Come collegarsi in remoto ad un altro PC
Hai lasciato il computer acceso mentre svolgeva un compito importante e, dopo ripetute chiamate, ti sei reso conto che nessuno è in grado di controllare a che punto è? Un amico ti ha chiesto aiuto su un programma che conosci bene, e credi che sia meglio mostrargli concretamente cosa fare, ma non ti è possibile recarti presso la sua abitazione? Non temere, la soluzione a problematiche simili esiste, ed è anche molto più semplice di quanto tu immagini!
Nel corso di questa guida, infatti, avrò cura di spiegarti come collegarsi in remoto a un altro PC, così da poterlo controllare anche a distanza, senza essere davanti allo schermo. Effettuare questa procedura potrebbe tornarti molto utile, in quanto essa consente di controllare un computer in maniera del tutto autonoma, senza dover domandare l’operazione ad altri, scaricando un programma o usando un’utility integrata.
Vuoi sapere quale software ti consiglio per collegarti al tuo computer di casa a distanza, oppure per offrire supporto a qualcuno che ne ha bisogno? Beh, allora non ti resta che metterti seduto comodo e prenderti qualche minuto di tempo libero per leggere questo mio tutorial dedicato alla questione. Ti auguro una buona lettura.
Indice
- Come collegarsi in remoto a un altro PC: programmi
- Come collegarsi in remoto a un PC di rete: soluzioni integrate
Come collegarsi in remoto a un altro PC: programmi
Sulla scena informatica, esistono davvero tantissimi programmi utili a collegarsi a un computer in remoto, al fine di fornire assistenza a un utente che ne ha bisogno, oppure di operare tramite Internet su un PC o un Mac di appartenenza. Di seguito te ne presento alcuni.
Assistenza rapida (Windows)
Se hai necessità di collegarti in remoto a un PC dotato di Windows 10 o di un’edizione successiva del sistema operativo Microsoft (ad es. Windows 11) tramite un computer dello stesso tipo, al fine di fornire supporto , puoi usare l’applicazione Assistenza rapida, disponibile “di serie” nelle più recenti edizioni di Windows.
Il suo funzionamento è molto semplice: basta avviare il software sul computer che richiede assistenza, inserire il codice di sicurezza comunicato dall’interlocutore e autorizzare quest’ultimo, per avviare il collegamento; l’assistente potrà fare richiesta del codice tramite la stessa applicazione, previo accesso tramite account Microsoft tramite il quale potersi identificare.
Chiarito ciò, per usare Assistenza Rapida, apri il programma sul computer dal quale fornire supporto, clicca sul pulsante Offri assistenza a qualcuno e, quando richiesto, digita le credenziali dell’account Microsoft con il quale identificarti; se sul computer è già stato configurato un profilo utente in precedenza, puoi cliccare direttamente su quest’ultimo, per velocizzare il login.
Una volta ottenuto il codice, senza chiudere la schermata, comunicalo alla persona che necessita supporto; quest’ultima dovrà aprire a sua volta l’applicazione Assistenza rapida, inserire il codice nell’apposito campo (entro un massimo di dieci minuti) e cliccare sul pulsante Invia.
Per consentirti di vedere il suo schermo, l’utente remoto dovrà poi apporre il segno di spunta accanto alla voce Sono consapevole delle implicazioni di sicurezza della condivisione dello schermo e cliccare sul pulsante Consenti, così da autorizzare la comunicazione e avviare la visualizzazione remota.
Se vuoi acquisire il controllo dello schermo remoto, clicca sul pulsante Richiedi controllo situato in cima alla finestra di Assistenza Rapida e attendi che l’interlocutore risponda in maniera affermativa, cliccando sul pulsante Consenti, al fine di permetterti di operare sul computer. I restanti pulsanti collocati in alto consentono di evidenziare parti di schermo, di avviare una chat con l’interlocutore e di effettuare altre interazioni di questo tipo, finalizzate a migliorare l’assistenza.
Assistenza Rapida di Windows è una soluzione ottimale per fornire supporto a un utente che ne ha bisogno, al fine di aiutarlo a compiere una specifica operazione; tuttavia, se vuoi controllare da remoto un computer che appartiene alla tua persona per altri scopi (ad es. per lavorarci anche quando non sei davanti al rispettivo schermo), dovresti optare per una tra le soluzioni alternative, delle quali mi appresto a parlarti qui di seguito.
AnyDesk (Windows/macOS)
Se l’assistenza rapida di Windows non fa al tuo caso, oppure se il tuo è un Mac, puoi prendere in considerazione l’uso di AnyDesk. Si tratta di un programma di accesso remoto che può fungere sia da server che da client, il quale permette di collegarsi a qualsiasi computer previo inserimento dell’identificativo, oppure in modalità non presidiata.
AnyDesk si può usare in versione portable (solo su Windows), è gratuito ma solo per uso personale; se lo si vuole usare per scopi commerciali, bisogna invece acquistarne una licenza d’uso, con prezzi a partire da 22,90 euro/mese + IVA.
Detto ciò, come primo step, scarica AnyDesk sul computer da controllare, collegandoti a questo sito Web e cliccando sul pulsante Scarica ora, situato al centro della pagina. A download completato, esegui il file ottenuto e, se impieghi Windows, clicca sulla voce per Installare AnyDesk, così da installare il server sul computer. Ora, clicca sui pulsanti Installa, Sì e Installa e attendi qualche istante, affinché AnyDesk venga configurato.
Se, invece, il tuo è un Mac, trascina l’icona di AnyDesk nella cartella Applicazioni del computer, fai clic destro sull’icona appena copiata e premi sul pulsante Apri, per due volte consecutive, in modo da bypassare le restrizioni applicate da macOS nei confronti degli sviluppatori non ufficialmente certificati (va fatto soltanto al primo avvio).
A questo punto, dovrebbe esserti richiesto di fornire le autorizzazioni necessarie per eseguire il controllo remoto del Mac (Registrazione schermo, controllo mouse e tastiera e accesso completo al disco): per riuscire nell’impresa, clicca sulla voce Imposta, poi sul pulsante per aprire le Impostazioni di sistema e segui le indicazioni che vedi sullo schermo, per abilitare le voci necessarie. Se hai difficoltà, consulta il tutorial in cui ti spiego come scaricare e installare AnyDesk.
A setup completato, avvia il programma usando l’icona disponibile sul desktop di Windows, nel menu Vai > Applicazioni di macOS oppure nell’area degli indicatori di sistema e prendi nota del codice numerico posto accanto alla voce Questo dispositivo, che va comunicato all’interlocutore per consentirgli l’accesso al computer; in condizioni normali, il controllo remoto dovrà poi essere autorizzato, facendo clic sull’apposito bottone che compare sullo schermo.
Se programmi di controllare il computer anche quando non c’è nessuno a poterti autorizzare, devi configurare l’accesso non vigilato, andando a impostare una password di login: clicca dunque sul simbolo ☰ collocato in alto a destra, seleziona la voce Imposta accesso non vigilato dal menu che va ad aprirsi e, quando richiesto, clicca sul pulsante Sì oppure digita la password del Mac nell’apposito campo, per passare allo step successivo.
A questo punto, digita una password sicura da usare per completare il login (per due volte), imposta il menu a tendina Profilo di autorizzazione su Accesso automatico (se necessario) e clicca sul pulsante Applica, per finire.
Una volta configurato il computer da controllare, puoi eseguire l’accesso a quest’ultimo da qualsiasi altro PC o Mac, usando l’applicazione di AnyDesk (che, su Windows, puoi tranquillamente non installare), oppure mediante l’app AnyDesk Desktop Remoto disponibile per Android (anche su market alternativi), iPhone e iPad.
Le modalità di funzionamento sono pressappoco identiche: basta inserire l’indirizzo remoto/codice identificativo del computer da controllare, nell’apposito campo, premere sul simbolo della freccetta e attendere l’autorizzazione dell’utente remoto, se il server non è stato configurato per l’accesso non vigilato; in caso contrario, è sufficiente digitare la password configurata a protezione del computer, per visualizzarne il desktop entro pochi secondi.
Se sei interessato ad approfondire il discorso sul funzionamento di AnyDesk, leggi il tutorial d’approfondimento disponibile sul mio sito, ricco di utili indicazioni al riguardo.
TeamViewer (Windows/macOS)
Altro utile programma per lo scopo è sicuramente TeamViewer: nella fattispecie, si tratta di un software che consente di controllare da remoto un computer in maniera praticamente immediata, senza la necessità di configurare porte, indirizzi IP o dettagli simili.
Per la precisione, il programma consente di trasferire rapidamente file da un computer all’altro, di gestire gli aggiornamenti da remoto, di effettuare l’accesso non presidiato e molto altro. L’uso di TeamViewer è gratuito soltanto per scopi personali e privi di fini commerciali; in caso contrario, bisogna sottoscrivere un abbonamento, con prezzi a partire da 13,90 euro/mese.
Inoltre, per sfruttare i servizi di TeamViewer (sia per ottenere che per fornire controllo/assistenza), bisogna essere titolari di un account gratuito sulla piattaforma: per crearlo, collegati a questa pagina Web, clicca sul link Crea un account situato in basso e digita il tuo nome e il tuo indirizzo email negli appositi campi.
In seguito, fai clic sul pulsante Continua, fornisci una password da impostare a protezione dell’account e premi sul pulsante Crea account; per finire, clicca sul link di convalida che, nel frattempo, dovrebbe esserti stato inviato da TeamViewer presso il tuo account di posta elettronica e concludi la procedura, eseguendo per la prima volta l’accesso al profilo creato.
Per scaricare TeamViewer sul PC da controllare, collegati al sito Internet del programma, clicca sui pulsanti Download gratuito e Scaricare ora e premi poi sul logo del tuo sistema operativo.
Ora, a seconda di quelle che sono le tue esigenze, hai almeno tre “varianti” di TeamViewer da poter scaricare: TeamViewer QuickSupport, se il computer deve ricevere saltuariamente assistenza remota e se bisogna accedervi senza privilegi amministrativi; TeamViewer Host, se si deve accedere un computer per finalità di produzione, anche quando non è presidiato da altri utenti; oppure TeamViewer full client, se programmi di usare il computer anche per controllare altri apparecchi. In questo frangente, andremo a focalizzarci su TeamViewer Host.
Per ottenere il file d’installazione del software in questione, individua il riquadro dedicato e clicca sul pulsante Download posto in sua corrispondenza, avendo cura di scegliere, se utilizzi Windows, l’architettura più adatta al sistema operativo da te in uso (64 o 32 bit).
A download completato, esegui il file ottenuto e, se impieghi Windows, clicca sul pulsante Avanti e attendi che il programma venga installato automaticamente; in seguito, apponi il segno di spunta accanto alla voce Accetto l’EULA e il DPA e clicca sul pulsante Continua, per avviare il programma come servizio di sistema
Se, invece, il tuo è un Mac, fai doppio clic sul file Install TeamViewerHost visibile nella finestra del Finder che va ad aprirsi, clicca sul pulsante Apri (se necessario) e apponi il segno di spunta accanto alla dicitura I Accept the EULA and the DPA. Ora, fai clic sui pulsanti Continue e Continua (per due volte consecutive), immetti la password del Mac nella finestra che compare sullo schermo e dai Invio, per avviare l’installazione del programma, al termine della quale dovrebbe esserti richiesto di concedere alcuni permessi necessari al suo funzionamento.
Ad ogni modo, qualora riscontrassi problemi o difficoltà nel concludere il download e l’installazione di TeamViewer, ti consiglio di leggere il tutorial che ho dedicato all’argomento, nel quale ti ho spiegato come agire in maniera dettagliata.
A setup completato, clicca sull’icona di TeamViewer Host che è stata nel frattempo aggiunta al desktop e/o all’area degli indicatori di sistema e, se vuoi associare il computer ai tuoi dispositivi personali, clicca sul pulsante Gestisci questo dispositivo: quando richiesto, fornisci l’email dell’account TeamViewer creato in precedenza, premi sul pulsante Continua, digita la password del profilo TeamViewer e clicca sul pulsante Accedi, per completare l’associazione.
In alternativa, se vuoi evitare l’associazione a un account TeamViewer specifico, clicca sulla voce Connettiti con TeamViewer ID situata in basso e prendi nota del codice identificativo del computer e della relativa password d’accesso: queste informazioni dovranno poi essere comunicate all’interlocutore e/o inserite nel client di TeamViewer, affinché questi possa accedere al computer.
Per controllare un computer configurato con TeamViewer mediante un dispositivo dello stesso tipo, puoi usare il client Web del servizio, oppure scaricare il programma TeamViewer Full Client sul computer “di controllo”, anch’esso disponibile sul sito Web di TeamViewer: dopo averlo ottenuto, basta eseguire una breve impostazione dei permessi (solo su macOS) e, quando necessario, eseguire l’accesso all’account TeamViewer associato al computer da controllare, oppure inserire l’ID TeamViewer e la password ottenuti in precedenza.
Ti segnalo, a tal proposito, che l’applicazione di controllo per TeamViewer è altresì disponibile per Android (anche sui market alternativi al Play Store), iPhone e iPad. Per maggiori informazioni riguardo l’uso di TeamViewer, ti rimando alla lettura della guida tematica che ho dedicato al programma.
Per altre soluzioni utili, ti rimando alla lettura del mio approfondimento dedicato ai programmi per accesso remoto, nel quale ho approfondito le modalità d’uso dei software menzionati poco fa e suggerito altri programmi e app di questo tipo.
Come collegarsi in remoto a un PC di rete: soluzioni integrate
Se, invece, hai intenzione di controllare un altro computer connesso alla medesima rete locale al momento in uso, puoi affidarti alle soluzioni integrate di Windows e macOS denominate, rispettivamente, Desktop Remoto (protocollo RDP) e Condivisione Schermo (protocollo VNC).
Entrambi i software sono preinstallati nei rispettivi sistemi operativi di appartenenza e fruibili a costo zero ma, prima di fare qualsiasi cosa, va chiarito che il server di Desktop Remoto non è presenti nelle versioni Windows. Dunque, se il PC al quale devi collegarti esegue un sistema operativo Microsoft in versione Home, non potrai sfruttare la soluzione in oggetto; tuttavia, potrai comunque usare il client per collegarti ad altri computer.
Inoltre, sia Desktop Remoto che Condivisione Schermo sono pensati principalmente per l’uso da computer collegati alla stessa rete locale, oppure alla stessa rete privata virtuale (VPN): in questo scenario, basta configurare il server da controllare in maniera opportuna e stabilire la connessione a quest’ultimo usando qualsiasi altro dispositivo connesso alla medesima rete.
Per usare le due utility da Internet, invece, bisogna effettuare alcune opzioni preliminari per preparare il computer e il router ad accettare connessioni: devi conoscere innanzitutto l’indirizzo IP pubblico del computer al quale collegarti, aprire le porte di connessione specifiche sul router (3389, 443 e 8245 per Windows e 3283 e 5900 per Mac, sia TCP che UDP) e, per comodità, assegnare un DNS dinamico al computer da controllare, per evitare problemi dovuti al cambio di IP pubblico.
Tuttavia, data la relativa complessità dei passaggi appena menzionati, il mio consiglio è quello di optare per le soluzioni di controllo remoto viste nel precedente capitolo di questa guida, le quali non richiedono alcuna configurazione di rete aggiuntiva.
Desktop Remoto (Windows)
Fatte tutte le doverose precisazioni del caso, è arrivato il momento di spiegarti come sfruttare le soluzioni di controllo menzionate in precedenza. Iniziamo da Desktop Remoto di Windows: per attivare il server sul PC da controllare, apri le Impostazioni del sistema operativo, schiacciando la combinazione di tasti Win+I sulla tastiera (oppure cliccando sul simbolo dell’ingranaggio residente nel menu Start), apri le sezioni Sistema > Desktop remoto e sposta su Attivato la levetta che trovi in cima alla schermata proposta. Se necessario, fai clic sul pulsante Conferma, per indicare la tua volontà di procedere.
Per impostazione predefinita, le sessioni di Desktop Remoto possono essere avviate e usate esclusivamente da utenti con privilegi di amministrazione; per modificare questo comportamento, clicca sulla voce Utenti Desktop Remoto/Seleziona gli utenti che possono accedere in remoto a questo PC** residente nella stessa finestra, premi sul pulsante Aggiungi… e digita il nome utente della persona per la quale consentire l’accesso remoto, all’interno del campo di testo preposto. Per confermare, clicca sui pulsanti Controlla nomi e OK.
Successivamente, annota il nome specificato in corrispondenza della dicitura Nome PC/Come connettersi al PC, poiché ti servirà per stabilire la connessione dal dispositivo “di controllo”.
Una volta configurato il computer da controllare in maniera opportuna, puoi entrarvi facilmente, usando il client di Desktop remoto incluso in Windows: per avviarlo, apri il menu Start, digita le parole Connessione desktop remoto e fai clic sul primo risultato ricevuto.
Giunto nella finestra di configurazione, immetti il nome o l’indirizzo IP privato del server al quale collegarti, premi sul bottone Connetti e rispondi in maniera affermativa all’avviso relativo alla chiave di connessione; infine, inserisci il nome utente e la password dell’account mediante il quale prendere il controllo del computer e premi sul bottone OK, per finire.
Oltre che su Windows, il client Microsoft Desktop Remoto è disponibile anche sotto il nome di Windows App sul Mac App Store dei Mac, sul Play Store e sui market alternativi per Android e sull’App Store di iOS e iPadOS.
Il funzionamento è tutto simile al client per Windows: premi sul pulsante +, scegli l’opzione per aggiungere un PC, digita l’indirizzo IP oppure il nome del computer remoto al quale collegarti nel campo dedicato e clicca sul pulsante Aggiungi, per poi selezionare la destinazione appena aggiunta al software e avviare il controllo remoto.
Condivisione schermo (macOS)
Anche se si tratta tecnicamente di due soluzioni diverse, le modalità di attivazione di Condivisione schermo di macOS sono abbastanza simili a quelle viste per Windows. Dunque, per iniziare, apri le Impostazioni di sistema di macOS cliccando sull’apposita voce disponibile nel menu Apple, clicca sulle voci Generali > Condivisione e poi sul pulsante (i), residente in corrispondenza della dicitura Condivisione schermo.
Ora, sposta su ON le levette poste accanto alle opzioni Chiunque può richiedere il permesso di controllare lo schermo e I visualizzatori VNC possono controllare lo schermo mediante password e, successivamente, immetti una password da usare per proteggere le connessioni remote, nel campo preposto.
Superato anche questo step, se vuoi che tutti gli utenti (e non soltanto quelli con privilegi amministrativi) possano accedere al Mac tramite sessione remota, imposta il menu a tendina posto accanto all’opzione Consenti accesso a sull’opzione Tutti gli utenti e il gioco è fatto; altrimenti, scegli l’opzione Solo questi utenti, clicca sul pulsante [+] visibile poco più in basso e poi sul nome dell’utente da autorizzare; infine, premi sul bottone Seleziona e ripeti gli stessi passaggi, se necessario, per tutti gli altri account ai quali consentire l’accesso da remoto.
Adesso, prendi nota dell’indirizzo situato subito sotto la dicitura Condivisione schermo, accanto alla scritta vnc:// (ad es. mac.local
oppure 192.168.1.3
), il quale ti servirà per individuare il server nella rete locale e, per attivare il server di controllo, sposta la levetta Condivisione schermo in posizione ON.
Per accedere al Mac appena configurato da un altro Mac, apri il Finder e clicca sul nome del Mac, residente nella barra laterale di sinistra; in alternativa, fai clic destro sull’icona del Finder, seleziona la voce Connessione al server… dal menu contestuale visualizzato e digita l’indirizzo vnc://indirizzo_MAC
all’interno della finestra che compare, avendo cura di sostituire alla dicitura indirizzo_MAC
il nome/IP privato del computer.
Infine, clicca sul pulsante Connetti, immetti la password configurata precedentemente ed effettua l’accesso al tuo profilo utente, usando la classica schermata di login di macOS.
Oltre che con l’apposita funzione del Finder, puoi collegarti in remoto a un Mac sul quale è stata attivata la condivisione dello schermo usando qualsiasi client VNC, come il software VNC Viewer disponibile per Windows, Android, iOS e iPadOS.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.