Applicazione per raffreddare il telefono
Ultimamente il tuo smartphone non si sta comportando nel migliore dei modi, forse anche per via delle temperature più alte del solito. Tenendo le dita sulla scocca, infatti, puoi sentire che quest'ultima è bollente.
Ritieni insomma che sia giunta l'ora di cercare un'applicazione per raffreddare il telefono, in modo da poter tornare a utilizzare quest'ultimo al massimo delle potenzialità. Non hai però ben presente quali sono le possibilità a disposizione in tal senso e sei dunque alla ricerca di maggiori indicazioni in merito.
Non preoccuparti: direi che sei approdato nel posto giusto, considerando che mi appresto a scendere nel dettaglio di quali sono le principali operazioni che si possono svolgere per far tornare nella norma le temperature di un odierno smartphone. Di seguito puoi trovare tutte le rapide indicazioni del caso: detto questo, non mi resta che augurarti buona lettura!
Indice
Indicazioni preliminari
Dato che sei alla ricerca di un'applicazione per raffreddare il telefono, ritengo sia giusto fornirti innanzitutto delle indicazioni preliminari sulla questione.
Ebbene, provando a cercare delle soluzioni di questo tipo, ad esempio, all'interno del Play Store, ovvero del negozio digitale preinstallato su molti smartphone Android, troverai tantissime soluzioni. Tuttavia, sarò diretto in merito: spesso queste app servono a poco o a nulla. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che spesso viene promessa un'ottimizzazione a fronte di pochi tap, ma in genere non risulta nemmeno troppo chiaro cosa avviene dietro le quinte ed eseguire operazioni di questo tipo potrebbe potenzialmente anche avere impatti negativi sulle prestazioni.
Questo senza contare il fatto che in determinati contesti viene richiesto il root, procedura avanzata che ormai al giorno d'oggi ha senso fino a un certo punto e che apre a potenziali problemi lato sicurezza. In parole povere, che tu sia alla ricerca di app per raffreddare il telefono Android o di app per raffreddare il telefono iPhone, è probabilmente bene lasciar perdere app di terze parti, visto quanto descritto.
Lo scenario è infatti anche quello in cui sono state espanse in modo importante le funzionalità native di risparmio energetico, nonché le soluzioni legate ai sistemi di raffreddamento lato smartphone, dunque capisci bene che in una contesto di questo tipo è meglio soffermarsi esclusivamente sulle possibilità native, ovvero quelle già integrate sul proprio dispositivo mobile.
Ciò che farò in questa sede sarà dunque approfondire questo tipo di soluzione, considerando che al giorno d'oggi esistono persino ventole integrate in alcuni smartphone specifici e accessori come ventole esterne, che possono chiaramente consentirti di ottenere il migliore dei risultati in ambito videogiochi. Prima di illustrarti il tutto, però, ci tengo a precisare che in alcuni casi la situazione potrebbe non essere risolvibile tramite app.
Infatti, se continui a riscontrare spegnimenti improvvisi, schermo nero o ci sono costantemente schermate legate alle temperature, potresti non riuscire nemmeno ad arrivare all'uso di un'app come quelle che sto per indicarti. Cosa fare in quei casi? Come indicato direttamente mediante le linee guida ufficiali di Apple, il primo aspetto da tenere in considerazione è spegnere lo smartphone e portarlo in un ambiente più fresco e lontano dalla luce del sole, lasciando che si raffreddi poi “naturalmente”. Ti consiglio invece di proseguire con la lettura del tutorial se riesci ancora a utilizzare il tuo dispositivo, in quanto potresti trovare delle indicazioni interessanti per il tuo specifico caso.
App gratis per raffreddare il telefono
Adesso che sei a conoscenza della situazione generale, direi che è giunta l'ora di scendere nel dettaglio delle soluzioni a tua disposizione, tra funzionalità integrate e app per gaming. Qui sotto tutti i dettagli del caso.
Funzioni integrate
Se il tuo smartphone è ancora utilizzabile ma risulta bollente, una delle questioni da tenere in considerazione è relativa alle funzioni integrate di risparmio energetico. Ovviamente, se non l'hai già fatto, togli lo smartphone dalla cover (se presente) e chiudi tutte le app attive, così da evitare di mettere sotto stress il dispositivo.
Fatto questo, se attualmente il dispositivo non ti serve, potresti pensare di spegnerlo direttamente, così da accelerare il raffreddamento. Se, però, ne hai bisogno, magari per qualche funzione di base, ciò che puoi fare è recarti nelle impostazioni e attivare le funzionalità di risparmio energetico, che consentono l'accesso solamente ad alcune rapide operazioni (ad esempio, nel caso delle modalità “Ultra” presenti in determinati dispositivi, potresti veder proprio cambiare il menu presente a schermo e avere accesso solamente a chiamate e poco altro).
Lato Android esistono tantissimi dispositivi diversi, che presentano spesso anche personalizzazioni software differenti. Per questo motivo, posso scendere nel dettaglio fino a un certo punto, visto il numero di variabili in gioco, ma usualmente ciò che ti basta fare per cercare questo tipo di funzionalità è accedere alle impostazioni di sistema, mediante l'apposita icona dell'ingranaggio collocata nella schermata Home o nell'app drawer (la pagina in cui puoi trovare tutte le app installate sul dispositivo), recandoti successivamente nella sezione Batteria.
Quest'ultima infatti mette usualmente ben in evidenza tutte le modalità di risparmio energetico del caso. Per intenderci, se sei in possesso di un modello Xiaomi, in quest'area potresti trovare opzioni come Risparmio energetico e Super risparmio energetico, nonché magari qualche indicazione in merito a problemi di utilizzo della batteria (in alcuni dispositivi si può accedere a una schermata che mostra quali app consumano di più: chiuderle potrebbe consentirti di far raffreddare più rapidamente il dispositivo).
In ogni caso, chiaramente attivare una di queste modalità comporterà limitazioni lato funzionalità: ad esempio, la funzione Super risparmio energetico dei dispositivi Xiaomi limita la maggior parte delle funzionalità del dispositivo che consumano energia, riducendo dunque le prestazioni (potresti dunque, ad esempio, non navigare in 5G). Tuttavia, verranno comunque mantenute operative funzionalità di base come chiamate, messaggi e connettività di rete (in 4G). Potrebbe interessarti dare un'occhiata alle mie guide su come risparmiare batteria su Android e su come ibernare le app su Android per maggiori informazioni generali.
Chiaramente, come già detto in precedenza, il tutto varia a seconda del dispositivo in tuo possesso. A tal proposito, se disponi invece di un iPhone, puoi aprire le Impostazioni, tramite la classica icona dell'ingranaggio presente nella schermata Home, spostandoti poi nella sezione Batteria. Qui troverai l'opzione Risparmio energetico, che, come spiegato direttamente da Apple nell'apposita schermata, se attivata tramite l'apposita levetta, può ridurre temporaneamente le attività svolte in background. Per intenderci, si fa riferimento a operazioni come l'aggiornamento dei messaggi di posta elettronica, nonché l'esecuzione di download.
Per il resto, un'altra questione che puoi prendere in considerazione è quella relativa al disattivare la localizzazione, così da ridurre al minimo la connettività (che potrebbe incidere sulle temperature). Per fare questo su iPhone — chiaramente nel caso in cui tu non abbia bisogno di fare uso di funzionalità legate alla localizzazione — ti basta seguire il percorso Impostazioni > Privacy e sicurezza > Localizzazione, spostando poi su OFF la levetta relativa all'apposita opzione. Se sei alla ricerca di maggiori dettagli su come risparmiare batteria su iPhone, come disattivare la localizzazione e come chiudere applicazioni su iPhone, consulta le mie guide dedicate.
App per gaming
Non c'è migliore app per raffreddare il telefono di quella che potresti trovare integrata in uno smartphone da gaming. Infatti, questa tipologia di dispositivi offre usualmente delle soluzioni di raffreddamento maggiormente all'avanguardia rispetto agli altri dispositivi mobili, in quanto il gaming è esoso di risorse e questo può ovviamente incidere in modo importante anche sulle temperature.
Gli smartphone da gaming Android possono insomma usualmente essere raffreddati anche attivando ventole interne o esterne mediante widget o apposite app preinstallate. Anche in questo caso, come puoi ben immaginare, tutto dipende dal modello di dispositivo per videogiochi a tua disposizione, ma puoi trovare soluzioni di questo tipo, ad esempio, relativamente ai brand RedMagic e Black Shark, ben noti in questo segmento di mercato.
Per fornirti un'indicazione concreta, RedMagic è solita implementare una ventola interna sui suoi smartphone da gaming, che in determinati casi è anche ben visibile grazie al retro “trasparente” e all'uso di LED. Quest'ultima può essere attivata in varie modalità, una più “tranquilla” e una più “spinta”, direttamente tramite un widget (ovvero, un riquadro) presente di default nella schermata Home. Usualmente basta premere sull'icona della ventola per attivare quest'ultima e accelerare il raffreddamento del dispositivo. Per il resto, si può eventualmente controllare il tutto mediante, ad esempio, il pannello in-game direttamente mentre ci si sta divertendo.
Nel caso invece ci sia di mezzo una ventola esterna, che in alcuni casi può collegarsi allo smartphone via Bluetooth, di mezzo usualmente c'è un'app preinstallata per controllare il tutto, mentre potrebbe risultare necessario collegare l'accessorio esterno alla presa di corrente, magari mediante un'apposita porta USB Type-C, per far funzionare correttamente la ventola. Ci sono anche in questo caso molte variabili in gioco e si tratta di soluzioni adatte a modelli specifici, ma ho ritenuto giusto metterti a conoscenza anche di questo interessante segmento di mercato.
Per il resto, nel caso in cui il tuo telefono non si sia ancora raffreddato o tu non abbia trovato soluzioni adatte alla tua specifica situazione, ti consiglio caldamente di fare riferimento al mio tutorial su come raffreddare il telefono. In quest'ultimo ho infatti fornito ulteriori consigli e spiegato in maniera approfondita alcune delle problematiche che potrebbero sorgere in un contesto di questo tipo.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.