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Come disattivare il root su Android

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Dopo aver letto la mia guida su come effettuare il root su Android, sei riuscito nel tuo intento e ora ti ritrovi infatti con il tuo smartphone Android “rootato”. Comunque sia, per una qualsiasi ragione, adesso hai deciso di rimuovere il root dal tuo dispositivo e dunque ti sei subito rivolto al Web con l’obiettivo di capire come disattivare il root su Android e così sei finito su questa pagina del mio blog.

Le cose stanno esattamente come le ho appena descritte e non hai la più pallida idea di come agire? Beh, allora in questo articolo troverai senz’altro informazioni utili per te. Ad ogni modo, ci tengo a dirti che le procedure potrebbero variare in base a come hai effettuato il root, anche se nella maggior parte dei casi, questo viene eseguito tramite l’app Magisk. Per di più, oltre a spiegarti come rimuovere il root, ti darò anche delle linee guida su come ripristinare il firmware originale del tuo device.

Dopo aver detto tutto ciò, direi che possiamo ora entrare nel vivo dell’argomento. Prenditi, dunque, tutto il tempo che ti serve per capire bene il da farsi, afferra il tuo dispositivo Android, mettiti bello comodo e leggi quanto ho da dirti sull’argomento. Arrivati fin qui, a me non resta altro che augurarti una buona continuazione e in bocca al lupo per tutto!

Indice

Informazioni preliminari

Come disattivare il root su Android

Prima di entrare in azione, ci tengo a fornirti alcune importanti informazioni preliminari relative alle modalità con le quali è possibile effettuare l’unroot, ovvero la procedura volta a togliere il root dal tuo device Android.

Come ti ho già accennato in apertura, lo strumento più utilizzato per effettuare il root è l’app Magisk, quindi, se anche tu l’hai utilizzata, la procedura da seguire è abbastanza semplice e te ne parlerò a breve. Comunque sia, utilizzando solo Magisk per effettuare l’unroot, la recovery del dispositivo rimarrà sempre la stessa (quella che hai deciso di installare tu in precedenza).

Infatti, se il tuo obiettivo è quello di riportare il dispositivo alle condizioni di fabbrica, allora il ripristino del firmware originale è la soluzione migliore. Inoltre, dopo aver ripristinato il firmware originale, potrebbe essere necessario anche ribloccare il bootloader.

Chiaramente, come forse già sai, per effettuare il ripristino del firmware originale è necessario l’impiego di un computer con sopra installato il programma per flashare il tuo specifico modello di dispositivo Android e devi poi anche scaricare la ROM originale per il tuo dispositivo. Mi raccomando, questa fase è molto delicata, dato che, scaricando e flashando una ROM errata, potresti mandare in brick il tuo dispositivo e renderlo dunque inutilizzabile.

Infine, va da sé che effettuando il ripristino del firmware originale, andrai a perdere tutti i dati presenti sul tuo dispositivo, dunque, potrebbe essere buona cosa fare un backup dei tuoi dati e a tal proposito potresti dare un’occhiata alla mia guida su come fare backup Android.

Come togliere il root su Android

In questa parte andiamo ora a vedere assieme più in dettaglio come togliere il root su Android. L’eliminazione del root è un’operazione generalmente piuttosto semplice, invece, il ripristino del firmware originale potrebbe essere una procedura leggermente più complessa, ma sicuramente alla tua portata. Ti auguro quindi un buon proseguimento e buon lavoro!

Tramite Magisk

root

Se intendi solamente disattivare il root sul tuo dispositivo Android, mantenendo la recovery che hai deciso di installare (come ad esempio TWRP), allora puoi fare tutto in modo molto facile e veloce tramite l’app di Magisk (chiaramente, se hai utilizzato Magisk per rootare il tuo dispositivo).

Detto ciò, apri l’app di Magisk che dovresti trovare nella schermata Home o nel drawer, scorri leggermente in basso dalla schermata principale dell’app e pigia su Disinstalla Magisk. A questo punto, premi su DISINSTALLA COMPLETAMENTE e attendi che il tuo dispositivo faccia tutto il resto.

Durante l’operazione, il tuo device dovrebbe riavviarsi e al successivo avvio il dispositivo non dovrebbe più avere i permessi di root. Per accertarti della cosa, potresti scaricare anche l’app Root Check (disponibile altresì su store alternativi) e verificare che nella pagina principale dell’app compaia la voce [nome dispositivo] is not rooted.

Comunque sia, ci tengo a farti presente che tramite questa procedura alcune applicazioni (come ad esempio le app bancarie o alcune app proprietarie di Samsung sui dispositivi Samsung), potrebbero ugualmente continuare a non funzionare, in quanto viene rilevato che il firmware del dispositivo non è originale, benché il device non sia più rootato. In alcuni casi, quindi, potresti risolvere questo problema ripristinando il firmware originale (tuttavia, potrebbe capitare che alcune app continuino a non funzionare anche dopo aver ripristinato il tutto alle condizioni originali).

Infine, ci tengo a dirti che, se hai utilizzato un’altra applicazione per effettuare il root, in genere è sempre possibile eseguire l’unroot in modo facile e intuitivo tramite quella specifica app che hai usato in precedenza, come ad esempio SuperSU.

Ripristino del firmware originale

miflashtool

Se il tuo obiettivo è quello di ripristinare il firmware originale e riportare dunque il tuo dispositivo alle condizioni di fabbrica, ti informo che, se sei già riuscito a effettuare l’operazione di root, allora questa è una procedura sicuramente alla tua portata e talvolta anche più semplice.

Detto ciò, per ripristinare il firmware originale sul tuo dispositivo Android, è comunque fondamentale procedere con cautela e seguire una serie di passaggi essenziali. In primo luogo, come ti ho già accennato, è importante eseguire un backup completo di tutti i dati presenti sul dispositivo, poiché il processo di reinstallazione del firmware comporta la cancellazione totale dei file presenti sul tuo device.

Dopodiché, è necessario scaricare il firmware ufficiale destinato al tuo specifico modello di dispositivo. Per fare ciò, prova a cercare su Google [nome del tuo dispositivo] ROM originale o termini simili e poi ti consiglio di fare tutto il possibile per scaricare il firmware dal sito Internet ufficiale del produttore. Ricordati che utilizzare un firmware errato potrebbe compromettere il funzionamento del dispositivo, per cui è essenziale che tu sia sicuro che il firmware che stai scaricando sia quello giusto.

Una volta ottenuto il firmware, il passaggio successivo consiste nell’installare sul computer i driver USB specifici per il tuo dispositivo, in modo che il sistema possa riconoscerlo correttamente durante il processo di flashing. Molti produttori offrono strumenti ufficiali per questa operazione, come ad esempio Odin per i dispositivi Samsung o Mi Flash Tool per quelli Xiaomi.

Come disattivare il root su Android

A questo punto, il dispositivo deve quindi essere avviato in modalità Fastboot o Download Mode (quest’ultimo è il nome per quanto riguarda i device Samsung), a seconda del produttore. Per accedere a questa modalità, il dispositivo deve essere spento e poi riavviato utilizzando una combinazione specifica di tasti, di solito il pulsante di accensione insieme a uno dei tasti del volume. Le istruzioni per entrare in questa modalità sono solitamente fornite nel manuale d’uso o sul sito ufficiale del produttore.

Con il dispositivo collegato al computer tramite un cavo USB affidabile e in modalità Fastboot o Download Mode, avvia il software di flashing precedentemente installato e seleziona il firmware che hai scaricato. Il software provvederà così a caricare i file necessari e a reinstallare il sistema operativo originale sul dispositivo. È di vitale importanza non interrompere il processo, in quanto un’interruzione potrebbe causare il brick del dispositivo, rendendolo dunque inutilizzabile.

Al termine del processo, il dispositivo si riavvierà automaticamente. Il primo avvio dopo il flashing potrebbe richiedere un tempo superiore al normale, poiché il sistema viene configurato per la prima volta. Una volta avviato, segui poi le istruzioni a schermo per completare la configurazione iniziale, proprio come se fosse la prima volta che avvii il dispositivo Android.

Inoltre, appena hai finito la configurazione iniziale, mi sento di consigliarti di verificare subito se sono disponibili degli aggiornamenti di sistema da fare, in quanto la ROM originale che hai installato potrebbe non essere aggiornata. Per maggiori informazioni leggi pure la mia guida su come aggiornare Android.

Infine, se desideri ripristinare completamente lo stato originale del tuo dispositivo Android, potresti ribloccare il bootloader, andando così a mettere di nuovo un blocco sul bootloader. Anche in questo caso, le procedure possono variare di molto in base al modello di dispositivo in tuo possesso. Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere sufficiente avviare il dispositivo in modalità Fastboot, collegarlo via USB al PC e usare il Prompt dei comandi per dare prima il comando adb devices, poi il comando adb reboot bootloader per accedere al bootloader e poi il comando fastboot oem lock oppure fastboot flashing lock per bloccare il bootloader (comunque sia, ti consiglio di fare una ricerca in Rete per avere maggiori dettagli su come agire con il tuo specifico modello).

Come ultima cosa, ci tengo a farti presente che, a volte, come ad esempio può accadere con alcuni dispositivi Samsung, anche reinstallando la ROM stock alcune applicazioni potrebbe comunque continuare non funzionare, in quanto la piattaforma Knox, potrebbe essere stata irrimediabilmente compromessa. La stessa cosa potrebbe accadere anche su dispositivi di altri marchi. In questi casi, purtroppo, non ho soluzioni ufficiali da proporti per rimediare al problema.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.