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Collegare OneDrive o Google Drive come disco di rete

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Normalmente i servizi di cloud storage permettono al computer e a un server remoto di comunicare tra loro, scambiandosi informazioni e file tramite l’utilizzo di un client dedicato (es. il software di Dropbox o quello di Google Drive o, nel caso di OneDrive e iCloud Drive, i software dedicati a questi servizi già integrati nei sistemi operativi Windows e macOS). Tuttavia, è possibile anche accedere ai file salvati nel cloud tramite unità di rete, cioè in maniera diretta, come accade per le unità installate localmente, senza utilizzare il client ufficiale come intermediario.

Come dici? Il discorso ti ha incuriosito e vorresti sapere come collegare OneDrive o Google Drive come disco di rete? Allora sei capitato nel tutorial giusto al momento giusto! Continuando nella lettura delle prossime righe, infatti, trovi spiegato come riuscire nel tuo intento sia su Windows che su macOS.

Mettiti dunque comodo, prenditi qualche minuto di tempo libero e metti in pratica le dritte che sto per darti. In men che non si dica riuscirai nel tuo intento e potrai utilizzare il tuo sistema di cloud storage preferito come disco di rete. A questo punto non mi resta, a questo punto, che augurarti buona lettura e buona fortuna per la tua missione!

Indice

Informazioni preliminari

Info su collegamento del cloud come unità di rete

Come ti anticipavo poc’anzi, collegare un sistema di cloud storage come disco di rete permette di evitare l’utilizzo del client ufficiale e di procedere direttamente tramite gli strumenti messi a disposizione dal PC, come Esplora file di Windows o Finder di macOS.

C’è da segnalare, però, che non tutti i servizi di cloud storage consentono di fare ciò in maniera immediata: OneDrive, ad esempio, grazie alla sua naturale compatibilità con i sistemi Windows (essendo un servizio Microsoft) può essere facilmente collegato come disco di rete su Windows, ma in maniera meno immediata su macOS. Google Drive, invece, necessita dell’utilizzo di un programma di terze parti sia su Windows sia su macOS.

In qualsiasi caso, non ti preoccupare: nei prossimi paragrafi trovi spiegato come procedere in tutti i casi sopracitati.

Collegare OneDrive come disco di rete

Cominciamo con il vedere come collegare OneDrive come disco di rete prima su Windows e poi su macOS. Trovi tutto quello che ti serve sapere immediatamente qui sotto.

Collegare OneDrive come disco di rete su Windows

Mapping OneDrive PC Windows

Su Windows puoi procedere in maniera abbastanza semplice e immediata: come prima cosa collegati alla pagina Web di accesso a OneDrive ed esegui l’accesso al tuo account Microsoft. Una volta all’interno del tuo OneDrive, premi sulla voce I miei file collocata nel menu laterale di sinistra e copia il codice CID presente nella barra degli indirizzi (il codice alfanumerico composto normalmente da 16 caratteri).

Ora apri un documento (oppure una nota su Blocco Note), digita il link https://d.docs.live.net/ e aggiungi il tuo codice CID dopo lo slash (es. https://d.docs.live.net/AAAAA0000AA0000A). Adesso apri Esplora file, cliccando sull’icona della cartella gialla nella barra di Windows, e premi sulla freccia che punta verso il basso posta accanto alla stella blu per poi selezionare dal menu contestuale l’opzione Questo PC.

Fatto ciò, premi sulla scheda Computer e poi sull’icona Connetti unità di rete e, nel riquadro che va ad aprirsi, specifica una Unità (scegliendo una delle lettere, es O:) e incolla il link creato precedentemente nel campo di testo Cartella, per poi premere sul tasto Fine: se tutto è andato per il verso giusto accederai direttamente al tuo archivio come disco di rete.

Nel caso in cui il collegamento non funzionasse, e dovessi vedere una finestra di dialogo nella quale ti viene chiesto di inserire le credenziali del tuo account Microsoft, significa che hai richiesto l’accesso con credenziali diverse (tramite il segno di spunta nella casella Connetti con credenziali diverse) o hai attivato l’autenticazione a due fattori e devi quindi generare una password per l’applicazione da inserire in questa finestra. Per procedere collegati a questa pagina Web di Microsoft, accedi con le tue credenziali, copia la password che visualizzi e inseriscila nell’apposito campo della finestra di Sicurezza di Windows, apponi il segno di spunta accanto alla voce Memorizza credenziali e clicca sul tasto OK.

Collegare OneDrive come disco di rete su macOS

Montaggio disco di rete Mac

Su macOS non puoi montare un disco di rete dedicato a OneDrive in maniera immediata servendoti del Finder, come visto per Windows con Esplora file. In questo caso, infatti, devi servirti di un programma di terze parti utile per lo scopo. Preciso che soluzioni di questo tipo vanno usate con le dovute cautele e mettendo sempre in conto che si tratta di soluzioni non ufficiali che, dunque, potrebbero potenzialmente presentare dei rischi di privacy e malfunzionamento (si tratta pur sempre di accedere a un servizio contenente dati potenzialmente sensibili tramite il prodotto di un’azienda terza sul cui codice non vi è controllo).

Ad ogni modo, la soluzione che voglio consigliarti è CloudMounter, che puoi scaricare dal Mac App Store e che supporta in maniera gratuita OneDrive, Google Drive e Dropbox.

Il software è gratuito nella sua versione di base, mentre per accedere a funzioni avanzate richiede una sottoscrizione a pagamento. In alternativa è possibile trovare il software in Setapp, un servizio che in cambio di una piccola sottoscrizione mensile o annuale permette di accedere a una vasta gamma di software per macOS (e iOS/iPadOS, nei piani più avanzati) senza dover acquistare le singole licenze. Maggiori info qui.

Per utilizzare CloudMounter, una volta scaricato sul tuo Mac, premi sui tasti Continua e Scopri di più, poi seleziona la voce Dropbox, Google Drive o OneDrive e clicca sul pulsante Ripristina l’acquisto.

Ora, nel pannello principale del programma, clicca sull’opzione OneDrive, quindi premi sul pulsante Continua nell’avviso che è comparso al centro dello schermo e accedi al tuo account Microsoft. Inserisci quindi l’indirizzo email, premi sul tasto Avanti, poi clicca sul pulsante Continua per confermare a Microsoft che hai scaricato CloudMounter da uno store affidabile.

Fatto ciò, nella schermata del programma, digita un nome per il tuo nuovo disco OneDrive nel campo Nome e clicca sul pulsante Monta. In questo modo vedrai aprirsi il Finder e, nella colonna di sinistra dello stesso, sotto alla voce Preferiti, potrai vedere il tuo nuovo disco di rete.

Collegare Google Drive come disco di rete

Ora vediamo, invece, come collegare Google Drive come disco di rete prima su Windows e poi su macOS.

Collegare Google Drive come disco di rete su Windows

Creare disco di rete con NetDrive su Windows

Come ti accennavo a inizio tutorial non è possibile montare un disco di rete relativo a Google Drive servendosi delle soluzioni native del PC. Per tale ragione è necessario ricorrere a programmi di terze parti utili per mappare e montare l’unità. Quello che voglio consigliarti è NetDrive, un software dall’utilizzo semplice che permette di svolgere tale compito. Si tratta di una soluzione a pagamento (1,82 dollari/mese), scaricabile sia su Windows che su macOS con prova gratuita di 7 giorni e accesso a un server anche dopo lo scadere della prova.

Per scaricarlo e cominciare a utilizzarlo, recati sulla pagina ufficiale di NetDrive e premi sul tasto Download NetDrive for Windows, quindi fai doppio clic sul file .exe ottenuto e clicca sul pulsante presente nel messaggio che compare al centro dello schermo.

A questo punto attendi che la barra di avanzamento si completi, premi nuovamente sul pulsante (per due volte consecutive) e poi clicca sul tasto Next. Ora apponi il segno di spunta alla casella I accept terms in the License Agreement e clicca nuovamente su Next (per due volte), su Install e sul tasto , per concludere l’installazione del software. Una volta terminata la procedura, apponi il segno di spunta alla voce Close the Applications and attempt to restart them, quindi premi sul pulsante OK (per due volte consecutive) e, per concludere, sul tasto Finish.

Procedura di installazione del software

Ora sei pronto per usare concretamente il programma: nella sua schermata principale, premi sulla voce Crea un account gratuito Bdrive e, nella pagina Web che si apre, inserisci email e password, per poi premere sul tasto Sign Up. A questo punto recati sulla casella email appena indicata per verificare l’account premendo sull’apposito link che ti è stato inviato.

Fatto anche questo, sempre nella schermata principale di NetDrive, esegui l’accesso con le credenziali che hai appena creato e, nella pagina Web che si apre, premi sul link home page e, successivamente, sul tasto verde Start Trial or Purchase accanto alla voce NetDrive3. Ora fai clic sul link Click here if you need a trial period e premi sul tasto Start Free Trial for PERSONAL Plan.

Ora che la prova gratuita è attiva, torna al software, esegui nuovamente l’accesso tramite e tue credenziali e premi sul pulsante verde (+), quindi completa i campi che visualizzi: scegli un nome per il disco di rete da digitare sotto la voce Etichetta e un colore premendo sull’omonimo pulsante. Quindi utilizza il menu a tendina sotto alla voce Tipo storage per selezionare Google Drive e premi sul tasto Connetti.

Nella pagina Web che visualizzi inserisci i dati del tuo account Google, premi sul tasto Consenti e chiudi la pagina Web quando indicato da Drive. Ora torna al programma e controlla che la connessione sia andata a buon fine: in caso affermativo vedrai, sotto alla dicitura Tipo storage, il tuo nome e l’email associati a Google Drive.

Ora, per montare l’unità di rete vera e propria, sotto alla voce Monta, scegli se lasciare la voce Automatica o se assegnare un’unità specifica, poi procedi con le Opzioni connessione automatica scegliendo se optare per il montaggio all’avvio, quello all’accesso o il montaggio non automatico, quindi apponi i segni di spunta alle voce Unità scrivibile e Come unità remobivile. Fatto ciò, concludi il tutto premendo sul tasto OK. In ultimo, nella schermata che visualizzi, premi sulla voce Connetti in corrispondenza di Google Drive. Perfetto! Ora, recandoti nella sezione Questo PC dell’Esplora File potrai vedere il tuo nuovo disco di rete.

Collegare Google Drive come disco di rete su macOS

Collegamento Google Drive tramite CloudMounter

Per collegare Google Drive come disco di rete su macOS puoi seguire su per giù le stesse istruzioni che ti ho fornito in precedenza per OneDrive. Tramite la schermata principale del software CloudMounter, clicca sul riquadro dedicato a Google Drive, poi accedi con il tuo account Google, premi il tasto Consenti per permettere al software l’accesso a Drive e segui gli stessi step che ti ho indicato in precedenza per montare il disco.

In alternativa puoi servirti di NetDrive, come spiegato nel paragrafo precedente per Windows: l’unica grande differenza consiste nella procedura di download del programma, che adesso ti spiego. Collegati alla pagina principale di NetDrive, quindi clicca sul tasto Download NetDrive for macOS ed esegui il file eseguibile ottenuto, tramite un doppio clic su di esso.

Ora, nel pannello che vedi aprirsi, fai un doppio clic sull’icona del pacchetto e premi sui tasti Continua, Continue, Agree e Installa. Poi, se richiesto, inserisci la password di sblocco del Mac e, una volta terminato il processo di installazione, premi sui pulsanti Chiudi e Sposta.

Se tutto è andato per il verso giusto, NetDrive dovrebbe aprirsi automaticamente e potrai seguire le stesse istruzioni fornite in precedenza per creare un account e avviare il periodo di prova. Anche per il resto non ci sono particolari differenze: l’utilizzo del programma è praticamente identico a quanto visto per Windows.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.