Come fare dropshipping su Amazon
Stai pensando di iniziare a vedere online, però vorresti farlo ammortizzando le spese di gestione. Ti stai dunque interessando al dropshipping, una tecnica commerciale che permette di vendere online, su un proprio e-commerce o un sito di terze parti, senza occuparsi del magazzino in cui stoccare la merce. Sembra proprio la soluzione perfetta per te, e hai individuato in Amazon lo store ideale su cui sfruttarla; tuttavia non hai ben chiaro come riuscirci.
Se le cose stanno così, non preoccuparti: nelle prossime righe ho intenzione di spiegarti come fare dropshipping su Amazon per filo e per segno. Partirò dalle nozioni primarie per avviare l’attività correttamente, quindi ti proporrò un esempio pratico per iniziare e, com’è doveroso, ti inviterò a fare le valutazioni sull’opportunità o meno di commerciare in dropshipping su Amazon, alla luce dei pro e i contro di questo tipo di attività.
Sei impaziente di conoscere tutti i dettagli in merito? Bene, allora ritagliati qualche minuto di tempo libero e leggi quanto ho da dirti: vedrai che, alla fine, sarai capace di valutare se iniziare a vendere in dropshipping su Amazon e compiere tutti i passaggi necessari per riuscirci. A me non resta che augurarti una buona lettura e farti un in bocca al lupo per tutto!
Indice
- Dropshipping Amazon: come funziona
- Dropshipping Amazon: come iniziare
- Dropshipping Amazon: pro e contro
Dropshipping Amazon: come funziona
Vorrei iniziare il tutorial con una piccola introduzione su cos’è e come funziona il dropshipping su Amazon.
Ebbene, il termine inglese drop ship, in questo caso riferito alle vendite online, descrive il commercio di un prodotto da parte di un venditore che non ha un suo magazzino per lo stoccaggio della merce, bensì offre solo il suo spazio Web al consumatore. Quest’ultimo potrà usufruirne come una vetrina, per scegliere i prodotti ed effettuare l’ordine, che successivamente verrà processato da un fornitore, reale possessore della merce, per quello che riguarda la spedizione e la consegna della stessa.
Con questa tecnica, il venditore può smarcarsi dall’onere di avere un luogo fisico dove conservare la merce e anche ammortizzare i costi di confezionamento e spedizione. Tutto ciò sarà a carico del fornitore.
Se ti stai chiedendo se si può fare dropshipping su Amazon, magari perché avevi proprio intenzione di sfruttare la notorietà della piattaforma per iniziare a vendere, ho buone notizie per te: la risposta alla tua questione è affermativa.
All’interno di Amazon, il marketplace più famoso e organizzato a livello globale, il venditore può ottenere il suo guadagno dalla differenza tra il costo all’ingrosso che fa il fornitore della merce e che organizza le spedizioni e il prezzo di vendita esposto sul portale dal venditore stesso.
Come forse avrai già capito, il dropshipping è un’attività commerciale a tutti gli effetti, quindi per praticarla dovrai essere in regola fiscalmente, ad esempio possedendo una partita IVA. Inoltre, per completare la registrazione di un account venditore, ti serviranno un documento personale in corso di validità o il passaporto.
Molto importante è la regolamentazione di Amazon nei confronti delle vendite in dropshipping: per prima cosa è severamente vietato rivendere su Amazon prodotti acquistati da un altro rivenditore online e recapitarli al consumatore con le sue credenziali, così come non si possono spedire ordini con distinte d’imballaggio, fatture, confezioni esterne e qualsiasi altra documentazione che riporti informazioni di contatto diverse da quelle presenti all’interno del proprio profilo Amazon da venditore. Leggi la policy per i servizi di drop shipping fornita da Amazon.
Per le spedizioni dovresti utilizzare la Logistica di Amazon, secondo i cui principi il prodotto deve arrivare a un centro logistico Amazon prima di essere spedito all’acquirente. Attualmente, se ti iscrivi per la prima volta al programma di Logistica Amazon per i marketplace europei, otterrai uno sconto sulle spese di trasporto con Corriere Affiliato Amazon (90€, nel momento in cui scrivo l’articolo), oltre allo stoccaggio gratuito nei magazzini Amazon fino a 50 unità di dimensioni standard e 30 unità fuori misura e, ancora, lo stoccaggio gratuito fino a 100 unità di capi d’abbigliamento. Maggiori info qui.
Per quanto concerne più strettamente il funzionamento del dropshipping su Amazon, le operazioni preliminari da fare per avviare l’attività, iscrivendoti alla piattaforma come venditore, sono poche e semplici.
Per prima cosa devi scegliere un piano di vendita adatto alle tue esigenze: quelli proposti da Amazon sono due.
- Individuale, è il piano che fa al caso tuo se ancora non hai un’idea precisa di cosa commerciare e, in ogni caso, prevedi di vendere meno di 40 prodotti al mese, senza particolari necessità logistiche. I costi legati a questo piano si limitano a una commissione di 0,99€ su ogni articolo venduto. Tuttavia, tieni presente che, per pubblicare le tue offerte di vendita, potrai caricare un solo articolo per volta.
- Professionale, cioè il piano di vendita Amazon adatto a chi ha già un business definito e, magari, avviato, quindi desidera anche sfruttare gli strumenti avanzati messi a disposizione dalla piattaforma, come i programmi Amazon Launchpad e Amazon Handmade. Il canone del piano Professionale è di 39€ al mese, mentre non sono previste le commissioni di chiusura che Amazon richiede sui prodotti appartenenti alla categoria Media. Tra le facilitazioni previste dall’opzione Professionale c’è la possibilità di caricare in blocco diverse offerte, anche sfruttando strumenti dedicati allo scopo sviluppati da terze parti.
Un’altra cosa che devi sapere è che sono previste delle altre spese di commissione, di tipo variabile, dette commissioni di segnalazione: vengono addebitate al venditore secondo la tipologia merceologica cui appartengono gli articoli venduti.
C’è poi da considerare l’IVA sui prodotti: potrebbe esserti richiesta la dichiarazione IVA, secondo la nazione in cui risiedi, operi e vendi. Inoltre è una tassa che dovrai aggiungere al prezzo finale della merce. Anche se nella pratica del dropshipping non sarai tu a gestire la fase di spedizione, sappi che nel calcolo del prezzo di un prodotto rivolto all’utente, potrebbero esserci dei dazi doganali da includere. Per sapere tutto su come trattare l’IVA all’interno di Amazon, trovi maggiori info qui.
Per la pubblicazione di offerte su Amazon, quindi per vendere dei prodotti, saranno necessari dei codici specifici, come il GTIN (Global Trade Item Number) o UPC, oppure un codice ISBN o EAN, indispensabili per identificare con esattezza un articolo in vendita. Nel tuo caso, dato che hai intenzione di vendere in dropshipping, puoi associare l’offerta di vendita ai prodotti del tuo fornitore, quindi tali identificativi dovrebbero essere già stati creati. In caso contrario, potrebbe essere necessario acquistare un codice UPC oppure chiederne l’esenzione.
Molto bene: ora che ti è più chiaro come funzionano le cose con il dropshipping su Amazon, puoi dedicarti all’apertura del tuo profilo da venditore.
Dropshipping Amazon: come iniziare
Una volta capito il meccanismo della vendita tramite terze parti, adesso vorresti passare alla pratica, dunque leggi questo capitolo dedicato a come iniziare a fare dropshipping su Amazon.
Per poter vendere su Amazon è necessario creare un account venditore sulla piattaforma, scegliendo uno dei piani di gestione tra i due di cui ti ho parlato nel capitolo precedente. Per procedere da PC, collegati dunque al sito ufficiale di Amazon, quindi clicca sul tasto Crea il tuo account Amazon, riempi il modulo con i dati richiesti e premi il tasto Crea il tuo account Amazon.
Se, invece, già utilizzi Amazon per fare shopping e hai già un tuo account, seleziona la voce Account e liste, situata in alto a destra, quindi inserisci i tuoi dati d’accesso e premi il tasto Accedi. Per qualsiasi delucidazione al riguardo, leggi la mia guida su come registrarsi su Amazon.
Dal menu Account e liste, posizionati ora sulla sezione Altri account, quindi scegli la voce Vendere su Amazon e vai sull’opzione Registrati ora, quindi inserisci nuovamente la password utilizzata per la creazione del tuo account base e fai clic sul tasto Successivo.
Digita ora i dati richiesti ed effettua la verifica del profilo tramite chiamata telefonica o SMS: ti verrà comunicato un codice PIN da trascrivere in un apposito campo. Dopodiché imposta un metodo di pagamento ed effettua le verifiche che il programma richiede, fino a che il tuo shop su Amazon non sarà attivo per le vendite. Se vuoi conoscere nel dettaglio tutti i passaggi per la sua configurazione, leggi la mia guida su come vendere su Amazon, in cui ti spiego anche come allestire il catalogo prodotti e gestire account e inserzioni.
Forse vorresti attivare il tuo account da venditore utilizzando uno smartphone o un tablet, sappi che al momento non è possibile crearlo esclusivamente da dispositivi mobili. Tuttavia puoi procedere scaricando l’app di Amazon Venditore, che ti consente di seguire il flusso di gestione dell’account (che avrai già creato da desktop) e delle offerte: se usi un dispositivo Android la trovi su Google Play Store (o su di uno store alternativo, se non disponi dei servizi Google) oppure se possiedi un iPhone o un iPad puoi scaricarla da App Store.
Una volta installata, accedi con le tue credenziali da venditore, che puoi ottenere seguendo la procedura che ti ho descritto all’inizio del capitolo e utilizza i menu interni Gestire il tuo inventario per visualizzare e, eventualmente, modificare le offerte attive, Gestisci i tuoi ordini per prendere visione dei prodotti venduti (sebbene la spedizione non sia gestita da te in modo diretto), Comunicazioni, per rispondere ai messaggi che ti hanno inviato gli utenti e Gestisci i resi, per capire come organizzare le restituzioni, in accordo con il tuo fornitore.
A tal proposito, per trovare i fornitori dovrai informarti e contattarli direttamente per capire se sono interessati al tuo progetto di dropshipping su Amazon e stabilire un accordo. Cerca tra le aziende che vendono all’ingrosso e contattale telefonicamente o via email, dando credito soprattutto a chi dimostra la sua affidabilità e permette anche a te di avere una visione trasparente su pezzi disponibili in magazzino e spedizioni. Soprattutto, devi specificare che sopra i pacchi non dovranno risultare altri mittenti se non il tuo nome, o quello della tua attività su Amazon.
Informati sul conto delle ditte, magari leggendo feedback e recensioni su Google e lascia perdere chi ti chiede costi aggiuntivi sui servizi offerti. Se non inflazionati, prova anche a rivolgerti a grandi marchi. Quando sarai riuscito a trovare i tuoi fornitori, potrai iniziare a pubblicare le tue offerte di vendita su Amazon: se vuoi sfrutta le foto dei prodotti e le descrizioni fornite dal fornitore, tuttavia dovranno essere chiare e riportare tutti dati necessari per la compilazione delle schede prodotto secondo le linee guida di Amazon. Sappi anche che puoi destinare un budget alle inserzioni sponsorizzate, per porre in risalto le tue offerte, rispetto a quelle simili della concorrenza.
Infine, potrebbe esserti utile sapere come contattare Amazon in caso di problemi o, in caso di cambio di programmi, anche come cancellare un account Amazon.
Dropshipping Amazon: pro e contro
A questo punto hai capito come si può vendere senza avere la merce stoccata in magazzino e come farlo creando un profilo venditore su Amazon, ma c’è un’ultima questione di cui dovresti tener conto, cioè dei pro e contro del fare dropshipping su Amazon.
Tra i pro del dropshipping su Amazon c’è sicuramente il fatto che puoi avviare la tua attività commerciale online senza grandi costi, in primis quelli legati al possesso e gestione di un magazzino fisico e quelli correlati alle operazioni di spedizione della merce. Tutto ciò, infatti, sarà delegato al grossista dei prodotti che deciderai di esporre all’interno del tuo profilo Amazon. Inoltre, potrai risparmiare anche sulla creazione e la gestione di un tuo sito e-commerce (sebbene anche un profilo venditore Professionale su Amazon abbia un costo).
Altro vantaggio è rappresentato dalla possibilità che hai di sfruttare la notorietà di Amazon e il traffico di utenti presente su di una piattaforma così nota e utilizzata in tutto il mondo, come quella in questione.
In questo scenario, però, ci sono anche delle limitazioni: tra i contro del dropshipping su Amazon, bisogna menzionare l’impossibilità di gestire personalmente l’inventario del magazzino, per sapere quanti pezzi hai a disposizione da mettere in vendita, così come non puoi controllare che la spedizione venga effettuata secondo tutti i crismi, tali da renderla sicura, puntuale e affidabile attraverso la Logistica Amazon. Per tutto questo dovrai affidarti alla serietà del tuo fornitore che, quindi, andrà scelto con cura.
Ciò che potresti fare, in tal senso, per ammortizzare le problematiche d’inventario, è affidarti a venditori all’ingrosso che comunque usano un e-commerce in grado di supportare al suo interno un sistema per calcolare le rimanenze. Leggi la mia guida su come creare un ecommerce con Shopify, se vuoi conoscere servizi del genere.
Inoltre, tra gli altri fattori che potrebbero rivelarsi poco convenienti, in merito al dropshipping su Amazon, ci sono la grandissima concorrenza e le spese legate a commissioni, tasse, gestione del conto su cui far transitare i guadagni, a discrezione del tuo istituto bancario. Se è pur vero che Amazon è un’enorme vetrina che quasi tutti conoscono, ciò significa che individuare una categoria merceologica molto richiesta ma poco venduta può rivelarsi assai difficile.
Infine, calcola che gran parte del successo di Amazon è dovuto alla grande velocità con cui vengono evasi gli ordini, in modo del tutto gratuito (vedi il servizio Amazon Prime): nel tuo caso, avviando un’attività in dropshipping che rispetti il regolamento di Amazon, non puoi lasciare che un fornitore invii la merce direttamente al cliente, con le sue credenziali, in modo diretto. Quindi egli dovrà spedirlo a un centro logistico Amazon, che poi si occuperà della consegna a tuo nome. Così i passaggi aumentano, rischiando di non rientrare nei tempi rapidi di spedizione. Oltre a questo, se vendi merce di provenienza extracomunitaria, il consumatore potrebbe trovarsi a dover pagare degli oneri doganali, che rendono ancor meno conveniente il prezzo finale del prodotto, così come si complicano i procedimenti di garanzia, assistenza e reso. Se vuoi saperne di più, leggi la mia guida su come contattare Amazon Logistics.
Concludo nella speranza di averti fornito tutte le informazioni necessarie su come fare dropshipping su Amazon e per esaminare i fattori di convenienza per l’attuazione, o meno, di un business del genere. Spero tu riesca a guadagnare online il più rapidamente possibile, grazie anche a queste “dritte”. Per possibili alternative ad Amazon, puoi dare un’occhiata a miei tutorial sui migliori siti per dropshipping e su come fare dropshipping su eBay.
In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.