Come caricare immagini online
Vorresti creare un backup privato delle tue foto sul cloud ma non sai a quale servizio, programma o app affidarti? Stai cercando un servizio che ti consenta di caricare immagini online e poterle condividere facilmente su blog, forum o siti Internet? Forse posso darti io una mano.
Qui sotto, trovi una breve – ma spero esauriente – rassegna di software, app e servizi online che consentono di caricare foto su Internet, conservarle e/o condividerle pubblicamente in maniera estremamente facile e veloce. Sono tutti gratis (almeno nelle loro versioni di base) ma ognuno di essi ha dei pro e dei contro che vanno valutati molto attentamente.
Proviamo quindi a scoprire qual è la soluzione che si addice maggiormente alle tue necessità e vediamo come sfruttarla al meglio: scommetto che rimarrai impressionato dalla quantità di servizi disponibili e dalla loro flessibilità! Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!
Indice
- Come caricare immagini su Internet da PC
- Come caricare foto su Internet da smartphone e tablet
- Siti per caricare immagini online
Come caricare immagini su Internet da PC
Come scoprirai tra breve, esistono alcuni programmi per computer che consentono di caricare le immagini online, per la precisione su uno spazio cloud destinato alla conservazione dei dati, in modo semplicissimo: di seguito te ne mostro alcuni.
Caricare foto online da Windows
Se utilizzi un computer dotato di Windows, ti consiglio di prendere in considerazione l’utilizzo di OneDrive: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un software messo a disposizione da Microsoft, integrato in Windows 10 e Windows 8.1 (e scaricabile come programma “esterno” su versioni differenti del sistema operativo, come Windows 8 e Windows 7) che permette di effettuare l’archiviazione dei propri dati, foto incluse, sull’omonimo spazio cloud.
Di base, OneDrive mette a disposizione 5 GB di spazio online gratuito, che possono essere espansi acquistando dei pacchetti aggiuntivi: 50 GB a 2€/mese, 1 TB al prezzo di 7€/mese (per 1 solo utente) o 10€/mese (per 6 utenti). Queste ultime due opzioni, tuttavia, sono vincolate alla sottoscrizione di un abbonamento a Office 365. Inoltre, per poter usare il servizio, è obbligatorio possedere un account Microsoft: se non ce l’hai, puoi crearne uno in modo del tutto gratuito, attenendoti alle istruzioni che ti ho fornito in questa guida.
Come ti accennavo poc’anzi, se possiedi Windows 10 o Windows 8.1, il programma è già incluso “di serie” nel sistema operativo: per eseguirlo, non hai che da aprire il menu Start (cliccando sull’icona a forma di bandierina posta nell’angolo in basso a sinistra dello schermo) e, dopo aver digitato la parola OneDrive nell’apposito campo di testo, cliccare sul primo risultato restituito.
Sulle versioni precedenti del sistema operativo, invece, devi effettuare il download del client: collegati dunque al sito Internet di Microsoft, clicca sul pulsante Scarica corrispondente alla voce OneDrive e, a download ultimato, avvia il file ottenuto (ad es. OneDrive.exe). Ora, clicca sul pulsante Sì e attendi che i file necessari al funzionamento del programma vengano scaricati da Internet: l’operazione non dovrebbe durare molto. Al termine del download, il client dovrebbe aprirsi automaticamente.
Ora, se utilizzi Windows 10 o Windows 8.1 e hai effettuato l’accesso al sistema mediante account Microsoft, OneDrive dovrebbe chiederti se utilizzare il medesimo account per l’archiviazione dei file; se, al contrario, non hai associato il profilo al PC, immetti il tuo indirizzo di posta Microsoft nell’apposito campo, clicca sul pulsante Accedi e, quando richiesto, immetti la password dell’account.
Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti visualizzare la schermata di configurazione iniziale del programma: per impostazione predefinita, la cartella OneDrive (quella da cui potrai visualizzare i file presenti sul Web, oppure inviarne di nuovi) verrà creata all’interno della cartella utente; se desideri modificare questo comportamento, clicca sulla voce Cambia posizione e immetti il percorso in cui archiviare i file.
Quando hai finito, clicca sul pulsante Avanti, seleziona le cartelle di sistema da sincronizzare con OneDrive (ad es. Immagini) e clicca nuovamente sul pulsante Avanti. A questo punto, clicca sul pulsante Non ora per continuare a usare la versione di base del servizio, fai clic su Avanti per tre volte consecutive, in modo da saltare il tutorial iniziale e, per concludere la fase di configurazione iniziale del servizio, pigia i bottoni Più tardi e Apri la mia cartella OneDrive.
A partire da questo momento, puoi facilmente trasferire le foto che preferisci sul cloud, semplicemente “trascinandole” nella cartella OneDrive, alla quale puoi accedere mediante l’apposita voce collocata nella barra laterale dell’Esplora File di Windows (l’icona della cartella gialla situata nella barra inferiore).
Se lo ritieni opportuno, puoi far sì che OneDrive carichi automaticamente sul cloud le foto e i video presenti nella memoria dei dispositivi connessi al computer (fotocamere, telefoni, dischi, chiavette USB e così via): per poterci riuscire, individua l’icona di OneDrive sulla barra delle applicazioni di Windows (la nuvola posta nei pressi dell’orologio), fai clic destro sulla stessa e scegli la voce Impostazioni dal menu che ti viene proposto.
Ora, recati nella scheda Backup e apponi il segno di spunta accanto alla voce Salva automaticamente foto e video su OneDrive ogni volta che connetto una fotocamera, un telefono o un altro dispositivo al mio PC; se lo desideri, puoi effettuare la medesima operazione per le catture di schermata (screenshot), intervenendo sull’apposita casella. Quando hai finito, clicca sul pulsante OK, per applicare le modifiche.
Le foto (e, in generale, tutti i dati archiviati su OneDrive) possono essere visualizzati dai computer e dai dispositivi collegati allo stesso account Microsoft, oltre che dal Web. Per approfondire ulteriormente il discorso su OneDrive, leggi pure la guida specifica che ho realizzato sulla piattaforma Microsoft.
Se, invece, ritieni che OneDrive non faccia al caso tuo, puoi fare affidamento a uno dei servizi alternativi che ti propongo di seguito, anch’essi ben integrati con Windows.
- Backup e sincronizzazione di Google – si tratta del servizio messo a disposizione da Google che, previa opportuna configurazione, consente di inviare le foto del PC su Google Drive, in maniera automatica, con spazio di archiviazione illimitato. Richiede un account Google per funzionare. Maggiori info qui.
- Dropbox – il noto servizio di cloud storage dispone di un programma compatibile con Windows che, tra le altre cose, consente di effettuare l’upload automatico delle immagini presenti sul computer. Nella sua versione gratuita, il servizio offre 2 GB di spazio cloud. Maggiori info qui.
- MEGA – nato dalle ceneri di Mega Upload, si tratta di un servizio di archiviazione cloud che offre 50 GB di archiviazione gratuita (che può essere aumentata acquistando un piano a pagamento), unitamente a un client per Windows mediante il quale effettuare rapidamente l’upload dei file. Maggiori info qui.
Caricare foto online da macOS
Senza ombra di dubbio, il metodo più semplice per caricare foto online da macOS prevede l’utilizzo della Libreria Foto di iCloud: per tua informazione, iCloud è il servizio di archiviazione online targato Apple, che permette di conservare in cloud foto, documenti e qualsiasi altro tipo di file, sincronizzando tutti gli elementi archiviati tra i dispositivi abbinati allo stesso ID Apple (per poter usufruire del servizio, è obbligatorio possederne uno).
Di base, iCloud mette a disposizione gratuitamente 5 GB di spazio che, se utilizzato per i backup di foto e video, può saturarsi rapidamente (Libreria Foto di iCloud, infatti, va a “intaccare” l’archiviazione disponibile). Al bisogno, lo spazio essere aumentato acquistando uno degli abbonamenti disponibili: 50 GB aggiuntivi per 0,99€/mese, 200 GB aggiuntivi per 2,99€/mese o 2 TB aggiuntivi per 9,99€/mese. Per maggiori informazioni sui prezzi di iCloud, ti invito a leggere la guida specifica che ho dedicato all’argomento.
Archiviare le foto del Mac mediante Foto di iCloud è estremamente semplice, in quanto il servizio è integrato “di serie” in macOS: per servirtene, clicca sulla rotella d’ingranaggio annessa alla barra Dock, in modo da accedere alle Preferenze di Sistema, quindi clicca sull’icona ID Apple situata nel riquadro contenente il tuo nome. Se non hai ancora provveduto ad effettuare l’accesso con il tuo ID Apple, pigia invece il pulsante Accedi ed esegui il login avvalendoti dei campi visualizzati a schermo.
Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti ora visualizzare la schermata di riepilogo del tuo ID Apple: fai clic sull’icona di iCloud visibile a sinistra e, per attivare l’upload automatico delle immagini, apponi il segno di spunta accanto all’icona Foto (a destra) e il gioco è fatto!
A partire da questo momento, tutte le immagini appartenenti al programma Foto di macOS verranno caricate in cloud e saranno visibili su tutti i dispositivi abbinati allo stesso ID Apple. Per vedere cosa c’è su iCloud e, se necessario, acquistare più spazio, clicca sul pulsante Gestisci.
Se desideri archiviare immagini archiviate in cartelle differenti del Mac, puoi invece affidarti a iCloud Drive: per attivarlo, recati nella schermata di gestione dell’ID Apple, così come ti ho indicato poc’anzi, e apponi il segno di spunta accanto all’icona di iCloud Drive. Fatto ciò, puoi trasferire le foto dalle cartelle del Mac allo spazio cloud, semplicemente “trascinandole” nella cartella iCloud Drive, alla quale puoi accedere mediante la barra laterale sinistra del Finder.
Ricorda che tutti i dati archiviati su iCloud possono essere visualizzati da tutti i dispositivi abbinati al medesimo ID Apple, dal client iCloud per Windows, e dalla piattaforma Web del servizio. Se desideri saperne di più, ti rimando alla lettura della mia guida su come archiviare le foto su iCloud.
Se ritieni che iCloud non faccia al tuo caso, puoi valutare l’impiego di una soluzione alternativa, come quelle che ti propongo di seguito.
- Backup e sincronizzazione di Google – il servizio di Google di cui ti ho parlato anche nel capitolo dedicato a Windows. Il suo client per macOS consente di inviare le foto e altri dati ospitati sul Mac sul cloud di Google Drive. Richiede un account Google per funzionare. Maggiori info qui.
- OneDrive – la soluzione di cloud storage di Microsoft, della quale ti ho parlato in precedenza, è disponibile anche sotto forma di client per macOS.
- MEGA – il servizio cloud nato da una costola di MegaUpload consente di effettuare l’upload automatico di foto e altri tipi di file, attraverso un pratico client per Mac. Mette a disposizione 50 GB di spazio gratuito, che possono essere espansi mediante diversi piani a pagamento. Maggiori info qui.
- Box – si tratta di un servizio di archiviazione cloud che mette a disposizione dell’utente 10 GB di spazio gratuito (con limite di upload di 250 MB) e un piano a pagamento da 100 GB, al prezzo di 8€/mese, che innalza il limite di upload a 5 GB. Maggiori info qui.
Come caricare foto su Internet da smartphone e tablet
Hai bisogno di un sistema che ti consenta di caricare, in modo del tutto automatico, le immagini acquisite dalla fotocamera del tuo smartphone o del tuo tablet? In tal caso, potrebbero tornarti utili le soluzioni che ti proporrò nei paragrafi seguenti.
Android
Se possiedi un dispositivo animato da Android, ti farà piacere che l’app Google Foto, già disponibile “di serie” sulle versioni più recenti del sistema operativo, consente di effettuare l’upload automatico di tutte le foto scattate tramite la fotocamera (ma anche presenti in altre cartelle di sistema), usufruendo, mediante opportune impostazioni, di spazio di archiviazione illimitato.
Tieni presente che, affinché il tutto funzioni in modo corretto, è indispensabile che sul device in uso sia configurato almeno un account Gmail (che, di fatto, conterrà le foto salvate): se non lo hai ancora fatto, puoi rimediare alla cosa attenendoti alle istruzioni che ti ho fornito nella mia guida su come associare un telefono Android a Google.
Per configurare il backup automatico di foto e video, dunque, avvia la summenzionata app, conferma, se necessario, l’account Google da utilizzare per l’archiviazione, tocca il pulsante ☰ collocato in alto a sinistra e fai tap sulla voce Impostazioni residente nel menu che ti viene proposto.
Fatto ciò, sfiora la voce Backup e sincronizzazione e sposta su ON la levetta omonima; ora, per evitare che le foto consumino lo spazio disponibile su Google Drive, imposta la Modalità di backup su Alta qualità, tenendo però presente che, così facendo, le foto caricate avranno una risoluzione massima di 16 MP (e i video una risoluzione massima di 1080p).
Se desideri effettuare il backup automatico di altre cartelle contenenti immagini, fai tap sulla voce Cartelle del dispositivo sottoposte a backup e sposta su ON le levette corrispondenti alle directory di tuo interesse. Facile, no?
Una volta configurato l’upload automatico delle immagini su Google Foto, esse saranno visibili su tutte le versioni dell’app associate al medesimo account Google (inclusa quella per iPhone/iPad), nel programma Backup & Sincronizzazione di Google (del quale ti ho parlato in precedenza) e online. Per saperne di più su Google Foto e sulle modalità di utilizzo dell’app, ti invito a dare un’occhiata al mio approfondimento dedicato al funzionamento del servizio.
Se ritieni che Google Foto non faccia al tuo caso, puoi valutare l’impiego di soluzioni alternative che prevedono l’upload automatico delle immagini presenti in Galleria, quali potrebbero essere Microsoft OneDrive, Dropbox e Mega (le condizioni e i prezzi dei servizi annessi sono gli stessi già menzionati più volte in questa guida).
iOS/iPadOS
Se, invece, possiedi un iPhone o un iPad, puoi agevolmente archiviare le tue foto online avvalendoti di Foto di iCloud, il medesimo servizio di cui ti ho parlato nella sezione dedicata ai Mac di questa guida.
Per attivare l’upload automatico del Rullino di iOS/iPadOS su iCloud, fai così: tocca l’icona dell’ingranaggio situata nella schermata Home del dispositivo, in modo da accedere alle Impostazioni del sistema operativo, fai tap sul tuo nome (si trova in alto) e tocca la voce iCloud situata nella schermata che si apre in seguito.
Ora, fai tap sulla voce Foto e sposta la levetta Foto di iCloud su ON, in modo da attivare il caricamento automatico delle immagini acquisite attraverso la fotocamera. Inoltre, apponendo il segno di spunta accanto alla voce Ottimizza spazio iPhone, puoi far sì che, dopo l’avvenuto caricamento su iCloud, nella memoria del dispositivo venga conservata una versione meno “pesante” delle foto e dei video caricati, il tutto in modo automatico.
Se la Libreria Foto di iCloud non fa al caso tuo, puoi prendere in considerazione l’idea di caricare le immagini su Internet mediante una serie di app altrettanto valide, come le già menzionate Google Foto, Dropbox oppure OneDrive.
Siti per caricare immagini online
Come dici? Le soluzioni che ti ho indicato finora non sono di tuo interesse perché, in realtà, sei alla ricerca di un servizio che ti consenta di caricare immagini online da condividere rapidamente sul Web? Se le cose stanno in questo modo, ti invito a prendere in considerazione una piattaforma di hosting completamente dedicata alle immagini, come quelle che ti segnalo di seguito.
- Imgur – è un famoso servizio incentrato sulla condivisione di intere gallerie fotografiche, composte da immagini statiche e/o GIF animate. Non richiede registrazione e ha un limite di upload di 20 MB per foto e 200 MB per GIF animata. Bisogna però tener presente che le foto più grandi di 5 MB e le GIF più pesanti di 1 MB vengono compresse automaticamente, con potenziale perdita di qualità rispetto ai formati originali.
- Flickr – è una piattaforma che permette di archiviare sul cloud fino a 1000 foto in modo completamente gratuito (limitazione che può essere eliminata effettuando una sottoscrizione a pagamento a Flickr Pro). Il servizio, che può essere usato soltanto previa registrazione, supporta le foto in formato JPEG, GIF (non animate) e PNG. Ciascuna foto deve avere un peso massimo di 200 MB. Flickr è disponibile anche sotto forma di app per Android, iOS e iPadOS.
- Pasteboard – altra piattaforma dedicata alla condivisione delle immagini che, tra le altre cose, consente di caricare file provenienti dalla memoria di PC, smartphone e tablet, dalla webcam/fotocamera o dagli appunti del sistema operativo. Include anche un piccolo editor che consente di ritagliare l’immagine prima di caricarla online. Il servizio è gratuito e non richiede registrazione per poter essere usato.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.