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Come clonare una SIM

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Quando si parla di clonare una SIM vengono quasi sempre alla mente degli atti illegali, come quelli compiuti dai malfattori che copiano le schede altrui per trarne illecitamente profitto, ma in realtà questa operazione può essere svolta anche per scopi assolutamente personali, con schede di cui si è legittimi proprietari.

Per esempio, in caso di SIM guasta, qualora fosse necessario usare un formato diverso o per altre varie ragioni, è possibile richiedere la copia della scheda direttamente al gestore di riferimento. Inoltre, alcuni operatori telefonici offrono l’opportunità di ottenere due SIM aventi la medesima numerazione, al fine di poter usufruire delle promo attive sulla prima anche sulla seconda. A dirla tutta, esistono altresì dei sistemi “fai da te” per creare una copia di sicurezza delle schede e preservare eventuali dati salvati in quest’ultima, come contatti, messaggi e via discorrendo, usando degli appositi kit che si possono acquistare su Internet ma… è una soluzione preferibilmente da evitare, in quanto nella quasi totalità dei casi fallimentare.

Come dici? L’argomento sembra essere interessante e vorresti approfondirlo? Beh, allora che ne diresti di mettere le chiacchiere da parte e di entrare nel vivo della questione? Si? Grandioso! Suggerisco dunque di non temporeggiare oltre e di cominciare subito a darci da fare: ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto.

Indice

Come clonare una SIM per sostituzione

Come sapere il numero di telefono di una SIM

Il motivo più comune per il quale potrebbe rivelarsi necessario clonare la propria SIM fisica è per effettuare la sostituzione della stessa: può capitare, per esempio, che la scheda dia problemi in fase di riconoscimento per via dell’eccessiva usura, che il formato attuale della scheda SIM non sia appropriato per il proprio dispositivo (e quella di tagliarla a mano non è un’opzione percorribile) o che, ancora, la scheda sia stata definitivamente bloccata a causa dell’inserimento ripetuto di codici PIN e codici PUK errati.

In casi del genere, la clonazione — o meglio, la sostituzione — della scheda SIM va richiesta presso il proprio operatore telefonico, recandosi presso un negozio retail (cioè recante l’esclusivo marchio dell’operatore) oppure un centro servizi autorizzato. Tieni conto che, se la SIM non è direttamente intestata alla tua persona, dovrai necessariamente essere accompagnato dal reale intestatario, in quanto la sostituzione può essere richiesta esclusivamente da quest’ultimo.

Una volta in negozio, dovrai poi esporre la tua problematica all’addetto ai lavori e fornire, quando necessario, la tessera sanitaria e un documento d’identità, entrambi validi e non scaduti, dell’intestatario della scheda SIM, unitamente alla vecchia scheda SIM da sostituire.

A identificazione conclusa, la persona incaricata avrà cura di consegnarti una nuova scheda SIM nella relativa confezione di vendita, alla quale risultano associati nuovi codici PIN e PUK.

Questi ultimi sono generalmente disponibili sotto una patina argentata, che va grattata delicatamente con l’aiuto di una moneta, oppure rimossa con l’aiuto di un solvente poco aggressivo. Quanto a formato, la SIM dovrebbe esserti rilasciata in variante trio, cioè pre-tagliata nei tre formati più comuni (SIM full, micro SIM e nano SIM), così da consentirti di staccare in autonomia la dimensione più adatta al tuo caso.

La SIM sostitutiva così rilasciata, acquisirà automaticamente il tuo numero originale, unitamente al credito residuo, e verrà resa operativa nel giro di qualche ora; la scheda originale, contestualmente, diventerà inservibile.

Tieni conto che la sostituzione della SIM genera in ogni caso la perdita dei dati contenuti al suo interno: in altre parole, se hai salvato i numeri della rubrica/gli SMS nella memoria della scheda, questi non saranno automaticamente trasferiti sulla nuova scheda. In tal caso, il suggerimento che mi sento di darti è quello di trasferire i contatti dalla memoria della scheda SIM a quella del telefonino, se ti è possibile, prima di procedere con la sua sostituzione.

Per alcuni gestori, qualora l’operazione in questione venga effettuata a causa di un malfunzionamento (verificabile) della scheda e non di danno accidentale e/o causato dall’utente, non bisogna sostenere alcun costo. In tutti gli altri casi, invece, occorre pagare. Il costo varia sensibilmente a seconda di quanto stabilito da ogni operatore, ma mediamente si attesta intorno ai 10-15 euro.

Nel caso la tua non sia una scheda fisica, bensì una eSIM virtuale, non sempre è necessario recarsi fisicamente presso un negozio: per ottenere un nuovo QR code da usare per abilitare la scheda, potrebbe essere sufficiente effettuare l’accesso ai servizi online del tuo operatore di telefonia e l’identificazione tua persona, previo inserimento dei dati relativi al tuo account utente e autenticazione a due fattori.

Ad ogni modo, per saperne di più circa le modalità di sostituzione SIM e i costi previsti dal tuo gestore, ti consiglio di recarti a prescindere presso un centro autorizzato, oppure a contattare il tuo fornitore di servizi: a tal riguardo, potrebbero esserti utili le mie guide su come contattare un operatore TIM, come contattare il servizio clienti Vodafone, come contattare WINDTRE, come parlare con un operatore Iliad, come contattare Fastweb e come parlare con un operatore PosteMobile.

Laddove la sostituzione della scheda SIM dovesse rendersi necessaria perché la vecchia scheda è stata smarrita o rubata, prima di recarti presso un punto vendita autorizzato dal tuo fornitore di servizi, devi avanzare formale denuncia presso le Autorità competenti e portare con te il verbale che ti verrà rilasciato: oltre che tutelare la tua persona, la denuncia “autorizza” l’addetto ai lavori a fornirti una nuova scheda SIM, anche senza riconsegnare quella precedentemente in uso. Maggiori info qui.

Come clonare una SIM per servizi aggiuntivi

Come clonare una SIM

Se poi vuoi clonare la tua SIM per poterne usufruire sul tuo smartphone/tablet e, contemporaneamente, su uno smartwatch con modulo cellulare, ti farà comodo sapere che alcuni gestori telefonici consentono di richiedere una SIM o eSIM aggiuntiva, da utilizzare in contemporanea alla scheda “originale”, al fine di condividere tariffe e promozioni attive anche su un secondo dispositivo, senza dover necessariamente sostituire la scheda di volta in volta.

Servizi di questo tipo presentano quasi sempre dei costi aggiuntivi, da sostenere su base mensile e in aggiunta a quelli già previsti dalle promozioni attive sul proprio piano tariffario; quanto ad attivazione, le SIM “clone” possono essere richieste e attivate direttamente in negozio, oppure online.

Per farti qualche esempio, il servizio One Number di TIM consente di ottenere una eSIM clone della SIM o della eSIM originale, così da poter utilizzare il proprio numero e il bundle di minuti, SMS e Giga anche in mobilità, su qualsiasi smartwatch compatibile. Nel momento in cui scrivo, il servizio One Number è attivabile sulla maggior parte delle offerte TIM mobile, sia in negozio che online, e presenta un costo pari a 3,99 euro/mese (i primi tre mesi sono gratuiti).

Il piano OneNumber di Vodafone funziona in maniera abbastanza simile alla proposta di TIM: anche in questo caso, la eSIM clone dedicata allo smartwatch si può attivare sia online che recandosi presso un negozio fisico, e presenta prezzi a partire da 2,99 euro/mese (in base al piano attivo sulla SIM originale), da aggiungere all’importo mensile relativo alle eventuali altre promozioni attive. Non tutte le offerte mobile di Vodafone, però, possono essere associate al servizio OneNumber.

Nel momento in cui scrivo, TIM e Vodafone sono gli unici a offrire la possibilità di clonare il proprio numero di telefono su una eSIM separata, e di usare in contemporanea sia la scheda originale, che la eSIM clone; se hai bisogno di indicazioni aggiuntive circa il funzionamento dei summenzionati servizi, il mio consiglio è quello di contattare direttamente TIM oppure di parlare con un operatore Vodafone, sfruttando i canali di comunicazione ufficiali disponibili.

Clonare una SIM in casa: è possibile?

Come clonare una SIM

Come accennato in apertura, per clonare una SIM per uso meramente personale ci si può anche avvalere di soluzioni “fai da te” che però, te l’ho anticipato, si rivelano spesso inefficaci. Per tua conoscenza, ho comunque scelto di parlartene in questa mia guida, ma considerale come trovate da cui stare alla larga se vuoi evitare scocciature, problemi e spese inutili.

Quello a cui mi riferisco, sono degli speciali kit di strumenti adibiti alla clonazione delle SIM, o meglio, dei dati presenti sulle stesse: uno dei più diffusi (nonché uno de più semplici da usare) è quello composto da un SIM reader funzionante tramite USB, una SIM vuota nella quale trasferire i dati (opzionali) e il software compagno, necessario a clonare i dati.

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Per usarli, è sufficiente collegare il lettore al computer, installare il software fornito in dotazione e, dopo aver inserito la SIM originale nel lettore, scegliere l’operazione da compiere tra quelle disponibili: di fatto, oltre che eseguire la copia dei dati sulla scheda vuota, è quasi sempre possibile anche leggere, modificare, esportare o eliminare le varie informazioni.

Per quanto apparecchi di questo tipo possano essere in grado di accedere ai dati presenti su una scheda SIM fisica, oltre che di copiarli altrove, va detto che difficilmente essi risultano in grado di clonarne il modulo di accesso alla rete, poiché incompatibili con i chip di sicurezza a bordo delle schede SIM più comunemente diffuse. Inoltre, non tutti i lettori possono essere usati sui sistemi operativi più recenti, tienine conto.

Per altro, ammesso e non concesso che la clonazione vada a buon fine, non sarebbe in ogni caso possibile usare la SIM originale e quella clonata in contemporanea: per riuscire a mantenere operative tutte e due le SIM, bisogna, di volta in volta, spegnere l’eventuale altro dispositivo con all’interno la scheda che al momento non occorre.

Alla luce di ciò, il mio consiglio è quello di utilizzare tali strumenti solo ed esclusivamente per creare una copia di backup del contenuto fruibile della scheda (contatti ed SMS), da poter esportare in formato txt, in formato CSV o VCF/vCard e da poter importare, in seguito, sul dispositivo che conterrà la nuova SIM.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.