App per trovare Pokémon
Sei sempre stato un accanito fan dei Pokémon e dopo il lancio del celebre gioco Pokémon GO per dispositivi mobili, basato sulla realtà virtuale, non hai potuto fare a meno di effettuarne il download sul tuo dispositivo e immedesimarti in un Allenatore. Il gioco ti ha già fatto passare diversi momenti spensierati, ma avresti anche bisogno di qualche aiuto per effettuare più rapidamente la cattura dei Pokémon.
Come dici? È esattamente così e vorresti dunque capire se posso indicarti qualche risorsa, o meglio qualche applicazione, da impiegare direttamente sul tuo fido cellulare che possa tornare utile allo scopo? Ma certo che sì, non preoccuparti. Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero posso infatti illustrarti quali sono le app per trovare Pokémon su Pokémon GO attualmente presenti sulla piazza.
Attenzione: in questo articolo non si fa riferimento in alcun modo ad app che violano le condizioni o i termini del gioco ufficiale di Niantic (legato a Nintendo), ma ci si basa principalmente su soluzioni ufficiali e su qualche popolare app di terze parti che non fa altro che mettere in contatto tra di loro gli appassionati del gioco. Insomma, nulla di strano. In ogni caso, ti spiegherò tutto maggiormente nel dettaglio nel corso delle prossime righe. Non mi resta a questo punto che augurarti buona lettura e soprattutto buon divertimento!
Indice
Informazioni preliminari
Prima di procedere nell'analisi delle app per trovare Pokémon su Pokémon GO disponibili all'interno dei classici store digitali per dispositivi mobili, ritengo risulti importante effettuare delle premesse ulteriori rispetto a quanto già fatto nell'introduzione.
Infatti, dal lancio di Pokémon GO, avvenuto nel 2016, è passata parecchia acqua sotto i ponti. C'è infatti stato un primo periodo in cui le app che permettevano agli utenti di scovare rapidamente e mediante radar particolarmente precisi i Pokémon proliferavano, ma la situazione era intricata e infatti nel corso degli anni la maggior parte di queste app ha chiuso o è diventata in qualche modo a pagamento (ti sconsiglio però di effettuare sottoscrizioni di questo tipo, in quanto sul Web ci sono non poche segnalazioni in merito al fatto che alcune app ancora disponibili sugli store digitali poi di fatto non funzionano come previsto).
Emblematico in tal senso il caso della chiusura di PokéVision a fine luglio/agosto 2016. Per chi non lo sapesse, si trattava di un'app/servizio molto popolare che sfruttava direttamente le API ufficiali di Niantic, ovvero della software house che ha sviluppato Pokémon GO, per mostrare i Pokémon presenti attorno al giocatore in una mappa dettagliata. Al netto delle “controversie” relative al vantaggio competitivo che chi utilizzava PokéVision o servizi simili poteva potenzialmente ottenere, in un post ufficiale sul blog di Niantic datato agosto 2016 si legge che la decisione di impedire il proliferare di servizi simili è dovuta anche a un eccessivo carico esercitato sui server di Niantic, in quanto le app di terze parti accedevano a questi ultimi.
Questo tipo di accesso è stato definito dagli sviluppatori come “fuori dal client di Pokémon GO e dai termini di servizio”. Coloro che hanno messo in atto tecniche di questo tipo per lanciare servizi non ufficiali sono dunque stati definiti dalla stessa Niantic degli scraper. Insomma, ci sono buoni motivi per cui l'azienda ha deciso di mettere fine ad app e servizi di questo tipo, in quanto la struttura è a carico di Niantic. Questo è dunque il motivo per cui ciò che ha proliferato nella prima fase di diffusione di Pokémon GO non è più disponibile al giorno d'oggi, ma questo non significa che non ci siano metodi ufficiali o servizi di terze parti dal maggiore “buonsenso” in grado di aiutarti a trovare Pokémon, come ti illustrerò più avanti nel corso della guida.
Tool per trovare Pokémon
Dopo averti spiegato i motivi per cui le app per trovare Pokémon non proliferano più come un tempo, direi che è arrivato il momento di approfondire quanto rimasto effettivamente a tua disposizione. Più precisamente, farò riferimento a un'app di terze parti ancora disponibile e diventata popolare nel corso degli anni, nonché a strumenti e funzionalità ufficiali.
PokeRaid — Worldwide Remote Raids (Android/iOS/iPadOS)
Una delle poche app sopravvissute al corso degli anni, in quanto in questo caso viene utilizzato un approccio diverso rispetto a quello indicato nel capitolo preliminare, è PokeRaid — Worldwide Remote Raids, disponibile gratuitamente, al netto della presenza di annunci pubblicitari e acquisti in-app (c'è una valuta in-app chiamata monete PokeRaid, che però può essere anche ottenuta gratuitamente ospitando determinati raid e ottenendo una buona valutazione dagli altri giocatori), sia su Android (anche su dispositivi senza servizi Google) che su iPhone e iPad.
Come funziona l'app? Una volta scaricata e avviata quest'ultima, ti troverai al cospetto della schermata principale, dalla quale potrai dare un'occhiata alle Stanze Raid presenti in tutto il mondo. In parole povere, si tratta di un servizio che permette alla community di organizzarsi per dare il via a raid da remoto.
Se vuoi comprendere al meglio come funziona questo strumento, ancor prima eventualmente di creare l'account (chiaramente non devi inserire il profilo di Pokémon GO, dunque non c'è il rischio di dare le credenziali a terze parti, bensì creare un account specifico per PokeRaid completando il modulo con e-mail, nome allenatore, livello, codice Amicizia e password, in modo da farti poi trovare dagli altri all'interno del gioco e poter partecipare effettivamente ai raid) ti consiglio di premere sull'icona ☰ collocata in basso a destra, selezionando poi la voce Come utilizzare PokeRaid.
In questo modo, verrai rimandato a una serie di video su YouTube che ti spiegheranno per filo e per segno come utilizzare l'app e come comportarti per bene con gli altri appassionati. Vedrai che prendendo visione di questi video (tra l'altro, tentando di partecipare a un qualsivoglia raid sarà la stessa app a consigliarti di seguire questo tipo di indicazioni, portandoti a premere sul pulsante GUARDA ORA) fugherai ogni dubbio e riuscirai a partecipare a raid (e di conseguenza trovare Pokémon) a cui magari non saresti mai riuscito ad accedere in tempi rapidi.
Ti lascio dunque al divertimento con la community, tra la creazione di stanze e la partecipazione a raid da remoto, ma ci tengo a effettuare qualche precisazione in merito a quest'app. Ebbene, PokeRaid rappresenta semplicemente un servizio che mette in contatto gli utenti che vogliono partecipare a raid da remoto, dunque tutto il gameplay passa per l'app ufficiale (PokeRaid funge essenzialmente da “social esterno”, in pratica gli utenti fanno uno screenshot del raid a cui stanno per partecipare all'interno su Pokémon GO, caricano le informazioni su PokeRaid e cercano tramite questo servizio altri utenti da aggiungere su Pokémon GO e con cui affrontare il raid insieme). La questione è quindi meno “intricata” di quelle che ho descritto in precedenza.
Non sembra dunque essere un caso che PokeRaid sia disponibile da anni e scaricata da milioni di utenti, nonché che online ci siano molte testimonianze positive di appassionati di Pokémon GO. Insomma, l'app è generalmente ben vista dalla community, ma ti ricordo che stai comunque passando per un servizio di terze parti.
A scanso di equivoci, ti ricordo quindi che sono sempre gli sviluppatori ad avere l'ultima parola e dunque non mi assumo alcuna responsabilità nel caso di eventuali problemi col tuo account, derivanti magari dal fatto che Niantic a un certo punto potrebbe decidere ai mettere fine in qualche modo anche a questa possibilità.
Inoltre, ti ricordo che dovresti fare attenzione a chi inviti nei tuoi raid, considerando anche il fatto che c'è la chat, nonché che per partecipare ai raid altrui è chiaramente necessario avere a disposizione dei biglietti raid da remoto (come ufficialmente previsto dal gioco).
Poké Ball Plus
Al netto della soluzione di terze parti citata in precedenza (esistono chiaramente anche altre app di terze parti, ma quella indicata è la principale rimasta e non vale molto la pena andare oltre, come ho spiegato anche nel capitolo preliminare del tutorial), potresti voler approfondire uno strumento ufficiale che può quantomeno consentirti di diversificare la tua esperienza da Allenatore su Pokémon GO. A cosa faccio riferimento? Ovviamente a Poké Ball Plus.
Si tratta di un accessorio a pagamento, che puoi ad esempio acquistare su store online come Amazon, da abbinare allo smartphone tramite Bluetooth per catturare i Pokémon in modo diverso e più “fisico”. Non pensare che si tratti di un vantaggio competitivo di chissà quale tipo, ma avere a portata di mano una Poké Ball fisica che ti avvisa, senza che tu debba controllare costantemente il display dello smartphone, quando ti trovi nelle vicinanze di un Pokémon da catturare, può effettivamente risultare un punto di svolta per trovare Pokémon, grazie anche all'apposito pulsante fisico.
Tra l'altro, l'accessorio si illumina e vibra, nonché misura la distanza che percorri (funzionalità utile, ad esempio, anche per schiudere le uova). Insomma, nonostante non si tratti propriamente di un'app esterna, bensì di un prodotto fisico che si interfaccia con Pokémon GO, si fa sicuramente riferimento a uno strumento che potrebbe risultare interessante per le tue sessioni.
Potrebbe dunque interessarti consultare le linee guida ufficiali su come giocare con la Poké Ball Plus e Pokémon GO. Va detto che l'accessorio è disponibile sul mercato ormai da anni e dunque la disponibilità potrebbe ormai non essere più delle migliori, ma se riesci a trovarlo potresti divertirti non poco.
Poké Ball Plus - Videogioco Nintendo - Ed. Italiana - Versione su sche...
Per il resto, visto che sei un appassionato del titolo in realtà aumentata di Niantic, mi sento di consigliarti di dare un'occhiata alla pagina del mio sito dedicata a Pokémon GO, in cui puoi trovare altri tutorial che potrebbero tornarti utili nel corso delle tue divertenti scorribande alla ricerca di Pokémon.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.