Come condividere una cartella in rete
Hai più di un computer in casa e hai intenzione di collegarli tutti per creare una piccola rete domestica? Ottima idea! Mi piace così tanto che ti darò una mano a metterla in piedi e configurarla nella maniera più semplice possibile. In che modo? Beh, ad esempio spiegandoti come condividere una cartella in rete. Uno dei principali vantaggi che derivano dall’allestimento di una rete è, infatti, la possibilità di condividere file e cartelle fra diversi computer senza dover fare noiosi copia-e-incolla: stiamo per scoprire insieme come.
I file condivisi in rete possono essere visualizzati da qualsiasi dispositivo connesso al router di casa, in modo pressoché immediato: tema di questa mia guida sarà spiegarti, per l’appunto, come creare una cartella condivisa mediante i più diffusi e usati sistemi operativi per computer. Per completezza d’informazione, ti spiegherò poi come condividere una cartella su Internet, usando uno specifico programma adatto allo scopo oppure un servizio cloud.
Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per riuscire brillantemente nell’impresa. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buona fortuna!
Indice
Come condividere una cartella in rete locale
Condividere una cartella all’interno di una rete locale è davvero semplicissimo: tutto si riconduce ad attivare la condivisione dei file in rete (se necessario) all’interno del sistema operativo e agire, in un secondo momento, proprio sulla cartella da condividere.
Affinché il tutto vada a buon fine, è indispensabile che i computer che devono accedere ai file contenuti nella cartella siano collegati alla stessa rete locale, cioè allo stesso router, tramite Wi-Fi, cavo Ethernet, ripetitori wireless o adattatori Powerline, è indifferente.
Come condividere una cartella in rete: Windows 10
Se la cartella da condividere risiede su un computer con su installato Windows 10, devi innanzitutto abilitare le opzioni di condivisione del sistema operativo. Dunque, per prima cosa, fai clic sul simbolo della connessione residente nei pressi dell’orologio di sistema (le tacchette del Wi-Fi oppure il simbolo del computer) e seleziona la voce Configura rete e Internet che si trova in fondo al pannello che si apre.
Giunto alla finestra successiva, premi sul pulsante Centro connessioni di rete e condivisione, per aprire l’apposita sezione del Pannello di Controllo, poi sulla voce Modifica impostazioni di condivisione avanzate (a sinistra) e clicca sul simbolo della freccetta verso il basso corrispondente alla voce Privato, in modo da aprire le impostazioni di condivisione per le reti private.
Ora, apponi il segno di spunta accanto alle voci Attiva individuazione rete, Attiva la configurazione automatica dei dispositivi connessi alla rete e Attiva condivisione file e stampanti, quindi espandi anche la sezione Tutte le reti e seleziona le caselle corrispondenti alle voci Usa la crittografia a 128 bit per proteggere le connessioni di condivisione file e Disattiva condivisione protetta da password. Infine, rendi effettive le regolazioni apportate, cliccando sul pulsante Salva modifiche (si trova in basso), e chiudi la finestra del Pannello di Controllo.
A questo punto, se stai usando una connessione Wi-Fi, devi accertarti che quest’ultima sia in uso come rete privata: dunque, clicca sul simbolo della connessione visibile nei pressi dell’orologio di sistema, poi sulla voce Proprietà situata sotto il nome della rete alla quale sei connesso e apponi il segno di spunta accanto alla voce Privato, se non c’è già.
Superato anche questo step, attiva la condivisione di file e cartelle anche su tutti gli altri computer dai quali intendi accedere alla cartella condivisa, ripetendo, su ciascuno di essi, i passaggi che ti ho descritto finora.
Adesso, ritorna al computer sul quale è ospitata la cartella da condividere, fai clic destro sulla sua icona e scegli l’opzione Proprietà dal menu contestuale che ti viene proposto. Fatto ciò, apri la scheda Condivisione, premi sul pulsante Condividi… e, giunto alla finestra di assegnazione delle autorizzazioni, clicca sulla freccia verso il basso collocato accanto alla casella di testo superiore e poi sulla voce Everyone, visibile nella lista che compare.
Successivamente, clicca sul pulsante Aggiungi e, se lo ritieni opportuno, imposta i permessi d’accesso ai file che si trovano nella cartella: di base, tutti gli utenti della rete possono visualizzare gli elementi condivisi, ma non possono modificarli né eliminarli. Per alterare questo comportamento, fai clic sulla voce Lettura posta di fianco alla dicitura Everyone e imposta il menu a tendina che compare sull’opzione Lettura/scrittura. Ultimate le opportune regolazioni, fai clic sui pulsanti Condividi e Operazione completata, per condividere la cartella.
Come condividere una cartella in rete con Mac
Anche macOS dispone di un sistema dedicato alla condivisione dei file in rete ma, per accedervi, è necessaria l’immissione di una password di sicurezza.
Ad ogni modo, per abilitare la condivisione di cartelle e file su Mac, fai clic sul simbolo dell’ingranaggio situato sulla barra Dock, per aprire le Preferenze di sistema; dopodiché premi sull’icona della Condivisione e apponi il segno di spunta accanto all’opzione Condivisione file, residente nella barra laterale di sinistra.
Fatto ciò, clicca sul pulsante [+] visibile sotto il riquadro Cartelle condivise, scegli la cartella da condividere, premi sul pulsante Aggiungi e, una volta tornato alla schermata precedente, fai clic sul simbolo delle due frecce corrispondente alla voce Tutti — Nessun accesso e, in base alle tue esigenze, indica se condividere la cartella in sola lettura oppure in lettura e scrittura.
Adesso, fai clic sul pulsante Opzioni…, verifica che la voce Condividi file e cartelle mediante SMB sia selezionata (altrimenti fallo tu), apponi il segno di spunta accanto al tuo Nome e imposta una password da usare per accedere ai file tramite la rete. Per concludere, premi sul pulsante Fine.
Come condividere una cartella in rete con Ubuntu
Per poter condividere una cartella in rete con Ubuntu (una delle più diffuse distro Linux), bisogna innanzitutto installare Samba, ossia il sistema dedicato ai servizi di condivisione per file, cartelle, stampanti e altri elementi in rete. Dunque, apri il Terminale richiamandolo dalla visuale Applicazioni di Ubuntu (l’icona situata in basso a sinistra dello schermo, a forma di griglia), digita il comando sudo apt install samba smbclient
e premi il tasto Invio della tastiera.
Quando ti viene richiesto, inserisci la password del computer, dai Invio, premi il tasto s della tastiera e dai nuovamente Invio, per procedere con l’installazione di tutto il necessario. Al termine dovrai riavviare il computer. Ripeti la medesima operazione anche sui computer dai quali prevedi di accedere ai file della rete.
Adesso, per poter condividere una cartella in rete, fai clic destro sull’icona di quest’ultima, seleziona la voce Proprietà dal menu contestuale visualizzato e clicca sulla scheda Condivisione della rete locale, residente in alto.
Apponi, quindi, il segno di spunta accanto alla voce Condividere questa cartella e indica il nome che intendi assegnare alla risorsa, all’interno dell’apposita casella di testo.
Successivamente, seleziona anche la voce Accettare ospiti (chi non dispone di un account utente), per consentire l’accesso ai file senza inserire alcuna password e, se vuoi che gli altri utenti possano modificare gli elementi contenuti nella cartella, apponi il segno di spunta accanto alla voce Permetti ad altri di creare ed eliminare file da questa cartella. Per concludere, premi sui pulsanti Crea condivisione e Aggiungi automaticamente le autorizzazioni per applicare il permesso di cartella condivisa e il gioco è fatto.
Nota: su alcune versioni di Ubuntu, l’opzione Condivisione della rete locale è accessibile direttamente dal menu contestuale della cartella.
Accedere alle cartelle condivise
Per poter accedere alle cartelle condivise, è solitamente sufficiente aprire il gestore file installato sul sistema operativo e accedere all’opzione relativa alla rete. Di seguito ti spiego come procedere su Windows, macOS e Ubuntu.
- Windows: apri l’Esplora File, facendo clic sul simbolo della cartella gialla che risiede nella barra delle applicazioni, clicca sulla voce Rete visibile nella barra laterale di sinistra di Esplora File e fai doppio clic sul nome del computer che contiene la cartella condivisa. Se necessario, immetti il nome utente e la password configurati in fase di condivisione.
- macOS: apri il Finder, facendo clic sull’icona del fumetto sorridente visibile sul Dock, clicca sulla voce Rete sottostante la dicitura Posizioni (a sinistra) e fai doppio clic sul nome del Computer che contiene la cartella di tuo interesse. Se la cartella risiede su un Mac, devi invece selezionare soltanto l’icona relativa al computer che contiene i file di tuo interesse (si trova nel riquadro Condivisi situato sulla barra laterale di sinistra) e premi sul pulsante Connetti come…, per inserire le credenziali d’accesso ai file.
- Ubuntu: apri l’applicazione File (l’icona della cartella che risiede nella barra dei lanciatori di Ubuntu), clicca sulla voce Altre posizioni e poi sulla dicitura Rete Windows. Ora, fai doppio clic sul nome del computer che contiene la cartella condivisa e, se necessario, inserisci il nome utente e la password da utilizzare per accedere ai file.
Altri metodi per condividere una cartella in Rete
Se hai bisogno di condividere una cartella tramite Internet e accedervi da computer “esterni” alla rete locale, puoi invece affidarti a dei software preposti allo scopo oppure a uno dei tanti servizi di cloud storage disponibili.
Resilio Sync
Se non ne avessi mai sentito parlare, Resilio Sync è un programma compatibile con Windows e macOS, il quale consente di creare una o più cartelle condivise e di potervi accedere a prescindere dalla posizione del computer, nel giro di un paio di clic, tramite un sistema peer-to-peer basato su link e/o chiavi. Il programma è in realtà disponibile anche per Ubuntu ma, allo stato attuale delle cose, non ne viene garantito il corretto funzionamento sulle edizioni più recenti del sistema operativo di Canonical.
La versione minimale di Resilio Sync, denominata Home, è scaricabile anche in forma gratuita, ma può essere usata soltanto per fini non commerciali; per poter usare il programma anche in ambito professionale, e/o sbloccarne funzioni aggiuntive, bisogna acquistare una licenza d’uso, con prezzi a partire da 59,99$. Affinché il tutto proceda senza intoppi, il programma va installato su tutti i computer coinvolti nella condivisione.
Se ti interessa percorrere questa strada, collegati alla pagina principale del software, premi sul pulsante Free download e attendi che il relativo pacchetto d’installazione venga scaricato sul computer. A download ultimato, apri il file ottenuto e, se impieghi Windows, fai clic sui pulsanti Avanti e Sì, seleziona tutte le caselle visibili nella finestra successiva e premi sul bottone Inizia, per avviare il software.
Su Mac, dopo aver aperto il file scaricato in precedenza, trascina l’icona di Resilio Sync nella cartella Applicazioni del computer, mediante la finestra che va ad aprirsi; in seguito, fai doppio clic sull’icona appena copiata e premi sui pulsanti Apri e OK per due volte consecutive, in modo da accordare i permessi necessari all’esecuzione del programma.
Qualora l’interfaccia del programma dovesse presentarsi in lingua inglese, premi sul pulsante Settings visibile in alto a destra (quello a forma d’ingranaggio), imposta il menu Language sull’opzione Italiano e, per applicare la modifica, riavvia il programma: fai clic destro sull’icona di Resilio Sync visibile nella barra dei menu del Mac (a forma di frecce circolari), premi sulla voce Chiudi situata nel menu che compare e apri nuovamente il software, usando l’icona residente nel Launchpad oppure nella cartella Applicazioni del Mac.
Da questo momento in poi, le procedure per tutti i sistemi operativi si equivalgono: per condividere una cartella, fai clic sul pulsante [+] collocato in alto a sinistra, poi sulla voce Cartella standard e utilizza la finestra successiva per selezionare la directory da condividere.
A selezione ultimata, dovresti trovarti al cospetto del pannello di condivisione specifico per la cartella scelta, tramite il quale è possibile definire le autorizzazioni d’accesso ai file (solo lettura oppure lettura e scrittura) i permessi di sicurezza; se stai condividendo una cartella verso un computer che ti appartiene, puoi tranquillamente rimuovere il segno di spunta dalla cartella I nuovi peer che invito devono essere approvati da me, così da disattivare la richiesta di autorizzazione nella fase successiva.
Dopo aver definito le impostazioni necessarie, fai clic sul pulsante Email, per condividere (o auto-inviarti) il link di condivisione tramite posta elettronica, oppure Copia, per copiarlo negli appunti del sistema operativo.
Adesso, per aggiungere la cartella condivisa a un secondo computer, apri la finestra principale di Resilio Sync su quest’ultimo, clicca sul pulsante [+] situato in alto a sinistra e scegli la voce Inserisci una chiave o un link. Fatto ciò, digita il link creato in precedenza nel campo di testo dedicato, fai clic sul pulsante Avanti e seleziona la cartella del computer nella quale visualizzare i file condivisi: tutto qui!
Quando necessario, puoi sospendere o interrompere definitivamente la condivisione della cartella, oppure visualizzare la lista dei computer autorizzati ad accedervi, cliccando sull’icona della cartella visibile nella schermata principale di Resilio Sync e, in seguito, facendo clic destro sul nome della directory condivisa.
Servizi cloud
In alternativa, se hai necessità di condividere una o più cartelle su diversi dispositivi contemporaneamente e di potervi accedere anche da browser (oltre che tramite programmi specifici), puoi ripiegare su uno dei tanti servizi cloud disponibili su Internet.
Ciascuno di essi consente di accedere a delle cartelle online e sincronizzarle su un numero potenzialmente illimitato di computer, smartphone e tablet (potenzialmente, in quanto alcuni servizi applicano delle limitazioni sui piani free) mediante software specifici. Di seguito ti elenco alcuni servizi di questo tipo.
- OneDrive: si tratta della soluzione cloud promossa e gestita da Microsoft, integrata alla perfezione in Windows 10. Le cartelle condivise possono essere sincronizzate anche su PC dotati di edizioni precedenti di Windows, oltre che sui Mac, previa installazione dell’apposito programma. Di base, OneDrive mette a disposizione dell’utente 5 GB di spazio gratuito, che può essere incrementato a 100 GB al prezzo di 2€/mese; se si è titolari di un abbonamento a Office 365, inoltre, si ha diritto a 1 TB di spazio di archiviazione supplementare. Maggiori info qui.
- iCloud: è la soluzione cloud proprietaria di Apple, perfettamente integrata sui Mac (ma anche su tutti gli altri dispositivi della “mela morsicata”). Le cartelle condivise su iCloud possono essere sincronizzate anche su Windows, usufruendo del software dedicato. iCloud mette a disposizione di tutti gli utenti 5 GB di spazio cloud gratuito, che può essere aumentato acquistando pacchetti supplementari, al prezzo di partenza di 0,99€/mese per 50 GB. Maggiori info qui.
- Google Drive: è la piattaforma gestita da Google, la quale consente di creare cartelle cloud e sincronizzarle su computer dotati di Windows, macOS e Linux, mediante l’apposito programma. Tutti i titolari di un account Gmail hanno diritto a 15 GB di spazio di archiviazione gratuito, incrementabile a 100 GB, 200 GB oppure 2 TB previa iscrizione al servizio di Google One (i cui prezzi partono da 1,99€/mese oppure 19,99€/anno). Maggiori info qui.
- Dropbox: si tratta di un servizio cloud tra i più longevi sulla scena, che consente di sincronizzare cartelle cloud tra Windows, macOS e Linux, impiegando un apposito programma. Di base, Dropbox mette a disposizione 2 GB di spazio cloud in forma gratuita; sottoscrivendo un abbonamento mensile, al prezzo di 9,99€/mese (fatturazione annuale) oppure 11,99€/mese (fatturazione mensile), è possibile ampliare lo storage a 2 TB. Maggiori info qui.
Se necessiti di ulteriori informazioni in merito a quelli che sono i migliori servizi cloud disponibili, ti consiglio di prendere visione della mia guida tematica sull’argomento, nella quale ti ho spiegato tutto in modo approfondito.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.