Come attivare G-SYNC
Ogni volta che giochi con il tuo PC da gaming l’esperienza complessiva non è ottimale: la macchina che hai assemblato è decisamente prestante e le specifiche di quest’ultima superano di gran lunga i requisiti minimi indicati per i tuoi titoli preferiti. Tuttavia, i problemi grafici che riscontri durante le varie sessioni di gioco sono fin troppo evidenti.
In molti casi, i fotogrammi che vengono visualizzati su schermo sembrano “spezzati” a metà e in certi casi il flusso delle immagini sembra bloccarsi per qualche istante, e la cosa non può che darti noia. Hai sentito dire che le suddette anomalie potrebbero essere risolte attivando G-SYNC, una delle funzionalità alle quali le schede grafiche che montano un chip prodotto da NVIDIA possono avere accesso.
Insomma: se ho capito bene, quello che vorresti sapere proprio in questo momento è come attivare G-SYNC, giusto? Benissimo, in tal caso posso spiegarti come effettuare quest’operazione in modo semplice e immediato. Prima di fare questo, tuttavia, andrò a parlarti dei requisiti imprescindibili affinché la funzione in oggetto possa essere abilitata. A questo punto, non mi resta altro che augurarti una buona lettura!
Indice
Informazioni preliminari
Hai sentito parlare spesso di G-SYNC ma finora la questione ti è apparsa come un concetto piuttosto nebuloso e poco comprensibile? Nessun problema, cercherò di spiegarti in cosa consiste questa tecnologia nel modo più semplice e chiaro possibile.
A seguito di varie fasi di elaborazione, il processore grafico installato su un computer produce una determinata quantità di fotogrammi al secondo (valore spesso abbreviato in FPS e conosciuto anche come framerate) che vengono “inviati” e visualizzati sullo schermo connesso al computer.
In alcuni casi, il framerate generato dalle schede grafiche dedicate (quelle più prestanti), è maggiore rispetto alla massima frequenza di aggiornamento supportata dallo schermo in uso (ossia il numero di volte che l’immagine su schermo può essere aggiornata). In questo caso, si verifica il fenomeno visivo del tearing, ossia le immagini visualizzate su schermo appaiono “separate” a metà, in senso orizzontale o verticale con le due metà non allineate tra loro.
In altri casi potrebbero verificarsi, invece, fenomeni di stuttering: con questo termine ci si riferisce a tutte le micro interruzioni (della durata di alcune frazioni di secondo) del flusso delle immagini visualizzate su schermo. Insomma, ormai l’avrai capito: entrambi i problemi sono originati dal fatto che i flussi di immagini prodotte dal processore grafico e “riprodotte” dallo schermo non sono sincronizzati tra loro.
La tecnologia G-SYNC di NVIDIA è stata studiata proprio per evitare che questi difetti si verifichino. In sostanza, alcuni monitor in commercio dispongono di un modulo integrato che rende possibile la sincronizzazione tra il flusso di immagini prodotto dalle schede grafiche NVIDIA e quello riprodotto sul monitor. Per controllare la lista (costantemente aggiornata) dei monitor G-SYNC ti basta aprire l’apposita pagina di supporto del sito di NVIDIA con qualsiasi browser di navigazione.
Va da sé, dunque, che la funzione è attivabile solo su questi monitor (con alcune eccezioni di cui ti parlerò a breve). Nell’elenco stilato da NVIDIA, noterai che alcuni monitor sono indicati con la dicitura G-SYNC, altri con quella G-SYNC ULTIMATE e altri ancora con la dicitura G-SYNC COMPATIBLE. Devi sapere che per tutte e tre le categorie di monitor è comunque possibile abilitare la funzionalità G-SYNC in modo da evitare completamente qualsiasi problema di tearing o stuttering.
Le differenze tra le tre classificazioni sono relative al supporto formato DisplayHDR 1000 (1000 nit di luminosità), latenza bassissima, ampia gamma di colori e retroilluminazione multi-zona. Queste caratteristiche sono peculiarità esclusive dei monitor G-SYNC ULTIMATE.
I monitor G-SYNC (come quelli G-SYNC ULTIMATE) sono caratterizzati da input lag bassissimo (il termine fa riferimento allo scarto temporale tra il comando dato con un dispositivo di input, come un mouse o una tastiera, e l’output del comando eseguito su schermo), ultra low motion blur (l’immagine non appare sfocata anche quando è particolarmente mossa), calibrazione dei colori di fabbrica e supporto alla tecnologia G-SYNC sia in modalità finestra che a schermo intero.
I monitor G-SYNC COMPATIBLE supportano la tecnologia FreeSync di AMD (quest’ultima è stata concepita per evitare gli stessi problemi di tearing e stuttering ed è supportata dalle schede grafiche AMD). Nonostante ciò, questi monitor sono stati testati da NVIDIA e hanno ottenuto da essa la certificazione G-SYNC COMPATIBLE.
Ciò vuol dire che se disponi di uno di questi monitor e una scheda grafica con processore NVIDIA, puoi attivare il G-SYNC proprio come sarebbe possibile fare con un monitor G-SYNC “nativo” (tuttavia per questi monitor non sono sempre disponibili la calibrazione del colore “di fabbrica” e l’ultra low motion blur come per i monitor G-SYNC “nativi”).
Come dici? Hai dato un’occhiata alla lista del link che ti ho proposto sopra e il tuo monitor non rientra tra quelli menzionati? Non disperare: alcuni monitor FreeSync, anche se non ufficialmente certificati da NVIDIA, sono comunque compatibili con la tecnologia di quest’ultima. A questo riguardo, controlla la lista di monitor FreeSync stilata da AMD oppure, in alternativa, accertati che sulla confezione di vendita del tuo dispositivo o nel suo libretto di istruzioni sia riportata la dicitura FreeSync.
Una volta che hai fatto queste verifiche, segui i passaggi che ti fornirò nel capitolo successivo per scoprire se il tuo monitor supporta effettivamente l’opzione G-SYNC (l’opzione, in questi casi, può essere attivata ma potrebbero verificarsi sporadicamente alcuni problemi grafici come uno “sfarfallio” o tremolio dell’immagine).
Per quanto riguarda i requisiti per l’attivazione dell’opzione suddetta, devo informarti che non tutte le schede grafiche che montano un processore NVIDIA sono compatibili con G-SYNC. Le schede GeForce a partire da quelle della serie 650 (il modello “base” è la GeForce GTX 650 Ti con architettura Kepler) supportano la tecnologia in questione. Tuttavia, soltanto quelle a partire dalla serie 1050 (con architettura Pascal) permettono di abilitare G-SYNC anche sui monitor FreeSync.
Se non sai qual è la scheda grafica “equipaggiata” sul tuo computer, consulta pure il mio tutorial su come controllare la GPU. Affinché tutto funzioni a dovere devi, inoltre, aver aggiornato i driver della tua scheda all’ultima versione disponibile su un computer su cui è installato Windows 7 o una versione successiva del sistema operativo Microsoft.
Infine, l’ultimo requisito fondamentale e imprescindibile per abilitare G-SYNC è aver collegato la scheda grafica al monitor con un cavo DisplayPort 1.2 (o una versione successiva). I cavi di questo genere, il più delle volte, sono forniti in dotazione con i monitor o con le schede grafiche stesse (per maggiori dettagli consulta questo mio tutorial). Se non disponi di questi cavi, puoi tranquillamente acquistarne uno presso le maggiori catene di elettronica (i prezzi variano, in genere, dai 6 ai 15 euro circa, a seconda della lunghezza, lo standard massimo di risoluzione e frequenza di aggiornamento supportati).
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Per abilitare G-SYNC dovrai inserire direttamente il connettore posto a una delle estremità del cavo DisplayPort nell’apposita entrata sul retro della scheda grafica e inserire l’altra estremità nell’entrata posta sul monitor che intendi collegare. Tutto chiaro? Ottimo! Allora procediamo con le prossime fasi di questo tutorial su come attivare G-SYNC.
Come attivare G-SYNC
Una volta che hai verificato le condizioni di cui ti ho parlato precedentemente, sei pronto ad abilitare G-SYNC. La procedura in sé è davvero immediata. Devi sapere, inoltre, che quest’ultima non cambia: che tu abbia collegato alla tua scheda grafica un monitor G-SYNC “nativo” o “non nativo”, i passaggi da compiere sono sempre gli stessi.
Pertanto, se ti stai chiedendo come attivare G-SYNC su monitor FreeSync, fai clic con il tasto destro del mouse in punto privo di icone del desktop e, dal menu contestuale che si apre, fai clic sulla voce Pannello di controllo NVIDIA; in alternativa, premi sul pulsante Start di Windows (quello con la bandierina posto nell’angolo in basso a sinistra), scorri la lista dei programmi, fai clic sulla cartella Sistema Windows e, da qui, clicca sulla voce Pannello di controllo e poi su Pannello di controllo NVIDIA (se non dovessi trovarla fai clic sulla voce Categoria posta in alto a destra e da qui clicca sulla voce Icone grandi o sulla voce Icone piccole).
Nella finestra che si apre, fai clic sulla voce Imposta G-SYNC nell’elenco di sinistra. A questo punto, spunta la casella Abilita G-SYNC, compatibilità G-SYNC (se necessario). Tutto qui! Hai appena attivato la funzione suddetta per il tuo monitor. Accertati, tuttavia, che sia attiva anche la voce Abilità per la modalità finestra e schermo intero (se così non fosse, fai clic sulla voce stessa, per abilitarla).
Se hai collegato più di un monitor al tuo PC, clicca sull’icona che ha il nome di quello su cui vuoi attivare G-SYNC e, successivamente, premi sulla casella accanto alla voce Abilitare le impostazioni per il modello di schermo selezionato. Se, in un secondo momento, vorrai disabilitare la funzione, ti basterà premere nuovamente sulla casella della voce Abilita G-SYNC, compatibilità G-SYNC, per rimuovere la spunta.
Se non dovessi visualizzare l’opzione relativa al G-SYNC nel pannello di controllo NVIDIA e stai utilizzando un monitor FreeSync, accertati che anche quest’ultima funzionalità sia abilitata (di solito lo è di default). Sui monitor che dispongono di quest’opzione, la stessa è attivabile direttamente con i tasti posti in basso, sul pannello del monitor stesso, utilizzando il menu integrato.
Il modo in cui è strutturato quest’ultimo e le relative voci variano a seconda del tuo modello di riferimento. In generale, accedendo al menu relativo a una voce chiamata Immagine o Gioco dovresti trovare un’opzione chiamata FreeSync o Adaptive Sync, provvedi quindi ad attivare questa funzione.
Se, ad esempio, usi un monitor MSI, ti basta andare su Gioco > FreeSync e da qui premere il tasto OK, per confermare l’attivazione.
La stessa opzione può essere attivata anche utilizzando i software messi a disposizione dalle case produttrici dei monitor. Per scaricare questi programmi, ti è sufficiente digitare su Google il nome del tuo monitor e la relativa marca. Tra i primi risultati della ricerca dovresti trovare la pagina Web ufficiale del tuo dispositivo. Ti basta aprirla e, successivamente, fare clic su una scheda che potrebbe essere chiamata Software, Supporto o Utility e, da qui, scaricare il programma per attivare l’opzione FreeSync.
Se utilizzi un monitor MSI, per esempio, puoi abilitare l’opzione in oggetto con il comodo software Gaming OSD (che è parte del programma MSI Commander Unit) messo a disposizione dallo stesso produttore per alcuni monitor che portano il suo marchio (puoi scaricarlo facendo clic sul pulsante Download che trovi in questa pagina). Una volta che hai installato e avviato Gaming OSD, per attivare l’opzione FreeSync, non devi fare altro che premere sul pulsante posto accanto alla voce Adaptive Sync.
Se, una volta effettuati questi passaggi preliminari, l’opzione del G-SYNC continua a non essere visualizzata nel pannello di controllo NVIDIA, accertati di aver aggiornato all’ultima versione disponibile i driver della tua scheda grafica e di aver collegato la scheda direttamente al monitor tramite cavo DisplayPort (il collegamento HDMI non è supportato). Inoltre, controlla che la tua scheda e il tuo monitor rientrino tra quelli che ho menzionato nel capitolo precedente.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.