Come fare foto in casa
Scattare foto dentro casa e, più in generale, all’interno di un ambiente chiuso potrebbe non essere per nulla facile: le condizioni di luminosità non sempre sono ottimali e, se non si ha l’esperienza necessaria (oltre che l’attrezzatura giusta), ottenere buoni scatti potrebbe risultare particolarmente arduo.
Seguendo i giusti accorgimenti, però, la cosa diventa assolutamente fattibile anche per chi, un po’ come te, si considera un fotografo “in erba”. A quali accorgimenti mi riferisco? Prosegui nella lettura di questa guida su come fare foto in casa e lo scoprirai presto. Non si tratta di nulla di complicato comunque, stai tranquillo.
Che ne dici allora? Sei pronto per iniziare? Sì? Benissimo! Concentrati, allora, sulla lettura delle prossime righe, prendi nota dei consigli che sto per darti e mettili in pratica quando andrai a scattare le foto all’interno di ambienti chiusi. Vedrai che, con il passare del tempo, esercitandoti, diventerai sempre più bravo. A questo punto, non mi resta che lasciarti al tutorial e augurarti buona lettura!
Indice
Come fare foto in casa belle
Entriamo, dunque, nel vivo dell’argomento e scopriamo alcuni consigli su come fare foto in casa belle. Ti illustrerò come procedere sia nel caso in cui tu voglia utilizzare una Reflex che la fotocamera del tuo smartphone (in questo caso, però, per ottenere buoni risultati dovrai utilizzare uno smartphone dotato di una buona fotocamera).
Scegliere la tipologia di foto da realizzare
Prima ancora di mettere mano alla macchina fotografica o allo smartphone, devi scegliere la tipologia di foto da realizzare: è in base a questo, infatti, che bisogna prendere determinate decisioni di carattere tecnico e pratico.
Quali tipologie di foto è possibile realizzare dentro casa e, più in generale, in un ambiente chiuso? Beh, ce ne sono varie: ritratti, dove il protagonista è una persona (o anche più di una); nature morte, dove i soggetti sono oggetti inanimati e foto di interni, dove la protagonista è la casa stessa (o parte di essa).
Scegliere la luce giusta
Una volta definito il genere in cui vuoi cimentarti, la prima cosa che devi fare è scegliere la luce giusta. Perché fare questo è importante? Perché sostanzialmente la luce è la “materia prima” della fotografia: senza di essa la fotografia non esisterebbe.
Come puoi scegliere la luce giusta? Dipende dal tipo di fotografia che intendi realizzare (cosa che a questo punto devi aver già deciso) e dall’illuminazione disponibile in casa. In linea di massima, è sempre consigliabile sfruttare il più possibile la luce naturale, ovvero quella proveniente dai raggi solari. Fare ciò non dovrebbe essere un problema per quanto riguarda i ritratti e le nature morte, in quanto puoi spostare il soggetto vicino a una fonte luminosa, quale una finestra, un lucernario, etc.
Il discorso cambia notevolmente per le foto di interni: in questo caso, è probabile che le finestre (a meno che non siano sufficientemente ampie) da sole non riescano a trasmettere tutta la luce necessaria per tirare fuori una foto sufficientemente luminosa.
A prescindere dalla tipologia di foto che vuoi realizzare, dunque, potrebbe essere consigliabile aiutarsi con una luce artificiale: potrebbe trattarsi dei lampadari e degli applique presenti in casa o, se vuoi risultati ancora più professionali, di faretti da acquistare per lo scopo.
I faretti in questione hanno il vantaggio di poter essere posizionati dove più si preferisce e, in molti casi, di offrire la regolazione della temperatura e dell’intensità della luce generata, cosa che può rivelarsi utile a prescindere dal genere fotografico scelto.
Regolare manualmente i parametri di scatto
Per realizzare delle foto fatte bene, ritengo sia indispensabile regolare manualmente i parametri di scatto. In questo modo, avrai la possibilità di agire su ogni singolo parametro e regolarlo in base alla condizione di luminosità disponibile e, soprattutto, in base al risultato che vuoi ottenere. Quali sono i principali parametri sui quali agire? Te li elenco qui sotto.
- Tempo di scatto (detto anche tempo di esposizione o tempo di posa) — questo parametro si riferisce al tempo per il quale l’otturatore rimane aperto e consente alla luce di arrivare fino al sensore d’immagine. Se il tempo di scatto è elevato (es. 1/40, 1/10, 1″, 2″, etc.), la quantità di luce che raggiungerà il sensore sarà elevata, il che renderà la foto più luminosa. Impostando un tempo di scatto più breve (es. 1/320, 1/800, 1/2000, etc.), invece, l’otturatore rimarrà aperto per un tempo inferiore e, quindi, il sensore sarà raggiunto da meno luce, con il risultato che la foto risulterà meno luminosa. Nell’agire su questo parametro, dunque, stai attento a non sovraesporre e non sottoesporre la foto. Inoltre, tieni presente che impostando un tempo di scatto più lungo, verrà catturato parte del movimento del soggetto, così come parte del movimento del fotografo (se non viene usato un treppiede o un altro supporto); impostando un tempo di scatto più corto, il soggetto verrà immortalato in maniera più rapida e verrà scongiurata la presenza di mosso o micro-mosso.
- Apertura del diaframma — per diaframma si intende un sistema di lamelle posizionate a ventaglio inverso che, in base alla scelta effettuata dal fotografo, si aprono e chiudono (sugli smartphone, in realtà, si utilizza una soluzione software che in qualche modo emula la presenza di un diaframma fisico che, per ovvi motivi non può essere introdotto nelle lenti di questi ultimi). L’apertura del diaframma si misura in f/stop, ha un’influenza sulla profondità di campo, quindi sull’intervallo di distanze dalla fotocamera entro cui i soggetti ritratti risulteranno più o meno nitidi. Se imposti un’apertura del diaframma abbastanza elevata (es. f/1.8, f/2.4, etc.), diminuirai la profondità di campo e, per questo motivo, il soggetto in primo piano risulterà completamente a fuoco, mentre lo sfondo verrà sfocato (cosa che potrebbe rivelarsi utile per i ritratti e le composizioni di nature morte). Impostando un’apertura del diaframma più bassa (es. f/8, f/16, etc.), si può aumentare la profondità di campo, ottenendo così degli scatti che hanno tutto a fuoco (questo può rivelarsi utile per le foto da interni).
- ISO — si tratta di un valore che indica la sensibilità del sensore alla luce. Se questo valore è elevato, lo “sforzo” che dovrà fare il sensore per catturare la luce sarà maggiore, rendendo lo scatto più luminoso. Questo, però, renderà la foto più “rumorosa”: questo significa che presenterà un brutto effetto patinato che potrebbe essere difficile da correggere anche in post-produzione (se è particolarmente marcato). Se illumini correttamente il soggetto e l’ambiente, magari con l’uso di faretti e luci artificiali, sarai in grado di impostare un valore ISO basso e ottenere una foto di maggiore qualità (e al tempo stesso luminosa).
Come si fa a modificare i parametri di scatto? Se hai una Reflex, devi impostare la modalità manuale (cosa che solitamente è possibile fare attraverso un’apposita ghiera di selezione, spostandola sulla lettera M), devi premere sul pulsante che permette di navigare nel menu visualizzato a schermo per selezionare uno dei parametri disponibili e, quindi, devi modificarli (il che solitamente è fattibile spostando verso destra o verso sinistra la rotellina dentata posta sul corpo macchina).
Purtroppo non posso essere troppo specifico nelle mie indicazioni, in quanto la procedura può variare da una macchina fotografica all’altra, ma in buona sostanza è quella che ti ho appena descritto. Maggiori info qui.
Se vuoi regolare manualmente i parametri di scatto della fotocamera dello smartphone, invece, sappi che dovrai quasi sicuramente ricorrere ad app di terze parti, quali Camera FV-5 Lite per Android (gratis) oppure Halide per iPhone (9,99 euro). L’app Fotocamera preinstallata su Android e iOS/iPadOS, infatti, non consente la modifica manuale dei parametri di scatto sopraccitati.
Comporre la foto
A questo punto, dopo aver illuminato adeguatamente l’ambiente di casa e aver impostato al meglio i parametri di scatto, non ti rimane che comporre la foto e scattare. Nel fare ciò ti consiglio di seguire la regola dei terzi che, per quanto sia semplice, offre la possibilità di tirare fuori degli scatti interessanti e mai banali.
In cosa consiste? Sostanzialmente questa regola suggerisce al fotografo di suddividere l’immagine in una griglia immaginaria formata da 9 rettangoli: il soggetto, anziché essere posizionato nel rettangolo al centro, andrebbe collocato nel menu uno dei quattro punti d’intersezione formati dalla griglia.
Per entrare più nel merito, se stai realizzando un ritratto, sarebbe bene che almeno uno degli occhi del soggetto, sia posizionato in uno dei punti di intersezione formati dalla griglia. Se stai realizzando una composizione, invece, fai in modo che sui punti di intersezioni risultino gli elementi principali della stessa (ove possibile): ad esempio un bicchiere, un calice, un frutto, un fiore, e così via.
E che dire delle foto di interni? In questo caso, potresti sfruttare la regola dei terzi facendo in modo che pareti, colonne portanti, mobili e altri elementi rilevanti, siano collocati in uno dei punti di intersezione della griglia, il che conferirà maggior slancio alla foto e all’ambiente stesso.
Come fare foto artistiche in casa
Vorresti sapere come fare foto creative in casa? Beh, prova a guardarti intorno, a individuare angoli di casa interessanti e, soprattutto, cerca di sperimentare il più possibile, lasciando libero sfogo alla tua fantasia e creatività.
Se poi, vuoi qualche idea di carattere pratico in merito, prendi spunto da quest’altra guida che ho dedicato interamente all’argomento. Spero tanto che possa fornirti l’ispirazione giusta!
Come fare foto tessera in casa
Sei giunto su questa guida con l’obiettivo di scoprire come fare foto tessera in casa? Beh, per riuscirci cerca innanzitutto di seguire le regole base per scattare una buona foto dentro casa, che ti ho ampiamente illustrato nelle righe precedenti.
Dopodiché dai un’occhiata a quest’altro articolo, dove ho provveduto a indicarti nel dettaglio come realizzare delle fototessere. Spero tanto che anche questa guida possa esserti di aiuto.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.