Come capire quanto consuma un elettrodomestico
“Sono stufo, ora voglio vederci chiaro!” Se è questa la frase che hai pronunciato dopo aver aperto la tua ultima bolletta della luce, immagino che l'importo che ti è stato addebitato sia piuttosto elevato, vero? Beh, non è questo il tempo di disperarsi: la cosa migliore che puoi fare in questi casi per evitare di ritrovarti a pagare un'altra bolletta “salata” è capire da cosa derivano i consumi che hanno fatto lievitare l'importo della fattura.
Come dici? Ti piacerebbe che per l'appunto ti spiegassi come capire quanto consuma un elettrodomestico, in quanto pensi che il “colpevole” dell'accaduto sia un apparecchio che pensi possa essere particolarmente energivoro? Bene, allora concentrati sulla lettura di questo articolo.
Nelle prossime righe, infatti, ti mostrerò un semplice calcolo matematico che ti consentirà di capire, grossomodo, quanto incide un elettrodomestico sui tuoi consumi energetici mensili e, di conseguenza, sulla bolletta della luce. Ti mostrerò anche alcuni dispositivi smart che potrebbero aiutarti a tale scopo. Buona lettura e in bocca al lupo!
Indice
- Come calcolare quanto consuma un elettrodomestico
- Strumenti smart per monitorare i consumi di un elettrodomestico
Come calcolare quanto consuma un elettrodomestico
Per calcolare quanto consuma un elettrodomestico, basta effettuare un semplice calcolo matematico che tenga conto dei seguenti fattori: la potenza in kW del singolo elettrodomestico (che nella formula contrassegnerò con PkW) e il suo tempo di utilizzo mensile (che nella formula contrassegnerò con TM).
Prima di mostrarti le formule da usare e farti un esempio pratico di come procedere, tieni presente che, nel prendere in considerazione i consumi di elettrodomestici che hanno diversi livelli di potenza e/o che non hanno un consumo fisso nel tempo, in quanto a motivo del loro uso alternano fasi di maggior dispendio energetico con fasi di minor dispendio (come la lavatrice e la lavastoviglie tanto per intenderci), il risultato che verrà fuori dal calcolo sarà approssimativo. Ciò detto, vediamo le formule da usare per renderti conto dei consumi dei tuoi apparecchi elettronici.
La “formula” che devi utilizzare per eseguire il calcolo del consumo mensile dell'elettrodomestico è la seguente.
PkW x TM = CE
(CE sta per il consumo dell'elettrodomestico)
Una volta che avrai compreso quanto consuma l'elettrodomestico oggetto del tuo calcolo, potrai utilizzare questo dato per calcolare quanto incide sulla bolletta della luce, usando quest'altra formula.
CE x CMB = SE
(CMB sta per il costo medio della bolletta; SE sta per la spesa energetica imputabile all'elettrodomestico)
Se sei un po' confuso da tutte queste formule, ti faccio un esempio pratico per capire meglio: mettiamo il caso che tu abbia un tostapane che ha una potenza di 800 W. La prima cosa che devi fare è convertire questo dato in kW, così da poter rispettare la formula che ti ho dato prima. Per riuscirci basta dividere x 1.000 il valore espresso in W.
Successivamente, prendi questo dato e moltiplicalo per il totale di ore che lo usi ogni mese, ad esempio 15. Così facendo, il calcolo sarà di 0,8 kW x 15 ore = 12 kWh.
Dal momento che kWh rappresenta la quantità di chilowatt consumata in un'ora ed è l'unità di misura utilizzata in bolletta, ora possiamo anche calcolare quanto è costato tenere acceso l'elettrodomestico del nostro esempio.
Per riuscirci applichiamo la seconda formula, facendo finta che il costo medio unitario della bolletta (che a sua volta può essere calcolato dividendo il costo della bolletta per il consumo effettivo avuto) sia di 0,3 euro/kWh. Per capire quanto ha consumato il tostapane del nostro esempio, basta fare il seguente calcolo: 12 kWh x 0,3 euro/kWh = 3,60 euro/mese. Non è stato poi così complicato, vero?
Strumenti smart per monitorare i consumi di un elettrodomestico
Esistono anche alcuni strumenti smart per monitorare i consumi di un elettrodomestico e, a differenza del calcolo presentato nel capitolo precedente, risultano estremamente precisi e affidabili anche nel calcolare i consumi di apparecchi che vengono usati con fasi di potenza alternata, come forni, microonde, ventilatori, lavatrici, lavastoviglie e così via.
Tra questi strumenti ci sono ad esempio le prese smart che, oltre a essere controllabili a distanza, in alcuni casi possono monitorare i consumi.
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I consumi registrati da questi dispositivi smart, poi, vengono inviati ad apposite app per monitorare i consumi (ad esempio l'app Smart Life disponibile per Android e iOS/iPadOS), che sono così in grado di mostrare report giornalieri, settimanali e mensili, utili per avere un quadro completo dei propri consumi energetici.
Dopo che ti sarai procurato la presa smart a cui collegare l'elettrodomestico di cui vedere i consumi energetici, scarica l'app companion che consente di configurarla, poi avviala e crea il tuo account seguendo i passaggi che ti vengono mostrati a schermo, nella sua pagina di benvenuto.
Solitamente, per procedere alla configurazione di una presa smart bisogna scansionare il QR code presente sulla stessa e rispondere alle domande che ti vengono poste in merito a eventuali cambiamenti di stato dei LED presenti su di essa. Nel compiere queste operazioni, assicurati che la presa smart e il dispositivo da cui stai agendo si connettano alla stessa rete Wi-Fi da 2.4 GHz.
Una volta che la presa smart sarà configurata e connessa alla sua app, provvedi a selezionare il suo nome e poi recati nella sezione dedicata ai consumi della stessa, toccando la scheda relativa al monitoraggio del consumo attuale, settimanale, mensile, etc.
Se vuoi istruzioni specifiche in merito a come configurare la presa smart in tuo possesso e come vederne i consumi, fai una ricerca su Google oppure su YouTube usando termini quali “come configurare [marca/modello della tua presa smart]” e “come vedere consumi [marca/modello della tua presa smart]” e vedi se trovi indicazioni al riguardo, magari sul sito del produttore dell'apparato smart oppure sul suo canale YouTube ufficiale.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.