Come aprire file EXE
Hai scaricato un file da Internet per utilizzare uno specifico software, che ti è necessario per lavoro. Tra le istruzioni allegate al download, viene indicato che bisogna eseguire il file .EXE relativo al programma ma, essendo tu alle primissime armi con il mondo dell’informatica, non hai idea di cosa voglia dire. Non preoccuparti, oggi ci sono qui io ad aiutarti.
Se non sai cosa sia un file EXE, posso dirti, in breve, che si tratta di una tipologia di file che, in genere, contiene il codice di un programma eseguibile in ambiente Windows. Ciò non toglie che, tramite strumenti di terze parti, è possibile eseguire i file di questo tipo anche su sistemi operativi differenti, come per esempio macOS.
Fatta questa premessa, nei prossimi paragrafi, ti illustrerò come aprire file EXE sui computer con sistema operativo Windows, ma anche su quelli dotati di sistemi operativi differenti. Coraggio, che ci fai ancora lì impalato? Rimboccati le maniche e mettiti subito all’opera! Siediti comodamente, presta attenzione ai suggerimenti che ti fornirò e mettili in pratica: ti assicuro che riuscirai molto facilmente nel tuo intento. A me non resta che augurarti una buona lettura.
Indice
- Come aprire file EXE su Windows
- Come aprire file EXE su Mac
- Come aprire file EXE su Chromebook
- Come aprire file EXE su Android, iPhone e iPad
Come aprire file EXE su Windows
Come ti ho già accennato nelle battute introduttive di questo tutorial, i file con estensione EXE sono quasi sempre quelli che consentono di eseguire un programma in ambiente Windows. Mi raccomando, però: esegui i file .EXE solo ed esclusivamente se li hai ottenuti da fonti attendibili e di comprovata serietà, in quanto file di questo tipo potrebbero essere veicolo di virus, spyware, altre tipologie di malware o, peggio ancora, di ransomware. Se vuoi qualche consiglio su come riconoscere file infetti, fa’ riferimento alla guida che ho dedicato all’argomento.
Detto ciò, per aprire un file .EXE su Windows, devi semplicemente fare doppio clic sulla sua icona: il codice del software viene così caricato dal processore e la relativa interfaccia grafica, se presente, visualizzata nel sistema operativo.
Laddove il file EXE in questione richiedesse privilegi amministrativi, a meno che tu non abbia modificato manualmente i parametri di Windows, verrà altresì mostrata una schermata del Controllo account utente, indicante la necessità di ottenere privilegi elevati sul sistema operativo: se sei effettivamente convinto della bontà del programma, clicca tranquillamente sul pulsante Sì e, se necessario, inserisci le credenziali di un account amministratore configurato nel computer (operazione non necessaria se hai eseguito l’accesso usando un profilo munito di privilegi elevati).
Se, dopo aver eseguito il file EXE, visualizzi comunque un messaggio indicante la necessità di esecuzione con privilegi amministrativi, puoi far fronte alla cosa facendo clic destro sull’icona del file e selezionando la voce Esegui come amministratore, dal menu contestuale che va ad aprirsi.
Altro problema in cui potresti incappare è il tentativo di avviare file EXE inadatti all’architettura di Windows attualmente in uso: è possibile eseguire file EXE a 32 bit su versioni di Windows a 64 bit, ma non il contrario. Dunque, se stai tentando di eseguire un programma a 64 bit su un sistema operativo a 32 bit e ricevi un messaggio indicante l’impossibilità di farlo, puoi risolvere il problema soltanto scaricando una versione a 32 bit del software da eseguire o passando a un’edizione di Windows a 64 bit.
Come aprire file EXE autoestraenti
C’è poi un’altra categoria di file EXE, i cui elementi non contengono il codice di un software applicativo, ma un ulteriore insieme di file: essi vengono denominati file auto-estraenti e sono creati apposta per estrarre archivi compressi anche su computer non dotati di software adibiti allo scopo. Gli eseguibili autoestraenti sono particolarmente diffusi nell’ambito dei driver di periferica, tuttavia possono contenere anche file appartenenti a programmi di altro tipo (ad es. applicazioni che non necessitano di installazione).
Esattamente come visto in precedenza, i file EXE autoestraenti possono essere aperti con un doppio clic sulle rispettive icone e, in genere, non richiedono l’acquisizione di privilegi amministrativi; di solito, viene chiesto all’utente di selezionare la cartella in cui estrarre i file contenuti nel pacchetto e di premere un pulsante denominato OK, Extract o Estrai, per portare a termine l’estrazione dei file.
Fatto ciò, possono succedere almeno due cose differenti: la prima, nonché la più comune, è che l’ulteriore file EXE contenuto nel pacchetto auto-estraente venga eseguito in automatico; altrimenti, sarà necessario recarsi nella cartella scelta per l’estrazione dei file e avviare l’eseguibile “principale” direttamente da lì. Se non riesci a individuare, in autonomia, il file eseguibile da avviare, puoi impostare l’Esplora File di Windows affinché mostri anche le estensioni dei file conosciuti: trovi spiegato come fare in questa mia guida.
Come aprire file EXE su Mac
Il codice contenuto nei file EXE è interpretabile in maniera nativa soltanto da Windows, ma ciò non significa che sia impossibile eseguire elementi di questo tipo anche su Mac. In questo caso, per aprire un file EXE non è sufficiente fare doppio clic sulla sua icona, ma bisogna avvalersi di alcune soluzioni “esterne” a macOS, in grado di virtualizzare o emulare, in qualche modo, l’ambiente Windows.
La prima, nonché la più conveniente in termini di facilità e sicurezza, prevede la creazione di una macchina virtuale Windows, usando un gestore come Parallels Desktop, VirtualBox o VMWare Fusion Player: all’atto pratico, bisogna installare Windows nell’ambiente virtuale esattamente come si farebbe su un computer fisico, effettuare la configurazione del sistema operativo in maniera opportuna ed eseguire il file EXE all’interno della macchina virtuale appena creata, con le stesse modalità già viste in precedenza.
Tutti i file eseguiti sulle macchine virtuali non hanno alcun effetto sul sistema operativo residente, né sugli altri file presenti sul Mac: per questo motivo, si tratta di una soluzione ottimale (seppur leggermente dispendiosa in termini di tempo necessario per la configurazione), soprattutto per chi è alle prime armi. Per saperne di più in merito alle soluzioni di questo tipo, da’ uno sguardo alla mia guida ai programmi per usare Windows su Mac.
Altra strada che potresti percorrere è quella di installare un programma per emulare Windows, come CrossOver, Winebottler o UTM (quest’ultimo consigliato per emulare le classiche versioni di Windows progettate per processori Intel/AMD sui Mac con chip Apple Silicon): programmi di questo tipo consentono di evitare l’installazione vera e propria di Windows, in quanto forniscono la maggior parte delle librerie necessarie per favorire l’esecuzione dei software direttamente da macOS (creando, però, un ambiente protetto che non interferisce in alcun modo con quanto presente sul Mac). Tuttavia, gli emulatori potrebbero non essere in grado di avviare alcune tipologie di file EXE, a causa della necessità di librerie proprietarie, poco diffuse o non fornite “di serie” con Windows. Ad ogni modo, per approfondire l’argomento, da’ uno sguardo alla guida in cui ti spiego come emulare Windows su Mac.
Infine, se disponi di un Mac con processore Intel, puoi installare Windows direttamente sul computer, in maniera nativa, usando l’assistente Boot Camp: si tratta di una procedura un po’ macchinosa che, però, fornisce il risultato migliore in termini di compatibilità e prestazioni. Tuttavia, installare Windows su Boot Camp significa fornire al sistema operativo Microsoft pieno accesso alle risorse di macOS: pertanto, l’esecuzione di file EXE corrotti potrebbe avere conseguenze negative sull’intera macchina. Inoltre, nel momento in cui scrivo, non è possibile usare l’assistente Boot Camp sui Mac dotati di processore Apple Silicon (ad es. M1 o M2).
Ad ogni modo, se hai bisogno di aiuto nella scelta della soluzione più adatta al tuo caso (e di qualche “dritta” in più sugli step da compiere per metterla in pratica), ti invito a prendere visione del tutorial d’approfondimento in cui ti spiego, in maniera dettagliata, come aprire i file EXE su Mac.
A prescindere dalla strada che sceglierai di percorrere, assicurati di virtualizzare, emulare o installare un’edizione di Windows a 64 bit, compatibile con la stragrande maggioranza dei file EXE esistenti in circolazione (inclusi quelli a 32 bit). Se, invece, hai un Mac con chip Apple Silicon, sappi che potrai virtualizzare solo versioni di Windows per processori ARM, le quali riescono spesso a far funzionare le applicazioni progettate per processori Intel/AMD, ma mediante emulazione, quindi con un netto calo delle prestazioni (in quanto si tratta di emulare un software che già viene eseguito attraverso una virtual machine).
Come aprire file EXE su Chromebook
Il discorso da fare per i Chromebook è praticamente lo stesso già visto su Mac: non è possibile eseguire nativamente i file EXE sui computer animati dal sistema operativo di “Big G” ma, in qualche caso, ci si può riuscire attivando l’ambiente di sviluppo Linux su Chrome OS e installando l’applicativo Wine su quest’ultimo. Se non ne avessi mai sentito parlare, Wine è uno dei più celebri e longevi software per l’esecuzione di file eseguibili Windows in ambiente Linux.**
Prima di procedere, devo precisare un aspetto fondamentale della questione: avviare un file EXE su Chrome OS mediante Wine e l’ambiente di sviluppo Linux è possibile, ma il funzionamento corretto dell’applicazione è tutt’altro che garantito, principalmente per la gran quantità di ambienti di emulazione/esecuzione coinvolti e per la scarsa quantità di librerie native disponibili. Tienine conto.
Ad ogni modo, per attivare il sistema Linux su Chrome OS, fai clic sull’orologio posto nell’angolo in basso a destra dello schermo, premi sul simbolo dell’ingranaggio residente nel pannello che va ad aprirsi e poi sulla voce Avanzate, visibile nella nuova finestra che compare. Ora, seleziona la voce Sviluppatori (se necessario), sposta in posizione ON la levetta posta accanto alla voce Ambiente di sviluppo Linux e segui le indicazioni che compaiono sullo schermo, per effettuare il download e la configurazione dei file necessari.
Al termine del processo, se tutto è filato liscio, dovresti visualizzare una finestra del Terminale di Debian e impartisci, in sequenza, i comandi che trovi qui di seguito, ciascuno seguito dalla pressione del tasto Invio della tastiera.
sudo dpkg –add-architecture i386
wget -nc https://dl.winehq.org/wine-builds/winehq.key
sudo apt-key add winehq.key
sudo apt install nano
sudo nano /etc/apt/sources.list
Se tutto è filato liscio, dovresti vedere, nella finestra del Terminale, l’editor testuale Nano: digita al suo interno il codice seguente, esattamente come lo vedi. Per praticità, puoi selezionare con il mouse il codice e incollarlo direttamente nella finestra di Nano, usando la combinazione di tasti Ctrl+Shift+V.
deb https://deb.debian.org/debian buster main
deb https://deb.debian.org/debian-security buster/updates main
deb https://dl.winehq.org/wine-builds/debian/ buster main
deb https://download.opensuse.org/repositories/Emulators:/Wine:/Debian/Debian_10 ./
Superato anche questo step, salva il file premendo la combinazione di tasti Ctrl+X sulla tastiera, conferma la tua volontà di procedere premendo il tasto Y e completa l’installazione di Wine impartendo i comandi seguenti (ciascuno seguito dalla pressione del tasto Invio).sudo apt-key adv –keyserver keyserver.ubuntu.com –recv-keys DFA175A75104960E
sudo apt update
sudo apt install –install-recommends winehq-stable
Per verificare che Wine sia stato installato correttamente, impartisci il comando winecfg
, dai Invio e verifica che la schermata di configurazione dell’emulatore compaia sullo schermo. Se hai un po’ di esperienza in materia, puoi personalizzare i parametri di esecuzione dei programmi, servendoti delle schede Applicazioni, Grafica, Librerie e così via.
Il gioco è praticamente fatto! Per avviare un file EXE sul Chromebook, trasferiscilo nella cartella File di Linux del computer (per comodità, ti consiglio di assegnargli un nome senza spazi) e, usando il Terminale Linux, esegui il comando wine nomefile.exe
: con un pizzico di fortuna, dovresti vedere i contenuti del file eseguibile direttamente sullo schermo.
Nota: non tutti i Chromebook consentono di abilitare l’ambiente di sviluppo Linux, in quanto la compatibilità è garantita soltanto sui computer e sulle edizioni di Chrome OS più recenti.
Come aprire file EXE su Android, iPhone e iPad
Come dici? Non sei interessato ad agire dal computer, ma ti piacerebbe sapere come aprire file EXE su iPad, iPhone e Android? Sfortunatamente ciò non è possibile, almeno nel momento in cui scrivo: non è possibile infatti emulare o installare Windows in alcun modo sui sistemi operativi di smartphone e tablet, se non applicando con modifiche software estremamente complicate, rischiose, dai dubbi risultati e, detto tra noi, adatte esclusivamente a utenti particolarmente esperti.
Tuttavia, se ritieni necessario avere la possibilità di avviare un file EXE anche dallo smartphone o dal tablet, prova a configurare il tuo computer per l’accesso remoto non presidiato: così facendo, potrai controllare lo schermo del PC anche attraverso il tuo dispositivo mobile ed eseguire, direttamente da lì, tutti i file EXE che desideri. Per approfondimenti, da’ un’occhiata alla guida in cui ti spiego come comandare il PC dal cellulare (valida anche per i tablet).
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.