App per scoprire tradimento gratis
Sei in una relazione che, da qualche tempo, inizia ad avere qualche problema. Il tuo partner ha qualcosa di strano, non mostra l'affetto che dovrebbe e ha iniziato ad avere strane abitudini. Chiamate a ore strane, turni di lavoro e cene tra colleghi che prima non esistevano, il telefono che ora sembra un bene prezioso da tenere lontano dalle tue grinfie.
Non è che c'è aria di tradimento? Spero vivamente che non sia così, non è certo qualcosa che si augura a qualcuno, ma non sono qui per questo. Se sei finito sulle mie pagine è perché cerchi delle app per scoprire il tradimento gratis, in modo da avere una conferma una volta per tutte.
Esistono davvero queste cose? In realtà sì, ma occorre fare molta attenzione. Ci sono quelle davvero utili e altre che invece sono software malevoli, lì solo per rubare dati e che non faranno altro che peggiorare la situazione. Detto questo, ci tengo a sottolineare che scoraggio l'uso di app tese a indagare i comportamenti di altre persone senza il loro permesso, dunque ti invito a chiarire in maniera aperta la situazione con la persona che ami e non mi assumo responsabilità su come userai — se deciderai di farlo — le app menzionate di seguito.
Indice
mSpy
La prima soluzione che voglio portare alla tua attenzione, è mSpy. Si tratta di un software che permette di tenere sotto controllo un telefono per qualsivoglia ragione la quale, in questo caso, è andare alla scoperta di eventuali tradimenti in atto o in pianificazione.
Le sue funzioni principali sono proprio quelle che una qualunque persona può necessitare per scoprire i segreti del partner. Si comincia con un semplice monitoraggio delle attività sui social e sulle app di messaggistica, delle chiamate e dei contatti presenti sul telefono, di foto e video in memoria oltre che il controllo dei messaggi di testo.
Ovviamente non finisce qui dato che, altrimenti, sarebbe piuttosto incompleto e non darebbe la certezza di risultati. Ci sono poi le funzioni per il monitoraggio della posizione, il keylogger (ovvero la registrazione di quanto digitato sulla tastiera), uno screenrecorder, il controllo del browser e delle attività delle varie app presenti sul dispositivo.
Insomma, con tutte queste informazioni avrai la certezza assoluta che il partner non ti sta tradendo o che, per lo meno, non sta usando quel telefono per farlo. Qui però occorre sottolineare un dettaglio importante. Come accennato in apertura, un software come questo è molto invasivo e accede a qualunque informazione su un telefono. Questo vuol dire password bancarie e tutto ciò che potrebbe causare danni economici e di privacy per la persona in questione, quindi occorre fare attenzione a chi ci si affida. Certamente mSpy non è l'unico a fare questo servizio, ma è affidabile e riconosciuto come tale. Attenzione a non affidarti a qualcuno che potrebbe fare uso malevolo dei dati raccolti.
Ora, per utilizzare mSpy non devi far altro che collegarti su questa pagina. Da qui premi sul pulsante Prova ora, poi scegli se continuare con un account Google oppure se inserire un indirizzo email, scegli il sistema operativo del dispositivo da sorvegliare, poi indica quale tipo di abbonamento sottoscrivere e procedi al pagamento. Esiste un solo piano che include tutto il cui prezzo varia in base al tempo di sottoscrizione. Si parte da 11,67 euro/mese per il piano da 1 anno.
Se non sei sicuro del funzionamento o se sarai in grado di comprendere come utilizzarlo, sempre dalla Home del sito puoi premere sul pulsante Vedi demo per aprire una pagina che mostra il software in funzione, con tutti i dati raccolti visionabili tramite le voci presenti nel menu di sinistra.
Una volta deciso che fa al caso tuo, devi procedere alla configurazione del medesimo. Qui varia in base al sistema operativo del telefono, per questo ti è stato richiesto in fase di sottoscrizione. Se il telefono è Android occorrerà procedere all'installazione dell'app (la quale risulterà invisibile) sul dispositivo dopo aver configurato il software da PC mentre, se si tratta di un iPhone, sono sufficienti le credenziali dell'account iCloud, anche se potrebbe essere necessario dover procedere con l'autenticazione in due fattori per associare il profilo. Se non sei sicuro se il dispositivo è compatibile, puoi sempre verificarlo dalla Home del sito mSpy. Per maggiori dettagli su come funziona mSpy, ti lascio alla mia guida sul tema.
Controllare app utilizzate per tradire
Di app per verificare il tradimento ora ne abbiamo parlato, ma vorrei darti qualche consiglio su come andare a rintracciare prove dell'infedeltà del partner.
Cercare app nascoste
Lo sapevi che, su quasi ogni telefono tramite funzioni native o app di terze parti, è possibile andare a nascondere delle app installate? Questo sia per dispositivi Android che per iPhone, il quale ha una funzione nativa che rende sicuramente più difficile rintracciare ciò che è installato.
Partendo da un telefono Android, qui ovviamente dipende dalla personalizzazione software dei produttori. Su Samsung per esempio, esiste una funzione chiamata Area personale: una sorta di cassaforte che permette di tenere al suo interno quasi qualunque cosa, comprese le app che non verranno quindi mostrate da nessun'altra parte.
Non solo, questa Area personale può anche essere nascosta o mostrata con nomi e icone che non hanno nulla a che vedere con ciò che è realmente. Infatti andando nel menu Impostazioni, poi alla voce Sicurezza e privacy, troverai la voce Area personale lì ad attenderti. Facendoci tap sopra (e utilizzando il metodo di sblocco richiesto), noterai che è presente la levetta Aggiungi Area Personale alla schermata applicazioni, la quale farà comparire questa app in elenco. Dal menu interno all'app poi, pigiando sui tre puntini in alto a destra e poi sulla voce Personalizza vedrai che è possibile darle un nome e una icona qualsiasi, rendendola difficile da rintracciare.
Per altre informazioni su come nascondere app su Android (e quindi come trovarle), ti lascio alla mia guida sul tema.
Su iPhone invece, il sistema è un po' più semplice. Dalla Home del telefono, facendo un tap prolungato su qualunque app e premendo sul pulsante Rimuovi, si può scegliere l'opzione Rimuovi dalla schermata Home. In questo modo sarà rintracciabile solo dalla pagina Libreria app (scorrendo le pagine a destra), quindi meno facile da trovare, ma ti basterà scorrere l'elenco in questa pagina o usare la barra di ricerca di Spotlight presente per trovarle. Se vuoi saperne di più su come trovare app nascoste su iPhone, ti lascio alla mia guida sul tema.
App per incontri
Sembrerà una banalità, ma le app di incontri sono la strada più semplice per l'infedeltà. Sicuramente una di queste installate sul telefono del partner non rappresenta un buon segno ma, al netto del fatto che potrebbero essere nascoste, ci sono altri fattori da considerare.
Uno su tutti, il fatto che potresti non sapere affatto che quell'app dall'aria innocente presente sul telefono della persona amata, in realtà serve per organizzare incontri romantici. Una su tutte? Facebook, con la sua funzione Facebook Dating la quale funziona proprio come la ben più nota Tinder, ma destando molti meno sospetti.
Quindi se c'è Facebook sul telefono è un segnale d'infedeltà? Chiaramente no, poiché la maggior parte delle persone lo utilizza solo come social, non per cercare relazioni. Ci sono però altre app che magari non conosci che però possono trovarsi sul telefono del partner ed essere la porta d'accesso all'infedeltà. Qualche esempio potrebbe essere LOVOO, Bumble, Badoo, Meetic e molte altre ancora.
App di messaggistica
Qui entriamo già nelle app dove la sola presenza non significa nulla, ma possono essere comunque dei segnali di fumo. Certo, tutti hanno WhatsApp o Telegram installato sul dispositivo, quindi non c'è molto da stupirsi riguardo alla loro presenza, ma entriamo un po' più in dettaglio.
Un avvertimento della possibile presenza di qualcosa che non quadra potrebbe essere la presenza di app di messaggistica meno usuali, magari che stanno lì sul telefono e non si sa perché. Che tu sappia non avete amici che usano Telegram ma lo conserva gelosamente installato? Magari è per i canali di offerte, ma magari no.
Signal, WeChat, Viber, Snapchat chi per essi che non ha un logico utilizzo ma viene comunque mantenuto, potrebbe essere perché lì ci sono le chat con qualche amante e, in questo modo, vengono tenute separate da altre app aperte comunemente sotto gli occhi di tutti.
A questo si aggiunge poi la possibilità di creare chat effimere o chat segrete su app WhatsApp, Telegram o Messenger, sistemi comunemente usati che però consentono di avere delle chat che non figurano in elenco o che sono sparite dopo qualche istante senza lasciare più traccia. In questo caso è quasi impossibile trovare tracce di questo, a meno d'incontrare i messaggi prima che si distruggano o ciò che è nascosto, quindi ti suggerisco di usare mSpy in quanto (probabilmente) solo così potresti scoprire ciò che viene celato.
App dei social network
Ma come? Ora neanche più i social vanno bene? Certo che sì, ma non vuol dire che siano sempre innocenti. Su Facebook, TikTok, Instagram, X e tutti gli altri non è certo difficile mettersi in contatto con qualcuno, magari iniziando con dei like al profilo o qualche commento ai post.
Qui non esiste un consiglio o una soluzione assoluta. Ciò che posso consigliarti è di verificare i profili seguiti, vedere l'attività che vene svolta, controllare le chat o semplicemente vedere come reagisce il partner alla tua curiosità. Una eccessiva difesa nel mostrarti chi o cosa segue sui social, potrebbe far presagire a un comportamento non corretto. Se vuoi sapere come vedere l'attività di una persona su Facebook, Instagram o TikTok, ti lascio alle mie guide appena linkate.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.