Come capire se un cellulare ha due SIM
I tuoi parenti ti hanno regalato un nuovo smartphone (o stai comunque pensando di utilizzare i soldi ricevuti per effettuare un acquisto di questo tipo). Sei molto contento, anche perché questa sarà una buona occasione per acquisire maggiore dimestichezza con la tecnologia. Prima però vorresti toglierti un dubbio: poiché sul tuo precedente cellulare utilizzavi due SIM, vorresti infatti capire se anche il nuovo smartphone che hai ricevuto in regalo permette di utilizzare due schede contemporaneamente, ma non sai proprio come riuscirci.
Non ti preoccupare: se le cose stanno così e ti domandi, dunque, come capire se un cellulare ha due SIM, sarai felice di sapere che sono pronto a fornirti un aiuto al riguardo. Nel corso dei prossimi capitoli, infatti, ti spiegherò come ottenere quest’informazione in un ampio numero di modi. Credimi: non si tratta di nulla di complicato.
Allora, sei pronto per iniziare? Sì? Benissimo: mettiti seduto bello comodo e prendi in mano il tuo smartphone (o comunque il dispositivo con cui vuoi effettuare ricerche, nel caso il modello coinvolto non sia ancora a tua disposizione perché la tua intenzione è quella di acquistarlo). Segui attentamente le istruzioni che sto per fornirti e ti assicuro che, in men che non si dica, riuscirai nell’intento che ti sei proposto. Arrivati a questo punto, a me non resta altro che augurarti buona lettura!
Indice
Come vedere se un telefono ha due SIM
Dato che ti stai chiedendo come capire se un cellulare ha due SIM, ritengo sia giusto prenderti per mano e illustrarti, passo dopo passo, quali sono le possibilità a tua disposizione, da quelle più fisiche a quelle maggiormente tecniche. In ogni caso, non preoccuparti: vedrai che, seguendo quanto indicato rapidamente di seguito, alla fine raggiungerai, in un modo o nell’altro, il tuo obiettivo.
Carrellino e indicatori
La prima questione che ti consiglio di prendere in considerazione se ti stai chiedendo come scoprire se un telefono ha due SIM e hai a disposizione quest’ultimo è quella di estrarre il carrellino per la SIM.
Puoi trovare quest’ultimo dando un’occhiata ai lati dello smartphone, dove troverai, a fianco o internamente alla zona del carrellino da estrarre, un buco in cui inserire la spilla che ti è stata fornita in confezione. Se hai perso la spilla, potresti anche pensare di usare quella di un altro dispositivo a tua disposizione, dato che di solito il tutto funziona lo stesso (anche se è meglio utilizzare la spilla originale pensata per il tuo dispositivo, in quanto potrebbe essere stata studiata in modo specifico per estrarre quel carrellino).
Una volta che hai il carrellino dinanzi a te, noterai subito se ci sono due slot fisici per la SIM o meno. In alcuni casi il tutto è proprio indicato con scritte come SIM1 e SIM2, che si trovano magari una davanti e una dietro, ma in altri potresti controllare se la conformazione è effettivamente in grado di ospitare una SIM (o meglio, una nanoSIM, al giorno d’oggi). Per intenderci, ti basta proprio prendere le tue SIM, posizionarle nel carrellino e vedere se queste ultime vanno bene, inserendo poi correttamente il carrellino nello smartphone.
Va detto che a volte i carrellini possono essere sviluppati in verticale, garantendo ad esempio un triplo slot (ovvero lo spazio per due SIM e una microSD per l’estensione di memoria) ed esistono dunque diverse potenziali combinazioni, ma noterai subito la differenza tra lo slot di una SIM e quello, se presente, invece legato alla microSD (dato che la conformazione è diversa). Ti sto indicando questo banalmente per farti sapere che non è scontato che uno slot sia per la SIM, dato che esistono anche gli spazi per le microSD in questo contesto (ad esempio, alcuni smartphone dispongono di carrellini ibridi, in grado di ospitare contemporaneamente due SIM o una SIM e una microSD, ma in determinati contesti potresti riscontrare la presenza di un singolo slot per la SIM, quindi dovresti prestare un po’ d’attenzione al tutto e vedere se una determinata configurazione fa al caso tuo).
In ogni caso, se le SIM sono state riposte correttamente e il carrellino è saldamente all’interno dello smartphone, in molti contesti è possibile vedere comparire, tipicamente in alto a destra sullo schermo, un doppio indicatore del segnale della SIM, segno che entrambe le SIM fisiche sono a tua disposizione. In determinati contesti, potrebbe anche venirti chiesto di configurare alcune opzioni, scegliendo ad esempio la SIM preferita per la connessione dati e le chiamate. Insomma, nonostante ci siano molte variabili in gioco, in quanto i dispositivi sul mercato sono tanti, non dovresti avere troppi problemi nel comprendere se è tutto a posto.
Al netto di questo, ci tengo a precisare che, anche in quei casi ci sia un singolo slot per la SIM fisica (magari verifica che non ci sia una microSD a coprire il secondo slot, come potrebbe accadere nelle soluzioni ibride), al giorno d’oggi non significa per forza che non ci sia il Dual SIM. Infatti, in determinati modelli il Dual SIM avviene solamente tramite eSIM. Cosa significa? Che la prima SIM è fisica, mentre l’altra è virtuale.
Nel caso in cui infatti il tuo smartphone sia moderno (e magari appartenente alla fascia alta del mercato), quest’ultimo potrebbe disporre del supporto all’eSIM e relegare a quest’ultimo la questione Dual SIM. Mi spiego meglio: in sostanza, i dispositivi di questo tipo presentano un microchip integrato al loro interno che, per quanto in genere di dimensioni contenute, va di fatto a sostituire la SIM fisica, cosa che ti permette, ad esempio, di aggiungere una seconda SIM virtuale.
Se sei alla ricerca di maggiori indicazioni sul tutto, puoi far riferimento direttamente al mio tutorial su come funziona una eSIM, ma ciò che mi premeva farti sapere in questo contesto è che il Dual SIM può avvenire anche in questo modo. In ogni caso, nel prosieguo del tutorial ti spiegherò come fugare gli eventuali dubbi che potrebbero esserti venuti, in modo da farti capire al meglio se effettivamente il dispositivo che hai in mano (o che magari hai intenzione di acquistare) è abilitato al Dual SIM.
Controllare le specifiche tecniche
Se mediante le indicazioni fornite nel capitolo precedente della guida non sei ben riuscito a comprendere se effettivamente il tuo smartphone dispone del supporto Dual SIM oppure non hai la possibilità di mettere in atto quelle operazioni perché stai pianificando di acquistare un nuovo modello (e dunque non ce l’hai ancora a disposizione fisicamente), ciò che potresti fare è dare un’occhiata alle specifiche tecniche del modello coinvolto.
Sarai infatti felice di sapere al giorno d’oggi è ormai diventata consuetudine, perlomeno tra i principali produttori del mondo smartphone, indicare il tipo di carrellino della SIM di un determinato modello (e l’eventuale supporto eSIM) direttamente nella sezione Specifiche pubblicata sul portale ufficiale. Per farti un esempio concreto in campo Android, collegandoti al portale ufficiale di Xiaomi, selezionando la voce Smartphone presente in alto, scegliendo tra i brand Xiaomi, Redmi e POCO (tutti legati a Xiaomi) e selezionando poi lo specifico modello di tuo interesse, accederai alla pagina di presentazione di quest’ultimo.
Ciò che ti può interessare maggiormente, però, è fare clic sull’opzione Specifiche, presente in alto a destra. Quest’ultima mette infatti spesso in luce tutti i dettagli in tal senso, indicando in modo preciso anche, nella sezione Rete e connettività, la tipologia di carrellino e l’eventuale supporto eSIM. Inoltre, generalmente in questo contesto è anche indicato quando il Dual SIM può avvenire solamente tramite eSIM e così via. Insomma, chiaramente questo è solamente un esempio relativo a un brand, ma capisci bene che approfondire quanto indicato nel portale ufficiale del produttore potrebbe aiutarti non poco (così come potrebbe chiaramente farlo effettuare ricerche specifiche sul tuo modello su Google).
In alternativa, devi sapere che ormai anche le descrizioni o addirittura i titoli degli annunci legati a portali e-commerce come Amazon possono potenzialmente fugare il tuo dubbio, visto che spesso, quando c’è il supporto Dual SIM, quest’ultimo viene messo ben in evidenza (soprattutto nelle fasce più basse nel mercato). Va detto però che, vista anche la presenza di rivenditori su portali come Amazon, non sempre queste indicazioni sono precise al 100%, dunque il mio consiglio è sempre quello di cercare informazioni ufficiali.
Detto questo, se proprio hai paura di sbagliare e scegliere un dispositivo privo di supporto, ciò che potresti voler fare è dare un’occhiata al mio tutorial specifico sui migliori smartphone Dual SIM, dato che in quel contesto ho indicato modelli specifici e questo potrebbe dunque aiutarti a effettuare una scelta più oculata, ovviamente nel caso in cui tu sia alla ricerca di un nuovo dispositivo da acquistare.
Per il resto, le indicazioni che ho fornito finora riguardano in realtà più che altro il mondo Android, dato che sono usualmente questi i dispositivi che dispongono, come indicato in precedenza, di triplo slot e combinazioni simili. Lato iPhone, invece, la questione si fa più semplice, considerando anche il fatto che il numero di dispositivi a cui si sta facendo riferimento è molto più contenuto rispetto all’ampio e variegato mercato Android.
Ebbene, nell’ecosistema Apple usualmente è possibile utilizzare, nei modelli moderni, solamente una scheda SIM fisica in abbinata con una eSIM. Tuttavia, fai attenzione al fatto che in determinati contesti, anche relativi ad altri mercati, potresti riscontrare la presenza di solamente due eSIM (in quanto la SIM fisica è in fase di eliminazione dall’equazione). Visto però che la situazione potrebbe ovviamente variare col passare del tempo, ciò che ti consiglio di fare anche in questo caso è andare alla ricerca di informazioni specifiche sul modello su cui hai puntato gli occhi.
A tal proposito, il consiglio non può dunque che essere quello di collegarti al sito Web ufficiale di Apple, premere sulla voce iPhone presente in alto, selezionare il modello di smartphone di tuo interesse e fare clic sulla voce Specifiche, presente quasi sempre in alto a destra. Dopodiché, ti basterà semplicemente scorrere la pagina verso il basso fino a quando non incontrerai il riquadro Scheda SIM. In quest’ultimo troverai dunque, in modo simile a quanto accade per il mondo Android, tutte le indicazioni del caso: ad esempio, Dual SIM (nanoSIM + eSIM), come spesso accade coi modelli più recenti. Per il resto, nel caso tu abbia ancora dubbi in merito, ti ricordo che puoi eventualmente fare riferimento alla mia guida relativa a quale iPhone scegliere.
Cercare nelle impostazioni
Dopo averti fornito indicazioni fisiche e sulle caratteristiche tecniche, in conclusione del tutorial ci tengo a spiegarti rapidamente anche come puoi effettuare ulteriori verifiche lato software, cosa che può tornarti utile soprattutto per il mondo Android (visto che è in quest’ultimo che potrebbero esserci di mezzo maggiormente rivenditori, varianti leggermente diverse magari perché provenienti da altri mercati e così via).
Ovviamente, ciò a cui faccio riferimento sono le informazioni presenti direttamente nelle Impostazioni del sistema operativo, dunque risulta necessario che tu abbia effettivamente a disposizione fisicamente il dispositivo per poter procedere. Inoltre, vista la quantità di diversi modelli Android presenti sul mercato, potrebbero esserci delle variazioni a seconda dello smartphone a tua disposizione, ma ciò che mi appresto a fornirti è un esempio pratico legato a un dispositivo Xiaomi, così che tu sia a conoscenza quantomeno di come si procede solitamente in questi contesti.
Ebbene, al netto della già approfondita questione degli indicatori, una volta inserite le due SIM nello smartphone potrai recarti nelle Impostazioni facendo tap sull’apposita icona dell’ingranaggio presente contestualmente alla schermata Home. Dopodiché, in genere a questo punto basta premere sulla voce Schede SIM e reti mobili, così da accedere alla sezione dedicata. Così facendo, ti verranno subito fornite, in alto, indicazioni sugli operatori e sui numeri di telefono associati alle tue SIM.
Questa è una prima verifica relativa al fatto che le due SIM sono effettivamente state lette. Potrebbe però interessarti dare un’occhiata anche alle opzioni presenti in basso, in quanto, in questo contesto, spesso viene consentito di scegliere quale SIM impostare come Predefinita per le chiamate e come SIM dati (per la connessione a Internet). Premendo poi sul riquadro di una SIM, presente in alto, potrai gestirne le rispettive impostazioni, ad esempio anche relativamente ai nomi dei punti di accesso (cosa che usualmente può tornare utile per configurare la connessione dati e che può variare a seconda dell’operatore telefonico coinvolto, come ho spiegato meglio nel mio tutorial su come attivare i dati mobili).
Per il resto, potrebbe interessarti dare un’occhiata anche al codice IMEI di un determinato smartphone, visto che in presenza di due slot ci saranno due codici IMEI. A tal proposito, la prima soluzione che puoi mettere in atto per verificare l’IMEI è eseguibile su qualsiasi marca e modello di smartphone.
Per procedere, infatti, basta avviare il dialer (ovvero l’app con cui si fanno le chiamate tradizionali) sul dispositivo e, nella schermata relativa alla composizione del numero, digitare il codice *#06#. Fatto ciò, se il cellulare in tuo possesso dispone di due slot per la SIM, ti verranno, in automatico, indicati sullo schermo due codici IMEI.
In alternativa, per verificare l’IMEI puoi agire tramite il menu delle Impostazioni di Android. Fai tap, quindi, sull’app con il simbolo dell’ingranaggio presente nella schermata principale del tuo dispositivo e raggiungi un percorso come Info sistema > Informazioni e specifiche dettagliate > Stato (può variare a seconda del modello di smartphone a tua disposizione, in modo simile a quanto precedentemente indicato).
A questo punto, ti verrà indicato il codice IMEI dello smartphone: nel caso in cui il dispositivo disponga effettivamente di uno slot doppio, troverai due distinti codici IMEI contrassegnati dalle diciture IMEI (slot SIM 1) e IMEI (slot SIM 2). Non dovresti insomma riscontrare troppi grattacapi nel comprendere il tutto, ma in caso di dubbi puoi approfondire il mio tutorial su come controllare il codice IMEI.
Non dimenticare però che, in alcuni casi, potrebbe esserci di mezzo la questione eSIM. Ciò che potresti dunque voler fare anche in questo caso è, al netto di verificare le caratteristiche tecniche dello specifico modello coinvolto nei modi indicati in precedenza, aprire le Impostazioni e utilizzare la barra di ricerca per cercare opzioni relative a eSIM. Il tutto può chiaramente variare di modello in modello, ma indicativamente, guardando con attenzione le impostazioni legate alla SIM, non dovresti faticare a comprendere il tutto. Questo anche considerando che in alcuni modelli viene spesso consigliato, magari tramite apposite notifiche, di procedere all’eventuale impostazione di una eSIM.
Per il resto, se hai scoperto che il tuo smartphone non supporta il Dual SIM (nemmeno tramite eSIM) e hai proprio esigenza di questa specifica, potresti volerne acquistare uno nuovo. Se hai intenzione di procedere dunque in questo modo, dai un’occhiata al mio approfondimento sui migliori smartphone, così da poter effettuare la scelta in modo più consapevole. Se poi ti interessa anche approfondire maggiormente l’argomento coinvolto, leggere anche la mia guida su come funziona il Dual SIM potrebbe tornarti utile (dato che ci sono anche più tipologie di Dual SIM, considerando che in determinati contesti, ad esempio, potrebbe non essere possibile sfruttare a pieno il 5G e così via).
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.