Come attivare ADI
Se un tuo familiare è diventato non autosufficiente, hai certamente l'esigenza di capire come attivare ADI, ovvero l'insieme di prestazioni sociosanitarie erogate direttamente nelle private abitazioni da personale specializzato che servono a garantire la continuità delle cure e il benessere di questo tipo di pazienti anche al dì fuori di ospedali e cliniche.
Se è proprio così, sarai felice di sapere che è in questo tutorial ti spiegherò quali sono le regole per attivare l'Assistenza Domiciliare Integrata, che potrebbero cambiare a seconda della Regione in cui risiedi. Anche se le procedure risultano diverse per ogni Regione di residenza, sono molto simili tra loro, quindi ti spiegherò cosa fare nel dettaglio per le principali regioni italiane.
Quando si tratta di assistenza domiciliare, in genere, si è sempre spaventati, oltre che dalle conseguenze della patologia a carico del proprio familiare, anche da eventuali lunghi iter burocratici e interminabili attese per ricevere le prestazioni. Quindi non perdiamo tempo e continua a leggere per scoprire come fare ad attivare ADI a casa tua. Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!
Indice
Informazioni preliminari preliminari
Come forse già saprai ADI è l'acronimo di Assistenza Domiciliare Integrata, che comprende una serie di prestazioni mediche e sociosanitarie erogate all'interno delle abitazioni dei pazienti. Questi interventi sono realizzati da personale specializzato e mirano a garantire la protezione e la continuità delle cure per persone non autosufficienti, indipendentemente dalla loro età o dalla loro condizione sociale.
I servizi inclusi nell'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) comprendono assistenza infermieristica, fornitura di farmaci, supporto psicologico, fisioterapia e cure mediche. Questi servizi sono pensati per ridurre la necessità di prolungati ricoveri ospedalieri, soprattutto nel caso di pazienti anziani o affetti da patologie in fase terminale.
Un'altra cosa da sapere è che c'è una distinzione tra ADI semplice, che comprende interventi facili e veloci che generalmente servono a pazienti in fase post operatoria o post traumatica, come medicazioni, prelievi sanguigni, rimozione o introduzione di cateteri e sondini o la somministrazione di iniezioni, e l'ADI complessa, che si riferisce a un sistema di cure integrate domiciliari dedicato a pazienti con malattie gravi, disabilità fisiche e psichiche, patologie degenerative o terminali, e quindi non autosufficienti in modo permanente.
Inoltre devi sapere che per attivare l'ADI è indispensabile che il paziente abbia assegnato un medico di base perché è lui o lei la figura di riferimento che va interpellata per stabilire se un paziente necessita o meno dell'Assistenza Domiciliare Integrata ed è il medico di base che, di fatto, attiva la procedura. A questo proposito, se non sai esattamente se hai un medico di famiglia e chi è puoi leggere la mia guida su come sapere chi è il tuo medico di base. Invece, se vuoi effettuare un cambio, scegliendo un altro dottore, puoi consultare il mio tutorial su come cambiare il medico di base online. Nel caso in cui, poi, l'assistenza domiciliare ti serva per un figlio sotto i 14 anni di età, potrebbe esserti utile leggere la mia guida su come scegliere il pediatra online oppure quella su come cambiare il pediatra online.
Come attivare ADI domiciliare
Se ti stai chiedendo come attivare ADI domiciliare per te oppure per un membro della tua famiglia, devi sapere che la procedura è molto più facile di quello che pensi. È il medico di base, infatti, il professionista responsabile di valutare la situazione clinica del paziente e quindi eventualmente attivare l'Assistenza Domiciliare Integrata.
Quindi, ciò che dovrai fare tu, per prima cosa, è contattare il medico di famiglia della persona a cui ritieni serva l'ADI, e richiedere una valutazione per l'attivazione dell'Assistenza Domiciliare Integrata. A questo proposito potrebbe esserti utile la mia guida su come chiedere un appuntamento a un medico via email. Poi, l'attivazione dell'ADI presenta modalità definite dalle regioni e dalle province autonome.
Come attivare ADI Lombardia
A partire dal 2003, la Regione Lombardia ha implementato una rinnovata organizzazione per il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), apportando modifiche sia nella struttura che nel finanziamento. Oggi questo sistema permette la partecipazione di enti fornitori di servizi sociosanitari sia pubblici che privati, se accreditati dalla Regione, offrendo quindi ai pazienti la libertà di scelta.
Quindi se ti stai chiedendo come attivare ADI in Lombardia, devi sapere che è il medico di base o il pediatra di base (oppure il medico specialista dopo un ricovero ospedaliero) a formulare la richiesta sul Ricettario Regionale specificando il bisogno di ADI e ciò che ti fornirà è il cosiddetto Voucher Socio-Sanitario, insieme a un elenco di fornitori di Enti Gestori accreditati. Con il Voucher Socio-Sanitario , sarai tu a dover contattare una di queste strutture accreditate per richiedere gratuitamente le prestazioni socio-sanitarie integrate previste dal medico di base. L'ammontare del voucher, inoltre, cambia in base alla complessità e all'intensità delle cure richieste.
Se non hai modo di ritirare il voucher cartaceo, devi sapere che puoi trovarlo online collegandoti a questo portale e della Regione Lombardia. Clicca su Accedi che si trova in alto a destra. Poi effettua l'accesso tramite SPID, CIE, CNS oppure OTP della Regione Lombardia. Dopo aver effettuato l'accesso per la prima volta, completa il tuo profilo utente con tutte le informazioni richieste e a ogni passaggio clicca su Conferma.
Una volta nel tuo account dovresti trovare il tuo Voucher cliccando su Fascicolo Sanitario Elettronico e poi su Documenti sanitari. Una volta in possesso de tuo Voucher, puoi contattare una struttura accreditata per l'ADI in Lombardia tra quelle che trovi nell'elenco a questo link.
Come attivare ADI Campania
Se ti stai chiedendo come attivare ADI in Campania, devi sapere che è il medico di famiglia o il pediatra di base (oppure il medico specialista dopo un ricovero ospedaliero) ad avviare la richiesta dell'Assistenza Domiciliare Integrata. Il medico, infatti, invia una segnalazione secondo una procedura informatizzata, compilando il Piano Individuale di Trattamento specificando il tipo di prestazione richiesta e la durata, alla sede che eroga le cure domiciliari competente nel territorio entro il quale il paziente ha il domicilio. La Campania, infatti, dal punto di vista sanitario, è divisa in tredici ASL (Aziende Sanitarie Locali), e ogni ASL è a sua volta suddivisa in altri distretti sanitari, vista l'alta densità abitativa.
Dopo che il medico di base ha inviato la segnalazione per l'attivazione delle cure domiciliari in Campania, è l'Unità Operativa (UO) distrettuale competente a validare e attivare l'ADI. L'attivazione delle procedure per le cure domiciliari di base e l'autorizzazione per l'erogazione avviene generalmente entro 48 ore dalla segnalazione del medico di base o dello specialista (esclusi i giorni festivi e prefestivi) e non oltre le 72 ore.
Dopo l'attivazione dell'ADI, verrai contatto secondo modalità differenti a seconda dell'UO di riferimento, per concordare l'invio al domicilio del personale incaricato delle cure domiciliari. Le prestazioni sanitarie ti verranno fornite da personale sanitario facente parte dell'ASL o dall'UO di riferimento, secondo modelli organizzativi che possono cambiare da distretto a distretto, e in alcuni casi potresti ricevere assistenza da organizzazioni esterne all'ASL ma di cui l'ASL si avvale per rispondere alle richieste.
Una cosa importante da sapere è che per poter ricevere questo tipo di prestazioni domiciliari, in casa è necessaria la presenza collaborativa di almeno un altro membro della famiglia o di un'altra figura di riferimento, oltre al paziente. Maggiori informazioni.
Per tenere traccia e controllare online la tua documentazione relativa all'ADI in Campania puoi collegarti al portale Sinfonia, poi clicca sul pulsante Accedi che si trova in alto a destra ed effettua l'accesso tramite SPID, CIE o CNS. Ora, alla voce Fascicolo Sanitario Elettronico clicca su Accedi. Puoi visualizzare immediatamente i Documenti inseriti negli ultimi 6 mesi oppure effettuare una ricerca nella parte alta della pagina, indicando l'intervallo temporale e cliccando su Cerca.
Come attivare ADI Piemonte
Se ti stai chiedendo come attivare ADI in Piemonte, devi sapere che è il medico di famiglia o il pediatra di base ad avviare la richiesta dell'Assistenza Domiciliare Integrata e ad assumersi la responsabilità clinica dei processi di cura domiciliare. Dopo la richiesta da parte del medico di base, è necessaria l'analisi di appropriatezza da parte dell'ASL e la definizione di un Piano Assistenziale Individuale (PAI) per l'attivazione dell'ADI.
Ciò che dovrai fare tu, quindi, per attivare l'ADI se ti trovi in Piemonte è prima di tutto contattare il medico di base perché invii la richiesta e si occupi di tutto ciò che è necessario perché vada a buon fine. In secondo ti verrà sottoposto un modulo da firmare per dare il tuo consenso informato con l'accettazione dell'intervento di operatori al domicilio.
Inoltre dovrai garantire una condizione abitativa idonea all'erogazione delle prestazioni assistenziali e la presenza di un caregiver ovvero di una persona, oltre al paziente, che sia presente e disponibili ad aiutare nel corso della somministrazione della prestazione sociosanitaria. Maggiori informazioni.
Per controllare la documentazione relativa alla tua richiesta di attivazione dell'ADI, collegati a piattaforma Salute Piemonte e clicca sulla voce di menu Accedi a tutti i servizi ed effettua l'autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. A seguire clicca su Vedi tutti nella colonna destra Servizi ed effettua una ricerca dei documenti relativi alla tua ADI selezionando Documenti personali o Pratiche amministrative nel menu a tendina Categorie.
Come attivare ADI Sicilia
Se ti stai chiedendo come attivare ADI in Sicilia, devi sapere che la richiesta di attivazione può essere presentata all'ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) dal medico di famiglia, dall'ospedale, dal Comune o dai familiari del paziente. La richiesta viene esaminata dalla Unità Valutativa Multidimensionale (UVMD), composta da diversi specialisti (geriatra o internista, infermiere, fisioterapista, assistente sociale) e dal medico di base che ha in cura il paziente e che risulta il responsabile delle cure domiciliari.
Quindi a meno che non sia già stata richiesta da un medico ospedaliero dopo un ricovero, la prima cosa da fare per attivare l'ADI in Sicilia è rivolgersi al proprio medico di famiglia e richiedere la certificazione che attesti la necessità di assistenza domiciliare integrata. In secondo luogo, se vuoi occupartene di persona, puoi presentare tu la domanda di attivazione presso la tua ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di riferimento ma dovrai avere con te tutta la documentazione necessaria compilata che puoi scaricare sul sito ufficiale della tua ASP.
Per esempio, se sei a Catania, trovi la documentazione necessaria in questa pagina. Dovrai avere, quindi la prescrizione del medico di base, una fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità del paziente e di chi sottoscrive la richiesta e poi dovrai scaricare, stampare e compilare due moduli in PDF. Puoi scaricare il primo cliccando su Scheda S.V.A.M.A. Sanitaria a cura del Medico Curante del paziente e il secondo premendo su Dichiarazione sostitutiva di certificazione.
Dopo esserti procurato tutta la documentazione, recati presso la sede dell'ASP di della tua provincia di riferimento per finalizzare la richiesta di attivazione dell'ADI.
Come attivare ADI Basilicata
Se vuoi sapere come attivare ADI in Basilicata, è importante tenere presente che in questa regione la richiesta dell'attivazione dell'Assistenza Domiciliare Integrata può essere fatta in modo indiretto attraverso il medico curante dell'assistito, il medico ospedaliero al momento delle dimissioni, il medico di una RSA o i servizi sociali, ma anche anche in modo diretto da un familiare dell'assistito.
Se vuoi effettuare la richiesta diretta per un tuo familiare, puoi rivolgerti al Contact Center Regionale chiamando il Numero Verde 800.29.20.20, accessibile dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 20:00 e il sabato alle dalle 8:00 alle 14:00.
Puoi anche rivolgerti all'Ufficio Relazioni con il Pubblico via e-mail scrivendo al urpsanita@regione.basilicata.it oppure chiamando lo 0971.66.88.95 (ma anche lo 0971.66.87.07 oppure lo 0971.66.89.00) dal lunedì, mercoledì e venerdì dalle 09:00 alle 13:00 e il martedì e il giovedì alle dalle 16:00 alle 17:30. Tutta la modulistica necessaria è scaricabile da questo link. Maggiori informazioni.
Come attivare ADI Abruzzo
Se ti stai chiedendo come attivare ADI in Abruzzo, devi sapere che è il medico di famiglia o il pediatra di base, oppure uno specialista di una struttura come l'ospedale o la RSA, a dover avviare la richiesta dell'Assistenza Domiciliare Integrata e ad assumersi la responsabilità clinica dei processi di cura domiciliare.
Per attivare l'ADI in Abruzzo, quindi, è uno di questi professionisti sanitari ad attivare Punto Unico di Accesso (PUA) del distretto sanitario di riferimento in base al domicilio del paziente. Pertanto, a meno che non sia già stato fatto da un altro medico, per richiedere l'ADI devi necessariamente contattare il medico di famiglia del familiare interessato.
Dopo l'invio della richiesta, l'Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), composta da professionisti sanitari e sociali, valuta le condizioni del paziente e definisce il Piano Assistenziale Individuale (PAI). Una volta definito il PAI, il servizio ADI viene attivato e il paziente riceve le prestazioni sanitarie e socio-assistenziali necessarie al proprio domicilio.
Condizioni indispensabili per ricevere questo tipo di prestazioni sono la presenza di almeno un caregiver (familiare o persona di fiducia) che possa collaborare con gli operatori sanitari e un ambiente domestico appropriato per poter erogare le cure a domicilio. Quindi, per attivare l'ADI in Abruzzo non dovrai fare nulla, se non farne richiesta al medico al pediatra di base.
Come attivare ADI Sardegna
Se vuoi sapere come attivare ADI in Sardegna, è importante che tu sappia che oltre all'istanza del medico di base, di un medico ospedaliero o dei servizi sociali, anche i familiari del paziente posso fare la richiesta di attivazione dell'Assistenza Domiciliare Integrata in Sardegna.
Puoi scaricare la modulistica per la richiesta di attivazione dell'ADI sul sito dell'ASL di riferimento della tua provincia. Per esempio, se risiedi a Cagliari e provincia, vai a questa pagina e clicca su uno dei moduli che si trovano sotto la dicitura Assistenza Domiciliare Integrata, a seconda del tipo di assistenza che ti occorre. I moduli dovranno essere compilati e firmati dal medico di base. La richiesta di attivazione dell'ADI, infatti, impone il consenso del medico di famiglia al quale viene richiesto di creare un programma personalizzato di assistenza domiciliare e prescrivere la terapia più appropriata.
Devi poi inoltrare la segnalazione al medico responsabile del distretto nel quale risiede il paziente, oppure a uno dei Punti Unici di Accesso (trovi l'elenco a questo link) sul territorio regionale. Entro 48 ore dalla segnalazione, il medico del distretto accoglie o respinge la richiesta di ADI. Per i casi urgenti l'attivazione avviene in 24 ore.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.