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Come aprire un blog e guadagnare

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La scrittura è la tua passione, non hai alcun dubbio. Ritieni anche di avere un discreto talento nel saper intrattenere il pubblico tramite l’uso della parola scritta, tant’è che vorresti proprio sapere come sia possibile aprire un blog e guadagnare. Beh, se le cose stanno così e vorresti trasformare la tua passione in un vero e proprio lavoro, immagino che tu voglia trovare risposte concrete a questa importante domanda che ti ronza in testa.

Certamente: vista la mia enorme esperienza in questo settore (la quale mi ha permesso di far diventare Aranzulla.it uno dei 30 più visitati d’Italia), posso senz’altro aiutarti. Prima di iniziare a vedere nel dettaglio quelle che considero siano le migliori strategie da mettere in pratica per aprire un blog e guadagnare devi però metterti nell’ottica che, anche se tutti possono aprire un blog, guadagnarci non sarà così facile.

Ciò comunque non significa che, con un po’ di pazienza e con molto impegno, tu non possa intraprendere la carriera da blogger. Se hai un’idea imprenditoriale che ritieni possa essere vincente è giusto che tu ti metta in gioco. Nel corso di questo tutorial, quindi, ti parlerò delle linee guida da seguire per aprire un blog e i passaggi indispensabili da effettuare per monetizzare il tuo business online. Ti anticipo che la cosa richiede molto tempo e pazienza e che non ci sono “formule magiche” che permettono di ottenere risultati importanti con pochi sforzi. Ciò detto, procediamo! Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!

Indice

Come aprire un blog

Partiamo dall’apertura del blog e dai fattori che devi tener presente nel decidere la struttura, il nome e gli argomenti da trattare.

Scegliere la struttura del blog

wix

Una delle prime cose che dovresti fare nell’aprire il tuo blog è scegliere la struttura. Sostanzialmente, la scelta può ricadere su due possibilità: creare un blog dinamico oppure un blog statico.

La differenza tra un blog dinamico e uno statico riguarda principalmente la gestione e la generazione del contenuto. Mentre per un blog dinamico è praticamente d’obbligo ricorrere a un sistema di gestione dei contenuti, ovvero un CMS o Content Management System, un blog statico non richiede questo, in quanto è realizzato da file HTML pre-generati che vengono inviati ai visitatori del sito e, ogni volta che viene creato un nuovo articolo o viene apportata una modifica al blog, bisogna generare nuovi file HTML e caricarli sul server.

Quale delle due soluzioni preferire? Nella stragrande maggioranza dei casi, creare un blog dinamico è la soluzione migliore, in quanto permette di realizzare e gestire il tutto con maggior semplicità.

Oltre ai “classici” CMS (come WordPress), è possibile ricorrere anche all’uso di servizi che permettono di realizzare facilmente siti Web, blog, negozi online, etc., come l’ottimo Wix.

Se sei alla tua prima esperienza sul Web, troverai un certo vantaggio dall’uso di Wix, in quanto permette di realizzare i propri spazi online partendo da template pronti all’uso, totalmente personalizzabili mediante un comodo editor visivo in cui per aggiungere e modificare i vari elementi basta selezionarli. Di base è gratis, ma se vuoi accedere a tutte le sue funzioni, bisogna abbonarsi a partire da 5,50 euro/mese. Maggiori info qui.

Nel caso in cui dovessi optare per la realizzazione di un blog statico, invece, puoi sfruttare Jekyll, anche se in questo caso è richiesta qualche competenza informatica in più per riuscire nell’intento.

Decidere il nome del blog

Blog

Decidere il nome del blog può non essere semplice. Vuoi chiamarlo con il tuo nome e cognome, così che possa essere facilmente riconducibile alla tua persona? Vuoi creare un nome di fantasia, una sorta di tuo brand aziendale? Nel primo caso, adotterai una strategia di personal branding, mentre nel secondo una strategia di business branding.

Nel primo caso, se un domani dovessi decidere di vendere il tuo sito a un editore esterno potrebbe non essere semplice, in quanto la tua persona non potrà essere sostituita; il problema, invece, non si porrebbe nel caso dovessi adottare una strategia di business branding.

Una volta definito il nome, dovrai procedere con l’acquisto dell’hosting e del dominio. Se non sai come fare per acquistarli, dai un’occhiata alla mia guida sull’argomento.

Scegliere gli argomenti da trattare

pc

In merito agli argomenti da trattare, questi varieranno in funzione dell’impronta editoriale che vuoi conferire al tuo spazio online e, soprattutto, in base alle competenze e alle conoscenze che hai acquisito nel corso del tempo.

Inoltre, la tipologia dei contenuti da pubblicare sul blog dev’essere compatibile con lo scopo per cui è nato: se vuoi insegnare ai tuoi lettori come fare qualcosa in modo pratico, potresti realizzare guide e tutorial (come ho fatto io con Aranzulla.it); se vuoi intrattenere i tuoi lettori, puoi raccontare delle storie; se vuoi condividere la tua vita, puoi scrivere dei post; etc.

Dal momento che vuoi anche guadagnare con il tuo blog (e tra poco ci arriveremo), devi realizzare dei contenuti che siano in qualche modo monetizzabili: come minimo devono interessare a una buona fetta di utenti, perché altrimenti i ricavi pubblicitari (e non solo) saranno pari a zero.

Come guadagnare con un blog

Vediamo, ora, come guadagnare con un blog passando in rassegna quelle che sono le principali fonti di monetizzazione messe a disposizione di chi ha uno spazio online.

Google AdSense

google adsense

Poc’anzi ho introdotto il concetto di guadagni pubblicitari. Ebbene sì: una delle principali fonti di guadagno su Internet sono proprio le pubblicità, che è possibile mettere sul proprio blog rivolgendosi a uno dei tanti sistemi presenti sul Web che, tramite l’inserimento di un codice HTML nel proprio spazio Web, permettono l’analisi dei contenuti pubblicati, andando a mostrare agli utenti banner pubblicitari che siano in tema.

Il servizio più usato a tale scopo è Google Adsense, che permette di essere usato senza costi di attivazione o vincoli vari e consente di guadagnare soldi per ciascuna visualizzazione o clic sui banner, che si è riusciti a totalizzare con il proprio blog.

Usarlo è un gioco da ragazzi: una volta giunto sulla home page di Google Adsense e aver eseguito l’accesso al proprio account Google, bisogna compilare il modulo proposto, con tutte le informazioni riguardanti il proprio blog.

Per guadagnare con le pubblicità, poi, bisogna iniziare ad avere una certa visibilità. Questo è un processo lento e costante, per cui non demoralizzarti se i guadagni pubblicitari sono piuttosto scarsi, specialmente per i primissimi tempi. Per qualche “dritta” in più su come guadagnare con AdSense e con Google, puoi leggere le mie guide sull’argomento.

Vendita di spazi pubblicitari

Pubblicità

Sempre rimanendo in tema di advertising, è possibile anche proporre la vendita di spazi pubblicitari ad aziende interessate ad avere visibilità sul tuo blog. Come puoi ben capire, volumi di traffico elevati ti garantiranno un certo interesse da parte di brand vari: se hai due lettori in croce, difficilmente riuscirai ad attirare l’attenzione di qualcuno.

Se un giorno riuscirai a raggiungere un numero di lettori soddisfacente, potresti sicuramente proporti ad aziende affini al tuo settore o, perché no, potresti essere contattato direttamente da queste ultime.

Affiliazioni

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Una delle forme di monetizzazione più importanti a cui si può ricorrere quando si apre un blog sono i programmi di affiliazione. Per farla molto semplice, si tratta di programmi a cui ci si iscrive e tramite i quali è possibile condividere sul proprio blog link sponsorizzati che generano guadagni in base ad azioni fatte tramite questi ultimi dai lettori stessi del sito.

Uno dei più famosi è il programma di affiliazione di Amazon (di cui ti ho ampiamente parlato nella mia guida su come guadagnare con Amazon): se ti iscrivi a quest’ultimo e qualcuno compra prodotti su Amazon tramite il link affiliato che hai inserito nel tuo blog, puoi ottenere una percentuale di guadagno sulla vendita generata entro le 24 ore successive. La percentuale varia in base al tipo di prodotto che si è contribuiti a vendere e può raggiungere anche il 20% (naturalmente questo non cambierà il prezzo d’acquisto per i tuoi lettori).

Naturalmente, non pensare che basta “spammare” link sponsorizzati a destra e a manca sul tuo blog: devono essere incastonati in modo intelligente nei tuoi articoli e devono avere senso di essere messi lì per dare valore aggiunto ai tuoi contenuti. Inoltre, promuovi soltanto prodotti di qualità; pubblicizzare prodotti scadenti o non consoni agli argomenti che tratti può farti perdere credibilità. Intesi?

Articoli sponsorizzati

Come mettere soldi da parte

Gli articoli sponsorizzati possono essere un’altra fonte di guadagno per il tuo blog. Aziende e brand che credono nella tua presenza online potrebbero proporti una collaborazione che consiste nel pubblicizzare i loro prodotti e servizi nei tuoi articoli. Ovviamente, avranno questo interesse se la visibilità che hai è alta.

Nel caso dovessi avere quest’opportunità, non farti ingolosire da proposte economiche interessanti andando a rinunciare alla qualità del servizio che offri ai tuoi lettori: se ti seguono è perché in qualche modo si fidano di quello che scrivi sul tuo blog e se consigli loro un prodotto o un servizio in un articolo sponsorizzato, può darsi che decidano di provarlo.

Per questo motivo, valuta bene se è il caso di accettare la collaborazione per un articolo sponsorizzato. Chiediti: “Sarà davvero utile al mio pubblico?”, “Il prodotto/servizio che dovrei promuovere, è di qualità?”. Se la risposta a queste domande è affermativa, bene; in caso contrario, non svenderti perché la ne va della tua reputazione e della tua credibilità.

Corsi di formazione e consulenze

corso

Se sei particolarmente ferrato in qualche argomento, può darsi che ci siano persone interessate ad acquisire le competenze che potresti offrire loro tramite corsi di formazione e consulenze da promuovere sul tuo blog.

Che si tratti di fotografia, programmazione, scrittura creativa, video editing, disegno digitale, scacchi, etc. o una qualunque competenza tu possa avere, puoi creare corsi online e fare lezione online, magari pre-registrandole e fornendo l’accesso a queste ultime a pagamento, oppure puoi offrire consulenza tramite sistemi di videoconferenza. A te la scelta!

Comunque ci sarebbe molto altro da dire al riguardo e, come puoi ben capire essendo un mio “collega” blogger, non è possibile mettere tutto in un solo articolo. Per questo ti invito ad approfondire questi e altri aspetti leggendo “Il Metodo Aranzulla” (edito da Mondadori Electa), dove illustro gli strumenti e le strategie che mi hanno permesso di far diventare Aranzulla.it uno dei siti più visitati in Italia.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.