Come configurare eMule
Da profano del mondo informatico, sei appena riuscito a installare eMule sul PC con le tue sole forze ma l’entusiasmo di essere riuscito a compiere questa piccola impresa si è immediatamente trasformato nella delusione di non riuscirsi a collegarsi ai server del programma. Evidentemente c’è qualche problema nella configurazione del tuo eMule che gli impedisce di funzionare come si deve, e io oggi sono qui per aiutarti a metterla a posto.
Lo so, la sola idea di seguire una guida su come configurare eMule ti spaventa, ma stai tranquillo. Ti assicuro che i passaggi necessari a impostare correttamente eMule sono alla portata di tutti e non richiedono particolari competenze tecniche, per poter essere messi in pratica.
Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che arriverai alla fine di questo articolo con un eMule completamente funzionante e in grado di farti scaricare tutti i file che desideri da Internet. Detto ciò, non mi resta altro che augurarti buona lettura e buon download con il tuo fido “muletto”!
Indice
Come configurare eMule per farlo andare al meglio
Nonostante la configurazione predefinita di eMule risulti funzionante per la maggior parte degli utenti, vi sono degli accorgimenti grazie ai quali è possibile migliorare la qualità dei propri download, andando a sfruttare in maniera ottimale la connessione a propria disposizione.
Personalmente, il primo consiglio che posso darti è quello di collegare il PC al router usando cavo Ethernet, con l’ausilio, se i dispositivi sono estremamente lontani, di una coppia di adattatori Powerline. Così facendo, andrai a eliminare sul nascere problemi di velocità derivanti dall’uso del Wi-Fi e dalle naturali interferenze e dispersioni di dati che potrebbero verificarsi in corso d’opera.
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Nelle battute successive di questo tutorial, ti spiegherò come configurare eMule 50a, cioè la versione più recente del software peer-to-peer; tuttavia, le indicazioni presenti nell’articolo dovrebbero risultare valide anche per le versioni modificate del programma e per aMule, la “variante” di eMule progettata per macOS e Linux, di cui ti ho parlato approfonditamente nel mio tutorial su come impostare eMule su Mac.
Impostare le velocità
Il primo parametro su cui ti consiglio di intervenire riguarda le capacità, o meglio, le velocità di download e upload del programma. Definire correttamente tali valori consente di sfruttare al meglio la banda a propria disposizione e di ottenere risultati ottimali, sia in fase di scaricamento che in fase di condivisione dei file.
Idealmente, bisognerebbe effettuare queste regolazioni basandosi sulle velocità nominali della propria connessione, tuttavia queste non sempre coincidono con le reali prestazioni ottenibili; pertanto, il mio consiglio è quello di effettuare uno speed test sulla connessione direttamente computer sul quale è in esecuzione eMule, avvalendoti di un servizio online come quello fornito da Ookla, e di annotare poi i risultati ricevuti; se hai bisogno di ulteriori chiarimenti circa l‘esecuzione corretta di un test di velocità, da’ un’occhiata alla guida tematica, in cui ti spiego come fare.
Ad analisi effettuata, non ti resta che definire le velocità da impostare in eMule effettuando un rapido calcolo: se i risultati del test ti sono stati forniti in Mbps, moltiplica i valori ottenuti per 125; se, invece, i risultati visualizzati sono in Kbps, dividili per 8. Per esempio, se il test ti ha fornito una velocità effettiva in download pari a 60 Mbps e uno in upload pari a 18 Mbps, dovrai inserire, all’interno di eMule, i valori 60 x 125 = 7500 per la capacità di download e 18 x 8 = 2250 per quella di upload.
Scoperti questi valori, apri il programma in questione, clicca sul pulsante Impostazioni e poi sulla scheda Connessioni; ora, fai clic sul pulsante Wizard collocato in basso a sinistra, apponi il segno di spunta accanto alla dicitura 6-15 e seleziona la voce Personalizzata dal box che si trova al centro della schermata; inserisci dunque le cifre ottenute in precedenza all’interno dei campi Banda reale in Download e Banda reale in Upload, apponi il segno di spunta accanto alla voce kByte/s e clicca poi sul pulsante Applica.
Non è finita qui: lasciando che eMule sfrutti tutta la banda a disposizione, potresti diminuire — e non di poco — le risorse disponibili per gli altri apparecchi della rete e, di conseguenza, le prestazioni globali del collegamento a Internet; per evitare che ciò accada, assicurati di impostare dei limiti di traffico, apponendo il segno di spunta accanto alla casella omonima: in seguito, agisci sulle barre di regolazione Limite di download e Limite di upload in modo che coincidano, rispettivamente, all’80% e al 70% dei valori che compaiono nei box di testo visibili a sinistra.
Chiaramente, puoi adeguare i limiti di download e upload per eMule a seconda delle tue esigenze: se, per esempio, nella tua rete sono presenti dispositivi che effettuano attività di streaming (ad es. visione di contenuti audiovisivi, gaming e così via), potresti considerare di impostare un limite di banda ancor più restrittivo, in modo da concedere risorse adeguate anche agli altri applicativi connessi.
A questo punto, a meno che tu non disponga di una connessione in tecnologia ADSL (o con velocità effettiva inferiore ai 20-30 Mbps), alza senza paura il Limite massimo delle fonti per file a 500 e il valore delle Connessioni massime a 600. Per finire, apponi il segno di spunta accanto alle voci Riconnessione automatica, Kad ed eD2k e clicca sul pulsante Applica.
Configurare le porte
Altro passaggio indispensabile da fare per ottimizzare il funzionamento di eMule consiste nell’aprire le porte in uso dal programma sul router, in modo tale che i client remoti non abbiano difficoltà nel collegarsi a te e da evitare, di conseguenza, il famigerato ID Basso (o, per gli “amici”, eMule bendato). In realtà potresti anche evitare questo passaggio, ma ciò avrebbe due conseguenze non trascurabili: la prima è che numerosi server impediscono l’accesso a i client eMule connessi con ID basso; in secondo luogo, potresti rallentare il sistema di accumulo crediti, con conseguenze negative su priorità e velocità di download dagli altri client.
Chiarito ciò, vediamo come procedere. Innanzitutto, assegna un IP statico al computer adibito all’esecuzione di eMule (puoi seguire le indicazioni che ti ho fornito nella guida linkata poc’anzi, se non sai come fare) e prendine nota, in quanto ti servirà in fase di configurazione delle porte.
Ora, clicca sul pulsante Opzioni di eMule, seleziona la voce Connessione dalla barra laterale di sinistra e individua poi il box Porte del client; ora, se i numeri delle porte TCP e UDP utilizzate attualmente dal tuo eMule sono pari a 4662 e 4672, ti consiglio di modificarli con dei valori superiori (es. 61373 e 6251), per non incappare in eventuali restrizioni sul traffico P2P applicate dal tuo fornitore di servizi Internet.
Una volta modificato il numero delle porte in uso dal programma, prendine nota, rimuovi il segno di spunta dalla casella posta accanto alla voce Usa l’UPnP per impostare le porte (se presente) e clicca sul pulsante Applica.
Adesso, devi procedere con lo sblocco delle porte scelte in precedenza dal router: tutto ciò che devi fare è aprire il pannello di amministrazione del dispositivo (al quale puoi accedere digitando, nel browser, l’indirizzo IP del router) e fornire il nome utente e la password impostati a protezione del sistema, solitamente visibili sull’etichetta adesiva apposta al retro del router stesso. Se riscontri problemi nell’effettuare l’accesso al router, consulta senza esitare la mia guida dedicata all’argomento, nella quale ti ho spiegato come procedere con dovizia di particolari.
Ad accesso effettuato, è poi necessario accedere all’area dedicata alla configurazione delle porte, altresì denominata NAT forwarding, Virtual Server o simili, e definire due nuove regole per l’apertura delle porte TCP e UDP annotate in precedenza. I passaggi esatti da compiere variano in base al router in proprio possesso, in quanto ciascun dispositivo è dotato di un sistema operativo differente dagli altri; a titolo di esempio, però, lascia che ti indichi come procedere sugli apparecchi di rete più comunemente forniti dagli operatori.
Per configurare eMule con Fibra TIM, apri il pannello di gestione del router, fai clic sul simbolo degli ingranaggi annesso al riquadro Servizi WAN e clicca sul pulsante Aggiungi un nuovo port mapping IPv4, situato all’interno del nuovo pannello che va ad aprirsi. Ora, assegna un nome alla regola (ad es. eMule TCP), imposta il menu a tendina Protocollo su TCP oppure su UDP, a seconda della porta che stai andando a definire, e digita il numero di quest’ultima nei campi Porta WAN e Porta LAN.
Infine, specifica l’indirizzo IP locale del computer nel campo Indirizzo IP remoto, salva la regola creata e ripeti la stessa operazione, per sbloccare la seconda porta (maggiori info qui).
Se vuoi invece configurare eMule con Vodafone Station, effettua l’accesso al router in questione, clicca sul menu a tendina posto in alto a destra e seleziona la voce Modalità utente esperto dal suo interno.
Ora, recati nelle sezioni Internet > Gestione porte, clicca sul pulsante (+) situato nel riquadro Associazione porte, imposta il menu a tendina Servizio sulla voce Personalizzato e digita il nome da assegnare alla regola (ad es. eMule TCP) nel campo Nome del servizio.
Successivamente, indica l’indirizzo IP locale dal computer negli appositi campi, definisci il Protocollo della porta da sbloccare e digita il numero della stessa all’interno dei campi Porta pubblica e Porta locale. Per concludere, fai clic sui pulsanti Salva e Applica e ripeti la stessa operazione con la seconda porta. In caso di dubbi, da’ un’occhiata al mio tutorial su come aprire le porte del router Vodafone.
Per configurare eMule con Fastweb e modem FASTGate, dopo aver completato il login all’area amministrativa di quest’ultimo, clicca sulle voci Avanzate > Configurazione manuale porte, premi sul pulsante Associa nuovo port mapping e compila il modulo che compare sullo schermo, definendo il nome da assegnare alla regola, l’indirizzo IP del computer e il protocollo della porta (ad es. TCP).
Digita poi il numero di porta da sbloccare all’interno dei campi Porta esterna e Porta interna, clicca sul pulsante Aggiungi e ripeti la stessa procedura, per sbloccare anche la seconda porta di eMule. Infine, clicca sul pulsante Salva modifiche, situato in fondo al box Configurazione manuale porte, per attivare le regole definite.
Se, invece, hai in dotazione l’Internet Box NeXXt, apri l’app MyFastweb, fai tap sul riquadro Il Mio NeXXt e, giunto al pannello successivo, recati nelle sezioni Impostazioni di rete > Impostazioni avanzate > Internet; in seguito, tocca il pulsante Port mapping e compila i vari campi, seguendo le medesime indicazioni fornite poco fa. Per approfondimenti, consulta la mia guida su come aprire le porte sui router Fastweb.
Ancora, se hai bisogno di configurare eMule con Linkem, entra nel modem e clicca sulla voce Network; successivamente, apri la sezione Gestione Porte, clicca sul pulsante Aggiungi e digita le informazioni richieste nei vari campi: Protocollo, Porta WAN/Lan di inizio e fine (digita il numero della porta da sbloccare in tutti i campi) e LAN IP del computer. Per finire, apponi il segno di spunta accanto alla voce Abilita, premi sul pulsante Applica e procedi con lo sblocco della seconda porta, effettuando la medesima procedura.
Qualora il router in tuo possesso non figurasse tra quelli menzionati, prendi visione dei miei tutorial su come aprire le porte del router e come aprire le porte di eMule: ti torneranno sicuramente utili.
Aggiornare i server eD2K
Configurare correttamente eMule significa anche utilizzare i server giusti — cioè sicuri, aggiornati e funzionanti — per connettersi alla rete eD2K. Prima di procedere con il download di una lista server aggiornata, ti consiglio però di attivare alcune impostazioni specifiche per l’ottimizzazione dei server, tra cui l’offuscamento del protocollo: si tratta di un sistema che consente di tutelare ancor di più la tua sicurezza e il tuo anonimato all’interno dei server del muletto.
Per riuscirci, clicca sul pulsante Opzioni del programma, clicca sulla scheda Server e apponi il segno di spunta accanto alle voci Controllo ID Basso, Connessione sicura e Usa il sistema di priorità, lasciando deselezionate tutte le altre voci.
Ora, spostati sulla scheda Sicurezza, apponi il segno di spunta accanto alle voci A nessuno, Attiva l’Offuscamento del protocollo, Usa identificazione sicura, Abilita il Filtro Anti-Spam per la ricerca e Avvisami durante l’apertura di file non attendibili e lascia deselezionate tutte le altre caselle. Ritorna poi alla schermata principale di eMule cliccando sui pulsanti Applica e OK.
A questo punto, sei pronto per importare i server sicuri nel tuo eMule: per iniziare, elimina la lista dei server impostata attualmente nel programma. Clicca, quindi, sul pulsante Server, fai clic destro in un punto “vuoto” della lista server attuale, seleziona la voce Elimina tutti i server dal menu che si apre e rispondi Sì all’avviso che compare sullo schermo.
Ora, incolla nel campo Aggiorna server.met da indirizzo (nella barra laterale di destra) uno degli indirizzi che trovi elencati di seguito e clicca sul pulsante Aggiorna, per avviare il download di una lista di server sicuri.
http://edk.peerates.net/servers.met
http://www.gruk.org/server.met
Missione compiuta! Adesso fai doppio clic sul nome di un server e, nel giro pochi secondi, l’indicatore di eMule relativo alla rete eD2K (la freccia che si trova nell’angolo in basso a destra della finestra del programma) dovrebbe diventare verde.
Se vedi un messaggio relativo all’ottenimento di un ID Basso o lowid o, ancora, se non riesci a connetterti ad alcun server, controlla di aver aperto le porte di eMule in maniera corretta (così come ti ho spiegato poco fa) o, se lo ritieni opportuno, consulta la mia guida specifica su come scaricare una lista di server in eMule.
Usare la rete Kad
La rete Kad, come accennato poco fa, è un’altra rete peer-to-peer usata da eMule per la condivisione dei file su Internet. È più sicura e potenzialmente longeva di quella eD2K, in quanto non richiede l’utilizzo di server d’appoggio (in pratica mette in comunicazione gli utenti direttamente tra di loro), ma è leggermente più lenta nelle ricerche e nei primi contatti con i computer dai quali scaricare i file.
Detto ciò, per configurare correttamente la rete Kad in eMule hai due strade a tua disposizione: puoi caricare un file di configurazione già pronto all’uso, oppure puoi stabilire una connessione con alcuni utenti sulla rete eD2K e attivare la rete Kad tramite questi ultimi.
Per caricare un file di configurazione già pronto all’uso, clicca sul pulsante Kad di eMule e apponi il segno di spunta accanto alla voce Carica nodes.dat dall’URL, posta di lato; ora, digita l’indirizzo http://www.nodes-dat.com/dl.php?load=nodes&trace=39513030.1944
nel campo di testo sottostante e clicca sul pulsante BootStrap, in modo da caricare la lista iniziale dei nodi.
Se, invece, preferisci agire tramite rete eD2K, collegati a un server, avvia il download di un file e aspetta di raggiungere una buona posizione all’interno della coda di download. A questo punto, recati nella scheda Kad, apponi il segno di spunta accanto alla voce Dai client conosciuti e clicca sul pulsante Bootstrap.
Adesso non ti resta altro che attendere qualche minuto e controllare se l’indicatore di eMule relativo alla rete Kad (la freccia che si trova nell’angolo in basso a destra della finestra del programma) diventa verde. In caso di dubbi o problemi, da’ un’occhiata alla mia guida specifica su come connettersi alla rete Kad di eMule.
Come configurare eMule AdunanzA
Sei un cliente Fastweb ma, nonostante tu abbia applicato alla perfezione i passaggi che ti ho indicato finora, non riesci a collegarti ad alcun server eMule o riscontri difficoltà nell’uso della rete Kad? In tal caso, potresti aver bisogno di una particolare versione di eMule, denominata eMule AdunanzA e progettata specificamente per l’uso su connessioni Fastweb coperte da NAT.
Mi chiedi cosa significa? Te lo spiego subito. Per alcune categorie di abbonamenti, Fastweb assegna ai suoi utenti un indirizzo IP privato coperto da NAT, che abilita ovviamente il normale uso di Internet ma che rende impossibile alcune operazioni, tra cui l’apertura delle porte (e, di conseguenza, l’ottenimento dell’ID alto e il corretto utilizzo della rete Kad su eMule).
Il problema dell’ID server basso (il cosiddetto eMule bendato) non è bypassabile in alcun modo per chi dispone di un IP privato nattato ma, installando eMule AdunanzA, si possono agevolmente scambiare file usando la rete KAdu, una particolare variante della già menzionata rete Kad dedicata esclusivamente a utenti Fastweb.
Detto ciò, per capire la natura dell’indirizzo IP che ti è stato assegnato dal gestore, visita questa pagina Web, effettua l’accesso con le tue credenziali MyFastweb (se necessario) ed esamina l’indirizzo che vedi sullo schermo: se inizia con i numeri 10.xx, 2.xx, 93.1.xx oppure 93.2.xx, il tuo indirizzo IP potrebbe essere privato e potresti dover usare eMule AdunanzA.
Le modalità di configurazione del programma sono pressoché identiche a quelle già viste per la versione classica di eMule, fatta eccezione per il fatto che l’indirizzo da usare per aggiornare la lista dei server è http://update.adunanza.net/servers.met
. Maggiori info qui.
Tengo però a specificare che, al giorno d’oggi, Fastweb consente ai suoi clienti di ottenere gratuitamente un indirizzo IP pubblico di tipo statico, che consentirebbe l’uso della versione classica di eMule e di connettersi ai server della rete eD2K con ID alto: per ottenerlo, basta contattare l’operatore tramite telefono o chat ed esporre la propria volontà alla persona incaricata a gestire la richiesta.
In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla รจ il blogger e divulgatore informatico piรน letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilitร nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. ร il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti piรน visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicitร a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.