle sue immagini e tutte le altre informazioni che reputi necessarie nel modulo sottostante.
Dov’è (iOS/iPadOS)
Se disponi di un iPhone o di un iPad, ti consiglio di sfruttare la rete Dov’è per ritrovare, oltre ai tuoi device Apple, anche gli oggetti che reputi più importanti. La relativa app che, dunque, puoi trovare preinstallata su iOS/iPadOS, infatti, permette di localizzarli anche quando sono offline.
Per quanto riguarda le cose, però, è necessario dotarsi di appositi AirTag (o altri dispositivi affini compatibili con il sistema in oggetto). Si tratta, in sostanza, di piccoli localizzatori che possono essere applicati facilmente agli oggetti (mediante appositi accessori), i quali emettono un segnale Bluetooth criptato, identificabile solo all’interno della rete Dov’è nella quale sono stati preventivamente registrati.
Il costo di un singolo AirTag è indicativamente di 39 euro, ma se gli oggetti che vuoi tracciare sono più di uno è possibile acquistarne confezioni multiple che permettono di realizzare un risparmio significativo.
Apple AirTag
Apple AirTag in confezione da 4
Dopo una breve procedura di associazione, sarà possibile tracciare l’AirTag utilizzando il pannello Oggetti dell’app Dov’è (la puoi trovare nella home screen del tuo iPhone/iPad) o impartendo un semplice comando a Siri, l’assistente virtuale di casa Apple. Inoltre, con iOS 17 e versioni successive si possono condividere gli AirTag con altri utenti, selezionandoli dall’elenco e sfiorando la voce Aggiungi persona ed è possibile tenere traccia di quelli altrui che sono stati condivisi.
In tal modo, l’altoparlante integrato in tale dispositivo emetterà un suono facilmente distinguibile, e ti basterà seguirlo per individuare il posto nel quale hai lasciato il relativo oggetto. Se il device è particolarmente vicino, il sistema sarà in grado di determinarne la posizione con molta precisione, e ti fornirà tutte le indicazioni del caso per raggiungerlo.
L’associazione all’iPhone e la configurazione della rete Dov’è sono estremamente semplici, ma per ulteriori approfondimenti ti rimando alla lettura del mio tutorial dedicato a come funzionano gli AirTag. Se, invece, sei curioso di saperne di più sulle varie funzionalità previste dall’app Dov’è, dai un’occhiata alla guida che ti ho appena linkato.
Tile (Android/iOS/iPadOS)
Tile è un’altra nota applicazione, realizzata dall’omonima azienda e compatibile con dispositivi Android (verifica su store alternativi) e iOS/iPadOS, che consente di ritrovare gli oggetti smarriti ai quali è stato preventivamente applicato un apposito dispositivo tracker dotato di connettività Bluetooth Low Energy (BLE).
In pratica, la funzione di tracciamento integrata nell’app fa sì che tale device produca un suono grazie al quale diventa molto facile individuarne la posizione. Se, invece, ci si trova a una distanza maggiore, l’applicazione è in grado di fornire indicazioni precise sull’ubicazione dell’oggetto grazie all’intensità del segnale wireless emesso dal tracker.
Inoltre, se il device si trova oltre la portata massima del Bluetooth, è possibile avvalersi della Rete Tile per localizzarlo: tale funzione mostra l’ultima posizione registrata e consente anche, all’occorrenza, di avvalersi dell’aiuto della community che ruota attorno al servizio. In sostanza, qualora un altro utente dovesse recuperare il tuo oggetto, può segnalare nell’app le coordinate del luogo del ritrovamento in forma anonima per consentirti di recuperarlo.
In commercio è possibile trovare diversi modelli di tracker Tile adatti a diverse esigenze e contraddistinti da un determinato raggio di azione. Ti segnalo, infine, che il prodotto funziona anche con Amazon Alexa, Google Assistant e Siri, e che è compatibile anche con i computer (in combinazione con il relativo software per PC) di alcuni popolari brand come HP, Asus o Lenovo, nonché con altri prodotti tecnologici. Ulteriori funzionalità possono essere sbloccate sottoscrivendo un piano Premium al costo di 34,99 euro all’anno o 3,49 euro al mese.
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Una volta avviata l’app Tile, dovrai effettuare la registrazione (l’iscrizione tramite indirizzo email o associando l’account Facebook preesistente) e, a seguire, l’abbinamento del tracker acquistato selezionando la funzione Dispositivi Tile e seguendo la procedura di associazione che ti viene mostrata nelle successive schermate.
Altre app per ritrovare oggetti smarriti
Se vuoi prendere in considerazione anche altre app per ritrovare oggetti smarriti, dai un’occhiata alla lista di soluzioni alternative che ti riporto di seguito. Sono certo che troverai una risorsa in grado di soddisfare appieno le tue esigenze.
- Chipolo (Android/iOS/iPadOS) — anche questa applicazione può essere utilizzata per trovare oggetti smarriti tramite l’ausilio dei tracker prodotti dal medesimo brand. Questi dispositivi hanno la forma di dischi di piccoli dimensioni e vanno applicati a oggetti come chiavi, portafogli o borse mediante l’anello di metallo fornito in dotazione.
- Nut (Android/iOS) — l’app in questione consente di ritrovare facilmente le cose alle quali sono stati applicati gli smart tracker prodotti dall’omonimo brand facendoli semplicemente suonare.
- Filo (Android/iOS/iPadOS) — similmente a molte delle applicazioni finora esposte, anche l’app Filo funziona unicamente in combinazione con dei piccoli dispositivi elettronici prodotti dal medesimo brand, i quali emettono un suono quando vengono richiamati dall’apposita funzione.
- Facebook (Android/iOS/iPadOS) — sull’app del popolare social network sono presenti diversi gruppi realizzati appositamente per segnalare oggetti persi e ritrovati. Inoltre, puoi avvalerti del gruppo del quartiere o della località nella quale è avvenuto lo smarrimento per pubblicare un post al riguardo. Per maggiori informazioni su come funziona Facebook, leggi la guida dedicata che ti ho appena linkato.
Per concludere, ti suggerisco di provare a consultare tramite il browser del tuo dispositivo mobile anche il sito di FindMyLost, una preziosa piattaforma che offre un punto d’incontro online tra chi ha perso un oggetto e chi l’ha ritrovato e lavora in collaborazione con numerose aziende di mobilità come Trenitalia.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.