Come accedere all’Agenzia delle Entrate con SPID
La digitalizzazione dei servizi rivolti al cittadino sta veramente facendo passi da gigante: ormai moltissime operazioni che prima dovevano essere svolte necessariamente recandosi di persona agli sportelli della Pubblica Amministrazione possono essere eseguite comodamente da casa, avendo a disposizione un computer o un dispositivo mobile con una connessione Internet funzionante.
Uno degli uffici che si sta adeguando più velocemente a questa transizione è indubbiamente l’Agenzia delle Entrate, che rende possibile ottemperare a diversi obblighi fiscali attraverso una serie di strumenti e interfacce molto efficienti. Sono previste varie modalità di accesso ai loro sistemi, ma fra queste una delle soluzioni più funzionali è quella che prevede l’autenticazione tramite SPID.
Come dici? Hai sentito parlare molto di questa innovazione e vorresti sfruttarla anche tu, ma non sai bene come orientarti con le più recenti tecnologie? Non preoccuparti: ho realizzato questa guida appositamente per illustrarti come accedere all’Agenzia delle Entrate con SPID ed esporti i vari passaggi necessari per realizzare un’identità digitale. Se dedichi qualche minuto alla lettura dei prossimi paragrafi, vedrai che tutto ti sarà subito molto più chiaro: pensa a quanto tempo risparmierai potendo accedere a questi servizi da remoto!
Indice
Come ottenere lo SPID
Il primo passaggio essenziale è quello di entrare in possesso di un’identità digitale, che ti permetterà velocemente di accedere a diversi servizi della PA, compresi quelli erogati dall’Agenzia delle Entrate: vediamo, dunque, come si ottiene lo SPID.
Qualora non lo sapessi, la sigla SPID rappresenta l’acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale e si tratta, sostanzialmente, di credenziali (ovvero una combinazione di username e password) associate alla propria persona, che permettono di autenticarsi sulle differenti piattaforme dei servizi pubblici (e non solo).
Sotto questo aspetto è importante sapere anche che l’autenticazione SPID può avvenire in base a tre livelli di sicurezza: il primo livello prevede, appunto, solamente l’accesso tramite il semplice utilizzo di username e password; il secondo livello consiste, in aggiunta alla precedente modalità, nell’invio o nella generazione di una OTP (One Time Password, ovvero un codice utilizzabile solo una volta), mentre il terzo livello di sicurezza è basato su certificati elettronici che vengono crittografati tramite speciali dispositivi, come ii lettori di smart card o quelli per la convalida della firma digitale.
I requisiti per procedere alla richiesta di attivazione dello SPID sono molto semplici.
- Essere maggiorenni.
- Essere in possesso di un documento di identità in corso di validità (carta d’identità, patente, passaporto, permesso di soggiorno se non hai la cittadinanza italiana, assieme a tessera sanitaria con codice fiscale).
- Disporre di numero di cellulare.
- Disporre di un indirizzo di posta elettronica valido.
Una volta appurato di possedere i suddetti requisiti dovrai, quindi, rivolgerti a uno degli Identity Provider abilitati, che si occuperanno, appunto, di certificare la tua identità. Ogni gestore offre modalità di riconoscimento differenti: scegli tu, in base alle tue esigenze e possibilità, quella che reputi più idonea.
La procedura di richiesta standard prevede di accedere al sito del gestore prescelto (sotto troverai la lista completa e, cliccando sul nome, potrai già collegarti alla relativa pagina Web), ed effettuare la registrazione preliminare. Durante questa fase ti verrà richiesto di compilare un modulo online in cui inserire i tuoi dati personali e definire il sistema di identificazione preferito.
Una delle modalità di riconoscimento più diffuse avviene per mezzo della Carta d’Identità Elettronica (CIE) o del passaporto elettronico. Molti provider si stanno adeguando a questa funzionalità, denominata CIE 3.0, che si espleta effettuando una scansione del documento con lo smartphone, tramite NFC (Near Field Communication) sfruttando le app sviluppate dagli enti stessi, scaricabili dai principali store di app.
Altri metodi previsti sono quello di recarsi di persona presso gli uffici del provider o di rivolgersi a un operatore del gestore di identità da remoto con una webcam. In alcuni casi viene richiesto di inviare un selfie audio-video e di procedere al versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario come ulteriore strumento di verifica dell’identità.
Infine, è possibile optare per il riconoscimento con la Tessera sanitaria con Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o con la firma digitale grazie all’ausilio di un lettore di smart card e del relativo PIN.
Di seguito, come preannunciato, ti riporto gli operatori abilitati all’identificazione e al rilascio dello SPID. Nella lista troverai anche le rispettive modalità di riconoscimento attualmente previste.
- Aruba. L’offerta una per i clienti privati prevede un canone gratuito per il primo anno e in seguito ha un costo di 4,90 euro + IVA all’anno. Si può attivare gratuitamente con Tessera Sanitaria o Carta nazionale servizi, altrimenti ha un costo a partire da 9,90 euro. Per le partite IVA lo SPID con Aruba ha un costo di 30 euro + IVA all’anno (con uno sconto previsto per il primo anno), invece per le aziende è pari a 35 euro + IVA all’anno. I livelli di sicurezza 1 e 2 sono gratuiti, mentre sono servizi aggiuntivi a pagamento il livello di sicurezza 2 con OTP Display (10 euro + IVA all’anno) e il livello di sicurezza 3 (14,90 euro + IVA all’anno). Leggi come attivare SPID Aruba per procedere.
- Infocert. Se vuoi procedere online, il servizio è gratuito, ma sono previsti costi aggiuntivi per alcune modalità di riconoscimento. L’attivazione è gratuita con firma digitale o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), altrimenti i costi partono da 9,90 euro. I livelli di sicurezza previsti sono 1 e 2. Segui il mio tutorial per attivarlo.
- Lepida. Questo gestore permette di ricevere lo SPID con livelli di sicurezza 1 e 2. È gratuito effettuando la richiesta con firma digitale, smart card, registrazione audio/video con bonifico simbolico, recandosi di persona a uno degli sportelli abilitati, o con il possesso di una CIE 3.0. In tutti gli altri casi, se non si possiede uno dei requisiti appena esposti, il costo del riconoscimento da remoto è di 15 euro + IVA.
- Namirial. Con questo ente certificatore lo SPID Personale, valido per i livelli di sicurezza 1 e 2, è gratuito se hai CIE/CNS con PIN e lettore smart card o un certificato di firma digitale, altrimenti costa 19,90 euro + IVA con il sistema di Video Identificazione. SPID Professionale invece ha un costo di 35 euro + IVA all’anno.
- Poste. Con l’operatore Poste Italiane è possibile accedere a tutti i tre livelli di sicurezza. Puoi procedere all’identificazione di persona, al costo di 12 euro, presso l’ufficio postale più vicino. Le altre modalità gratuite previste sono da remoto, mediante SMS su cellulare certificato sul proprio profilo Poste Italiane, con CIE con PIN, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e firma digitale. Altrimenti al costo di 10 euro è possibile procedere con riconoscimento mediante passaporto elettronico, CIE senza PIN, bonifico da un conto corrente italiano a te intestato. Maggiori info qui.
- Sielte. Anche questo gestore garantisce tre livelli di sicurezza: il riconoscimento può essere effettuato gratuitamente via webcam o tramite CNS, CIE 3.0, firma digitale e di persona.
- TIM ID. È possibile ottenere gratuitamente lo SPID con TIM recandosi di persona presso una delle sedi disponibili e con la guida di un operatore al costo di 14,99 euro, altrimenti sempre a pagamento (24,28 euro IVA inclusa) puoi optare per la modalità online con webcam.
- SPIDItalia. Questo provider fornisce un’identità digitale con un servizio denominato SPID Power che ha un costo di 80,85 euro l’anno, con rinnovo automatico (salvo disdetta). Le modalità di attivazione previste sono: da remoto con webcam, tramite certificato di firma digitale valido e un lettore smart card, o tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS) attiva.
- InfoCamere. Si attiva gratuitamente online con Tessera sanitaria con microchip, CNS oppure firma digitale, altrimenti di persona presso uno degli sportelli abilitati. Offre 3 livelli di sicurezza.
- EtnaID. 3 livelli di sicurezza, si può attivare gratuitamente con firma elettronica, identificazione via webcam (con un servizio a pagamento per velocizzare l’operazione), CNS, CIE 3.0, presso uno sportello pubblico.
- TeamSystem ID. Il servizio è gratuito, ma per scoprire eventuali costi di attivazione è necessario inviare una richiesta di preventivo, anche per aziende e professionisti.
Per maggiori dettagli sulle procedure di richiesta di alcuni dei gestori che ho appena citato, ti suggerisco di leggere la mia guida su come ottenere le credenziali SPID.
Come accedere all’Agenzia delle Entrate con lo SPID
Una volta ottenuta l’identità digitale, potrai agevolmente collegarti ai vari servizi della Pubblica Amministrazione. In questo tutorial vedremo nel dettaglio come accedere all’Agenzia delle Entrate con lo SPID. I servizi offerti da questo ente pubblico sono davvero molti e rivestono una grande importanza da un punto di vista degli adempimenti fiscali.
È possibile, infatti, inviare le proprie dichiarazioni dei redditi (comprese quelle precompilate), compilare le fatture elettroniche, vedere lo stato di crediti e debiti con il fisco procedere al pagamento di modelli F23 e F24, registrare i contratti di locazione e consultare i propri dati fiscali, solo per citare alcune delle funzionalità più richieste.
Come prima cosa, collegati dunque alla pagina principale del servizio, fai clic sul pulsante Accedi all’area riservata. Nella pagina seguente dovresti già vedere il pulsante Entra con SPID, in caso contrario seleziona la scheda SPID che vedi in alto accanto a CIE, CNS ecc., quindi fai clic su Entra con SPID e seleziona dall’elenco il gestore con cui hai l’identità elettronica.
Nella nuova pagina che verrà caricata troverai modalità di accesso differenti, variabili in base al gestore prescelto: di sicuro potrai procedere all’inserimento di nome utente e password cliccando sui relativi campi e digitando le informazioni richieste. A seguire, occorrerà cliccare sul pulsante Entra con SPID.
In alcuni casi, come per esempio con Poste Italiane, è possibile accedere mediante un codice QR da scansionare con l’app fornita dal gestore. Con questa modalità, e una volta inquadrato correttamente il codice, non occorre premere alcun pulsante, e si viene automaticamente indirizzati allo step successivo.
Se hai optato per l’attivazione di uno SPID di livello 2 visualizzerai una nuova pagina nella quale cliccare sul pulsante Prosegui per passare al secondo step di autenticazione. Quest’ultimo varia in base all’operatore con il quale hai attivato l’identità digitale: a seconda dei casi, potresti dover digitare nella finestra del browser un codice OTP generato sulla relativa app o ricevere una notifica sul tuo smartphone. Facendo tap su quest’ultima verrà aperta l’app nella quale sarà necessario inserire il PIN di sblocco impostato in fase di registrazione.
Nella mia guida su come usare SPID puoi trovare il dettaglio sulle modalità di autenticazione di alcuni dei provider abilitati. In tutti i casi, comunque, dal browser verrai reindirizzato a un’ultima schermata: clicca sul bottone Acconsento per approvare la trasmissione dei dati personali e accedere definitivamente ai vari servizi forniti dall’Agenzia delle Entrate. Fatto ciò, sei dentro e puoi svolgere le tue operazioni nella tua area riservata.
Questo è quanto, semplice vero? Prima di salutarti, voglio informarti che è possibile accedere all’Agenzia delle Entrate senza SPID ma ti serviranno la Carta d’identità elettronica oppure la Carta nazionale dei servizi.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.