Come avere il fotovoltaico gratis
Il mondo si trova a un punto critico, dov'è necessaria una svolta rispetto alle nostre abitudini, dando un taglio alle emissioni di CO2 in modo drastico, dei quali siamo tutti colpevoli. Fortunatamente abbiamo le tecnologie che ci possono permettere di farlo e, addirittura, risparmiare facendolo.
Una di esse è il fotovoltaico, il quale permette a chiunque (o quasi) di azzerare i costi della bolletta e, addirittura, guadagnare sul lungo periodo rivendendo l'elettricità prodotta in esubero. Ma avere il fotovoltaico costa parecchio, come si può fare se non si hanno i soldi per installarlo.
In realtà qualche soluzione esiste, ma occorre conoscerla. Per questa ragione, in questa guida voglio parlarti di come avere il fotovoltaico gratis… o, perlomeno, di renderla una spesa assai ridotta o addirittura un guadagno nel più breve tempo possibile. Vediamo cosa ti offre il mercato.
Indice
Incentivi sul fotovoltaico
Iniziamo a parlare dei famosissimi incentivi sul fotovoltaico, i quali sono sempre variabili e determinati dal periodo storico nel quale leggerai questo articolo. Ovviamente io ti parlerò di quello che è disponibile ora, ma domani potrebbe già essere differente, quindi verifica bene che coincidano le cifre.
In qualunque caso, indifferentemente dal periodo storico, in Italia ci sono stati praticamente sempre degli incentivi più o meno corposi per chi volesse installare il fotovoltaico a casa, questo almeno da quando questa tecnologia è diventata popolare ed economicamente efficiente nel mondo.
Detto questo, per il 2024 i pannelli solari rientrano nel Bonus Casa, ovvero un bonus di rimborso del 50% che viene erogato dal governo per ristrutturare la propria abitazione sotto molti punti di vista. Questo bonus è molto generico, quindi si possono far rientrare diversi lavori in questa percentuale.
Il limite massimo di spesa consentita per l'intervento è di 96.000 euro per unità immobiliare, per il totale dei lavori di ristrutturazione (non solo per i pannelli), poiché non ci sono discriminazioni tra casa primaria o altre unità abitative o in affitto. Unica differenza è che, se in questa casa eserciti in modo promiscuo un'attività lavorativa (quindi ci abiti e ci lavori), il bonus è solo del 25%.
Questa spesa non ti viene anticipata, ma verrà poi dedotta nei successivi 10 anni dal tuo IRPEF tale cifra, fino alla sua estinzione. Questo bonus interessa chi paga questa tassa (quindi i residenti fiscali italiani), che risiedono o meno nel territorio statale, quindi fondamentalmente anche chi sta altrove ma paga le tasse qui.
Questo bonus non riguarda solo il titolare dell'immobile, ma anche i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili, gli inquilini, il familiare convivente con il possessore o il detentore dell'immobile oggetto dell'intervento e il convivente more uxorio.
Da notare che, anche nel caso il budget te lo permettesse, il bonus coprirà soltanto impianti fotovoltaici con una potenza non superiore a 20 kW, ma non pone limiti al “dove” installare i pannelli i quali possono essere sul tetto, sul balcone, sul garage o su ogni altra superficie che li possa accogliere, ma non a terra.
Il bonus copre l'acquisto, l'installazione e tutte le spese accessorie per la realizzazione dell'impianto, compresi eventuali adeguamenti necessari per la tua casa. Inoltre, per ottenere questo incentivo, non occorre realizzare un impianto da 0, ma si può anche andare a intervenire su un impianto già funzionante, aumentandone la potenza o sostituendo pannelli obsoleti (ovvero con almeno 2 anni di vita). In aggiunta, si potrà anche posizionare un sistema di accumulo nuovo o sostituire il vecchio qualora necessario.
Come aggiunta finale, questo bonus può essere integrato con eventuali altri bonus regionali (variabili da regione a regione) sempre sull'installazione dell'impianto. Quindi, se vi è qualche altra agevolazione attiva dove vivi, andrai a pagare o riceverai un rimborso ancora superiore. Inoltre, se un giorno decidessi di vendere l'impianto o le sue parti, sarai sottoposto a IVA agevolata del 10% invece che del 22%. Maggiori info sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Vendita dell'energia
La seconda opzione che ti permetterà, sul lungo periodo, di rientrare anche totalmente delle spese sostenute e di avere (probabilmente) un bilancio positivo è la vendita dell'energia prodotta in eccesso. Qui il discorso è un po' variabile, ma rimane un'opportunità ottima almeno fino alla scrittura di questo articolo.
Storicamente, il prezzo pagato dalle aziende al produttore di energia, si sono abbassati molto, anche a causa della maggiore quantità di pannelli in giro per l'Italia. Inoltre, a partire dal 2024, il vecchio sistema di Scambio sul Posto è stato sostituito da Ritiro Dedicato.
Quali sono le differenze? Con lo Scambio sul Posto il venditore/consumatore riceveva una compensazione calcolata in base a consumi e immissioni in base alle fasce orarie, con maggiori compensazioni quando l'immissione in rete veniva bilanciata dai consumi, mentre prezzi inferiori se questo bilanciamento era assente. Un sistema molto complicato, insomma.
Adesso invece, semplicemente ti viene pagato quello che immetti in rete alla tariffa vigente, la quale è ovviamente variabile. Quello che è fisso è il Prezzo minimo garantito, ovvero la cifra minima che riceverai indipendentemente dal prezzo reale dell'energia.
Questa, per l'anno 2024 e legata alla produzione da fotovoltaico è di 4,6 centesimi di euro a kW. Ovviamente nessuno dice che questo è quello che percepirai, ma soltanto che sicuramente non prenderai meno di questo. Tali cifre sono ricalcolate di anno in anno, quindi il 2025 porterà cifre differenti con ogni probabilità. Maggiori info qui.
Quanto produce un impianto all'anno? I calcoli sono ovviamente totalmente approssimativi e variabili in base a mille fattori, ma a grandi linee, un impianto da 1 kW al nord produce 1.100 kW per anno (circa 50 euro all'anno se totalmente venduta al prezzo minimo), 1.500 kW al sud (70 euro/anno). Questa cifra va moltiplicata per la potenza del tuo impianto meno i consumi e adeguata al prezzo di scambio che ti verrà fornito.
Queste due soluzioni, ovvero gli incentivi uniti alla vendita dell'energia, sul lungo periodo ti porteranno (salvo imprevisti) ad appianare le spese e, con buone probabilità, anche a ottenere degli introiti, contando che gli impianti hanno una vita utile di circa 25 anni. Inoltre, da gennaio 2024, per chi volesse avviare o partecipare a Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), avrebbe diritto a ulteriori incentivi in base a svariati fattori. Maggiori info qui.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.