Chromebook: come funziona
Recentemente, hai sentito parlare molto dei Chromebook: una tipologia di computer sempre più popolare ma di cui non hai ben chiare le caratteristiche. La cosa ti ha incuriosito non poco e, poiché sei alla ricerca di un nuovo PC, vorresti valutare con attenzione se uno di questi modelli animati dal sistema operativo Chrome OS di Google possa fare al caso tuo.
In effetti hai sentito diverse opinioni, ma nessuna ti ha convinto del tutto sulla fattibilità di questa operazione. Quello di cui hai bisogno, in definitiva, è una guida che ti illustri dettagliatamente come funziona un Chromebook, mostrandoti le varie funzionalità previste dal suo sistema operativo e come avviene la gestione dei file e delle applicazioni, ad esempio.
Capisco perfettamente le tue perplessità e ho voluto preparare questo articolo appositamente per fornirti una panoramica delle varie attività che è possibile eseguire con questo dispositivo, nonché le modalità con le quali svolgere le operazioni più comuni, come configurare una stampante, scaricare un’app o personalizzare il desktop, solo per citarne alcune. Sei pronto per questa full immersion nel mondo dei Chromebook? Sì? Perfetto! Non mi rimane che augurarti buona lettura e buon proseguimento!
Indice
Cosa è Chromebook
Iniziamo subito con la definizione di cosa è un Chromebook: si tratta, in sostanza, di un computer portatile dotato del sistema operativo Chrome OS di Google, basato sul kernel Linux e sul famosissimo browser Chrome. Le caratteristiche principali di quest’ultimo sono la velocità e la facilità con le quali è possibile eseguire diverse attività standard, in particolare quelle che normalmente vengono svolte collegandosi al Web.
La sua interfaccia, infatti, risulta particolarmente leggera e semplice, tant’è che occorrono appena 8 secondi per avviarla. Molte delle funzionalità sono accessibili tramite il browser Chrome integrato, mentre la schermata principale offre un set limitato di menu per la gestione delle impostazioni di base, come quelle per la connessione alla Rete, la gestione dei dispositivi esterni e la navigazione dei file e delle cartelle in locale. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto va detto che il disco interno offre di norma una capienza limitata, ma il sistema operativo permette di accedere a uno spazio di archiviazione sul cloud di Google.
Per quanto riguarda il software, invece, è possibile scaricare una vasta gamma di applicazioni tramite il Play Store di Google, come avviene per qualsiasi dispositivo Android. Negli ultimi tempi, inoltre, è stata integrata la possibilità per gli utenti più evoluti di installare applicazioni Linux che permettono di superare le funzionalità offerte dagli strumenti basati sul Web o su Android.
Dal punto di vista del formato la scelta è ampia: si passa dai più tradizionali notebook ai moderni ultrabook, leggeri e dalle dimensioni contenute, per arrivare ai i convertibili, ovvero laptop dotati di una particolare cerniera che consente una rotazione fino a 360° del display touch-screen. Molto ricercati sono anche i modelli di Chromebook 2-in-1: una particolare soluzione composta da due elementi separabili, ovvero una tastiera con porte USB e un display touch-screen, in modo da utilizzare quest’ultimo anche da solo come tablet.
La leggerezza e l’essenzialità di Chrome OS hanno permesso ai principali produttori di computer di assemblare dispositivi caratterizzati da un hardware non particolarmente avanzato, motivo per il quale i Chromebook risultano più economici rispetto ai comuni PC Windows e, ovviamente, ai Mac.
Questo aspetto li rende appetibili soprattutto per categorie di utenti come gli studenti e sono in generale indicati per tutti coloro che non necessitano di funzionalità evolute per lo svolgimento di attività standard. Da sottolineare anche la compatibilità con un crescente numero di device esterni, come la tavoletta grafica One by Wacom, che ho avuto modo di recensire in un articolo dedicato.
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Negli ultimi anni, poi, i Chromebook si sono perfezionati per andare incontro a esigenze di utilizzo più professionali e oggi è possibile trovare modelli di fascia medio-alta che garantiscono prestazioni di un certo livello. Se, quindi, sei perplesso sul potenziale rendimento di questa tipologia di computer, ti suggerisco di dare un’occhiata alle migliori soluzioni sviluppate dai produttori più noti che ho selezionato per te nella mia guida all’acquisto dedicata.
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Come funziona Chromebook
Andiamo ora a vedere come funziona un Chromebook, analizzando le varie funzionalità offerte dal sistema operativo Chrome OS e facendo una panoramica sulla sua interfaccia. Voglio darti anche un altro consiglio: se desideri testare in prima persona Chrome OS, Google ha previsto un simulatore, accessibile a questa pagina, tramite il quale puoi sperimentare un primo approccio con le sue caratteristiche di base.
Al primo avvio di un Chromebook viene mostrata una schermata di presentazione, dove troverai in un apposito pulsante la lingua preimpostata. Se, dunque, non trovi quella desiderata, cliccaci sopra e, nella schermata successiva, seleziona dai rispettivi menu a tendina la lingua del sistema operativo e quella della tastiera, quindi fai clic sul bottone OK.
Se hai esigenze di accessibilità particolari, è presente un secondo pulsante tramite il quale definire le opzioni di visibilità, di ascolto e di interazione. Premi, quindi, sul pulsante Iniziamo e, nella pagina che segue, seleziona il tuo collegamento a Internet dalla lista di quelli disponibili: ti verrà mostrata una schermata dove inserire la relativa password. A seguire premi sul bottone Connessione, per completare la procedura.
Lo step successivo riguarda l’accettazione dei termini di servizio. Premi sul box sottostante per inserire il segno di spunta, quindi fai clic sul pulsante Accetta e continua. Nella schermata che segue, scegli se sarai tu a utilizzare il dispositivo o un bambino. In quest’ultimo caso, potrai definire le regole di utilizzo del dispositivo per permettere al minore di svolgere le varie attività in sicurezza.
Premendo il riquadro con la voce Tu e pigiando sul pulsante Avanti, invece, verrai indirizzato a una schermata per l’autenticazione a Google: inserisci il tuo indirizzo e-mail (se non sei già registrato clicca sulla voce Altre opzioni e avrai la possibilità di creare un account Google) e premi nuovamente sul bottone Avanti, quindi inserisci la password e fai clic una volta ancora sul pulsante Avanti.
Dopo aver eseguito l’accesso, premi sul pulsante Accetta e continua per autorizzare la sincronizzazione dei dati relativi al tuo account Google sul nuovo dispositivo, quindi fai clic sul box collocato in basso per inserire il segno di spunta tramite il quale confermare l’accettazione dei termini di servizio relativi, stavolta, al servizio Google Play. Premi il bottone Altro e, nella schermata successiva, clicca sul pulsante Accetto.
Gli ultimi passaggi riguardano l’assistente Google: premi sul pulsante Continua e, nella schermata che segue, se vuoi accedere con il comando vocale Hey Google premi sul bottone Avanti, altrimenti scegli quello con la dicitura Salta. Nel primo caso accederai a una schermata per il riconoscimento vocale: al termine premi sul pulsante Fine.
Se desideri collegare anche il telefono, nella pagina seguente premi sul pulsante Accetta e continua (o, in alternativa, fai clic sul bottone Salta), quindi nell’ultima schermata premi sul bottone Come iniziare per accedere all’interfaccia principale di Chrome OS.
Chrome OS, come anticipato, è estremamente essenziale, anche come impatto visivo: in basso troverai la barra delle applicazioni (denominata shelf) che potrebbe già disporre di una personalizzazione dei servizi e delle app in base alle scelte di sincronizzazione operate in fase di primo avvio.
In basso a sinistra è presente un pulsante a forma di cerchio, denominato Avvio app, tramite il quale è possibile espandere la barra in un pannello aggiuntivo che integra il motore di ricerca Google e un set delle applicazioni più utilizzate. Premendo sulla freccia verso l’alto il pannello occuperà completamente lo schermo e mostrerà tutte le app installate. Puoi ridurre nuovamente questa schermata cliccando sul pulsante [-] presente in alto.
La parte centrale dello shelf è dedicata alle app in esecuzione e a quelle più utili (come il Play Store), mentre a destra è presente un’icona per la gestione dello smartphone (viene mostrata solo se è stata eseguita l’associazione con il tuo dispositivo Android) e una sezione che mostra la presenza di eventuali notifiche del sistema operativo, lo stato della connessione, della batteria e l’orario.
Cliccando su questo riquadro avrai accesso a una vista di dettaglio delle connessioni, ad alcune preferenze di base relative alla luminosità dello schermo e al volume, la scorciatoia per accedere alle impostazioni e i pulsanti per cambiare account, uscire dalla sessione o spegnere il computer.
Personalizzare il desktop
Una delle prime operazioni che solitamente viene eseguita quando ci si trova di fronte a un nuovo computer è quella di personalizzare il desktop. Per farlo, clicca con il tasto destro del mouse su un punto vuoto dello schermo, quindi seleziona la voce Imposta sfondo: ti verrà mostrata una schermata nella quale è possibile scegliere fra diverse categorie, elencate nel pannello di sinistra, all’interno delle quali sono archiviate le immagini.
Basterà un clic su una di esse per impostarla come sfondo del desktop. Se desideri selezionare un’immagine personale, l’ultima opzione in fondo al pannello di sinistra, denominata Le mie immagini, riporta quelle da te realizzate o scaricate.
Puoi procedere anche direttamente dalle immagini a tua disposizione: premi sul pulsante Avvio app (quello col simbolo del cerchio in basso a destra), quindi clicca sull’app File (se non la visualizzi subito, espandi il pannello sulla freccia verso l’alto).
Nella schermata che verrà aperta, a sinistra troverai le varie categorie di file, fra cui Immagini: cliccaci sopra e, nel riquadro centrale, verranno elencati i file di questo tipo. Premi con il tasto destro su quella prescelta, quindi, dal menu contestuale, clicca sulla voce Imposta come sfondo.
Per attivare e personalizzare il salvaschermo, clicca invece sull’orario visualizzato in basso a destra, quindi premi sull’icona con il simbolo di un ingranaggio (in alto) e accederai alle impostazioni. A sinistra della schermata che ti verrà proposta, pigia poi sulla voce Personalizzazione, quindi sull’opzione Salvaschermo nel riquadro centrale e procedi come segue.
Come prima cosa, attiva il salvaschermo portando la levetta posta in alto su ON, quindi scegli dal menu sottostante fra Google Foto (ti verranno mostrate le immagini da te salvate sul servizio in questione) o Galleria d’arte (si tratta di una selezione di immagini scelte da Google). Clicca, infine, sulla foto o sull’album preferito per impostarlo come salvaschermo e il gioco è fatto.
Scorciatoie da tastiera
Sei abituato a usare le scorciatoie da tastiera a te note sui sistemi Windows e macOS e temi di non trovarti a tuo agio con quelle di Chrome OS? Devi sapere che alcuni tasti su Chromebook sono differenti da quelli delle tastiere standard dei sistemi operativi sopra indicati e non sono presenti i tasti funzione, tuttavia non è assolutamente difficile prendere confidenza con quelli nuovi.
In particolare ti segnalo la presenza del tasto per la ricerca, che riporta il simbolo di una lente di ingrandimento e sostanzialmente sostituisce il tasto Windows dei PC e comando dei Mac, svolgendo le medesime funzionalità. Premendolo da solo viene eseguita la stessa funzione del clic sul pulsante Avvio app (viene mostrato il pannello con le app), mentre in combinazione con altri consente di accedere ad alcune funzionalità molto utili.
In particolare, in associazione con Alt (quindi tasto ricerca+Alt) viene attivato il blocco delle maiuscole (vedrai comparire l’icona che ti notifica la sua attivazione in basso a destra), mentre con L (quindi tasto ricerca+L) uscirai dalla sessione di lavoro.
Le combinazioni per la modifica del testo rimangono sostanzialmente le stesse (ad esempio Ctrl+C per copiare, Ctrl+X per tagliare e Ctrl+V per incollare), ma ad esempio per selezionare una porzione di testo seguente a quella in cui si trova il cursore dovrai premere tasto ricerca+Maiusc+freccia destra (freccia sinistra per il testo precedente).
Un altro tasto originale presente su Chromebook è quello di Mostra finestre, caratterizzato da un rettangolo seguito da due linee. Quest’ultimo, in combinazione con Ctrl permette di acquisire agevolmente uno screenshot. Ti segnalo anche che puoi accedere in qualsiasi momento a un comodo riepilogo di tutte le scorciatoie premendo Ctrl+Alt+/.
Scaricare e organizzare le app
Trovare, scaricare e organizzare le app è molto semplice: i Chromebook si comportano come dei dispositivi Android e puoi fare riferimento al Google Play Store o al Chrome Web Store per integrare le applicazioni, molte delle quali saranno disponibili anche offline.
Come prima cosa, premi il pulsante Avvio app collocato in basso a sinistra, quindi premi sull’icona del Play Store, che riporta il simbolo di un triangolo colorato. Se non la visualizzi subito, puoi anche digitare la suddetta dicitura nel campo di ricerca o premere sulla freccia verso l’alto per accedere a una vista generale di tutte quelle installate.
Una volta avviato il Play Store, dunque, digita la chiave di ricerca nel campo accanto alla lente di ingrandimento, presente in alto. Successivamente, premi sul risultato di tuo interesse e, nella schermata successiva, fai clic sul pulsante Installa, quindi attendi il download e l’installazione automatica del software selezionato.
Potrai in ogni momento accedere alle tue app sempre tramite il pulsante Avvia app, come visto in precedenza per il Play Store. Ti consiglio di aggiungere una scorciatoia sulla barra degli strumenti per le app che vuoi avere subito a disposizione: basterà fare clic destro sopra la relativa icona e premere sulla voce Blocca sullo shelf contenuta nel menu che ti viene proposto (per l’operazione inversa troverai la dicitura Stacca dallo shelf).
Seguendo lo stesso percorso, potrai anche disinstallare le applicazioni, selezionando questa volta la voce Disinstalla dal menu contestuale che compare a seguito del clic con il tasto destro del mouse.
Aprire e salvare i file
Non troverai assolutamente difficile aprire e salvare i file su Chromebook: come abbiamo visto nel capitolo dedicato alla personalizzazione, infatti, per accedere alle diverse tipologie di file basta premere sul pulsante Avvio app collocato in basso a sinistra, quindi selezionare la funzionalità File, che riporta il simbolo di una cartella.
Qui troverai, nel pannello di sinistra, una suddivisione per categorie: Recenti, Audio, Immagini, Video. Nella sottostante sezione I miei file potrai accedere a quelli scaricati (Download) e a quelli Google Play, ovvero associati ad app Android. Tramite l’ultima opzione potrai invece accedere ai file presenti su Google Drive. Basterà eseguire un doppio clic sul singolo elemento per aprirlo con l’app predefinita.
Quest’ultima può essere modificata in qualsiasi momento selezionando il file, cliccando sull’opzione Apri (in alto a destra) e premendo sulla voce Cambia predefinita: ti verrà mostrata una schermata con le applicazioni compatibili, nella quale dovrai semplicemente cliccare su quella che vuoi associare a una determinata tipologia di file.
Temi di non poter aprire file del pacchetto Office di Microsoft su Chromebook? Non preoccuparti, Chrome OS integra delle estensioni che permettono di visualizzare e modificare facilmente documenti realizzati con Word o Excel, ad esempio, ma è possibile anche acquistare e scaricare le app del pacchetto Office dal Play Store, che saranno regolarmente fruibili anche offline. Maggiori informazioni qui.
Aggiungere utenti
Anche su Chromebook, come per tutti i sistemi operativi più diffusi in ambito computer, è possibile configurare gli accessi a più utenti. Al primo avvio, dopo aver inserito il tuo nome utente Google, hai sostanzialmente definito l’account principale del sistema operativo che, nota bene, non è modificabile se non resettando il dispositivo ai dati di fabbrica.
Per aggiungere altri utenti dovrai come prima cosa disconnetterti: per farlo, premi sull’orario, in basso a destra, quindi clicca sul pulsante Esci. Nella schermata di blocco, in basso a sinistra, visualizzerai fra le varie opzioni quella denominata Aggiungi persona: fai clic su quest’ultima e accederai a una schermata dove dovrai scegliere fra le opzioni Tu (per un profilo Google standard), o Bambino per un utilizzo controllato da particolari regole di sicurezza, quindi segui le istruzioni per il primo avvio fornite nei capitoli precedenti.
In alternativa, se il nuovo utente non dispone di un account Google o non vuole registrarlo, premi sull’opzione Esplora come ospite dalla schermata di blocco, consentendo l’accesso in forma anonima, senza la possibilità di visualizzare e modificare le impostazioni e opzioni di personalizzazione. Sarà possibile, comunque, disporre di diverse funzionalità essenziali per la navigazione da browser Chrome.
Un altro metodo per aggiungere utenti è quello disponibile dalle impostazioni di sistema: premi sull’ora in basso a destra e clicca sul simbolo dell’ingranaggio. Nella nuova schermata premi sulla voce Persone dal pannello di sinistra, quindi clicca sul tuo account principale. Nella schermata successiva fai clic sul pulsante Aggiungi account, quindi inserisci indirizzo e-mail e password agli step successivi, premendo sul pulsante Avanti per confermare le informazioni immesse. Nell’ultimo passaggio premi sul bottone Accetta.
Configurare la stampante
Ti starai chiedendo, giustamente, se è possibile configurare la stampante su Chromebook: la risposta è affermativa. Nel caso di stampanti Wi-Fi, i due dispositivi (stampante e Chromebook) dovranno essere connessi alla stessa rete wireless. Dopo aver aperto il documento che si desidera stampare, occorre premere Ctrl+P per accedere alla schermata di stampa.
A destra troverai la voce Destinazione: se la stampante non compare automaticamente premi sulla freccia verso il basso a lato del suddetto campo e, dal menu a tendina, seleziona l’opzione Visualizza altre: nell’elenco dovresti trovare la tua stampante, che puoi facilmente aggiungere facendo clic sull’elemento in questione. Premi infine sul pulsante Stampa, in basso, per avviare il processo.
Anche nel caso di stampanti USB è possibile realizzare fisicamente il collegamento tramite l’apposito cavo, inserendo i connettori USB del suddetto cavo nelle relative porte dei due dispositivi. I passaggi per realizzare la stampa sono gli stessi visti per la connessione Wi-Fi, ma ovviamente il tutto funzionerà solo se la stampante è compatibile con Chrome OS. Devo invece avvisarti che, nel momento in cui viene redatta questa guida, i Chromebook non supportano la stampa Bluetooth.
Per accedere allo scanner, invece, clicca in basso a destra sull’orario, quindi premi sull’icona con il simbolo di un ingranaggio. Nella schermata che viene proposta fai clic sulla voce Avanzate, quindi pigia sulla sezione Stampa e scansione. Nel riquadro centrale fai clic sul bottone Scansione e, nella schermata che segue, premi sul pulsante Scansiona per avviare il processo.
Impostazioni di sicurezza
Nei Chromebook è stata dedicata particolare attenzione alle impostazioni di sicurezza, in virtù del fatto che il dispositivo in questione è orientato prettamente alla navigazione e alla fruizione di servizi e app presenti sul Web.
Il browser Chrome che, come abbiamo visto, rappresenta uno degli elementi essenziali di Chrome OS, è stato dotato di un sistema di protezione denominato Sandbox, che ha il compito di contenere l’azione di eventuali malware presenti su una pagina infetta, facendo in modo di non coinvolgere le altre schede o le app aperte.
Anche i dati salvati nel cloud e in locale sono protetti da una crittografia molto avanzata. Per visualizzare le impostazioni avanzate e le preferenze di sicurezza occorre premere in basso a destra sull’ora, quindi cliccare sull’icona con il simbolo di un ingranaggio.
Dal pannello di sinistra clicca, quindi, sulla voce Avanzate e verrà mostrato un menu aggiuntivo per gestire diverse opzioni: premendo sull’opzione Privacy e Sicurezza visualizzerai alcune impostazioni che ti consiglio di mantenere attive, in modo da fornire agli sviluppatori dati diagnostici sull’utilizzo del dispositivo, ricevere aggiornamenti sulle nuove funzionalità e mantenere l’accesso verificato sul sistema operativo.
Un altro dato importante è la possibilità di installare l’app Family Link per gestire l’utilizzo del dispositivo da parte di un minore, anche in combinazione con l’utilizzo di app per la DDI (Didattica Digitale Integrata), come Google Classroom.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla ĆØ il blogger e divulgatore informatico piĆ¹ letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilitĆ nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. Ć il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti piĆ¹ visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicitĆ a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.