Come deframmentare il disco rigido del PC
La deframmentazione del disco rigido è un’operazione di manutenzione ordinaria dei computer che serve a “ricompattare” e riordinare i dati presenti sullo stesso. Sugli hard disk “meccanici” è praticamente indispensabile, in quanto consente di ridurre i tempi con i quali vengono aperti file e programmi, ma non tutti provvedono a farla perché non ne conoscono il funzionamento.
Se anche tu sei fra questi, direi allora che sei capitato nel posto giusto al momento giusto. Sto infatti per illustrarti come deframmentare il disco rigido del PC su tutte le principali versioni di Windows, sia usando gli strumenti inclusi nel sistema sia delle soluzioni alternative che in alcune circostanze si rivelano la scelta migliore per ottimizzare e velocizzare il PC.
Come dici? Temi di non essere all’altezza del compito in quanto poco esperto in fatto di informatica e nuove tecnologie? Beh, sappi che sono proprio le tue paure ad averti ostacolato in precedenza e a non averti mai permesso di eseguire quest’importantissima operazione. Suvvia dunque, non fare il fifone e segui passaggio dopo passaggio tutte le indicazioni che sto per fornirti. Alla fine, vedrai, potrai dirti ben contento e soddisfatto di quanto appreso. Cominciamo!
Indice
- Strumento “di serie” per deframmentare il disco rigido del PC
- Strumenti di terze parti per deframmentare il disco rigido del PC
- E sulle unità SSD?
Strumento “di serie” per deframmentare il disco rigido del PC
Se vuoi imparare come deframmentare il disco rigido del PC e sul tuo computer risulta installata una versione di Windows pari o superiore a Vista, sappi che non devi fare molto. Anzi, non devi fare nulla!
Le più recenti edizioni del sistema operativo di casa Microsoft, infatti, includono una versione automatizzata dell’utility per la deframmentazione del disco fisso che provvede a deframmentare l’hard disk del computer in maniera del tutto automatica e silenziosa una volta a settimana, senza che l’utente debba muovere un dito.
Per saperne di più, clicca sul pulsante Start di Windows (quello con la bandierina) che si trova in fondo a sinistra sulla barra delle applicazioni, digita il termine deframmentazione nella casella di ricerca rapida ed avvia l’utility per la deframmentazione dei dischi facendo clic sul risultato pertinente. Sulle più recenti versioni di Windows si chiama Ottimizza unità, mentre su quelle più datate Utilità di deframmentazone dischi.
Nella finestra che andrà ad aprirsi, troverai l’elenco di tutti i dischi fissi (e/o le partizioni) presenti nel PC e il riepilogo dei giorni e gli orari in cui viene eseguita la deframmentazione automatica.
Se vuoi cambiare il giorno o l’ora in cui viene eseguita la deframmentazione dei drive, clicca sul pulsante Modifica impostazioni o, se stai utilizzando una versione di Windows meno recente, su Configura pianificazione… e, nella finestra che si apre, seleziona frequenza e dischi da deframmentare. Clicca poi su OK per fare in modo che le modifiche vengano applicate.
Nel caso in cui volessi eseguire una deframmentazione istantanea senza aspettare l’esecuzione automatica dell’utility, invece, ti basterà selezionare il disco o la partizione da deframmentare e cliccare sul pulsante Ottimizza o, se stai usando una versione di Windows meno recente, su Deframmenta disco.
Se invece vuoi verificare lo stato di un disco senza doverne necessariamente effettuare la deframmentazione al momento, seleziona l’unità di tuo interesse nella finestra principale dell’utility e pigia sul pulsante Analizza o, se stai usando una versione di Windows meno recente, su Analizza disco. Nel giro di breve tempo vedrai dunque apparire le informazioni aggiornate sullo stato del disco.
Nota: Anche su Windows XP è disponibile un’utility per la deframmentazione del disco ma quest’ultima non funziona in maniera automatica ed è generalmente meno efficace rispetto a quella che è stata implementata nelle successive versioni dell’OS.
Strumenti di terze parti per deframmentare il disco rigido del PC
Lo strumento già incluso in Windows per la deframmntazione del disco rigido è in grado di assolvere in maniera impeccabile allo scopo a cui risulta proposto. Se ritieni però che per le tue necessità l’utility predefinita del sistema operativo di casa Microsoft non sia sufficiente, puoi provare ad affidarti a strumenti ad hoc di terze parti.
Se la cosa ti interessa, qui di seguito trovi dunque indicati ed esplicati quelli che a parer mio costituiscono i migliori software appartenenti alla categoria in oggetto ed a cui puoi appellarti se cerchi un’alternativa a quanto già offerto dal sistema. Provali subito, sono sicuro che sapranno soddisfarti.
Auslogics Disk Defrag
La prima tra le risorse di terze parti utili per deframmentare il disco rigido del PC che voglio consigliarti di usare è Auslogics Disk Defrag. Si tratta di un programma gratuito in grado di assolvere in maniera impeccabile allo scopo a cui è preposto. È molto efficace e può essere impostato per l’esecuzione automatica in base a una programmazione settimanale.
Se vuoi provarlo, il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet del programma e cliccare prima sul pulsante Download Now, in modo tale da effettuarne il download sul tuo PC.
A download completato apri il file .exe appena ottenuto e nella finestra che si apre, fai clic prima su Si e poi su Fai clic per installare. Rimuovi dunque la spunta relativa all’eventuale installazione di risorse extra e clicca su Avanti. Se ti viene proposta l’installazione di altri programmi della stessa azienda, pigia su Rifiuta. Per concludere il setup, premi su Termina.
Nella finestra che si apre, puoi avviare la deframmentazione diretta del disco fisso del tuo PC mettendo il segno di spunta accanto alla voce che lo riguarda e cliccando sul pulsante Defrag.
Da segnalare c’è anche l’opzione Defrag & Ottimizza che, seppur molto lenta, permette di velocizzare nettamente le prestazioni del sistema riordinando la posizione dei file sul disco dopo aver eseguito la deframmentazione. Puoi accedervi facendo clic sul pulsante con la freccia accanto al bottone Defrag e selezionando poi la voce apposita dal menu che si apre.
Se invece vuoi effettuare la sola analisi del disco senza effettuare alcuna deframmentazione, pigia sempre sul pulsante con la freccia e seleziona, dal menu a tendina che compare, l’opzione Analizza. Al contrario, se vuoi eseguire la deframmentazione senza prima effettuare l’analisi del disco, scegli l’opzione Quick Defrag, sempre annessa al medesimo menu.
Puoi anche programmare la deframmentazione automatica del disco cliccando sull’icona dell’orologio collocata nella barra blu a sinistra, spuntando poi la casella Deframmenta automaticamente e configurando tutti i dettagli del caso secondo esigenza.
Vuoi che una volta completata l’operazione impostata il computer si spenga automaticamente, passi in modalità ibernazione o sospensione o, ancora, che venga chiuso il programma? Allora barra la casella Dopo aver completato: e seleziona l’azione che preferisci intraprendere dal relativo menu che appare.
Disk SpedUp
Un altro validissimo programma che puoi usare per deframmentare il disco rigido del PC è Disk SpeedUp. È gratis (ma eventualmente è disponibile in una versione a pagamento con funzioni extra) ed è in grado di ottimizzare i file non solo di interi dischi ma anche di singoli file e cartelle. Supporta altresì la deframmentazione automatica quando il sistema rimane inattivo per un determinato numero di minuti.
Per scaricarlo subito sul tuo computer, recati sulla relativa pagina per il download e clicca sul pulsante Download Now.
A download ultimato, apri il file .exe ottenuto e clicca su Si. Pigia quindi su Avanti, su Accetto, nuovamente su Avanti e poi su Installa. Rimuovi la spunta relativa all’eventuale installazione di programmi extra e porta a termine il setup cliccando su Fine.
Ora che visualizzi la finestra del software sul desktop, seleziona il disco rigido che vuoi deframmentare dall’elenco che trovi in cima e poi clicca sul bottone Deframmenta. Se vuoi effettuare anche la procedura di ottimizzazione, premi sul pulsante adiacente con la freccia e seleziona l’opzione Deframmenta e Ottimizza dal menu che si apre.
Se vuoi eseguire la sola analisi del disco senza dover per forza di cose procedere anche con la deframmentazione, pigia invece sul pulsante Analizza.
Per quel che concerne la summenzionata possibilità di intervenire su singoli file e cartelle, puoi accedere alle rispettive funzioni selezionando le voci Deframmetnazione di un file … e Deframmentare una cartella … che trovi nella parte in alto della finestra del programma.
MyDefragmenter
Se cerchi un’alternativa alle risorse di cui ti ho già parlato mediante cui poter deframmentare il disco rigido del PC in maniera efficace senza però doverti perdere tra questa o quell’altra funzionalità, allora il miglior suggerimento che posso darti è quello di mettere alla prova MyDefragmenter. Si tratta di un software gratuito e di facile impiego dotato però di un’ottima tecnologia di deframmentazione che consente di aumentare le performance generali di Windows.
Per servirtene, collegati al suo sito Internet e fai clic sul pulsante Free Download MyDefragmenter, in modo tale da scaricare il programma sul tuo computer.
A download completato, apri il file .exe ottenuto e premi su Si. Togli poi il segno di spunta dalla voce Install My Phone support Desktop Icon nella finestra che compare sul desktop, seleziona la dicitura Yes, I agree with all the terms of this license agreement e clicca su Next. Porta poi a termine il setup pigiando su Finish.
Clicca quindi sul bottone Continue per due volte di seguito, in modo tale da accedere alla finestra principale del programma. A questo punto, puoi dare il via alla procedura di analisi del disco premendo sul bottone Analyze, mentre per effettuare anche la deframmentazione devi cliccare su Defragment.
Se lo desideri, puoi altresì programmare l’esecuzione automatica della procedura di deframmetnazione. Per fare ciò, clicca sul bottone Scheduler e regola, a seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze, le impostazioni su schermo.
Altre risorse utili
Oltre ai programmi di cui ti ho già parlato, sulla piazza vi sono anche altri validissimi software utili per la deframmentazione del disco rigido del computer.
Se cerchi dunque delle alternative alle soluzioni di cui sopra, puoi rivolgerti alle risorse che ho provveduto a menzionarti nel mio post dedicato in via specifica ai programmi per deframmentare. Ce ne sono sia di gratuite che a pagamento. Scegli liberamente il programma che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo e scaricarlo sul PC.
E sulle unità SSD?
Come anticipato in apertura, deframmentare il disco rigido del PC è un’operazione utile solo ed esclusivamente per quel che concerne gli hard disk meccanici. Per quanto riguarda invece le unità SSD, ormai sempre più diffuse, l’effettuazione di tale procedura si rivela inutile se non addirittura dannosa!
In tal caso, quindi, la deframmentazione non serve ma può servire il TRIM. Si tratta di un sistema di ottimizzazione che permette di eliminare i blocchi non più utilizzati sui dischi a stato solido e mantiene le prestazioni di questi ultimi ai massimi livelli (aumentandone anche la longevità, visto che supportano un numero limitato di scritture).
Sulle versioni più recenti di Windows, il TRIM dovrebbe essere attivo di default. Ad ogni modo, puoi verificare il suo funzionamento aprendo il Prompt dei comandi come amministratore. Per riuscirci, digita prompt dei comandi nella barra di ricerca annessa al menu Start, fai clic destro sul risultato pertinente, seleziona Esegui come amministratore al menu che appare e poi su Si.
Nella finestra del Prompt dei comandi che compare sul desktop, digita questo comando: fsutil behavior query DisableDeleteNotify. Successivamente schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.
Se il comando restituisce la stringa NTFS DisableDeleteNotify = 0, significa che il TRIM è attivato e non devi fare nulla. Se invece restituisce la stringa NTFS DisableDeleteNotify = 1, significa che il TRIM non è abilitato e quindi andrebbe attivato. Per riuscirci, immetti il comando fsutil behavior set DisableDeleteNotify 0 e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.
Nota: Prima di attivare il TRIM, assicurati che la tua unità SSD supporti la suddetta tecnologia e, a mero scopo precauzionale, provvedi ad effettuare un backup di tutti i dati presenti sul PC (per scoprire quali risorse usare e come fare per servirtene, puoi fare riferimento al mio tutorial dedicato ai programmi per backup).
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.