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Come collegare un contascatti elettrico

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Il mondo dell'elettrotecnica e dell'elettricità è sempre molto semplice e complesso allo stesso tempo. Cambiare una lampadina è davvero un gioco da ragazzi, eppure può diventare estremamente pericoloso se fatto in modi poco sicuri e senza le dovute accortezze.

Meglio sempre documentarsi a dovere prima di fare qualunque cosa, per questo immagino tu sia oggi qui sulle mie pagine. Se vuoi sapere come collegare un contascatti elettrico, allora troverai tutte le informazioni necessarie al tuo scopo.

Ho intenzione di mostrarti cosa ti serve, come funziona questo elemento e ogni altra nozione che tu debba sapere. In questo modo sarai pronto per fare il lavoro. Ci tengo a sottolineare però che, né questo tutorial né qualunque altro su Internet, basterà a renderti un elettricista. Se non hai chiaro qualcosa, rivolgiti a un professionista ed evita operazioni che potrebbero causare danni anche irreparabili a te o all'ambiente circostante. Io non mi assumo responsabilità in merito.

Indice

Come funziona un contascatti elettrico

contascatti

Prima di passare alla parte di collegamento vero e proprio, ci tengo a spiegarti come funziona questo aggeggio perché credo ti possa aiutare molto a collegarlo. In realtà si tratta di uno strumento davvero banale nel suo essere, in quanto è tutt'alto che sofisticato.

Si tratta di un semplice contatore che si attiva e va a segnare +1 sullo schermo ogni volta che sente un fronte di salita. Questo termine tecnico significa semplicemente che, il contascatti, si attiva ogni volta che sente una tensione in ingresso, la stessa che attiva quel “qualcosa” del quale vuoi contare lo scatto (per dirla un po’ meglio, registra gli impulsi o gli eventi che rappresentano una variazione di stato, spesso in funzione del passaggio di corrente o dell’attivazione di un interruttore).

Se però intendi un contascatti del contatore elettrico, allora il suo funzionamento è leggermente differente. Questo, sia che sia meccanico che digitale, misura gli Ampere assorbiti tramite il cavo di fase e converte questo valore in numeri. Se meccanico, lo fa attivando la rotazione di un disco mentre, se digitale, lo fa tramite un software interno. Nulla di sofisticato quindi ma, come vedremo, per collegarlo in forma corretta occorre qualche piccolo accorgimento.

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Come collegare un conta Kilowatt

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Vuoi sapere come collegare un conta Kilowatt per verificare che il contatore digitale che hai a casa tua conti accuratamente ciò che consumi? Allora puoi applicarne uno meccanico o digitale in serie (è indifferente quale) per confrontare i valori. Farlo è semplicissimo, ma attenzione a ciò che fai dato che stiamo parlando di rischi di elettrocuzione o d'incendiare la casa.

Dunque, la prima cosa da fare è quella di staccare il contatore generale, in modo che tutta la tua casa sia al buio. Dopodiché, devi andare a prendere i cavi in uscita dal contatore (mai quelli in ingresso che, oltre ad avere tensione, sono di proprietà della ditta che ti fornisce corrente) per poi recidere sia la fase che il neutro. Ad ogni modo, potresti usare un interruttore di isolamento per verificare che non ci sia tensione prima di manipolare i cavi.

Attenzione, fallo in un punto dove hai spazio per far stare il contacolpi e i cavi siano sufficientemente lunghi per lavorare, altrimenti sarà impossibile fare un buon lavoro. Attenzione inoltre a recidere i cavi il più “vicino” al contatore possibile.

Con vicino non intendo fisicamente alla scatola, ma in termini di impianto elettrico, Infatti, a una certa distanza dal contatore, l'impianto di casa tua inizierà a dividersi per distribuire potenza alle varie utenze. Se colleghi il contatore dopo che parte della distribuzione è avvenuta, otterrai valori di consumo parziali.

Devi essere sicuro che, fino a quel punto, non si è diramato nulla. Una volta che ne sei certo, allora puoi procedere a collegare la fase (filo rosso) nel morsetto per la fase (quella solitamente indicata con la lettera L) sia in entrata che in uscita. Per intenderci, se il contatore è in verticale e la fase in ingresso va sul morsetto di sinistra, allora anche la fase in uscita andrà su quello di sinistra al 99.999% (controlla che ci sia la L o verifica sul manuale d'istruzione).

Attenzione che parte del rame non esca dal morsetto! Puoi attorcigliarlo leggermente con le dita per renderlo più compatto in modo che entri in modo pulito nel morsetto. Se qualche filo di rame dovesse uscire e andare a toccare qualche filo di rame del cavo blu, allora darai vita a un cortocircuito con conseguenze disastrose.

Chiusi adeguatamente entrambi i morsetti della fase (verifica strattonando il cavo che non esca o sia molle), fai la stessa cosa col cavo blu neutro. Una volta che hai collegato tutto, hai finito. Aggancia il contacolpi dove preferisci o sistemalo in modo che i cavi non siano attorcigliati e, in generale, in modo sensato, poi attacca il contatore. Il contacolpi inizierà fin da subito a lavorare, a patto che ci sia un assorbimento elettrico in casa.

Mi raccomando, utilizza connettori adeguati, isola correttamente i fili scoperti. Ribadisco, se non sai bene dove mettere le mani, chiedi aiuto a un professionista.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.