Come controllare le chiamate di un altro cellulare
Dopo tanta insistenza da parte sua, hai finalmente deciso di acquistare uno smartphone a tuo figlio, a una condizione però: quella di mantenere sotto controllo, almeno in parte, le sue attività, perché temi possa mettersi in contatto con persone poco raccomandabili. Stai dunque cercando una soluzione per controllare le chiamate di un altro cellulare ma, essendo poco pratico di tecnologia, non sai quali app o servizi rivolgerti. Beh, se le cose stanno effettivamente così, sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto.
Nei prossimi paragrafi, infatti, ti mostrerò quanto sia semplice controllare le chiamate di un altro cellulare utilizzando alcune applicazioni per il parental control: app che, come suggerisce il loro stesso nome, permettono di monitorare le attività svolte dai minori sullo smartphone e bloccare l’acceso ad applicazioni, siti o funzioni indesiderate. Puoi scaricare questi applicativi gratis, ma per utilizzarli nel lungo periodo dovrai poi abbonarti ai loro piani a pagamento. Tutto chiaro? Bene, allora direi che possiamo cominciare ed entrare nel vivo della questione..
Attenzione: spiare le attività di altre persone rappresenta una grave violazione della loro privacy e può costituire un reato punibile dalla legge. Questo tutorial è stato scritto a puro scopo illustrativo e, pertanto, non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso (potenzialmente improprio) che potresti fare delle soluzioni menzionate al suo interno.
Indice
- Come controllare le chiamate di un altro cellulare gratis
- Come spiare le chiamate di un cellulare
- Come non farsi spiare le chiamate del cellulare
Come controllare le chiamate di un altro cellulare gratis
Se vuoi sapere come controllare le chiamate di un cellulare TIM, Vodafone, WINDRE, Iliad o di un qualsiasi altro operatore, e magari vuoi fare ciò gratuitamente, puoi provare le soluzioni indicate di seguito che possono essere testate per brevi periodi di prova senza dover mettere mano al portafogli.
mSpy (Android/iOS)
mSpy è una rinomata app di parental control per Android e iPhone dotata di un pannello di controllo che semplifica la supervisione di chiamate, chat, posizione, app installate e cronologia del dispositivo monitorato. Nonostante la sua semplicità, per usufruire di tutte le funzioni è essenziale eseguire il root su Android e il jailbreak su iPhone (in alternativa è possibile procedere tramite i backup di iCloud, richiedendo le credenziali d’accesso dell’ID Apple associato al dispositivo).
Oltre al suo potente sistema di localizzazione GPS, mSpy offre un set completo di strumenti sofisticati per il monitoraggio degli SMS e delle principali app di messaggistica e social network, come WhatsApp, Facebook Messenger, Instagram, Snapchat, Telegram e iMessage, ecc. Tra le sue caratteristiche di spicco troviamo anche un keylogger per registrare le digitazioni sul dispositivo monitorato e uno strumento di registrazione schermo per visualizzare le attività dell’utente controllato.
Puoi provare mSpy in versione di prova gratuita, insieme a una demo disponibile sul sito ufficiale. Successivamente, hai la possibilità di sottoscrivere piani mensili, trimestrali o annuali per accedere a tutte le sue caratteristiche. Per ulteriori dettagli, leggi i miei post su come funziona mSpy e come installare mSpy senza telefono e visita il sito ufficiale di mSpy.
MobileFence (Android)
Mobile Fence è una delle migliori app per il parental control che puoi utilizzare per lo scopo in oggetto. Permette di monitorare, oltre alle chiamate, la cronologia degli SMS inviati e ricevuti, le app utilizzate, la navigazione Web e molto altro ancora. È disponibile solo per Android e si può usare gratis per un periodo di di 30 giorni. Successivamente, per continuare a utilizzarla, bisogna sottoscrivere un abbonamento che parte da 36 dollari all’anno.
Per controllare le chiamate con Mobile Fence, scaricala innanzitutto l’app dal Play Store (se hai un device senza i servizi di Google, puoi cercarla su store alternativi). Dopodiché avviala e pigia sul pulsante Prossimo per tre volte consecutive e poi sul bottone Inizia. Nella schermata che si apre, fai tap sulla dicitura Acconsento per accettare l’informativa sulla privacy, poi premi sul bottone Registra e compila il modulo di registrazione indicando negli appositi campi di testo nome, email e password. Successivamente, fai tap sul pulsante Crea per proseguire e, quindi, conferma l’operazione relativa alla creazione dell'”account genitore” pigiando sul pulsante Registra.
Adesso, fai tap sulla dicitura Chiudi per chiudere il messaggio di benvenuto ed effettua il login riempendo i campi Email e Password con le tue credenziali d’accesso e pigia sul pulsante LOGIN. A login effettuato, specifica di chi è il dispositivo in uso (es. Genitore) e, quindi, fai tap sulla dicitura Chiudi.
Ora premi sull’icona del poliziotto, fai tap sulla voce Vai alla schermata delle impostazioni e imposta Mobile Fence come amministratore del dispositivo, in modo tale che un figlio non potrà forzare lo stop dell’app e aggirare le regole che decidi di impostare. Per riuscirci, premi sul bottone Attiva quest’app di amministrazione del dispositivo e segui le indicazioni che compaiono a schermo per ultimare l’operazione (i passaggi possono differire da un device Android all’altro).
Successivamente, premi sul bottone Vai alla schermata delle impostazioni e, dopo aver fatto tap sulla dicitura Mobile Fence, consenti il monitoraggio d’uso spostando la relativa levetta su ON. Premi poi il bottone Vai alla schermata delle impostazioni per altre quattro volte, andando a concedere di volta in volta tutte le autorizzazioni necessarie al suo funzionamento seguendo le indicazioni che vedi sullo schermo (sostanzialmente dovrai di volta in volta concedere il permesso spostando su ON la levetta dell’impostazioni che ti viene indicata oppure su Consenti o OK).
Una volta concessi tutti i permessi necessari a Mobile Fence, fai tap sul bottone Modalità genitori e segui il breve tutorial guidato che compare a schermo per prendere dimestichezza con l’app. Per agire sulle chiamate di tuo figlio, premi sul pulsante Imposta regole, pigia sulla dicitura Chiamate e testi e assicurati che la levetta dell’interruttore posta in corrispondenza della dicitura Monitoraggio registrazioni in ingresso/uscita sia spostata su ON.
Successivamente, premi sul bottone Aggiungi un bambino + presente nella schermata principale del tuo account genitore e fornisci nome, anno di nascita, genere, numero di telefono, etc., relativo al figlio che vuoi controllare. Dopodiché premi sul bottone Salva.
Fatto ciò prendi il dispositivo Android di tuo figlio, installa anche sul suo device l’app di Mobile Fence, come hai fatto nel tuo caso, e poi accedi al tuo account e indica che quello in tuo possesso è il dispositivo Bambino. Fatto ciò, premi sul solito pulsante Vai alla schermata delle impostazioni (devi farlo per un totale di 7 volte) e concedi di volta in volta tutti i permessi necessari per controllare il device, come hai fatto poc’anzi sul tuo dispositivo.
Una volta che avrai fatto ciò, potrai monitorare l’attività delle chiamate di tuo figlio dall’app di Mobile Fence installata sul dispositivo Genitore (nella sezione dedicata alle informazioni sulle chiamate in entrata e in uscita).
Ti rammento che puoi controllare le chiamate di un altro cellulare con Mobile Fence anche dal PC, collegandoti dal browser alla pagina ufficiale di Mobile Fence. Per accedere, fai clic sul pulsante Accedi situato nella home page del sito, inserisci le credenziali d’accesso nei campi Email e Password e seleziona la voce Accedi.
Per disinstallare l’app di Mobile Fence dai dispositivi sui quali l’hai installata, avvia quest’ultima e, dopo aver eseguito l’accesso con il tuo account, fai tap sul pulsante Device Settings, pigia sulla voce Disinstalla, conferma l’operazione pigiando prima sul pulsante Disinstalla e poi su OK.
Qustodio (Android/iOS/iPadOS)
Un’altra app per il parental control grazie alla quale è possibile monitorare le chiamate di un altro cellulare è Qustodio. Si tratta di un’applicazione semplice da utilizzare, che permette di monitorare le chiamate, gli SMS, i siti Web visitati, la posizione geografica del dispositivo, le attività sui social network e molto altro ancora. Può essere scaricata gratuitamente sia su Android che su iOS, ma dopo un breve periodo di prova di soli 3 giorni, richiede la sottoscrizione di un abbonamento Premium, che parte da 42,95 euro all’anno.
Per avvalerti di Qustodio, scarica l’app Qustodio Controllo Parentale sul tuo dispositivo, agendo dal Play Store (vedi se c’è su store alternativi, nel caso tu abbia un device che ne sia sprovvisto) o dall’App Store, avviala e premi sul bottone Inizia. Provvedi, quindi, a creare il tuo account Genitore compilando i campi nome, email e password, e segui le istruzioni che visualizzi a schermo per portare a termine la procedura (non dovrai fare altro che accettare le condizioni d’uso, premere sul bottone Iscriviti e poi fare tap di volta in volta sui pulsanti Avanti o Successivo).
Una volta effettuato il login, premi sul pulsante Confermare, per confermare che il dispositivo in uso è quello da cui vuoi controllare l’attività di tuo figlio e premi sul bottone Inizia ora per attivare la trial di tre giorni. Nella schermata che si apre, poi, provvedi a fornire le indicazioni su tuo figlio (nome, sesso, anno di nascita, etc.), pigia sul bottone Successivo, indica che tipo di device usa tuo figlio (es. Android) e segui le indicazioni che compaiono a schermo per procedere con l’utilizzo del servizio.
A questo punto, scarica l’app Qustodio Ragazzi sul dispositivo Android o iOS/iPadOS che vuoi controllare, esegui l’accesso con le credenziali dell’account che hai creato poc’anzi e pigia sul pulsante Proteggi questo dispositivo. Fornisci, quindi, il nome del dispositivo nel campo di testo apposito (es. Telefono di…), pigia sul pulsante Successivo, concedi i vari permessi che ti verranno richiesti per permettere a Qustodio di controllare il dispositivo di tuo figlio e segui la procedura guidata che ti viene mostrata a schermo per portare a termine l’operazione. Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti visualizzare il messaggio “Tutto pronto! Questo dispositivo è ora protetto da Qustodio“.
Adesso, pigia sul pulsante Termina, afferra il device su cui hai installato l’app Qustodio Controllo Parentale, fai tap sull’icona delle tre barre di regolazione, pigia sulla dicitura Chiamate e SMS e vedi se tuo figlio ha ricevuto chiamate (ed eventualmente messaggi) da che l’app risulta attiva sul suo device. Da questo momento in poi, infatti, tutte le chiamate in entrate e in uscita verranno visualizzate nella timeline dell’app, proprio sotto il nome di tuo figlio. Più semplice di così?!
Ti segnalo che puoi controllare le chiamate dei cellulari spiati con Qustodio anche dal PC: tutto quello che devi fare è collegarti alla pagina ufficiale di Qustodio, cliccare sul pulsante Accesso, selezionare la voce Qustodio per le famiglie dal menu che compare ed effettuare il login con le tue credenziali.
Qualora volessi disinstallare Qustodio, avvia nuovamente l’app sul telefonino spiato, accedi alle sue impostazioni (pigiando sulla voce Gestisci e digitando la password scelta in fase di registrazione), pigia sulla voce Disabilitare la protezione, poi su Eliminare Qustodio e, infine, conferma l’operazione pigiando su Eliminare ora e OK.
Come spiare le chiamate di un cellulare
Spiare le chiamate di un altro cellulare può essere un’azione lecita, qualora si voglia fare ciò per controllare i contatti che il proprio bambino ha con il mondo esterno, ma può diventare un’azione illecita nel caso in cui si voglia fare ciò per spiare altre persone per carpire informazioni private.
Eh già, perché devi sapere che esistono delle vere e proprie app-spia che, oltre a consentire l’accesso al registro delle telefonate fatte e ricevute, permettono di sentire le chiamate di un altro cellulare. Se le tue competenze informatiche sono di livello medio alto e non hai particolari limiti di budget, potresti pensare anche all’utilizzo di questo genere di soluzioni: applicazioni che si nascondono dagli occhi dell’utente e permettono di controllarne tutte le attività sia su Android che su iOS (a patto che i dispositivi da spiare siano stati sottoposti a procedure come il root e il jailbreak).
Le applicazioni spia si differenziano da quelle per il parental control perché sono più complete, ma anche più complesse da usare e costose. Tra quelle più interessanti ti segnalo iKeyMonitor, che è disponibile sia per Android che per iOS e, dopo una prova gratuita iniziale, costa 9,90 dollari/mese per dispositivo controllato. Te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial su come spiare un cellulare.
Tieni conto, però, che se decidi di spiare qualcuno (non semplicemente il tuo bambino quindi), stai effettivamente commettendo un reato. Non mi assumo alcuna responsabilità circa il potenziale uso improprio che potresti fare di questo genere di applicativi, sia ben chiaro!
Come non farsi spiare le chiamate del cellulare
Temi che qualcuno possa intercettare le chiamate del tuo cellulare utilizzando le app-spia a cui ho fatto accenno nel capitolo precedente o delle app per il parental control, come quelle di cui ti ho parlato prima? Beh, in tal caso puoi provare a difenderti seguendo il “decalogo” che trovi proprio qui sotto, in modo tale da evitare l’installazione di questo genere di app malevoli.
- Non prestare lo smartphone a sconosciuti — per quanto possa sembrare banale, questo consiglio è fondamentale per evitare che qualche malintenzionato installi del software-spia sul cellulare. Pertanto, se qualche sconosciuto accampa la “solita” scusa di dover fare una telefonata urgente, non accondiscendere alla richiesta o rischi di finire vittima della cosiddetta ingegneria sociale.
- Usa un sistema di sblocco sicuro — imposta un PIN di sblocco sufficientemente complesso o abilita lo sblocco tramite l’impronta digitale o il riconoscimento facciale (se il tuo smartphone ne è dotato). In questo modo, anche se il tuo cellulare dovesse finire nelle mani di qualche malintenzionato, questo non potrà installare app-spia.
- Aggiorna il sistema operativo del tuo smartphone — spesso i produttori di smartphone rilasciano aggiornamenti software che risolvono falle di sicurezza potenzialmente pericolose. Pertanto ti consiglio di aggiornare sempre il tuo smartphone Android (clicca qui per sapere come si fa) o il tuo iPhone (clicca qui per sapere come si fa).
- Scarica le app soltanto dagli store ufficiali — per dormire sonni ragionevolmente tranquilli, scarica le app dal Play Store (su Android) o da App Store (su iPhone). Prima che vengano pubblicate sugli store, infatti, le app subiscono un lungo processo di analisi durante il quale Google e Apple ne verificano la sicurezza e gli eventuali rischi per la privacy dei propri utenti. Se utilizzi un terminale Android, quindi, evita di scaricare pacchetti apk e disattiva l’impostazione relativa alle origini sconosciute nel menu Impostazioni sicurezza. Se, invece, utilizzi un iPhone, evita le app che si installano collegando il cellulare al computer o visitando siti creati ad hoc da malintenzionati.
- Non effettuare il root o il jailbreak — le procedure di sblocco di Android e iOS facilitano l’installazione delle applicazioni-spia, per cui è meglio evitarle (per quanto possano tornare comode in alcuni contesti).
Se malauguratamente dovessi accorgerti di aver installato delle app-spia sul tuo smartphone, magari perché non hai seguito le “dritte” che ti ho elencato sopra, leggi il tutorial in cui spiego come eliminare il software-spia dal cellulare per porre rimedio alla situazione.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.