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Come creare un chatbot

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Il mondo dell’intelligenza artificiale ti sta attirando in modo importante e vorresti riuscire anche tu a personalizzare un assistente digitale a seconda delle tue esigenze. D’altronde, riuscire a far svolgere operazioni più specifiche a quest’ultimo può effettivamente tornare utile in determinati casi.

È per questo motivo che sei interessato a sapere come creare un chatbot, vero? Lo capisco: d’altronde, “giocare” con questo tipo di innovazione tecnologica può risultare intrigante, ad esempio, per riuscire a ottimizzare meglio la routine quotidiana. Direi in ogni caso che sei approdato nel posto giusto, visto che mi appresto ad analizzare le possibilità accessibili essenzialmente a tutti in questo contesto.

Certo, questa è solo una guida di base al vasto mondo IA, ma se sei giunto fin qui immagino che tu non veda l’ora di capire da dove iniziare. Mediante le rapide indicazioni di seguito effettuerò dunque degli esempi pratici e soprattutto ti indirizzerò verso i giusti strumenti affinché tu possa raggiungere il tuo obiettivo. Detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e (per certi versi) buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

Chatbot IA

Dato che ti stai chiedendo come creare un chatbot, ritengo sia giusto spiegarti innanzitutto un po’ meglio a cosa farò riferimento, all’atto pratico, in questa sede.

Ebbene, il principale modo che un comune utente ha per avere a disposizione un assistente digitale che risponde in modo personalizzato e risulti per certi versi creato “di suo pugno” è passare per un servizio già esistente, sfruttando dunque un modello IA legato a una grande azienda (ad esempio, GPT-4 di OpenAI).

Ti ricordo, infatti, che il termine chatbot, usato in un mondo in cui esistono ChatGPT e simili, si riferisce a un servizio che si basa su un modello linguistico di grandi dimensioni per riuscire a fornire le risposte. In parole povere, c’è di base un addestramento su grandi quantità di dati che permette poi effettivamente al chatbot di poter rispondere nei modi ormai ben noti.

Certo, quella che ho appena indicato è una definizione sommaria di un chatbot, considerando anche che, in senso più ampio, può trattarsi di un programma usato per simulare una conversazione con un essere umano, quindi anche un banale bot che interagisce con l’utente in un certo modo potrebbe rientrare in questo ambito (in seguito ti indicherò infatti, in aggiunta, qualche possibilità di questo tipo). Tuttavia, capisci bene che, viste le recenti evoluzioni tecnologiche, è bene guardare principalmente a soluzioni basate su modelli IA.

Darò dunque priorità a queste ultime nel corso della guida, ma ci tenevo a effettuare questa precisazione perché in un contesto del genere, più che una “creazione”, ciò che avviene è di fatto una personalizzazione di un servizio già esistente (o quantomeno l’utilizzo “creativo” di un modello linguistico di grandi dimensioni appartenente a una realtà ben nota in ambito IA).

Come creare un chatbot personalizzato

Adesso che sei a conoscenza della questione generale, direi che è arrivato il momento di scendere nel dettaglio delle varie principali opportunità che hai a disposizione per raggiungere il tuo obiettivo senza troppi problemi. Partirò dalla questione ChatGPT, ma ci sarà anche modo di approfondire a livello generale le opportunità relative a Telegram, WhatsApp, Python e altro.

Come creare un chatbot con ChatGPT

Come creare un chatbot con ChatGPT

In un contesto di questo tipo risulta impossibile non partire dalle possibilità relative alla creazione di GPT personalizzati legati al ben noto ChatGPT di OpenAI. Devi infatti sapere che, a partire da inizio 2024, è stata introdotta la possibilità, al momento in cui scrivo disponibile solo per coloro che hanno sottoscritto quantomeno il piano in abbonamento ChatGPT Plus, che viene proposto a un prezzo di 20 dollari al mese (più tasse), di accedere e fare uso di un GPT Store. Per completezza d’informazione, ti segnalo che i GPTs sono utilizzabili anche dagli utenti non paganti, ma in misura limitata; tuttavia, questi non possono crearne di personalizzati. Ti segnalo anche che, pur essendo ChatGPT utilizzabile di base senza registrazione, l’accesso ai GPTs (e a molte altre funzioni del chatbot) sono riservate a coloro che hanno un account gratuito o a pagamento.

Come si evince dal nome, si fa riferimento alla possibilità di accedere a chatbot personalizzati, a cui ho fatto riferimento anche nel mio approfondimento relativo alle possibilità offerte da ChatGPT. Questo significa, in parole povere, che OpenAI consente agli utenti paganti di creare quelle che di fatto risultano essere delle versioni personalizzate di ChatGPT, che possono poi essere condivise tramite il succitato negozio digitale e che sfruttano le capacità alla base del chatbot per scopi specifici (ad esempio, generare idee per la rappresentazione di un prodotto).

Non è richiesto conoscere linguaggi di programmazione, in quanto tutto avviene mediante apposite conversazioni. Per procedere, se sei quantomeno un cliente ChatGPT Plus (come già accennato, è richiesto un abbonamento a pagamento per poter fare effettivo uso dei GPT personalizzati), collegati dunque all’apposita pagina del portale ufficiale di ChatGPT, andando poi a eseguire il login col tuo account.

Verrai dunque accolto da un assistente digitale chiamato GPT Builder, che ti chiederà innanzitutto di descrivere il funzionamento del tuo chatbot (ad esempio, un possibile input può essere “crea un assistente che possa fornirmi idee su come rappresentare visivamente un nuovo smartphone). Attendi dunque che l’assistente svolga tutte le operazioni del caso (potrebbe volerci un po’ di tempo) e valuta il nome che potrebbe proporti, rispondendo a quanto ti viene richiesto.

Creazione chatbot GPT Builder

A questo punto, GPT Builder ti proporrà probabilmente un’immagine per il chatbot, chiedendoti se ti piace o se vuoi apportare delle modifiche. In ogni caso, una volta terminata quest’operazione, ti verrà richiesto di descrivere meglio l’obiettivo principale di ciò che stai creando (ad esempio, “suggerimenti per design di prodotto), aggiungendo dunque dettagli a quanto già indicato.

Certo, le richieste possono variare a seconda di quanto da te indicato, ma quel che accadrà ora probabilmente sarà che GPT Builder ti farà domande specifiche per capire meglio come intendi procedere. Sarà poi l’assistente a dirti quando sarà pronto, chiedendoti se vuoi effettuare una richiesta di prova oppure se vuoi perfezionare tutto ulteriormente. A destra dello schermo c’è dunque la sezione Preview, da cui puoi provare il tuo chatbot. Non ti resta dunque che interagire con quest’ultimo tramite la barra Message [nome chatbot] per effettuare tutti i test del caso.

Per il resto, quella che hai creato per ora è una bozza. Una volta che hai terminato le modifiche, ti basta premere sull’opzione Save, collocata in alto a destra, per poter poi scegliere la disponibilità del tuo chatbot. Le opzioni sono Only me (solo tu), Anyone with a link (chiunque avrà il link del tuo chatbot potrà accedervi) o Everyone (disponibile per tutti, ma in questo caso potresti riscontrare l’impossibilità di selezionare quest’opzione, visto che è richiesta una verifica del profilo, ad esempio verificando che sei il proprietario di un dominio Web, per pubblicare in questo modo il GPT).

Chatbot Aranzulla SmartIdea

In ogni caso, potrebbe interessarti andare sulla scheda Configure, presente in alto a sinistra, per vedere come GPT Builder ha completato le varie descrizioni e quali sono le effettive capacità del tuo chatbot. Tutto potrebbe già essere stato sistemato a dovere, ma è giusto darci un’occhiata. In ogni caso, una volta seguito il percorso Save > Confirm, verrai riportato alla pagina del tuo chatbot.

Copiando l’URL presente in alto, potrai dunque fornirlo alle altre persone (se hai deciso di renderlo accessibile in questo modo: chiaramente anche gli altri utenti dovranno però essere abbonati per utilizzarlo). Complimenti, adesso hai creato il tuo primo chatbot personalizzato. Per ulteriori spunti puoi dare un’occhiata al chatbot SmartIdea (suggerimenti immagini prodotto) che è stato creato per questa guida, così da poter approfondire meglio come funziona tutto.

Come creare un chatbot su Telegram

Come creare un chatbot su Telegram

Andando oltre alle possibilità legate a ChatGPT, che al giorno d’oggi sono anche quelle probabilmente più interessanti, un caso in cui la creazione di bot è popolare da lungo tempo riguarda il servizio di messaggistica istantanea Telegram. Si tratta di un servizio accessibile da molte piattaforme: maggiori dettagli qui.

D’altronde, è direttamente dal portale ufficiale di Telegram che risulta possibile vedere esempi pratici di questo tipo: è possibile avere delle chat personalizzate in cui si conversa, per l’appunto, con un bot. I possibili usi sono tantissimi, come puoi approfondire mediante la mia guida ai migliori bot di Telegram. Se non hai ben capito a cosa si fa riferimento, però, potresti voler piuttosto dare un’occhiata al mio approfondimento su come funzionano i bot su Telegram.

Fatta questa dovuta premessa, quel che potrebbe interessarti fare per iniziare è avviare Telegram sul tuo dispositivo di fiducia, andando poi a premere sull’icona della lente d’ingrandimento e cercando BotFather (letteralmente, il “padre dei bot”: scegli il profilo con l’icona della spunta) e facendo clic sull’opzione AVVIA. Ti verranno dunque mostrati a schermo una serie di comandi che potrebbero tornarti utili, ma quel che potrebbe interessarti in realtà è fare uso di quello /newbot, in modo da dare Invio per procedere.

La prima richiesta che ti verrà effettuata sarà dunque quella relativa al nome del bot: digitalo e dai di nuovo Invio. Ti verrà poi dunque richiesto di selezionare allo stesso modo il relativo username, che dovrà per forza terminare con bot (ad esempio, Eco_GG_Bot) e avere un nome non già esistente. Perfetto, adesso ti verrà fornito un token, che ti consiglio di annotare perché ti servirà poi per attivare il tutto.

In ogni caso, a questo punto potrai personalizzare il bot, sfruttando comandi come /setdescription, /setabouttext e /setuserpic, che come puoi ben immaginare riguardano rispettivamente descrizione, testo introduttivo e avatar del bot. Perfetto, adesso hai strutturato i passaggi di base, ma dovrai adesso sviluppatore il tuo bot sfruttando un apposito linguaggio di programmazione e seguendo dunque quanto indicato nel mio tutorial apposito (per maggiori dettagli potrebbe interessarti approfondire anche le linee guida ufficiali di Telegram).

Come creare un chatbot con Python

Come creare un chatbot con Python

Come dici? Hai sentito dire che è possibile fare uso del linguaggio Python per realizzare un chatbot? Non ti hanno mentito e mi appresto infatti a spiegarti rapidamente la situazione.

Ebbene, in questo caso devi sapere che, ad esempio nell’ambito di Telegram, spesso i bot sono scritti proprio in questo modo. Per utilizzarli in modo esteso, si fa poi riferimento a delle piattaforme che offrono uno spazio Web dedicato a microservizi di questo tipo, ospitando dunque il codice scritto in Python. Tra i vari nomi che posso farti, c’è quello di Heroku. Tieni conto, però, che questi servizi usualmente risultano a pagamento, come d’altronde puoi ben immaginare.

In ogni caso, va detto che, se ti interessa vedere un esempio pratico di realizzazione di un bot che ripete quello che si scrive in chat, puoi fare riferimento alla mia già citata guida specifica su come creare un bot su Telegram, in cui ho spiegato tutto quel che c’è da sapere in tal senso. Per il resto, se sei interessato a questo linguaggio in generale, ti consiglio di dare un’occhiata anche alla mia guida specifica su come programmare in Python, in cui sono sceso nel dettaglio delle questioni di base.

Potresti inoltre fare delle ricerche specifiche su Google o YouTube per soddisfare le tue esigenze (ad esempio, potrebbe interessarti cercare how to build a chatbot in Python), visto che la documentazione e i contenuti legati a questa possibilità non mancano di certo (inoltre, è bene sempre rimanere aggiornati in un ambito costantemente in evoluzione come quello coinvolto).

Come creare un chatbot su WhatsApp

Come creare un chatbot su WhatsApp

Ora che sai anche un po’ tutto quello che c’è da sapere in merito alle opportunità lato Telegram, potresti starti chiedendo se è possibile fare qualcosa di simile anche per quel che concerne WhatsApp, visto che si fa riferimento a una ben nota applicazione di messaggistica istantanea.

Ebbene, in questo contesto si parla più che altro delle soluzioni aziendali legate a WhatsApp Business API. In alternativa, va detto che esistono servizi di terze parti che permettono di creare chatbot per WhatsApp Business: tuttavia, capisci bene che di mezzo ci sono anche esigenze specifiche e che risulta importante focalizzarsi sull’attività coinvolta, quindi ci sono troppe variabili in gioco affinché possa darti un consiglio pratico in tal senso, ma ci tenevo comunque a fornirti un quadro generale in tal senso.

Altre possibilità per conversare con un chatbot personalizzato

Character AI altre possibilità chatbot

Andando oltre ai principali servizi che consentono di realizzare un chatbot personalizzato e alle possibilità un po’ più manuali, potresti essere alla ricerca di qualche altra possibilità per conversare in modo diverso dal solito con un assistente digitale.

A tal proposito, potrebbe interessarti il portale di Character AI. Dopo aver infatti raggiunto quest’ultimo (e aver gestito come meglio ritieni i cookie associati potrai selezionare il riquadro di una delle personalità presenti (può trattarsi, ad esempio, di noti personaggi di videogiochi) per poter avviare una conversazione con un chatbot che simulerà quella personalità.

Rapido consiglio: se il portale non è nella lingua di tuo interesse quando ti colleghi, potresti voler fare clic sul riquadro English, presente in alto a destra, per selezionare poi, ad esempio, la voce Italiano. In ogni caso, tieni a mente il fatto che in alcuni casi la conversazione potrebbe essere in inglese, quindi potresti comunque dover quantomeno conoscere un po’ questa lingua per poter effettivamente procedere.

Capisci bene, però, che si tratta sicuramente di un modo diverso di intendere un chatbot, che potresti reputare anche divertente. Tra l’altro, il servizio mette a disposizione anche l’opzione Crea, presente sulla sinistra, che, previa registrazione (puoi procedere anche con un profilo già esistente come quelli Google o Apple), può permetterti di creare un personaggio.

In ogni caso, al netto di questa possibilità, ti consiglio di fare qualche prova anche mediante la chat Character maker, semplicemente descrivendo il tuo personaggio in inglese, visto che la ritengo una buona modalità per mettere alla prova le potenzialità del servizio. Insomma, le opportunità a tua disposizione di certo non mancano e il servizio è accessibile anche sotto forma di app per dispositivi mobili, sia lato Play Store e store alternativi (per Android) che a livello di App Store (per iPhone).

App di intelligenza artificiale

In conclusione, ci tengo poi a precisare che esistono tantissime possibilità lato IA, considerando anche che il settore è in fermento e dunque in continua evoluzione. Oltre a quanto indicato in questa sede, ti consiglio dunque di consultare anche il mio approfondimento relativo alle principali applicazioni di intelligenza artificiale e in generale ai migliori chatbot, così da avere a disposizione un quadro generale sulle ampie possibilità a tua disposizione.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.