Come capire se il Mac ha un virus
Uno di principali dubbi che attanaglia gli utenti Mac attenti alle problematiche relative alla sicurezza è come capire se si è stati “conteggiati” da malware, adware e virus in generale capaci di rubare dati personali, password, foto e contenuti di vario genere senza che sia possibile rendersene consto. Proprio per tale ragione, oggi ho deciso di scrivere questo mio tutorial tutto incentrato su come capire se il Mac ha un virus. Se la cosa ti interessa, prenditi dunque qualche minuto di tempo libero, mettiti bello comodo dinanzi il tuo fido computer a marchio Apple e leggi attentamente le indicazioni che sto per fornirti.
Partendo dal presupposto fondamentale che il caro vecchio mito secondo cui i Mac sono a prova di virus è da sfatare in quanto le minacce informatiche per i computer a marchio Apple esistono e i fatti degli ultimi anni lo hanno ben dimostrato ma che comunque l’azienda della “mela morsicata” riesce quasi sempre a intervenire in maniera tempestiva bloccando le falle che saltuariamente minacciano le sue macchine e che in ogni caso si tratta di una situazione decisamente molto meno comune che su Windows e altre eventuali piattaforme, ci sono comunque delle avvisaglie e degli strumenti ad hoc che possono permettere di capire se il Mac in uso è stato infettato. Sempre a proposito di strumenti, sono ovviamente disponibili delle risorse che, qualora il computer fosse stato attaccato da questa o da quell’altra minaccia informatica possono permettere di far fronte alla cosa.
Detto ciò, con questo mio articolo cercherò quindi di indicarti sulla base di che cosa è possibile capire se il Mac è stato preso di mira da una minaccia informatica oltre che come fare per sbarazzarsene e per prevenire il verificarsi di una situazione di questo tipo in modo tale da andare ad agire a monte e non a valle, come si suol dire. In tutti i casi, non hai di che preoccuparti, non dovrai fare nulla di particolarmente complicato o che comunque sia fuori dalla tua portata. Tutte le istruzioni che trovi qui di seguito possono essere messe facilmente in pratica da chiunque, sia dai più esperti in fatto di nuove tecnologie che dai meno serrati al riguardo. Buona lettura!
Indice
Segnali di allerta
Sulla base di quanto affermato in apertura, chiedersi come capire se il Mac ha un virus è cosa più che lecita. Per trovare una risposta, il sistema più semplice e immediato consiste senza dubbio alcuno nel rivolgersi ad apposti programmi antivirus in grado di effettuare la scansione del computer (quelli che trovi indicati nel passo successivo) ma prima di arrivare a questo ci sono altri “segnali” che è possibile prendere in esame per avanzare una possibile ipotesi di “contagio”.
Le avvisaglie che devo far sospettare il fatto che macOS sia stato intaccato da un virus sono la comparsa sistematica di eventuali strani avvisi all’apertura dei browser impiegati di solito per navigare in rete e un’eccessiva lentezza del computer. In entrambi i casi, dare uno sguardo ai processi in esecuzione può essere indubbiamente utile per farsi un’idea di ciò che sta realmente accadendo al Mac.
Per riuscirci, puoi usare il tool “di serie” Monitoraggio attività, che permette di monitorare tutti i processi in esecuzione e che quindi può permetterti di analizzare se ci sono programmi sospetti in esecuzione. Per servirtene, avvia lo strumento dalla cartella Altro del Launchpad dopodiché verifica quali son i processi in vetta nelle varie schede disponibili (CPU, Memoria, Energia, Disco e Rete). Se trovi dei nomi sospetti o che comunque non riesci a ricondurre a qualcosa di familiare, selezionali e poi clicca sul pulsante “i” in alto a sinistra per ottenere maggiori dettagli.
Se neppure in questo modo riesci a saperne di più, effettua una ricerca in rete digitando il nome del processo di riferimento su Google. Così facendo, potresti incappare in qualche forum di esperti o di utenti che hanno avuto i tuoi stessi dubbi e schiarirti subito le idee al riguardo oltre che, qualora si trattasse realmente di un virus, ricevere dritte esatte per procedere con la rimozione.
Effettuare una scansione antivirus
Come anticipato nel passo precedente, il miglior sistema per capire se il Mac ha un virus consiste nell’eseguire una scansione antivirus, appunto. Questo, è però bene sottolinearlo, non vuole dire per forza di cose dover attivare un monitoraggio antivirus continuo sul Mac che, oggigiorno, per quel che concerne macOS, non trova ancora grande utilità… almeno non per gli utenti domestici che non fanno un uso “spericolato” del computer. Ciò detto, è possibile provare delle applicazioni in grado di eseguire scansioni on-demand e verificare così, all’occorrenza, la presenza di malware sul Mac senza appesantirne le prestazioni in maniera costante. Ecco qualche esempio.
CleanMyMac
Vai alla ricerca di una soluzione efficace per proteggere il tuo Mac dai malware? CleanMyMac rappresenta una risposta completa alle tue esigenze di sicurezza informatica. Questo potente strumento all-in-one, completamente localizzato in italiano, va oltre la semplice protezione antimalware, offrendo un pacchetto completo per la manutenzione del tuo computer Apple.
Per quanto riguarda i costi, CleanMyMac offre diverse opzioni di acquisto flessibili. Puoi iniziare con un periodo di prova gratuito di 7 giorni, durante il quale avrai accesso a tutte le funzionalità. Al termine della prova, potrai scegliere tra un abbonamento annuale di circa 40 euro o una licenza una tantum di circa 120 euro per un singolo Mac. In alternativa, esiste una terza opzione particolarmente interessante: l’abbonamento a Setapp di MacPaw, che a 9,99$/mese (dopo una prova gratuita di 7 giorni) ti dà accesso non solo a CleanMyMac, ma a un’intera suite di applicazioni premium per macOS. Con un piccolo supplemento mensile, puoi estendere l’accesso anche ai dispositivi iOS/iPadOS.
Il processo di installazione inizia dal sito ufficiale del programma. Una volta sulla pagina principale, cerca il pulsante per provare il software gratuitamente. Dopo averlo selezionato, verrai guidato attraverso alcune scelte importanti: dovrai decidere tra abbonamento annuale e acquisto una tantum, oltre a specificare il numero di Mac su cui intendi utilizzare il software.
La configurazione dell’account richiede attenzione particolare alla creazione delle credenziali personali, che includono il tuo indirizzo email e una password sicura. Successivamente, dovrai inserire i dati geografici come Paese e CAP prima di procedere alla selezione del metodo di pagamento valido, che può essere carta di credito, PayPal o Apple Pay.
Una volta scaricato il file DMG di CleanMyMac, l’installazione prosegue con il trascinamento dell’icona nella cartella Applicazioni del tuo Mac. Il primo avvio richiede alcuni passaggi di configurazione essenziali: dovrai innanzitutto confermare l’apertura del software e accettare l’informativa sulla privacy. Sarà poi necessario concedere i permessi necessari per l’accesso ai file e alle cartelle di sistema.
Nel caso tu possegga già una licenza, l’attivazione può essere completata cliccando sulla voce apposita in alto a destra e poi su Possiedo già una licenza nell’angolo superiore destro. Il processo richiederà l’inserimento del tuo indirizzo email, seguito dal codice di verifica che riceverai. Dovrai anche fornire la password del tuo account e il tuo nome per finalizzare l’attivazione del software.
Per sfruttare appieno le capacità antimalware del programma, dovrai accedere alla sezione Protezione dalla barra laterale. La personalizzazione delle impostazioni di sicurezza avviene attraverso il pulsante Configura scansione, dove potrai gestire diverse funzionalità di protezione. Tra queste, troverai l’attivazione del monitoraggio malware e il controllo delle minacce in background. Potrai anche configurare il software per scansionare file DMG, analizzare allegati delle email, effettuare controlli su archivi compressi e proteggere il sistema quando decidi di scansionare unità USB.
Per avviare la scansione antimalware, nella sezione Protezione clicca sul pulsante Scansiona. Il software procederà con l’analisi approfondita del tuo sistema e, qualora vengano rilevate potenziali minacce, ti chiederà di confermare la loro rimozione per garantire la sicurezza e la protezione del tuo Mac.
Per approfondire la conoscenza di tutte le funzionalità offerte da CleanMyMac, è disponibile una guida specifica su CleanMyMac, dove troverai informazioni dettagliate su ogni aspetto del programma.
Malwarebytes Anti-Malware For Mac
Per quel che concerne la specifica individuazione e rimozione dei malware ti consiglio invece di affidarti a Malwarebytes Anti-Malware For Mac. È la versione per computer Apple di uno dei migliori antimalware disponibili per PC Windows. Agisce in modalità on-demad e non richiede competenze tecniche specifiche. Inoltre, è in grado di rimuovere in modo automatico le minacce scovate. È gratis ma eventualmente è disponibile in una variante a pagamento che va ad analizzare il sistema in tempo reale e che offre ulteriori features per la sicurezza.
Per usarlo, tanto per cominciare effettuane il download collegandoti al suo sito Internet ufficiale e facendo clic sul bottone verde Download gratuito (oppure su quello Acquista subito se preferisci optare per la versione a pagamento dell’applicazione). A scaricamento completato, apri il pacchetto .pkg che hai ottenuto e procedi all’installazione del software. Clicca, quindi, sul pulsante Continua tre volte di seguito, prosegui cliccando su Accetta e Installa, fornisci la password di amministrazione del Mac e, al termine dell’installazione, fai clic prima sul pulsante Chiudi e poi su Sposta.
Ora, clicca sul pulsante Inizia subito, poi su quelli per indicare di star utilizzando computer personale, di voler procedere con la Malwarebytes Free e di voler aprire il programma senza inserire l’indirizzo email. In seguito, devi conferire al software i permessi necessari per accedere al disco: per fare ciò, apri Preferenze di sistema, vai su Sicurezza e Privacy, clicca sul lucchetto collocato in basso a sinistra e immetti la password del Mac. In seguito, vai su Accesso completo al disco e spunta la casella relativa a Malwarebytes.
Ora, torna in Malwarebytes e clicca sul pulsante Scansione per avviare una scansione completa del Mac. Se non vuoi la protezione in tempo reale (disponibile in prova gratuita), sposta su disattiva le relative opzioni presenti nel menu principale dell’applicazione.
VirusTotal Uploader
Hai bisogno di controllare alcuni file da condividere con dei PC Windows? Allora ti consiglio di affidarti a VirusTotal Uploader. Trattasi di una piccola (ma decisamente funzionale!) applicazione gratuita che consente di caricare i file su VirusTotal, il servizio online tramite il quale è possibile controllare i file con i motori di oltre 50 antivirus e antimalware in simultanea. Si può usare direttamente dal browser senza installare alcun software sul computer, ma tramite il programma che ti ho appena segnalato è molto più comodo e veloce.
Per scaricare VirusTotal Uploader sul tuo Mac, collegati alla pagina per il download e clicca sul link Download the app here. A download ultimato, apri il pacchetto .dmg che contiene VirusTotal Uploader e trascina l’icona di quest’ultimo nella cartella Applicazioni di macOS. Successivamente fai clic destro sull’icona del programma e scegli la voce Apri dal menu che appare (quest’operazione va effettuato solo al primo avvio, le volte successive potrai aprire l’app così come fai di solito con tutte le altre).
Ora che visualizzi la finestra di VirusTotal Uploader sulla scrivania, devi accettare le condizioni d’uso del software, selezionare il file da controllare con il mouse, trascinalo nella finestra dell’applicazione e aspettare che ti venga mostrato il responso della scansione. Nella colonna contrassegnata dalla voc Detections troverai tutti i numeri dei risultati positivi ottenuti dal file. Per ottenere maggiori dettagli, clicca sul link che si trova nella colonna Permalink.
Buoni consigli per evitare problemi
Per concludere, desidero fornirti alcuni utili consigli che a mio avviso faresti bene a prendere in seria considerazione per evitare problematiche sparse a prescindere da metodiche e strumenti vari per individuare la presenza di virus sul tuo Mac. Si tratta essenzialmente di dritte legate al buonsenso, nulla di complesso insomma.
- Attivare Gatekeeper — Hai mai sentito parlare di Gatekeeper? No? Non c’è problema, posso spiegarti io di cosa si tratta. È una funzione inclusa in tutte le versioni più recenti di macOS che rafforza i controlli malware presenti nel sistema operativo Apple impedendo l’esecuzione di applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati. Per impostazione predefinita la funzione dovrebbe essere già abilitata ma a fronte di un maggior grado di sicurezza ti invito in ogni caso a verificare che sia realmente in questo modo (a partire da macOS High Sierra può essere disattivata solo agendo da Terminale) e in caso contrario a rimediare. Per riuscirci, recati in Preferenze di sistema, clicca sull’icona di Sicurezza e Privacy, seleziona la scheda Generali e assicurati che sia selezionata l’opzione App Store e sviluppatori identificati. In caso contrario, clicca sul lucchetto che sta in basso a sinistra, digita la password del tuo account utente su macOS, clicca su Sblocca e seleziona App Store (per consentire solo le app provenienti dal Mac App Store) oppure App Store e sviluppatori identificati (per consentire le app provenienti dal Mac App Store e da fonti esterne ma certificate da Apple).
- Installare app attendibili — Non installare applicazioni provenienti da fonti dubbie è un altro fondamentale passo da compire per evitare l’insorgenza di problemi sul Mac legati alla sfera della sicurezza. Proprio per questo, non posso far altro se non suggerirti scaricare solo le app presenti sul Mac App Store (quindi quelle che sono state verificate direttamente da Apple) e quelle provenienti da sviluppatori attendibili (es. Microsoft e Adobe).
- Evitare l’uso di Flash Player e Java — Altra cosa che ti sconsiglio vivamente di fare è quella di installare e usare plugin quai Flash Player e Java che vengono sempre più spesso impiegati dai malintenzionati come veicolo per gli attacchi informatici. Trattasi di tecnologie ormai in buona parte obsolete e che possono essere tranquillamente rimpiazzate da altri standard, come ad esempio l’ampiamente apprezzato HTML5. Ci sono poi programmi che integrano drittamente l’uso di uno o entrambi i plugin (es. Google Chrome integra Flash Player) senza che sia necessario installare ulteriori risorse su Mac.
- Installare gli aggiornamenti — Apple rilascia specifici aggiornamenti per macOS su base regolare tramite i quali, oltre che essere introdotte nuova funzioni, vengo corretti bug e chiuse eventuali falle di sicurezza. Per cui, un altro imprescindibile suggerimento per evitare problematiche varie sul tuo Mac consiste nell’andare a installare tutti gli aggiornamenti che vengono resi disponibili per lo stesso. Per attivare l’installazione automatica degli aggiornamenti per macOS e per le app, apri Preferenze di sistema, vai su Aggiornamento software e apponi il segno di spunta accanto alla voce Mantieni il Mac aggiornato automaticamente. Dopodiché fai clic sul pulsante Avanzate e seleziona tutte le voci disponibili: Cerca aggiornamenti, Scarica i nuovi aggiornamenti quando disponibili, Installa aggiornamenti macOS, Installa gli aggiornamenti delle app da App Store e Installa i file dei dati di sistema e agli aggiornamenti di sicurezza. Se utilizzi una versione di macOS precedente alla 10.14 Mojave, devi seguire una procedura diversa: avvia il Mac App Store, accedi alla Aggiornamenti in alto a destra, verificare la disponibilità di eventuali update e pigia sul relativo pulsante Aggiorna. Se lo trovi più comodo, puoi anche abilitare il download automatico degli aggiornamenti recandoti in Preferenze di sistema, cliccando su App Store e selezionando le voci Verifica aggiornamenti automaticamente, Scarica gli aggiornamenti disponibili in background e Installa i file dei dati di sistema e gli aggiornamenti di sicurezza.
Articolo realizzato in collaborazione con MacPaw.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.