Come disinfettare lo smartphone
Prendersi cura del proprio smartphone non significa soltanto proteggerlo con una cover o fare un po’ di manutenzione a livello software. Dal momento che portiamo il cellulare praticamente ovunque, è normale che sulla sua superficie siano presenti microrganismi di vario genere, tra cui batteri e virus, che potrebbero costituire una potenziale minaccia per la propria salute e quella dei propri cari.
Anche se non devi diventare paranoico su questo, sarebbe bene che ti preoccupassi regolarmente di pulire e igienizzare il tuo cellulare come si deve, ed è per questo che ho deciso di realizzare questa guida dedicata all’argomento. Nei prossimi capitoli, avrò infatti modo di spiegarti come disinfettare lo smartphone in maniera semplice e al tempo stesso efficace.
Allora, sei curioso di saperne di più? Sì? Molto bene: prenditi il tempo che ti occorre per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, cerca di mettere in pratica i suggerimenti che ti darò, così da igienizzare il tuo device in maniera efficace e sicura, senza danneggiarlo. Buona lettura!
Indice
Occorrente per disinfettare il cellulare
Prima di spiegarti nel dettaglio come disinfettare il cellulare, devi procurarti l’occorrente per mettere in pratica le indicazioni che ti darò.
Nello specifico, hai bisogno di un panno in microfibra antistatico (tipo quelli usati per pulire le lenti degli occhiali) o, in mancanza di quest’ultimo, un panno in pelle di daino o uno in pelle di camoscio.
Cosa ancora più importante, dovrai munirti di salviette a base di alcool isopropilico al 70% o di uno sterilizzatore a raggi UV (di cui ti parlerò più nel dettaglio nell’ultimo capitolo della guida), che permetteranno difatti di uccidere i microrganismi presenti sulla superficie del tuo smartphone.
Come suggerito dalla maggioranza dei produttori di dispositivi mobili, non bisogna usare per alcuna ragione detergenti contenenti acqua ossigenata, candeggina e cloro (come l’Amuchina), perché il rischio di danneggiare il display è elevato.
Evita anche spray e prodotti ad aria compressa, che potrebbero risultare altrettanto dannosi. Intesi? Bene, allora direi che possiamo procedere.
Come disinfettare lo smartphone senza rovinarlo
Vediamo, dunque, come disinfettare lo smartphone senza rovinarlo vedendo prima come usare panni e salviette igienizzanti e poi gli sterilizzatori UV. Per evitare di arrecare danni al tuo cellulare mentre provvedi a disinfettarlo, ti consiglio di spegnerlo, non tenerlo in carica e rimuovere eventuali cover protettive.
Come disinfettare lo schermo dello smartphone
Per prima cosa vediamo come disinfettare lo schermo dello smartphone, che è la parte più delicata da trattare. Per procedere, devi innanzitutto pulire lo schermo, così da rimuovere eventuali residui di sporco e polvere, e igienizzarlo mediante la salvietta a base di alcol che hai acquistato.
Pertanto, prendi il panno in microfibra oppure quello in pelle di daino/camoscio e, cercando di essere il più delicato possibile, passalo su tutta la superficie dello schermo, evitando di fare troppa pressione sul display. Se sono presenti aloni o incrostazioni di sporco particolarmente importanti, ripeti più volte questo passaggio, magari inumidendo un po’ il panno utilizzato.
Quando avrai completato questo primo step, puoi procedere alla disinfezione dello schermo: prendi la salvietta a base di alcool isopropilico al 70%, toglila dalla sua confezione e, dopo averla aperta completamente, passala con delicatezza su tutto il display. Mi raccomando: dato che la salvietta è un po’ umida, fai attenzione quando passi vicino a parti “delicate”, come il jack per le cuffie o la porta per il cavo di ricarica, evitando di fare entrare umidità in queste aperture.
Successivamente, ricordati di asciugare il display avvalendoti di un panno asciutto (dovresti trovarne uno nella confezione delle salviette) oppure del panno in microfibra o quello in pelle di daino/camoscio utilizzato precedentemente.
Se può esserti di aiuto, cerca su YouTube qualche video che ti mostri visivamente quanto descritto nelle righe precedenti, così da riuscire a fugare eventuali dubbi sul da farsi.
Come disinfettare il retro dello smartphone
Per disinfettare il retro dello smartphone, devi seguire in buona sostanza la procedura che ti ho indicato per lo schermo: in primis devi rimuovere le tracce di sporco più evidenti, poi devi disinfettare il dispositivo usando la salvietta che hai acquistato.
Prendi, quindi, il panno in microfibra o quello in pelle di daino/camoscio in tuo possesso, passalo delicatamente su tutto il retro del device, compresa la parte che ospita la fotocamera, eseguendo come al solito dei delicati movimenti circolari. Se lo sporco è persistente, ripeti l’operazione più volte, finché non ottieni il risultato desiderato.
Dopodiché prendi la salvietta a base di alcool isopropilico al 70% e, dopo averla estratta dalla sua confezione e averla aperta su sé stessa, passala su tutta la superficie posteriore del cellulare, avendo cura di non inumidire i fori dell’altoparlante, i fori del microfono e altre parti altrettanto “sensibili”, perché rischieresti di danneggiare il dispositivo.
Come ti ho suggerito di fare poc’anzi, in caso di dubbi su come effettuare i passaggi che ti ho descritto, cerca su YouTube qualche video che possa mostrarti visivamente come procedere. Sicuramente ti sarà di aiuto.
Disinfettare lo smartphone con i raggi UV
L’accoppiata panno e salvietta a base alcolica è sicuramente ottima per disinfettare il proprio cellulare. Come ti dicevo, però, è possibile disinfettare lo smartphone con i raggi UV, il che permette di ottenere risultati ancora migliori.
Per questo motivo ti consiglio di valutare l’acquisto di uno sterilizzatore ai raggi ultravioletti (UV), ovvero uno di quei dispositivi che utilizzano i raggi ultravioletti per uccidere i microrganismi. È provato scientificamente, infatti, che i raggi UV inattivano i microrganismi tramite un processo fisico che li rende incapaci di riprodursi e infettare.
Se non hai idea di come sia fatto uno sterilizzatore UV, puoi immaginartelo come una sorta di “scatola” all’interno della quale va introdotto lo smartphone da sterilizzare. Spesso questo genere di dispositivi può essere utilizzato per sterilizzare anche altri gadget tecnologici (come cuffie wireless, smartwatch, smartband e così via) e anche dispostivi “non smart”, come chiavi, portafogli, orologi, etc. Alcuni di questi dispositivi, inoltre, offrono funzioni extra e possono fungere anche da torcia e da caricatori wireless.
Il funzionamento di uno sterilizzatore UV è semplice: lo si accende tramite l’apposito pulsante, si introduce lo smartphone al suo interno e si avvia il processo di sterilizzazione tramite il bottone apposito. È possibile acquistarli sia nei negozi di elettronica più forniti che nei negozi online, come Amazon, a prezzi che oscillano tra i 40 e i 60 euro.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.