Come chiedere scusa ad un amico su WhatsApp
Quel passo falso ti sta costando notti d'insonnia: da quando hai litigato con il tuo amico, non riesci a metterci una pietra sopra e non riesci a stare bene nemmeno con te stesso sapendo che la tua amicizia è stata in qualche modo scalfita. Beh, solitamente, la colpa non è mai totalmente di una persona, nonostante questo però hai deciso di fare il primo passo e chiedere scusa.
Pur armandoti di buona volontà e degli intenti più volenterosi del mondo, però, non riesci ad affrontare vis-à-vis l'altro, per questo vorresti qualche consiglio su come chiedere scusa ad un amico su WhatsApp. Prima di darti qualche dritta, voglio però anticiparti che non tutti i rapporti sono uguali e che le dinamiche relazionali — in quanto tali — sono volubili: non c'è un libretto delle istruzioni e nemmeno una metodologia ben specifica per ottenere il risultato auspicato, quando si parla di esseri umani.
Quello che posso dirti, però, è che spesso la buona volontà viene premiata e che — se il tuo amico tiene a te quanto tu tieni a lui — apprezzerà il tuo gesto e riuscirai nel tuo intento di rinsaldare la vostra amicizia. Quindi rimboccati le mani, continua a leggere questa guida e tieni in considerazione i miei suggerimenti: per il resto, ti auguro buona fortuna e buona lettura!
Indice
Come scusarsi con un amico
Chiedere scusa spesso sembra essere l'impresa più difficile del mondo: non è sempre facile tornare sui propri passi, capire di aver sbagliato e voler rimediare in qualche modo, eppure se ti trovi su questa guida è perché forse hai deciso di andare avanti e guardare a un futuro più tranquillo, senza rimorsi e nemmeno rimpianti.
Persino dire “scusami” è diventato difficilissimo: quando le situazioni si complicano e c'è di mezzo un litigio oppure un'incomprensione, la mente è così annebbiata che pur trattandosi di sciocchezze, ogni tentativo di riappacificazione decade.
Tuttavia, se hai commesso un errore e sei pronto a chiedere scusa, però ti mancano le parole, con la mia guida su come chiedere scusa a un amico su WhatsApp potrai trovare l'ispirazione giusta.
Prendersi del tempo per metabolizzare
In genere, la guarigione è un processo lungo: questo riguarda sia le ferite del corpo che quelle d'animo, del cuore, insomma — quelle legate alla sfera sentimentale. A seguito di un litigio, generalmente, in base all'indole della persona, si può essere più o meno restii ad accettare di avere torto.
Spesso, credendosi nella ragione, si risulta ciechi anche davanti all'evidenza e non si è disposti a mettere da parte l'orgoglio per preservare il legame e il rapporto con l'altra persona. Si tratta di una reazione naturale, un meccanismo di difesa che non permette alla lucidità di subentrare in favore di un approccio razionale.
Una prima fase di convinzione e, talvolta, rabbia, necessita di essere smaltita con il tempo: ecco perché è necessario instaurare un dialogo con sé stessi per capire quando si è pronti per fare un passo in direzione dell'altro. Il primo suggerimento che voglio darti è: prenditi del tempo per metabolizzare.
Se hai deciso di andare avanti ma di non rinunciare all'amicizia che hai instaurato con l'altra persona, prenditi del tempo per rielaborare il litigio e di analizzarlo a mente lucida, passo dopo passo, per capire quali sono stati i tuoi errori e quali gli errori dell'altro. Sii razionale e prova a essere quanto più oggettivo possibile, ma soprattutto prova a metterti nei panni dell'altro e a pensare quali sono state le cose che possono averlo ferito maggiormente e qual è stata la causa scatenante che vi ha portati al litigio.
Dopo un'accurata analisi introspettiva, valuta se sia possibile una riconciliazione. Spesso, attraversare un momento di confronto con sé stessi può portare al sorgere di interrogativi sempre più importanti, mettendo in dubbio buona parte della propria realtà.
Se, dunque, sei riuscito a trovare un equilibrio e hai esaminato accuratamente la natura del litigio, reputandolo un'inezia a confronto dell'amicizia che vi lega e sei pronto a fare questo passo nei riguardi del tuo amico, puoi passare alla fase successiva e contattarlo sul WhatsApp.
Essere sinceri
Le bugie non piacciono a nessuno: capita a volte di dover “indorare la pillola” per poter far digerire all'altro una brutta notizia ma, in questo caso, essere sincero è l'alternativa migliore per evitare di commettere un qualsiasi errore che potrebbe risultare fatale in fase di riappacificazione. Parla al tuo amico con cuore aperto, dimostrandogli tutta la buona volontà e sii sincero nel porgergli le tue scuse.
Assicurati di fargli intendere il tuo rimorso in maniera diretta e chiara, senza giri di parole e senza provare a giustificarti: anche se si tratta di un meccanismo di difesa, potrebbe indispettire l'altro e potrebbe diventare pretesto di un nuovo litigio.
Se hai deciso di chiedere scusa significa che sei pronto a scoprirti, dimostrandoti aperto al dialogo e ammettendo il tuo errore. Parla con il tuo amico, esponigli i tuoi punti di vista nei riguardi della questione, sii conciliante e allo stesso tempo non imputare all'altro tutte le colpe ma assumiti le tue responsabilità in modo maturo e consapevole. Scrivergli per messaggio che riconosci il tuo errore è un buon modo per invogliare l'altro ad ascoltarti.
Se ci sono stati comportamenti che ti hanno infastidito, falli presente e invita il tuo amico a fare lo stesso con te, chiedendogli di lavorare insieme sulle vostre divergenze e di evitare gli stessi atteggiamenti che vi hanno portato a litigare. Instaurare un dialogo e spiegare chiaramente le ragioni che vi hanno portato a compiere uno sbaglio e a litigare è essenziale per la riappacificazione: non far risultare la tua spiegazione come una scusa o una giustificazione, ma illustra nel dettaglio le cause che ti hanno portato a quella reazione.
Essere recidivi è il primo passo per mandare tutto all'aria, quindi assicurati di capire bene cosa abbia ferito oppure offeso l'altro ed evita di ripetere l'errore. Oltre all'impegno, è importante far capire all'altro che non hai più intenzione di fare lo stesso sbaglio e che la tua intenzione è quella di cambiare atteggiamento.
Mostrare affetto e buona volontà
Oltre a un buon grado di empatia che può permettere di metterti nei panni dell'altro e capire cosa sta provando, potrebbe aiutarti mostrare affetto e buona volontà: la seconda, più che la prima, è un requisito essenziale per ricucire un rapporto.
Senza la buona volontà, è difficile anche solo fare un passo avanti nei confronti dell'altro, ammettere i propri errori e voltare pagina. La dedizione è il concime di una relazione, che va curata e preservata nel tempo.
Dimostrare affetto non è sempre facile: a volte si ha paura di scoprirsi e mettere in chiaro i propri sentimenti, questo ci fa sentire spesso vulnerabili ed esposti nei riguardi dell'altra persona. Se, però, vuoi riparare e recuperare un'amicizia, bisogna correre il rischio e mettere a nudo le proprie emozioni.
Se non sei bravo a parole, puoi provare con qualche piccolo gesto: puoi provare a realizzare a mano un pensierino oppure acquistare un regalo, anche di una piccola cifra simbolica, da donare all'altro. Se non sai dove cercare, puoi provare a vedere se su questi siti per regali o sui siti per comprare online c'è qualcosa che l'altra persona potrebbe gradire.
Dare tempo
Come ti ho già detto all'inizio di quest'articolo, le ferite — fisiche e mentali — non guariscono presto: per questo, non puoi pretendere che il tuo amico accetti le tue scuse e torni a fingere il nulla, comportandosi come sempre.
Determinate situazioni vanno digerite col tempo, metabolizzate, e i rapporti vanno ricostruiti con dedizione, senza mettere fretta. Per questo, non tartassare il tuo amico con un'infinità di messaggi: dagli il tempo di elaborare una risposta adeguata, senza assillarlo o pretendere nulla da lui.
Ricorda che ognuno ha i suoi ritmi, quindi se tu puoi buttarti tutto alle spalle velocemente, non è detto che il tuo amico sia disposto a fare lo stesso: mostrati disponibile, aperto al dialogo e pronto a rimediare al tuo errore ma senza mettere pressioni di sorta all'altro.
Come chiedere scusa ad un amico su WhatsApp: esempi
A questo punto, sei pronto per un confronto con l'altro: contatta il tuo amico su WhatsApp: potresti optare per alcune di queste frasi precedute da un celere saluto.
- Dopo quello che è successo, ho avuto modo di pensare alla nostra amicizia e desidero farti sapere che mi manca molto. Voglio chiederti scusa perché mi sono davvero pentito e desidero chiarire con te la situazione.
- Penso ci siano state delle incomprensioni tra di noi che ci hanno portato a delle reazioni esagerate, però non voglio che la nostra amicizia ne risenta. Credo che dovremmo parlarne insieme e, se lo vuoi, tentare di ricostruire il nostro rapporto partendo dai nostri errori e cercando di capire insieme come rimediare e come evitare di litigare nuovamente.
- Ho riflettuto davvero molto sul nostro ultimo litigio e sono arrivato alla conclusione che mi dispiace veramente tanto di come siano andate le cose. Per questo, è giusto che io ti chieda scusa.
- Volevo chiederti scusa. So che quello che è successo ha ferito entrambi, riconosco le mie responsabilità e i miei errori, quindi ti prego di perdonarmi. Vorrei parlarne con te per tentare di rimediare alla situazione, cosa ne pensi?
Creato il tuo messaggio, non ti resta che inviarlo e attendere una risposta.
Manifestare la tua volontà con queste frasi può aiutarti a ottenere qualche possibilità di replica da parte dell'altra persona. Questo, però, non basta a ricucire un rapporto: c'è bisogno di impegno, costanza e soprattutto di sincerità. Inoltre, l'altra persona dev'essere propensa al confronto e armarsi della volontà di ricostruire il rapporto.
Come dici? Il tuo amico ti aveva bloccato su WhatsApp? In questo caso prova a seguire i miei consigli su come farsi sbloccare su WhatsApp o, magari, contattalo su altre app di messaggistica.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.