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Come entrare nel Deep Web dal telefono

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Durante una discussione con alcuni conoscenti, hai sentito parlare del Deep Web, ossia di quella parte di Internet che non è visibile durante la “normale” navigazione tramite browser. Giacché questo discorso ti ha incuriosito parecchio, hai aperto subito Google e sei andato alla ricerca di informazioni su come accedervi tramite lo smartphone, capitando proprio qui, sul mio sito Web.

Se le cose stanno esattamente in questo modo, allora sappi che ti trovi nel posto giusto al momento giusto! Nel corso di questa guida, infatti, ti spiegherò come entrare nel Deep Web dal telefono servendoti di alcune app perfettamente legali disponibili negli store di Android e iOS.

Ritengo però doveroso metterti al corrente di un aspetto fondamentale della questione: nel Deep Web e, in particolare, nel Dark Web, è possibile imbattersi in contenuti o “affari” di dubbia legalità e/o eticamente scorretti. Durante la navigazione, dunque, ti consiglio di prestare prudenza e di evitare di visitare siti, portali o piattaforme finalizzate a scopi tutt’altro che leciti. Personalmente, non mi riterrò responsabile dell’uso scorretto che potresti fare degli strumenti di cui sto per parlarti.

Indice

Informazioni preliminari

tor

Prima ancora di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel concreto, come entrare nel Deep Web dal telefono, voglio fornirti una panoramica completal riguardo questa parte di Rete “nascosta” e metterti al corrente dei rischi in cui potresti incappare visitando determinate risorse ad essa appartenenti.

Tanto per cominciare, il Deep Web rappresenta la parte di Internet non indicizzata dai motori di ricerca: ciò significa, all’atto pratico, che non è possibile accedere ai siti appartenenti al Deep Web tramite una ricerca su Google, Bing o altri motori del genere, poiché tali portali non vengono rilevati dagli stessi, né aggiunti alle relative banche dati.

Per esempio, appartengono al Deep Web le pagine personalizzate alle quali si accede immettendo nome utente e password, all’interno di un portale (ad es. la propria casella email personale, la propria pagina Facebook, l’area di gestione del mio sito Web e così via), oltre che tutte le pagine Web che non vengono rilevate dai crawler (ossia i sistemi di scansione) dei motori di ricerca, poiché, per scelta dell’amministratore Web, vengono escluse dalla scansione.

Per visitare un sito appartenente al Deep Web, dunque, non servono strumenti diversi da un comune browser: tuttavia, è necessario conoscere l’indirizzo esatto della pagina di proprio interesse, oppure immettere le credenziali d’accesso, in modo da visionare i contenuti riservati.

Discorso differente va fatto, invece, per il Dark Web: esso è, per definizione, la parte “oscura” di Internet, quella in cui vengono messe a disposizione risorse sensibili, delicate o di dubbia legalità.

Se è vero che attraverso il Dark Web è possibile sfuggire alla censura imposta da determinati Stati, e, dunque, riuscire a portare a termine le proprie attività filantropiche/informative in completo anonimato, è pur vero che in quest’area della Rete succedono cose al limite della legalità, come per esempio la vendita di documenti falsi, sostanze illegali, identità digitali e così via.

Contrariamente a quanto succede per il Deep Web, il Dark Web non è accessibile impiegando gli strumenti più comunemente utilizzati per la navigazione su Internet ma, al fine di poter dare uno sguardo a ciò che c’è dentro, è necessario affidarsi a sistemi di anonimizzazione, come Tor.

Questo sistema consiste in una rete volta a nascondere il proprio indirizzo IP e la propria identità, facendo “rimbalzare” la connessione tra più computer adibiti allo scopo, sparsi in tutto il mondo. I siti appartenenti al Deep/Dark Web che terminano per la stringa .onion, per esempio, possono essere visitati solo ed esclusivamente attraverso la rete Tor.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Tor è molto semplice da usare, anche attraverso il cellulare: nelle sezioni successive di questo tutorial, ti spiegherò come sfruttare una serie di app al fine di accedere al Deep/Dark Web con poca difficoltà.

Mi raccomando, presta bene attenzione ai “luoghi virtuali” che ti appresti a visitare, avendo cura di evitare tutti quei siti dedicati ad attività illecite di qualsivoglia tipo. Ti ricordo, ancora una volta, che non mi riterrò responsabile sull’utilizzo scorretto che potresti fare degli strumenti che mi accingo a presentarti.

Come accedere al Deep Web da telefono

Come entrare nel Deep Web dal telefono

Ora che hai finalmente capito cosa sono il Deep Web e il Dark Web, è il momento di entrare nel vivo della questione e di capire come accedervi tramite la rete Tor. Prima ancora di iniziare, vorrei fornirti una serie di “dritte” da seguire, al fine di navigare in maniera corretta ma, soprattutto, sicura.

  • Non usare Google né altri motori di ricerca noti (es. Bing) per effettuare ricerche, in quanto non troveresti materiale appartenente al Deep/Dark Web e rischieresti di essere tracciato.
  • Non utilizzare funzioni come JavaScript o altri plugin esterni (ad es. quelli dedicati alla riproduzione dei contenuti), poiché potrebbero mettere a rischio il tuo anonimato. Ad ogni modo, se usi Tor Browser, sappi che al suo interno è già integrata la funzione NoScript che disabilita alcuni script che potrebbero rappresentare una minaccia per la privacy.
  • Evita di effettuare l’accesso a social network, email o altri portali che potrebbero ricondurre alla tua persona.
  • Non installare estensioni, app o altro materiale attraverso il browser dedicato.
  • Non avviare file scaricati prima di interrompere la navigazione.
  • Non utilizzare Tor per scaricare dati dalle reti peer-to-peer, come ad esempio BitTorrent.

Seguendo questa condotta e usando un pizzico di buonsenso, dovresti riuscire a navigare all’interno della rete Tor indisturbato e, soprattutto, al riparo da occhi indiscreti. Infine, ci tengo ad avvisarti che l’accesso al Deep Web/Dark Web attraverso la rete Tor non è sempre rapido. Potresti dover attendere alcuni minuti per il caricamento di una singola pagina: non preoccuparti, è del tutto normale.

Android

tor android

Ti interesserebbe sapere come usare Tor su Android? Benissimo, allora ti informo subito che puoi riuscirci in modo molto semplice e veloce tramite l’app Tor Browser e se il tuo dispositivo non ha lo store di Google, allora puoi recarti sul sito Internet ufficiale di Tor e scaricare l’app in formato .apk (per maggiori informazioni leggi pure la mia guida su come installare APK).

Una volta che hai scaricato e installato l’app, aprila e pigia sul pulsante Connetti e scegli se accendere anche il pulsante in corrispondenza della voce Connetti sempre automaticamente, per fare in modo che l’app si connetta alla rete Tor in automatico a ogni avvio.

A questo punto, attendi che la connessione alla rete venga stabilita. Se riscontri qualche problema in questa fase, potrebbe darsi che la tua connessione sia sottoposta a qualche restrizione (oppure magari utilizzi una VPN o un proxy), dunque, pigia sull’icona con la ruota d’ingranaggio in alto a destra e poi segui le istruzioni a schermo per cercare di risolvere il problema.

Dopo aver fatto tutto ciò, ti informo che in realtà hai già finito di “smanettare”. Infatti, a questo punto puoi già da subito cominciare a navigare online tramite la rete Tor. Per verificare che la connessione alla rete sia attiva, puoi recarti su questa pagina Internet e se ti viene comunicato che sei connesso alla rete Tor, allora sei riuscito nel tuo intento.

iPhone

onion browser

Se utilizzi un iPhone (le procedure sono in realtà valide anche per iPad) e desideri sapere come accedere al Deep Web da iPhone, allora in questo caso puoi utilizzare due app assieme che ti permettono di navigare in totale sicurezza e anonimato sulla rete Tor. Queste due app sono Onion Browser e Orbot e, tra l’altro, sono proprio quelle consigliate anche sul sito Internet ufficiale di Tor.

Con questo in mente, comincia pure a scaricare l’app Onion Browser dall’App Store. Una volta che l’hai ottenuta, aprila e fai tap sul pulsante Successivo. Ora, ti viene subito comunicato che Onion Browser potrebbe “appoggiarsi” a un’altra app, ovvero Orbot (la quale svolge la funzione di VPN), per garantire una connessione più sicura alla rete Tor. Ad ogni modo, ci tengo a comunicarti che potresti ugualmente navigare sulla rete Tor utilizzando solo Onion Browser, ma, ovviamente, la connessione sarebbe meno sicura.

Il mio consiglio, dunque, è quello di scaricare l’app Orbot. Puoi farlo anche direttamente dalla schermata dell’app Onion Browser in cui ti trovi ora pigiando su Use Orbot, poi su Get Orbot e poi scaricando e installando l’app dall’App Store di Apple.

A questo punto, apri l’app Orbot e pigia su Install, dopodiché fai tap su Consenti per fare in modo che Orbot possa essere configurato come VPN. Se ti viene richiesto, immetti pure il codice di blocco del tuo iPhone per autorizzare l’operazione.

Ora, dovresti ritrovarti subito nella schermata principale dell’app di Orbot, dunque, pigia sul pulsante Start e attendi per qualche istante finché la connessione non viene stabilita. Fatto ciò, torna sull’app Onion Browser e a questo punto l’app dovrebbe chiederti ulteriori permessi al fine di funzionare. Premi, quindi, su Request Access e poi, nella schermata di Orbot, seleziona la voce Grant.

Arrivato fin qui, se tutto è filato per il verso giusto, dovresti finalmente essere pronto per usare la rete Tor sul tuo dispositivo in totale sicurezza.

Ci tengo infine a dirti che, una volta che hai finito di navigare tramite Onion Browser, puoi sempre spegnere la VPN generata da Orbot e per riuscirci, apri semplicemente l’app di Orbot e fai tap sul pulsante Stop.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.