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Come abilitare i plugin in Safari

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Hai scaricato un vecchio plugin sul tuo Mac ma non riesci a utilizzarlo su Safari? Hai sentito parlare delle estensioni per Safari, le quali dovrebbero permetterti di aggiungere nuove funzionalità al browser di casa Apple, ma non hai ben capito di cosa si tratta? Vorresti sapere cosa le differenzia dai plugin? Non ti preoccupare: se vuoi, ci sono qua io a darti una mano e a fare un po’ di luce sulla questione.

Se hai qualche minuto da dedicarmi, posso infatti spiegarti io cosa sono i plugin, come e quando vanno usati e cosa li distingue dalle estensioni. Dopodiché, una volta che avrai le idee chiare al riguardo, ti illustrerò come abilitare i plugin in Safari, in modo da poterli sfruttare ove possibile, ma solo se strettamente necessario (a breve ti spiegherò il perché di questa mia precisazione).

Allora, sei pronto per cominciare? Sì? Perfetto! Mettiti bello comodo, leggi con attenzione quanto ho da dirti sui plugin e le estensioni di Safari e cerca di mettere in pratica i miei suggerimenti. Ti assicuro che si rivelerà tutto molto più semplice di quello che immagini. Buona lettura e buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

plugin

Prima di entrare nel vivo del tutorial e spiegarti come abilitare i plugin in Safari, mi sembra doveroso fornirti alcune informazioni preliminari.

Innanzitutto, chiariamo la differenza tra plugin ed estensioni: i primi – per semplificare al massimo il discorso – sono dei “pezzi” di programmi esterni che vengono richiamati all’occorrenza dal browser per visualizzare determinati contenuti. Le estensioni, invece, sono dei componenti che si integrano direttamente nel browser, tramite pulsanti o voci nel menu contestuale, e permettono di aumentare le funzionalità del programma. Ad esempio, ci sono estensioni per accedere più rapidamente a determinate risorse online, bloccare script o altri elementi potenzialmente dannosi nelle pagine Web e attivare funzioni di download dei contenuti multimediali (trovi dei validissimi esempi nel mio post sulle estensioni per Chrome).

Nel tutorial che stai per leggere, ti parlerò di entrambi questi elementi, ma non prima di averti detto in che modo essi andrebbero adoperati.

I plugin sono ormai caduti in disuso, in quanto spesso oggetto di pericolose falle di sicurezza e particolarmente esosi in termini di risorse hardware impiegate. Il loro utilizzo è fortemente sconsigliato (tra l’altro, sono sempre più rari da trovare e gran parte di quelli ancora in circolazione per Safari non sono compatibili con i sistemi operativi più recenti), anche perché la maggior parte dei video, dei giochi e delle applicazioni online ora funzionano direttamente sui principali browser Web senza necessitare di componenti esterni e soprattutto in maniera più sicura e con un consumo energetico nettamente inferiore rispetto all’utilizzo di un plugin.

Le estensioni, invece, risultano ancora molto utili; tuttavia non bisogna abusarne, in quanto installare troppe estensioni può appesantire il browser e portare a consumi elevati di RAM/processore. Inoltre, prima di installarne una bisogna verificare sempre attentamente il suo grado di privacy: alcuni add-on, infatti, sebbene ospitati dagli store ufficiali di Apple, Google e Mozilla, possono “ficcare il naso” nei dati di navigazione dell’utente.

Ricapitolando, dunque, il mio consiglio è quello di non usare i plugin (anche se, soprattutto per Safari, è sempre più difficile trovarne di compatibili con i sistemi recenti). Per quanto riguarda le estensioni, invece, ti suggerisco di installarne meno che puoi e solo dopo averne verificato attentamente la provenienza (effettuando delle ricerche online e consultando i commenti che si trovano in Rete).

Tutto chiaro fin qui? Bene, allora direi che possiamo mettere al bando le ciance e passare all’azione!

Come attivare i plugin su Safari

Adesso che conosci le differenze tra plugin ed estensioni, è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e di scoprire come abilitare questi componenti sia su macOS che su iOS/iPadOS: cominciamo dai plugin.

Come attivare i plugin su Safari per Mac

safari mac

Su Mac, il primo requisito fondamentale affinché un plugin funzioni in Safari è che il relativo software sia stato installato sul computer. Solitamente, si tratta di scaricare un file .pkg o .dmg dal sito ufficiale del plugin e di installarlo tramite procedura guidata, facendo doppio clic sull’icona del plugin e cliccando sempre su Avanti/Next e digitando, quando richiesto, la password di amministrazione del Mac.

Ad ogni modo, come ti ho già anticipato, oggi è sempre più difficile trovare dei plugin compatibili con le più recenti versioni di macOS e di conseguenza, se proprio ti serve qualche funzione da aggiungere al tuo browser, potresti provare a rivolgerti a qualche estensione adatta allo scopo.

Detto ciò, esistono comunque delle funzioni integrate in Safari che possono tornarti utili per bloccare finestre popup, impedire il download automatico di file e la riproduzione automatica di contenuti multimediali durante la navigazione. Se la cosa ti interessa, apri Safari, visita il sito sul quale intendi agire e recati nel menu in alto a sinistra sulla voce Safari e poi clicca su Impostazioni. Nella finestra che si apre, seleziona dunque la scheda Siti Web e scegli il nome della funzione da modificare dalla barra laterale di sinistra sotto alla voce Generali.

A questo punto, controlla il menu a tendina accanto alla voce Quando visito altri siti Web (in basso a destra) e cambia, se necessario, l’opzione scelta (in genere trovi le voci e No oppure Chiedi e Consenti). Così facendo imposterai tale scelta per tutti i siti Web che visiterai. Espandi invece il menu a tendina situato accanto al nome del sito su cui intendi cambiare l’impostazione (al centro della pagina) per agire solo su quel determinato sito Web.

Come attivare i plugin su Safari per iOS/iPadOS

plugin ios

iOS e iPadOS sono i sistemi operativi di iPhone e iPad e non hanno mai avuto il supporto ai plugin e tale supporto non è stato implementato in un secondo momento (quando, come già spiegato, questi componenti sono caduti in disuso). Va da sé, dunque, che non esiste un modo per abilitare i plugin in Safari su iOS/iPadOS.

Le estensioni, invece, si possono installare su iOS/iPadOS e te ne parlerò più in dettaglio nel capitolo successivo di questo mio tutorial.

Come abilitare le estensioni in Safari

Adesso veniamo alle estensioni per Safari, che, su sia su Mac che su iOS/iPadOS, si possono installare direttamente tramite l’App Store. Per maggiori dettagli, continua a leggere: trovi spiegato tutto qui sotto.

Come abilitare le estensioni in Safari per Mac

safari estensioni

Su Mac, l’utilizzo delle estensioni per Safari è di una semplicità disarmante: il primo passo che devi compiere, ovviamente, è quello di installare l’estensione di tuo interesse utilizzando il Mac App Store e per fare ciò, non devi fare altro che recarti nello store di Apple dal tuo Mac, cercare l’estensione di tuo interesse e cliccare poi su Ottieni/Installa per installarla.

Una volta scaricata e installata l’estensione, in genere, devi poi solamente abilitarla su Safari. Per fare ciò, apri il browser e recati nel menu Safari in alto a sinistra e poi clicca su Impostazioni. Nella finestra che si apre, seleziona quindi la scheda Estensioni, individua il nome dell’add-on di tuo interesse nella barra laterale di sinistra e metti il segno di spunta accanto a quest’ultimo. Il gioco è fatto!

Ovviamente, puoi in ogni momento disabilitare l’estensione rimuovendo il segno di spunta appena apposto, inoltre, se l’estensione non ti interessa più, puoi anche disinstallarla dal tuo Mac. Se non ti ricordi come fare, leggi pure la mia guida su come disinstallare applicazioni Mac.

Come abilitare le estensioni in Safari per iOS/iPadOS

estensioni ios

Concludo l’articolo spiegandoti come abilitare le estensioni in Safari su iOS/iPadOS, cosa che è resa possibile dall’aggiornamento ad iOS 15/iPadOS 15.

Per procedere, apri l’app Impostazioni, premendo sull’icona grigia con gli ingranaggi situata nella schermata Home o nella Libreria app, e poi pigia sulle voci Safari > Estensioni > Altre estensioni e installa una delle estensioni presenti nell’App Store come faresti con un’app: pigia sul bottone Ottieni/Installa e conferma l’operazione con il Face ID, il Touch ID o la password dell’ID Apple.

Dopodiché recati nuovamente in Impostazioni > Safari > Estensioni, fai tap sul nome dell’estensione installata (sotto la dicitura Consenti queste estensioni) e sposta su ON l’interruttore collocato in corrispondenza della voce Consenti estensione. Con alcune estensioni hai anche la possibilità di abilitarle durante la navigazione privata, tramite il pulsante Consenti in navigazione privata. In caso di ripensamenti potrai tornare nella schermata in questione e disabilitare l’estensione spostando su OFF l’interruttore apposito.

Chiaramente, se non sei più interessato a quell’estensione, puoi anche disinstallare la relativa app. Se hai bisogno di un piccolo aiuto in questa fase, leggi pure la mia guida su come disinstallare app iPhone (valida anche per iPad).

estensioni safari

Come ampiamente detto in precedenza, iOS/iPadOS 14 (e precedenti) non supporta né i plugin né le estensioni. Tuttavia, utilizzando il menu di condivisione del browser, è possibile richiamare alcune delle app installate su iPhone o iPad e usarle in combinazione con Safari.

Per fare qualche esempio pratico, è possibile aprire una pagina in Safari, richiamare l’app di Pocket dal menu di condivisione e salvare la pagina in questione nella propria reading list; se si utilizza un gestore password come 1Password, richiamando l’app dal menu di condivisione, è possibile compilare automaticamente il modulo d’accesso di un sito Web (nel caso specifico, è possibile anche sfruttare l’integrazione di 1Password con la funzione di riempimento automatico di iOS/iPadOS, aggiungendola al pannello Impostazioni > Password e account > Riempimento automatico, che su iOS 14 e successivi è diventato Impostazioni > Password) e l’elenco potrebbe andare avanti a lungo.

Entrando più nel dettaglio, per sfruttare un’app tramite il menu di condivisione di Safari, devi aprire il browser, visitare la pagina di tuo interesse e premere sull’icona del quadrato con la freccia all’interno. Fatto ciò, individua l’app di tuo interesse nel menu che si apre (ovviamente, devi aver precedentemente installato l’applicazione sul tuo iPhone/iPad) e premi la sua icona, per farla interagire con il browser e, più precisamente, con la pagina visualizzata.

Se l’applicazione di tuo interesse non figura nel menu di condivisione di iOS, prova a scorrere il menu fino e in fondo (quindi andando tutto a destra) e premi sul pulsante Altro. Verifica, dunque, se l’icona dell’app è presente nel nuovo menu visualizzato e, in caso di esito positivo, imposta su ON la levetta posta in sua corrispondenza, per abilitarla nel menu di condivisione del tuo iPhone/iPad.

Se l’app di tuo interesse non è presente nemmeno nel menu che hai visualizzato premendo sul pulsante Altro, significa che non prevede funzioni legate al menu di condivisione di iOS. Occhio, però, perché le funzioni (e quindi le app) disponibili nelle due righe del menu di condivisione di iOS sono diverse: prima di “gettare la spugna”, controlla entrambe, premendo sul pulsante Altro relativo a ciascuna riga di icone.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.