Come capire se si è stati truffati
Hai comprato qualcosa su Internet ma, dopo lunghe attese, ancora non è arrivato nulla, con il pacco che sembra svanito nel nulla. Peggio ancora, il sito in questione non risponde alle tue email, non sembra dare alcun segno di vita e inizi a scorgere qualcosa di sospetto.
Non è che ti hanno truffato? In effetti nel mondo moderno è facile imbattersi in vere e proprie truffe sul Web (ma non solo), con prodotti e servizi che non servono a nulla o che proprio non esistono, facendoti sperperare dei soldi invano.
Ma come capire se si è stati truffati? Una domanda più che legittima da porsi, visto che spesso non è affatto facile rendersene conto. Per questo ho deciso di scrivere una guida che ti permetterà di scorgere le avvisaglie di una truffa, possibilmente prima che venga perpetrata o, come magra consolazione, una volta che già ha fatto i suoi danni (con la possibilità di tentare di correre ai ripari).
Indice
Come capire se si è stati truffati online
Vediamo tutte quelle avvisaglie della truffa che non danno la certezza matematica che sia davvero tale, ma una forte prova per suggerire prudenza.
Troppo bello per essere vero
La prima avvisaglia di una truffa è certamente la perfezione incredibile dell’offerta, la quale promette la luna direttamente sul divano di casa tua. Se c’è un qualcosa che sembra troppo bello per essere vero, significa che non lo è.
Corsi per diventare ricchi subito (generalmente è vero, ma per chi lo vende), prodotti costosi a prezzi incredibilmente bassi o regalati (hey, hai vinto un telefono), grandi brand che fanno improvvisamente svendite incredibili, cure miracolose e ogni altro genere di trucco o scorciatoia che miracolosamente ti dà proprio quello che desideravi a un decimo del prezzo o senza sforzo, al 99% è una truffa.
Nella vita raramente qualcuno regala qualcosa, figuriamoci i grandi brand che non hanno alcuna necessità di svendere i loro preziosi beni. Questo vale anche per le email che ti dicono che sei stato selezionato come vincente di qualcosa, che ti dicono che ti daranno tanti soldi se prima paghi una piccola cifra per sbloccare il trasferimento di denaro e tutte quelle situazioni che, a mente fredda, è chiaro siano false ma potrebbero far leva sull’emozione del momento per farti abbassare la guardia.
Controllare l’affidabilità del sito
Passando ora a qualcosa di un po’ più pratico, vediamo qualche soluzione per capire se un sito sconosciuto o conosciuto per sentito dire sia effettivamente una truffa o meno. Devi sapere infatti (ma magari già lo sai) che ci sono siti di recensioni di altri siti, dove puoi abbastanza facilmente farti una idea sulla bontà delle pagine Web dalle quali vuoi fare acquisti.
Un esempio è Trustpilot, famosissimo portale dove si possono lasciare recensioni di altri servizi Web. Questo vale per gli ecommerce, per le banche online, per i venditori di corsi e quant’altro. Se si trova online ed è minimamente famoso, è probabile che abbia una pagina su Trustpilot.
Per verificare il servizio in questione e la sua bontà, non devi far altro che collegarti alla pagina principale di Trustpilot. Da qui scrivi il nome o l’indirizzo del servizio Web nella barra di ricerca e clicca sul risultato pertinente per vedere la pagina dedicata.
Qui troverai il punteggio medio degli utenti che hanno lasciato una recensione, i cui testi si trovano tutti sotto disponibili per la lettura. Ora, non è che automaticamente un punteggio basso su Trustpilot significhi truffa e uno alto scagioni da qualsiasi accusa, occorre soppesare un po’ quello che c’è scritto. Se tutti si lamentano di una interfaccia del sito (tanto per fare un esempio) pessima e poco intuitiva, vuol solo dire che quel sito sarà fatto male, ma non che sia truffaldino.
Viceversa se ci sono 3/4 recensioni in totale tutte con il voto di 5 su 5 e che cantano le lodi del sito, non vuol dire che siano legittime. I creatori della truffa potrebbero benissimo averle lasciate di persona, in attesa che i veri utenti lascino un parere veritiero. Inoltre va sottolineato che, con una rapida ricerca su Google, si possono trovare siti che vendono recensioni false su portali come questo, quindi usalo come indizio, ma non come prova.
Ovviamente il mondo non inizia e finisce con Trustpilot, ma ci sono altri siti dove andare a prendere prove di affidabilità. Un esempio? Google Maps, dove un’azienda o un ente con sede fisica è indicato sulla mappa. Qui ci sono presenti delle recensioni dei clienti (o presunti tali dato che tutti possono recensire qualunque cosa), le quali possono dare indizi. Se è una truffa conclamata, probabilmente qualche pessima recensione ci sarà anche qui.
Altra opzione è quella di andare a vedere le recensioni dei clienti precedenti di quel bene o quel venditore. Questo non è presente su siti meno rilevanti ma, per opzioni come Amazon o eBay, puoi facilmente trovare recensioni dei vari venditori e prodotti. Sempre da prendere un po’ con le pinze, ma comunque rilevanti. Se cerchi altri siti di recensioni, ti lascio alla mia guida sul tema.
Controllare URL ed email
Ti è arrivata una email da un servizio di corriere che ti dice che hai un pacco in giacenza e che devi cliccare lì o registrarti là per sbloccarlo? Allora è probabile che stiano cercando di truffarti in un modo molto subdolo per estorcere i tuoi dati.
In queste circostanze, se non hai ordinato nessun pacco, puoi capire immediatamente che è una truffa: il problema è quando, magari, hai davvero un pacco che deve arrivarti (infatti i truffatori puntano su questo) e quindi sei spinto a credere al messaggio e a fare ciò che ti viene detto nella email.
Per fugare alcuni dubbi iniziali ed evitare truffe in tali contesti, controlla l’indirizzo del mittente: è davvero quello ufficiale del corriere? Inoltre, vai sul sito dal quale hai comprato e verifica lo stato della consegna. In ultimo, vai sul sito del corriere e usa il numero di tracciamento del pacco per vedere se effettivamente è stata tentata e fallita la consegna.
Succede la stessa cosa con i siti Internet di ecommerce o marchi più o meno famosi. Cliccando sul link contenuto in una email o un gruppo su app come Telegram, è comparso quello che sembra essere il tuo sito di scarpe preferito che ha improvvisamente lanciato una svendita con tutti i prodotti al 90% di sconto? Non cascarci!
I truffatori creano una copia sputata del sito Web originale e lo usano per fare sconti pazzeschi e rubare i dati delle carte di chi cercherà di pagare. Oppure prenderanno direttamente i soldi del pagamento e spariranno nel nulla.
Questo tipo di truffe è all’ordine del giorno e, quello che è peggio, siti come Google o Facebook finiscono per dargli una mano. Ci sono decine di post e siti sponsorizzati su queste piattaforme di truffe vere e proprie, le quali riescono a sfuggire ai controlli di questi enti.
Controlla l’URL del sito in questione che sta facendo la svendita, vedi se è legittimo o se è qualcosa di strano e non pertinente. Cerca la pagina ufficiale del venditore tra i risultati di ricerca e fidati solo di quella. Anche nella scelta dei canali che segnalano le promozioni, scegli bene: ad esempio puoi affidarti al mio canale Telegram dove segnalo ogni giorno le migliori offerte su Amazon, verificate e reali.
Controllare foto e dati prodotti
Hai trovato uno smartphone o un tablet a un prezzo stracciato su un sito di annunci e hai dubbi sulla sua originalità? Il mio consiglio è richiedere il loro numero di serie e/o IMEI e verificare se i device in oggetto risultano denunciati come rubati, oppure sono semplicemente inesistenti. Queste verifiche si possono fare dai siti dei produttori o su siti dedicati, come ti ho spiegato, per esempio, nei miei tutorial su come verificare se un prodotto Apple è originale, come vedere se un cellulare è stato usato e come verificare se un iPhone è rubato.
Molto importanti sono anche le foto del prodotto o quelle di chi ha messo l’inserzione: molti venditori tendono a utilizzare foto prese da Internet, per avere uno scatto bello e perché, magari, non hanno tempo o voglia di fare una foto. Non è necessariamente un segnale di truffa ma, se già sentissi puzza di marcio, questo potrebbe diventare un ulteriore avvertimento. Prova a fare una ricerca partendo dalle foto “sospette” per vedere se saltano fuori scatti identici già presenti sul Web (e dunque “riutilizzati” dal venditore per camuffare una probabile truffa).
Controllare i movimenti sul conto
Se sei stato truffato, è probabile che cercheranno di prenderti dei soldi (o degli altri soldi), quindi mantieni la vigilanza sul conto. Probabilmente (ma questa non è la regola), cercheranno di effettuare delle piccole operazioni per testare il terreno, magari pochi spiccioli che non desteranno la tua attenzione, per poi colpire duro.
Fortunatamente le banche sono diventate sempre più intelligenti negli anni, con app che ti mandano notifiche, blocchi automatici delle carte in caso di movimentazioni sospette, rimborso del denaro se non è riconducibile a una tua condotta scellerata e molto altro ancora.
Questo aiuta, ma non ti mette certo al sicuro. Verifica spesso il conto corrente e le transazioni anche minuscole, cerca di capire se davvero le hai fatte tu e quando. Se non sei sicuro di qualcosa, blocca immediatamente la carta e fattene mandare una nuova.
Inoltre, per una maggiore sicurezza, puoi usare una banca online come Revolut (della quale ho parlato qui), la quale ti permette di avere delle carte usa e getta per una singola operazione, in modo che non possano fare ulteriori acquisti in caso di truffa. Infine, imposta dei limiti di spesa giornaliera molto stringenti, tipo 100 o 200 euro sulle varie carte. In questo modo, in caso di truffa limiterai i danni e, se ti servirà più margine, potrai sempre provvedere a rialzare questi limiti se questa funzione è disponibile dall’app.
Controllare la spedizione della merce
Questo consiglio sembra fin troppo ovvio, quindi non starò lì a dilungarmi troppo. Quando acquisti un bene online, il venditore che imbastisce la spedizione generalmente fornisce anche il codice di tracciamento della medesima, in modo tale che tu possa vedere dov’è il tuo pacco sul sito del corriere.
Se questo codice non c’è, se sul sito del corriere non esce nulla, se aspetti giorni o settimane (molto più di quanto dichiarava il venditore) e ancora non è arrivato nulla, è probabile che tu sia stato truffato. In questo caso, rivolgiti alle autorità. Per sapere in dettaglio come tracciare un pacco, ti lascio alla mia guida sul tema.
Altri suggerimenti utili per capire se si è stati truffati online
Infine qualche consiglio generico per evitare una truffa o capire se si è stati vittime di una in modo abbastanza inequivocabile.
- Usa un buon antivirus — ma che c’entra? In realtà, come ti ho accennato prima, le email di phishing possono contenere spyware per rubare le password, quindi un buon antivirus dovrebbe permetterti di bloccare ogni software maligno prima che possa fare danni. Se un link di una email o l’accesso a qualche sito di offerte fa scattare la notifica di malware, è probabile che quella sia una truffa. Se cerchi i migliori antivirus, li trovi nella mia guida.
- Richiesta di dati sensibili via email — nessun sito, banca o servizio ti chiederà mai di dare le tue informazioni personali o di eseguire l’accesso tramite una email o tramite qualche canale che non sia la pagina di login. Quindi, se ti è stato chiesto di fornire dati sensibili come la password della banca in un messaggio di posta e tu, in un attimo di distrazione, l’hai inserita, corri a cambiarla immediatamente.
- Accettazione di un contratto “al buio” — quando aziende come quelle energetiche o telefoniche ti vogliono proporre un contratto, la chiamata dev’essere registrata e dovresti ricevere a casa una copia del contratto o un modulo da firmare per accettare l’impegno. Se questi fattori non erano presenti, probabilmente si tratta di una truffa.
- Ricariche su carte prepagate o donazione — se il servizio o il prodotto che hai comprato o che vuoi comprare è stato pagato o ti richiede di pagare con una ricarica su una carta prepagata, con versamenti su conti non appartenenti direttamente alla persona che ha venduto il bene, con una donazione su PayPal, la cosa non promette affatto bene. Questi metodi di pagamento non sono tracciabili (o vanno verso prestanome), quindi evitali.
Se poi volessi sapere come comportarti in caso di truffa o come prevenire le truffe online, ti lascio alle mie guide appena linkate.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.