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Come creare una crypto

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Sei un appassionato di criptovalute e, dopo anni a seguire il mercato, hai avuto una brillante idea per un progetto su blockchain che potrebbe cambiare il mondo. Per questo ti sei precipitato su Internet alla ricerca di come creare una crypto in dettaglio.

Ebbene io non ho alcuna intenzione di abbandonarti in questo, creando appositamente questo articolo per darti delle informazioni utili in tal senso. Prima di cominciare, però, ci tengo a sottolineare che questi non sono consigli finanziari e che questo tipo di attività non è propriamente considerabile come un investimento sicuro.

Inoltre, voglio che sia chiaro che questo tutorial è realizzato a scopo didattico e non va usato per fini poco puliti o addirittura illegali. Coloro che creano criptovalute con lo scopo di perpetrare delle truffe saranno perseguiti penalmente e incorreranno in pene decise da organi competenti nazionali e internazionali, che possono portare anche all'arresto. Chiarito ciò, passiamo pure al sodo.

Indice

Come creare una criptovaluta

crypto

Se vuoi sapere come creare una criptovaluta e guadagnare, stai prendendo questo tema nel modo più sbagliato possibile. La crypto è solo un tramite, come lo sono i soldi. Non è l'esistenza del denaro in sé a rendere le persone ricche, è ciò che questo denaro può realizzare o comperare a farlo, cosa che vale anche per le criptovalute.

Non farai soldi creando una moneta virtuale, ma potrai farne moltissimi se darai a questa tua creazione uno scopo e una funzione che il mercato troverà interessante. Quindi sei tu che devi chiedere a te stesso come guadagnare creando una criptovaluta, io posso soltanto darti le nozioni tecniche.

Se ancora non avessi le idee ben chiare e stessi solo abbozzando un primo disegno a carboncino in testa, cercherò di aiutarti a fare un po' di chiarezza. Prendiamo come esempio tre criptovalute che sono molto rappresentative del panorama che si trova davanti l'utente che approccia questo mercato: bitcoin, Ethereum e Cake (di PancakeSwap).

bitcoin è una moneta (associata all'omonima Blockchain) nata in primo luogo con l'obiettivo di sostituire o affiancare il denaro fiat e il sistema bancario attuale. La blockchain sulla quale gira è nativa, ma è solo un elemento accessorio necessario per lo scopo, la vera star è la moneta.

Ethereum invece è l'esatto contrario di bitcoin. Anche se possono sembrare simili, Ethereum è una blockchain sulla quale viene costruito il Web 3, ovvero una nuova e più avanzata forma di Internet che si sta sviluppando parallelamente a quello esistente. Quindi la blockchain è la star, la moneta Ether viene solo usata come benzina per alimentare questa realtà.

PancakeSwap è una piattaforma DeFi che ha originato un token chiamato Cake. Questo exchange decentralizzato vive su una blockchain non proprietaria (la Binance Smart Chain di Binance) e ha il solo scopo di fungere da “banca” (termine molto improprio ma serve per capire il concetto) dove gli utenti depositano fondi per ricevere interessi. Questo token viene dato agli utilizzatori della piattaforma come pagamento degli interessi, ma non ha ragione d'esistere al di fuori di PancakeSwap.

Ora capisci le differenze? La tua moneta dovrà servire una blockchain? Dovrà essere servita da una blockchain? Esisterà solo come moneta di una data realtà e non avrà valore all'infuori di quella? Chiarendo questo punto puoi procedere al passo successivo, altrimenti non ha nemmeno senso cominciare.

Se vuoi creare solo la moneta di una piattaforma, dovrai avere le conoscenze tecniche per programmare su blockchain quella determinata realtà. Molte piattaforme presenti attualmente nell'universo crypto è open source, il che significa che il codice usato per le medesime è disponibile online gratuitamente, quindi potresti semplicemente prenderlo e usarlo per la tua realtà.

Ovviamente a questo punto subentra l'interrogativo del perché qualcuno dovrebbe interessarsi a ciò che hai realizzato se non è nient'altro che la copia sputata di ciò che già esiste, quindi tira le tue somme. Molti sviluppatori usano tale codice come base, ma poi lo modificano per darli una forma completamente nuova e personale. Se però non vuoi creare solo il token di una piattaforma o realtà minore ma vuoi fare le cose in grande, devi creare una blockchain.

Come creare una blockchain

bitcoin

Se il tuo progetto ha grandi ambizioni o se vuole essere totalmente indipendente dagli altri, dovrai creare una blockchain sul quale poggiarlo. Che sia la blockchain il punto focale o il token poco importa, questo passaggio gira intorno ai medesimi interrogativi.

Sì, ma come creare una piattaforma blockchain? Il primo e più importante è quello di scegliere l'algoritmo di consenso, il quale si può sostanzialmente dividere in proof-of-work o proof-of-stake. Ce ne sarebbero anche altri nel mondo ma, almeno finora, solo questi due possono definirsi attendibili e rilevanti.

Il proof-of-work è l'algoritmo usato da Bitcoin, il quale si può tradurre come “a prova di lavoro”. Tecnicamente si tratta di un network che viene mandato avanti dal continuo lavoro di potenti computer, con essi che svolgono complessi calcoli matematici per decriptare il codice dei blocchi di informazioni che vengono trasmessi sulla blockchain. Questo metodo è molto energivoro e, allo stato attuale delle cose, da considerarsi come obsoleto.

Sebbene Bitcoin sia la crypto di riferimento e giri con questo sistema, la crisi energetica e il futuro green verso il quale ci avviamo sta tagliando fuori progetti che sono difficilmente sostenibili da questo punto di vista. Bitcoin è solo l'eccezione che conferma la regola, un pilastro che è stato costruito con questo sistema prima del cambio di necessitò da parte del mondo, ma è un lusso concesso solo a lui (e chissà per quanto ancora).

La proof-of-stake è quella metodologia di consenso che permette alla blockchain di funzionare grazie all'approvazione di nodi che vengono selezionati in base alla quantità di crypto della blockchain detengono gli utenti. Se ne hai abbastanza diventi nodo. Questo non richiede computer potenti o altri macchinari sofisticati, solo grossi investimenti.

Come potrai facilmente immaginare, il mio consiglio è quello di optare per la seconda. Detto questo, anche qui dovrai avere notevole esperienza di coding e di blockchain per poterne creare una. Altrimenti potrai sempre rivolgerti a programmatori esterni, i quali saranno lieti di aiutarti dietro pagamento di una probabilmente molto onerosa parcella.

Una volta che tutto questo sarà creato, potrai iniziare a mintare (ovvero creare) la tua criptovaluta, la quale sarà prezzata sul mercato in base alla percezione che il pubblico ha del tuo progetto. Se stai creando qualcosa che promette bene, prenderà valore. Altrimenti resterà nell'anonimato fino a quando, probabilmente, ti stuferai di spendere soldi ed energie in un progetto che non porta da nessuna parte.

Come creare un crypto wallet

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Se vuoi sapere come creare un portafoglio crypto, valgono più o meno le stesse indicazioni che ti ho dato finora. Il wallet è un qualcosa che è in grado di collegarsi alle varie blockchain e di interagirci per poter gestire smart contract e monete varie, quindi occorre conoscenza di questi sistemi.

Anche qui, molti wallet nascono da codici open source che sono disponibili per tutti spulciando su Internet. Copiare paro paro questo però, difficilmente ti porterà a qualcosa. Dovrai saperlo elaborare per dargli una tua dimensione e utilità, in modo che acquisisca valore (o che sia comunque un vantaggio per te usarlo rispetto a quelli gratuiti che ci sono).

Detto questo, va poi fatta la distinzione tra un hardware wallet** e un software wallet. Gli hardware wallet sono quelli creati su un dispositivo fisico, i quali si connettono alla blockchain tramite altri device come PC e smartphone e sono più sicuri poiché sono disconnnessi dalla rete. Per crearli, oltre alle conoscenze in fatto di coding, dovrai anche avere il dispositivo sul quale realizzarli.

Questi sono proprietà intellettuali delle aziende che li creano, quindi non puoi sperare di trovare i progetti online. Inoltre dare vita a uno di questi potrebbe richiedere ingegneri elettronici per progettarlo e l'hardware per realizzarlo, cose affatto economiche e facili da reperire per un semplice lavoretto personale.

I wallet software invece sono quelli che vengono installati come estensioni di browser o app per smartphone e tablet. Sono gratuiti e facili da realizzare (rispetto a quelli hardware), ma è difficile inserirsi in un mercato che vede elementi affermati come MetaMask o TrustWallet. Potresti puntare a realizzare wallet per altre blockchain che non sono supportate e che magari necessitano di questi elementi, ma si tratterebbe d'iniziare il progetto da zero per una realtà che potrebbe non affermarsi mai, quindi valuta bene.

Come creare un bitcoin

bitcoin

Se dopo tutto questo parlare di difficoltà e sfide hai deciso di mettere da parte i progetti personali e vuoi semplicemente creare bitcoin per guadagnare, sarai relativamente felice del sapere che è più facile. Relativamente però perché, a conti fatti, i costi per crearlo sono elevatissimi.

Per creare un bitcoin occorre minarlo diventando validatori della blockchain Bitcoin. La buona notizia è che tutti possono farlo, quella cattiva è che difficilmente ci guadagneresti qualcosa. Il network Bitcoin richiede potentissimi computer che prosciugano molti chilowatt per funzionare, due cose che costano parecchio.

Questo significa che, una volta comprato un macchinario e connesso alla rete, i bitcoin (o più probabilmente i frammenti di bitcoin) che riusciresti a minare non basterebbero per mandarti in profitto. Nel mondo esistono le cosiddette mining farm, ovvero delle fattorie dove si mina Bitcoin.

Qui centinaia di computer prosciugano l'energia prodotta (generalmente) da centrali di fonti rinnovabili create ad hoc per generare lauti profitti. Le piccole realtà sono completamente sparite in favore di queste industrie che monopolizzano il mercato, spazzando via la concorrenza. Ho scritto un intero articolo su come minare bitcoin quindi, se lo desideri, puoi continuare lì la lettura.

Come creare un exchange crypto

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In ultimo andiamo a vedere gli exchange crypto, realtà che differiscono ancora da quanto visto fino a questo momento. Anche qui, la prima cosa da fare è quella di partire con una distinzione fondamentale, ovvero quella che intercorre tra i Dex (exchange decentralizzati) e i Cex (exchange centralizzati).

I primi sono quelli tipo il già citato PancakeSwap, ovvero delle piattaforme che si trovano online dove i clienti possono semplicemente collegare i propri wallet per scambiare criptovalute a loro piacimento. Essi sono spesso in parte o totalmente open source, il che significa un codice presente online dal quale prendere spunto per dare vita alla tua realtà.

Gli altri sono quelli centralizzati come Binance, Crypto.com e Young Platform. Queste piattaforme sono proprietà intellettuali realizzate da team di esperti programmatori, quindi non troverai i progetti online per poterli usare.

In entrambi i casi, dovrai scontrarti con realtà già affermate che lasciano poco o nessuno spazio ai pesci piccoli. Gli exchange maggiori possono garantire tariffe migliori per i clienti, meno slippage (differenza tra prezzo di mercato e prezzo sull'exchange) e la garanzia di un prodotto affermato e sicuro (almeno fino a prova contraria). Per un cliente, a meno che non gli vengano fornite ottime ragioni, non ha senso andare altrove.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.