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Come avere accessi illimitati con SPID Poste

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Non essendo particolarmente ferrato in ambito tecnologico, quando hai la necessità di accedere a servizi online che richiedono l’autenticazione tramite SPID scegli sempre di ricevere il codice di verifica per completare l’accesso tramite SMS. Solo recentemente, però, hai scoperto che Poste Italiane, l’identity provider al quale ti sei affidato per ottenere le tue credenziali SPID, impone un limite di accessi con questa modalità.

Se le cose stanno come le ho appena descritte e vorresti sapere come avere accessi illimitati con SPID Poste, lascia che sia io a fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno. Nei prossimi paragrafi di questa guida, infatti, ti spiegherò per prima cosa quali sono le limitazioni imposte da Poste Italiane riguardanti l’accesso tramite SMS e quali sono gli utenti ai quali non si applicano tali limitazioni. Successivamente, ti indicherò le modalità che consentono di usare Poste ID con accessi illimitati.

Senza dilungarci oltre, direi dunque di non perdere altro tempo prezioso ed entrare nel vivo di questo tutorial. Mettiti comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi. Seguendo attentamente le indicazioni che sto per darti e provando a metterle in pratica, ti assicuro che riuscirai ad accedere con SPID Poste senza più alcuna limitazione. Buona lettura!

Indice

Accessi limitati con SPID Poste: cosa e quanti sono?

Recuperare SPID Poste Italiane

Prima di spiegarti nel dettaglio come avere accessi illimitati con SPID Poste è necessario fare una doverosa premessa iniziale.

Infatti, devi sapere che con PosteID (e in generale con qualsiasi SPID) sono disponibili tre diversi livelli di sicurezza, ciascuno dei quali prevede un metodo di accesso diverso: i servizi online che richiedono credenziali di livello 1 consentono di accedere con SPID usando l’indirizzo email e la password associati alle proprie credenziali, mentre il livello 2 di sicurezza prevede un passaggio aggiuntivo che consiste nella verifica della propria identità.

Esistono, poi, anche le credenziali di livello 3 che prevedono un’autenticazione basata su certificati elettronici che assicurano il massimo livello di affidabilità e sicurezza. Per approfondire l’argomento, puoi dare un’occhiata alla mia guida su come è composto lo SPID.

Per quanto riguarda lo SPID di livello 2, la verifica della propria identità può avvenire anche richiedendo un codice OTP tramite SMS sul numero di cellulare associato alla propria identità digitale. Questo sistema è particolarmente utile per coloro che hanno poca dimestichezza con lo smartphone (o non ne hanno uno a disposizione) ma prevede un numero limitato di accessi: in particolare, Poste Italiane limita questa modalità di accesso a 8 volte nell’arco di un trimestre fatta eccezione per i soggetti con oltre 75 anni di età che sono esenti da tali limitazioni.

Come si può leggere nel manuale operativo di PosteID (che puoi scaricare dalla sezione Documentazione del sito ufficiale di PosteID), la limitazione si applica per trimestri solari, calcolati a partire dal 1° gennaio, 1° aprile, 1° luglio e 1° ottobre di ogni anno. Inoltre, è ben specificato che gli accessi non sono cumulabili, cioè quelli non utilizzati entro l’ultimo giorno del singolo trimestre non saranno trasferiti nei trimestri successivi.

Se, dunque, utilizzi PosteID optando per l’autenticazione con codice OTP da ricevere tramite SMS e hai raggiunto il numero massimo di accessi consentiti per trimestre, per continuare a usare questa modalità d’accesso dovrai necessariamente attendere il primo giorno del trimestre successivo. Infatti, non esiste alcuna soluzione che permetta di aumentare il numero di accessi tramite SMS.

Tuttavia, è ovviamente possibile continuare ad accedere a SPID Poste scegliendo altre modalità di autenticazione. In particolare, mi riferisco alla possibilità di utilizzare l’app PosteID per dispositivi Android (disponibile anche su store alternativi, per i device senza servizi Google) e iPhone/iPad che, senza alcuna tipologia di limitazione (se non quella che prevede una connessione Internet attiva), permette di verificare la propria identità tramite diverse modalità.

Come avere accessi illimitati SPID Poste Italiane

Come abilitare l'app PosteID su un nuovo device

Come ti ho anticipato nelle righe precedenti di questa guida, per avere accessi illimitati SPID Poste Italiane è sufficiente scaricare e installare l’app PosteID sul proprio smartphone e, solo la prima volta, abilitare l’applicazione sul dispositivo in uso.

Per procedere, avvia dunque l’app PosteID, inserisci le tue credenziali SPID nei campi Nome utente (email) e Password e fai tap sul pulsante Accedi. Nel caso in cui non ricordassi i tuoi dati, selezionando l’opzione Recupera credenziali puoi avviare la procedura per recuperare lo SPID Poste Italiane.

A questo punto, dovresti ricevere automaticamente un SMS sul numero di telefono associato a Poste ID: inserisci, quindi, il codice ricevuto nel campo visibile nella schermata Conferma cellulare e premi sul pulsante Prosegui.

Se tutto è andato per il verso giusto, visualizzerai a schermo il messaggio PosteID attivato a confermare che hai correttamente abbinato la tua identità digitale all’app PosteID. Per la procedura dettagliata, puoi fare riferimento alla mia guida su come abilitare PosteID su nuovo dispositivo.

Fatto ciò, puoi accedere ai servizi che richiedono l’autenticazione tramite SPID scegliendo, quando richiesto, l’opzione che permette di verificare la propria identità tramite l’app PosteID. In particolare, dopo aver premuto sul pulsante Entra con SPID e selezionato l’opzione PosteID, puoi scegliere tra diverse modalità d’accesso.

La prima consiste semplicemente nello specificare le tue credenziali nei campi Nome utente e Password e cliccare sul pulsante Entra con SPID, così come hai sempre fatto. La differenza è che, nella schermata Richiesta di accesso SPID 2 da [nome ente], dovrai scegliere l’opzione Voglio ricevere una notifica sull’App PosteID (anziché Accedi tramite codice SMS).

Accedere con SPID Poste

Così facendo, riceverai automaticamente una notifica relativa all’app PosteID sul tuo smartphone: premi, quindi, sulla notifica in questione o apri direttamente l’app PosteID, inserisci il codice PosteID nel campo apposito o, se l’hai precedentemente abilitata, concedi l’autenticazione tramite riconoscimento facciale o impronta digitale.

Il messaggio Autorizzazione concessa ti confermerà di aver correttamente eseguito la verifica della tua identità e automaticamente verrà effettuato l’accesso tramite SPID.

In alternativa, se stai procedendo da computer, dopo aver selezionato le opzioni Entra con SPID e PosteID, puoi accedere anche inquadrando il codice QR mostrato a schermo con la fotocamera dello smartphone sul quale hai installato l’app PosteID.

Avvia, dunque, l’app in questione, seleziona l’opzione Autorizza con QR code e inquadra il codice QR visibile nella schermata d’accesso. Inserisci, poi, il tuo codice PosteID o esegui l’autenticazione tramite riconoscimento biometrico e il gioco è fatto. Per saperne di più, ti lascio alla mia guida su come inquadrare QR code PosteID.

Se, invece, desideri accedere con SPID procedendo da smartphone o tablet, oltre all’accesso tramite le credenziali che ti ho mostrato poc’anzi, puoi selezionare l’opzione Accedi più rapidamente che visualizzi nel box Hai l’app PosteID?.

In tal caso, verrà automaticamente avviata l’app PosteID e potrai effettuare l’accesso tramite codice o autenticazione biometrica: l’accesso verrà automaticamente eseguito sul sito/app dell’ente al quale intendi accedere con SPID. Semplice, vero?

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.