Come correggere gli errori del PC
Nelle ultime settimane, il tuo PC è diventato particolarmente instabile e mostra assiduamente dei messaggi di errore? Lavorare in una situazione del genere non deve essere il massimo. Che ne dici, allora, se proviamo a risolvere il problema insieme con degli strumenti in grado di rilevare e sistemare gli errori più comuni dei sistemi Windows e macOS?
Data la moltitudine di problemi che possono affliggere un computer, non esistono soluzioni universali che vanno bene per tutti ma se segui i consigli su come correggere gli errori del PC che sto per darti, e usi bene le risorse che ti segnalerò, hai buone probabilità di fronteggiare la situazione. Naturalmente, ammesso e non concesso che gli errori di cui è vittima il tuo computer non abbiano origine da danni a livello hardware: in tal caso si può solo riparare/sostituire il componente del PC difettoso.
Allora? Posso sapere che cosa ci fai ancora lì impalato? Posizionati bello comodo dinanzi la tua postazione multimediale e comincia subito a mettere in pratica le indicazioni sul da farsi che trovi qui di seguito. Spero vivamente che alla fine tu possa ritenerti ben contento e soddisfatto di quanto appreso. Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!
Indice
Come risolvere gli errori del PC
Gli errori del PC possono nascere da una moltitudine di fattori e mi rendo conto che spesso è difficile tenere tutto sotto controllo. Non disperare però, su Windows esistono tantissimi strumenti “di serie” che ti consentono, in modo semplice, di correggere molti errori di natura software che potresti riscontrare nell’uso quotidiano del computer. Ecco qualche esempio pratico
Eliminare virus e malware
Uno dei motivi più comuni per il malfunzionamento di un computer e la relativa generazione di errori, è l’infezione da parte di virus e malware. Questi possono essere in grado di causare danni non indifferenti, quindi è importante munirsi di strumenti affidabili e che a loro volta non abbiano un impatto negativo sulle prestazioni del sistema operativo, ad esempio l’antivirus integrato di Windows, noto ai più come Windows Defender.
Per attivare questa protezione in Windows 10 e Windows 11, fai clic sul pulsante Start sulla barra delle applicazioni e poi scegli Impostazioni (l’icona che ricorda la rotellina di un ingranaggio). Nella schermata successiva, fai clic su Aggiornamento e sicurezza/Privacy e sicurezza, poi Sicurezza di Windows > Protezione da virus e minacce.
Qui troverai diverse opzioni, tra cui quella per gestire le impostazioni relative a protezione da virus e minacce: qualora il pulsante di attivazione sia disattivato, fai clic su questo per attivare la protezione in tempo reale.
Dopo l’attivazione, se pensi che il tuo computer possa essere infetto, ritorna nella schermata Protezione da virus e minacce e fai clic sul pulsante Analisi veloce sotto la dicitura Minacce correnti per verificare che non vi siano infezioni in corso. Per maggiori informazioni su come attivare e usare Windows Defender, leggi la mia guida dedicata.
Se invece Windows Defender non ha rilevato problemi ma pensi che qualche virus o malware si annidi nel tuo dispositivo, puoi utilizzare antivirus alternativi per un’analisi più approfondita. A tal proposito ti invito a leggere il mio tutorial sui migliori antivirus gratis, dove potrai trovare delle valide alternative a costo zero per la protezione del tuo computer.
Eliminare i software superflui
L’installazione di alcuni programmi può portare alla generazione di errori da parte del computer. Ciò accade per svariati motivi: problemi di incompatibilità, installazione non andata a buon fine, troppo spazio occupato sul disco rigido a fronte dello spazio disponibile e così via. Una soluzione per risolvere gli errori è, quindi, quella di rimuovere i programmi installati recentemente che hanno potuto dar loro origine.
Per eseguire questa operazione ti basta cliccare sul pulsante Start, sulla barra delle applicazioni, scegliere Impostazioni e, nella schermata successiva, accedere alla scheda App. Visualizzerai un elenco con i programmi installati (puoi ordinarli per Nome, dimensioni e data d’installazione semplicemente cliccando sull’opzione relativa dopo la voce Ordina per).
Fai clic sul software che vuoi rimuovere e poi scegli Disinstalla. Per ulteriori informazioni sulla procedura, puoi leggere il mio tutorial su come disinstallare un programma.
Aggiornare i driver
Tutti i componenti hardware del tuo computer vengono riconosciuti dal sistema operativo tramite i driver. Questi sono file di istruzioni che ne regolano il funzionamento, tuttavia, a volte queste “regole” diventano obsolete e i produttori devono quindi aggiornarle con regolarità per scongiurare problemi di varia natura.
Di norma, questa procedura è automatica e, quando se ne presenta l’occasione l’utente viene generalmente informato della necessità di aggiornare driver specifici. Può però capitare che vi sia un intoppo nel processo e, driver obsoleti, possono così portare alla generazione di errori da parte del computer.
La procedura, come ti dicevo, è automatizzata e spesso gestita dallo stesso Windows Update, ma, qualora tu abbia bisogno di effettuare una verifica manuale (magari per aggiornare i driver della tua scheda video) ti invito a leggere la mia guida su come aggiornare i driver gratis, dove troverai tutte le informazioni dettagliate in merito.
Ottimizzare il disco
Una sana abitudine per ogni possessore di PC è la deframmentazione/ottimizzazione del disco. Questa procedura aiuta a prevenire l’insorgere di problemi di prestazioni del sistema operativo, dal momento che organizza i file sul computer velocizzando l’accesso a questi ultimi.
Esiste una differenza tra deframmentazione e ottimizzazione. La prima interessa i dischi meccanici (i classici hard disk meccanici): i dati salvati sul PC, con l’andar del tempo, vengono disposti in modo disordinato a causa della mancanza di spazi contigui sul disco, un fenomeno questo che prende il nome di “frammentazione” e che può generare errori vari e rallentamenti.
Per i più moderni SSD, invece, la situazione è differente, dal momento che possono gestire solo un numero “finito” di scritture prima di smettere di funzionare. La deframmentazione prevede un ciclo di riscrittura, quindi sarebbe dannoso per un SSD. Fortunatamente, Windows riesce a distinguere tra un HDD e un SSD e, nell’ultimo caso, mette a disposizione la procedura di ottimizzazione.
Quasi sicuramente, la deframmentazione/ottimizzazione del disco è già attivata di default sul tuo PC. Ad ogni modo, se vuoi verificare la cosa o comunque sia se vuoi avviare “manualmente” la procedura, agisci nel seguente modo: clicca sul pulsante Start posto sulla barra delle applicazioni, cerca “deframmenta e ottimizza unità” mediante il relativo campo di ricerca e seleziona il risultato pertinente.
Nella finestra che a questo punto compare sul desktop, se in corrispondenza della sezione Ottimizzazione pianificata è presente la dicitura Attivata, allora l’utility di deframmentazione di Windows sta monitorando tutti i dischi e li sta ottimizzando in maniera automatica all’occorrenza. In caso contrario, puoi attivare tu stesso la funzione per deframmentare in automatico il disco facendo clic sul pulsante Modifica impostazioni e regolando le opzioni relative alla frequenza mediante la nuova finestra che si apre.
Se, invece, vuoi deframmentare/ottimizzare il disco al momento, seleziona l’unità di riferimento dall’elenco al centro della finestra principale dello strumento per la deframmentazione e pigia sul bottone Ottimizza. Volendo, puoi anche eseguire la sola analisi del disco, per conoscerne lo stato, premendo sul bottone Analizza.
Per approfondimenti, ti invito a fare riferimento al mio tutorial dedicato in maniera specifica su come deframmentare.
Ripristinare il sistema operativo
Quando gli errori non ne vogliono proprio sapere di sparire, anche dopo aver provato tutte le soluzioni che ti ho proposto finora, puoi sempre contare sulla formattazione o sul ripristino del sistema operativo. La formattazione è una procedura estrema, cancella tutti i dati dal disco rigido e necessita di una installazione ex-novo del sistema operativo, pertanto prima di prenderla in considerazione è buona norma mettere al sicuro tutti i tuoi dati. Ulteriori dettagli in merito nella guida su come formattare il computer.
Il ripristino, invece, è un’altra operazione possibile grazie alle funzionalità di Windows, non dovrai quindi installare alcun software aggiuntivo. Questo, sia in Windows 10 che in Windows 11, può essere eseguito senza perdere i file personali (puoi comunque anche decidere di rimuoverli, volendo), quindi è un’operazione relativamente sicura che può riportare il computer a uno stato di funzionamento ottimale.
Tieni conto che la procedura, di cui ti parlo in dettaglio nel tutorial su come ripristinare Windows, reinstallerà il sistema operativo. In seno alla questione esiste anche un’altra opzione, però, ed è quella dei punti di ripristino. Quest’ultima riporta il sistema a uno stato precedente eliminando solo le modifiche fatte a partire da quel punto. Necessita, come avrai già capito, della creazione pregressa di almeno un punto di ripristino, in mancanza del quale potrebbe essere impossibile utilizzarla.
Per creare un punto di ripristino su Windows 10 puoi leggere la guida specifica che ti ho appena linkato, mentre per eseguire la procedura da Windows 11 puoi leggere quest’altro tutorial.
Programma per correggere errori PC
Finora ti ho parlato degli strumenti integrati di Windows, questo perché gli strumenti di terze parti, i cosiddetti ottimizzatori all-in-one che promettono di far miracoli nella gestione e pulizia del computer, sono spesso inefficienti e talvolta persino dannosi. Ti sconsiglio vivamente di prenderli in considerazione e, se proprio necessiti di un software gratuito che ti possa aiutare in queste operazioni, valuta l’uso di BleachBit.
Questo è gratuito e open source, le sue funzionalità ti permettono di analizzare i registri di sistema e rimuovere anche i file non utilizzati. Per scaricare la versione portable (che non necessita di alcuna installazione), recati sul sito ufficiale e fai clic su BleachBit portable, avviandone così il download.
Al termine, apri il file bleachbit.exe, per avviare il programma. All’apertura del software troverai una schermata suddivisa in due spazi: uno a sinistra, con cartelle e sottocartelle dei programmi installati, l’altra, sulla destra, con i dettagli specifici quando selezioni una cartella.
Trattandosi di un software che agisce anche a livello di cartelle di sistema, ti invito a selezionare con attenzione i programmi che intendi “pulire”, limitandoti alla cache, ai file inutilizzati, i file temporanei e quelli del Cestino (lascia perdere la pulizia del registro, che serve a poco o nulla e sul creare problemi se non si sa bene dove mettere le mani). Come per ogni software del genere, consiglio poi un bel backup del PC preventivo.
Ad ogni modo, dopo aver fatto la tua selezione, clicca su Pulisci e poi Elimina per cancellare tutti i dati trovati.
Come risolvere gli errori del Mac
Ebbene sì, anche macOS può essere soggetto a errori e malfunzionamenti vari, sebbene in maniera meno frequente rispetto a Windows, grazie alla differente struttura del sistema. Anche in tal caso, quindi, può essere utile capire come correggere gli errori del computer. Qui di seguito trovi spiegato in che modo procedere per riuscirci.
CleanMyMac X
Uno dei software più interessanti ed efficienti, se hai un Mac, è CleanMyMac X, molto utile nel rimuovere file inutili o residui di programmi installati che potrebbero causare problemi, eliminare malware, ottimizzare le impostazioni di macOS e tanto altro.
CleanMyMac X è disponibile in versione gratuita e puoi scaricarlo seguendo il link che ti ho appena fornito, tuttavia in questa versione presenta imposta un limite alle sue funzioni: non potrai liberare più di 500 MB di spazio. La versione completa del software è a pagamento ma puoi ottenerla anche se sottoscrivi un abbonamento al servizio Setapp (proposto dalla medesima azienda sviluppatrice, ossia MacPaw).
Setapp è una piattaforma che, in cambio di una piccola fee mensile o annuale con prova gratuita iniziale, permette di accedere a tantissime applicazioni a pagamento per macOS (e anche iOS/iPadOS nei piani più completi) senza acquistare le singole licenze. Per maggiori informazioni su Setapp e CleanMyMac X, leggi le guide che ti ho appena linkato.
Ripristinare macOS
Qualora tu non riesca a raggiungere il tuo scopo con la soluzione proposta precedentemente, il miglior suggerimento che posso darti per fronteggiare la presenza di errori è quello di effettuare il ripristino di macOS. La procedura, che ti ho descritto in dettaglio nella mia guida su come ripristinare Mac, è decisamente più semplice di quel che tu possa immaginare e consente sia di riportare il Mac a uno stato precedente, sia alle condizioni di fabbrica.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.