Come bloccare telefono rubato
Il furto di uno smartphone rappresenta quasi sempre un danno incalcolabile, non solo per il valore economico del dispositivo (che comunque può essere molto importante) ma per la quantità di dati e informazioni sensibili presenti al suo interno. Ecco perché, prima ancora di “disperarsi” per la perdita del proprio cellulare, è bene fare tutto quello che è in proprio potere per limitare i danni e proteggere la propria privacy. A cosa mi riferisco? Alla possibilità di bloccare telefono rubato da remoto sfruttando i sistemi antifurto inclusi “di serie” negli smartphone moderni.
Per quanto essi possano risultare a volte inefficaci (in quanto, come scoprirai tra non molto, è indispensabile che il dispositivo risulti collegato a Internet, per effettuare le operazioni di blocco e/o reimpostazione), devi sapere che, a seguito di un tentativo di formattazione, quasi tutti i telefoni di nuova generazione richiedono l’immissione della password relativa all’account precedentemente configurato sullo smartphone, anche se si prova a effettuare il reset del dispositivo usando le opzioni del sistema operativo, eventuali Recovery o programmi per computer.
All’atto pratico, ciò significa che se un malintenzionato dovesse rubare il tuo smartphone e dovesse provare a resettarlo per poterne usufruire, dovrà conoscere e inserire la password del tuo account principale per terminare l’operazione, altrimenti il device resterà inutilizzabile. Per essere ancor più sicuro della cosa, ti consiglio altresì di richiedere il blocco di SIM e IMEI sporgendo regolare denuncia alle autorità e al tuo operatore di telefonia, in modo tale che la linea non possa essere usata in maniera poco appropriata e che, soprattutto, il telefono non possa più accedere ai servizi di rete cellulare sul suolo nazionale, anche se viene sbloccato. Come si fa? Te lo spiego subito, insieme al resto. Dedicami cinque minuti del tuo tempo e ti mostrerò quali sono tutte le operazioni da compiere dopo il furto di un cellulare. Affrettati, prima che sia troppo tardi!
Indice
- Come bloccare telefono rubato: Android
- Come bloccare telefono rubato: iPhone
- Come bloccare telefono rubato con codice IMEI
Come bloccare telefono rubato: Android
Se ti è stato sottratto uno smartphone Android di ultima generazione, il primo passo che devi compiere è bloccare il dispositivo da remoto utilizzando la funzione antifurto inclusa nel suo sistema operativo… o almeno provarci, visto che ormai molti ladri sono informati, conoscono questi servizi e provvedono prontamente a disconnettere il dispositivo da Internet (ma anche a disattivare GPS e Bluetooth) dopo il furto.
Purtroppo è brutto dirlo, ma è così: le funzioni antifurto degli smartphone sono utili solo fino a un certo punto. Infatti funzionano solo quando i dispositivi sono accesi, connessi a Internet e hanno il GPS attivo. Questo significa che, a meno di non avere a che fare con ladri particolarmente maldestri (o poco informati), difficilmente si riesce a localizzare il proprio device a distanza e a recuperarlo. Tentar non nuoce, però, quindi al bando le ciance e vediamo come localizzare e bloccare un telefono Android rubato.
Quasi tutti i device Android provvisti di servizi Google e sui quali è stato preventivamente configurato un account Gmail, possono essere bloccati mediante il servizio Trova il tuo telefono di Google, accessibile da qualsiasi browser Web per computer, smartphone e tablet.
Affinché il tutto proceda per il meglio, è indispensabile che la funzione antifurto di Google risulti attiva sul device: ciò è quasi sempre vero per impostazione predefinita ma, se stai leggendo questa guida a scopo preventivo e vuoi accertartene, raggiungi il menu Impostazioni > Google > Trova il mio dispositivo e verifica che la levetta posta in cima allo schermo sia impostata su ON.
Ad ogni modo, per usufruire del servizio in questione, apri questo sito Web, premi sul pulsante Accedi per iniziare e, quando richiesto, inserisci le credenziali del tuo account Google negli appositi campi, premendo sul pulsante Avanti ogni volta.
Se hai attivato l’autenticazione a due fattori previa ricezione della notifica d’accesso sul telefono e, ovviamente, non puoi usare quest’ultimo, premi sul link Prova un altro metodo e indica se ricevere un SMS presso uno dei numeri registrati, ricevere un codice in modalità offline servendoti di un secondo dispositivo associato al medesimo account Google, utilizzare un’app come Google Authenticator oppure inserire uno dei codici di backup di otto cifre, che dovresti aver stampato o conservato subito dopo aver attivato l’autenticazione a due fattori.
Con un pizzico di fortuna, ad accesso effettuato, il tuo telefono dovrebbe essere localizzato sulla mappa che compare sullo schermo; qualora avessi associato al tuo account più di un dispositivo, seleziona quello corretto, premendo sulla relativa icona visibile in alto.
Adesso, per bloccare il dispositivo, premi sull’apposita voce che vedi sullo schermo, imposta un messaggio e/o un numero di telefono a cui puoi essere contattato qualora il device fosse ritrovato, premi nuovamente sul pulsante Blocca il dispositivo e immetti la password del tuo account Google, per uscire da quest’ultimo e bloccare istantaneamente l’accesso al telefono.
Se ritieni di non avere più alcuna speranza di recuperare il tuo smartphone, puoi cancellare la memoria del device e rimuovere tutti i dati sensibili contenuti al suo interno: per procedere, ritorna alla mappa di Trova il mio dispositivo, premi sul pulsante Resetta dispositivo per due volte consecutive e, quando richiesto, inserisci le credenziali dell’account Google, per avviare il ripristino. Attenzione, questa è un’operazione irreversibile che cancella tutti i dati presenti sul telefono e lo rende non rintracciabile da remoto.
Se al momento non hai un computer a portata di mano, puoi accedere a Trova il mio dispositivo di Google anche da altri smartphone e tablet Android usando l’apposita app che ti ho appena linkato. Il suo funzionamento è praticamente identico a quello della versione Web del servizio.
Come già detto, questa procedura può essere messa in atto su tutti i dispositivi provvisti di servizi Google ed è valida, tra le altre cose, anche per bloccare telefono Xiaomi rubato. Tuttavia, esistono dei sistemi antifurto alternativi a quello di Google, come per esempio Trova dispositivo personale di Samsung, oppure Trova dispositivo di HUAWEI.
Come bloccare telefono rubato: Samsung
Se poi hai smarrito uno smartphone Samsung, puoi altresì affidarti al già menzionato Trova dispositivo personale, a patto che sul telefono da bloccare sia stato preventivamente configurato un account Samsung Cloud. Dunque, per cominciare, collegati a questo sito Web, premi sul pulsante Accedi e specifica le credenziali del profilo Samsung in uso sul device da bloccare, all’interno degli appositi campi.
Con un pizzico di fortuna, nel giro di alcuni istanti, dovresti visualizzare l’ultima posizione occupata dal dispositivo all’interno della mappa che compare sullo schermo; per rendere il telefono inutilizzabile, premi sul pulsante Blocca, poi sul bottone Successiva e, quando richiesto, inserisci un PIN di sblocco per due volte consecutive. Per finire, premi nuovamente su Blocca, in modo da rendere lo smartphone immediatamente inutilizzabile.
Se poi ritieni che il tuo telefono sia ormai irrecuperabile, ti consiglio di effettuare un ripristino completo da remoto: ricorda, però, che si tratta di un’operazione irreversibile, che elimina tutti i dati presenti in memoria e rende lo smartphone non rintracciabile. Per procedere, premi sul pulsante Cancella dati residente sulla mappa di Trova dispositivo personale e poi sul bottone Cancella, per completare l’operazione. Maggiori info qui.
Come bloccare telefono rubato: HUAWEI
Da qualche anno a questa parte, gli smartphone HUAWEI sono del tutto sprovvisti di servizi Google. Tuttavia, ti farà piacere sapere che anche HMS, ossia l’insieme di servizi di Android proprietario di HUAWEI, integra un sistema antifurto in grado di localizzare, bloccare o ripristinare qualsiasi dispositivo da remoto. Anche in questo caso, è indispensabile che sullo smartphone da bloccare sia stato precedentemente configurato un account HUAWEI.
Tutto chiaro? Benissimo, vediamo come procedere. Per prima cosa, apri il sito Internet di HUAWEI Cloud, effettua il login inserendo le credenziali dell’account HUAWEI in uso sul telefono da bloccare e, ad accesso completato, premi sulla voce Trova dispositivo, che compare nella console amministrativa.
Ora, se necessario, scegli lo smartphone da bloccare all’interno della lista che ti viene proposta, premi sui pulsanti Modalità persa e Continua e digita un numero di telefono presso il quale essere contattato in caso di ritrovamento, all’interno dell’apposito campo; successivamente, apponi il segno di spunta accanto all’opzione Avvisa quando il dispositivo è bloccato, premi sui pulsanti Avanti e OK e il gioco è fatto.
In casi estremi, se proprio ritieni che lo smartphone non possa essere più recuperato, puoi servirti della funzione Rimuovi i dati, anch’essa disponibile in HUAWEI Cloud, per cancellare tutti i dati dal dispositivo e riportarlo allo stato di fabbrica. Maggiori info qui.
Come bloccare telefono rubato: iPhone
Se poi il tuo è un iPhone, puoi servirti del sistema antifurto Dov’è al fine di localizzare, bloccare ed eventualmente ripristinare il dispositivo. A partire da iOS 15, le cose per i malintenzionati si sono ulteriormente complicate: i “melafonini” dotati della summenzionata versione del sistema operativo, oppure di un’edizione successiva, possono essere rintracciati anche se sono spenti oppure offline.
Ciò succede grazie alla nuova rete di localizzazione introdotta di recente dal colosso di Cupertino, usata anche dagli AirTag, la quale è in grado di individuare i dispositivi persi tramite altri apparecchi a marchio Apple presenti nelle vicinanze. Una vera e propria grana per i ladri dell’ultima ora, non c’è che dire!
Ad ogni modo, per bloccare l’iPhone, collegati alla home page del servizio Trova il mio iPhone ed esegui l’accesso all’ID Apple configurato sul telefono da bloccare, inserendone le credenziali nei campi preposti. A login completato, premi sulla voce Trova iPhone, inserisci nuovamente la password dell’ID Apple e seleziona il telefono da localizzare, premendo sulla voce Tutti i dispositivi residente in alto.
Dopo alcuni secondi, verrà caricata una mappa indicante l’attuale posizione del telefono, oppure l’ultima rilevata; per avviare la fase di blocco, premi sul pulsante Modalità smarrito, inserisci un numero di telefono presso il quale essere rintracciato in caso di ritrovamento (è facoltativo), premi sul pulsante Avanti e, se lo desideri, inserisci un messaggio da mostrare sulla schermata di blocco.
Quando sei pronto, premi sul pulsante Fine e il gioco è fatto: a seguito di questa operazione, l’iPhone verrà immediatamente bloccato e non potrà più essere usato, a meno di non inserire il codice di sblocco corrente. Qualora ritenessi impossibile il recupero del tuo smartphone, provvedi a cancellare la memoria del “melafonino” selezionando, invece, l’opzione Inizializza l’iPhone. Anche in questo caso — così come su Android — l’operazione è irreversibile e comporta l’impossibilità di localizzare nuovamente il telefono da remoto.
Laddove non avessi accesso a un computer e/o a un browser compatibile con l’uso di iCloud, ma possiedi (o ti è possibile usare) un altro dispositivo prodotto da Apple, puoi sfruttare la funzione Aiuta un amico dell’applicazione Dov’è: te ne ho parlato, nel dettaglio, all’interno della mia guida su come localizzare l’iPhone di un amico.
Come bloccare telefono rubato con codice IMEI
Quando si subisce il furto di un cellulare, oltre che tentare di bloccarlo da remoto, è di fondamentale importanza richiedere il blocco della SIM e del codice IMEI. Bloccando la SIM avrai la possibilità di richiedere una nuova scheda senza perdere il tuo numero di telefono (pagando una somma di circa 10 euro), mentre facendo bloccare il codice IMEI del cellulare renderai quest’ultimo inutilizzabile su tutta la rete mobile nazionale.
Per richiedere il blocco della SIM, non devi far altro che contattare il tuo operatore telefonico, seguire le indicazioni del servizio automatico e selezionare l’opzione riguardante furto e smarrimento. Avrai così l’opportunità di parlare con un operatore in carne e ossa e richiedere il blocco della tua SIM, che arriverà in maniera tempestiva dopo un breve processo di verifica della tua identità. Qualora avessi delle difficoltà delle difficoltà nel metterti in contatto con il tuo operatore, prova a seguire le indicazioni contenute nelle mie guide su come chiamare un operatore TIM, Vodafone, WINDTRE, Iliad e Fastweb.
La procedura di blocco del codice IMEI è leggermente più articolata. Devi innanzitutto risalire al codice andando a controllare nella confezione del telefono oggetto di furto. Se nella confezione del dispositivo non c’è alcuna etichetta con il codice IMEI, prova a collegarti ai seguenti siti Internet oppure a usare le applicazioni che sto per consigliarti e dovresti riuscire a recuperare ugualmente l’IMEI.
- Se hai perso uno smartphone Android, apri Trova il mio dispositivo di Google, seleziona lo smartphone che ti è stato sottratto dalla lista di quelli configurati (se necessario) e premi sul pulsante (i) corrispondente al suo nome, per visualizzarne il codice IMEI.
- Se hai perso un iPhone, puoi ottenere l’informazione direttamente dalla pagina di gestione dell’ID Apple. Dopo aver aperto quest’ultima, effettua l’accesso al tuo account, porta a termine l’autenticazione a due fattori (se necessario), premi sulla voce Dispositivi e premi sulla scheda contenente il nome dell’iPhone smarrito.
Se qualche passaggio non ti è chiaro e/o hai bisogno di indicazioni più approfondite, consulta il mio tutorial su come risalire al codice IMEI, nel quale trovi tutto spiegato con dovizia di particolari.
Una volta recuperato l’IMEI del telefono, devi rivolgerti alle autorità di Pubblica Sicurezza e denunciare il furto del cellulare, dopodiché devi recarti sul sito Internet del tuo operatore telefonico e compilare il modulo per richiedere il blocco del codice IMEI, al quale dovrai allegare anche una copia della denuncia effettuata presso le autorità competenti. Per maggiori dettagli circa la procedura da seguire, continua a leggere e segui le indicazioni relative al tuo operatore telefonico.
- TIM — collegati a questa pagina del sito TIM, individua la voce Richiesta di blocco e sblocco IMEI per apparati rubati o smarriti e premi sul pulsante Compila relativo a quest’ultimo. Compila dunque il modulo che ti viene proposto e invialo utilizzando l’apposito bottone. Se non sei iscritto alla piattaforma MyTIM, clicca sul pulsante Scarica anziché su quello “Compila” in modo da scaricare il modulo offline, stampalo, compilalo e spediscilo via posta all’indirizzo TIM Servizio Clienti Casella Postale 555 00054 – FIUMICINO RM.
- Vodafone — collegati a questo sito Web e, se sei iscritto al sito di Vodafone, premi sulla voce Procedi con la richiesta online corrispondente al riquadro Richiesta di blocco/sblocco del telefono in caso di furto o smarrimento. Compila dunque il modulo che ti viene proposto, allegando i documenti richiesti e premi sul pulsante Invia, per concludere. In alternativa, premi invece sulla voce Modulo per l’autocertificazione compilato e firmato, situato sempre nella stessa pagina, e invialo insieme alla copia della denuncia effettuata alle Autorità e alla copia fronte-retro di un documento di identità valido all’indirizzo Servizio Clienti — Casella Postale 190 — 10015 — Ivrea (TO) oppure a mezzo PEC, all’indirizzo vodafoneomintel@pocert.vodafone.it.
- WINDTRE — scarica il modulo di richiesta blocco/sblocco del telefonino rubato/smarrito da questa pagina, stampalo, compilalo e spediscilo via posta insieme a una copia del documento d’identità all’indirizzo Wind Tre S.p.A. — CD MILANO RECAPITO BAGGIO, Casella Postale 159, CAP 20152 Milano (MI).
- Iliad — collegati alla sezione modulistica del sito di Iliad, scarica il modulo di richiesta di blocco/sblocco della SIM iliad e del codice IMEI, compilalo in tutte le sue parti e invialo, unitamente a una copia del documento d’identità e a una copia della denuncia di furto o smarrimento della SIM e del dispositivo mobile al numero di fax 02.30377960 o all’indirizzo postale Iliad Italia S.p.A., CP 14106, 20146 Milano.
- Fastweb Mobile — collegati a questo sito Web, scarica il modulo di blocco/sblocco per smartphone, tablet e router Wi-Fi premendo sull’apposita voce situata in fondo alla pagina e, dopo averlo compilato, invialo tramite email all’indirizzo consumer.mobile@fastweb.it, allegando una copia della denuncia di furto e una copia di un documento d’identità valido.
- PosteMobile — scarica il modulo per richiesta blocco/sblocco codice IMEI da questa pagina, stampalo, compilalo e spediscilo via fax al numero 800.074.470, oppure all’indirizzo Casella Postale 3000 – 37138 Verona (VR), insieme a una copia di un documento di identità valido e del codice fiscale.
Per ricevere informazioni circa lo stato della pratica, prova a far passare qualche giorno e a contattare telefonicamente l’operatore.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.