Come fare la penna per iPad
Ti sei sempre trovato bene con la tua penna per iPad: ti aiuta a scrivere, disegnare e interagire con il tuo tablet in maniera estremamente precisa, ed è anche particolarmente comodo da utilizzare in tante situazioni. Purtroppo, recentemente la penna ha smesso di funzionare correttamente e sei consapevole che è venuto il momento di sostituirla. D’altra parte, reputi che il costo di questi piccoli dispositivi sia spesso esagerato rispetto ai materiali di cui sono composti e alla semplicità del suo principio di funzionamento.
Ti è venuto in mente, quindi, che potresti provare a fabbricare una penna capacitiva con le tue mani: ti piace dedicarti in maniera creativa al fai da te e in passato ti sei già imbattuto in diversi tutorial su questo tema. Sai bene che la cosa è assolutamente fattibile e hai cominciato subito le tue ricerche su Internet per rinfrescarti un po’ la memoria, approdando infine a questo articolo.
Ebbene, oggi è proprio il tuo giorno fortunato! Nei prossimi paragrafi, infatti, ti fornirò tutte le informazioni su come fare la penna per iPad tramite l’assemblaggio di alcuni materiali che probabilmente non faticherai a reperire in casa. Non solo: per darti un quadro completo dell’argomento ti spiegherò anche i principi tecnologici che sono alla base del funzionamento di uno schermo capacitivo. Allora sei pronto? Perfetto! Mettiamoci subito all’opera! Vedrai che ci vorranno solamente pochi minuti per avere a disposizione il tuo nuovo pennino capacitivo hand-made!
Indice
Informazioni preliminari
Prima di procedere alla spiegazione pratica della realizzazione di una penna per iPad, credo sia utile fare una breve panoramica sul funzionamento di uno schermo capacitivo, che viene utilizzato nella quasi totalità dei dispositivi dotati di touch-screen.
In questo modo sono certo che la parte di questa guida dedicata all’assemblaggio del pennino per iPad ti sarà ancora più chiara e potrai eventualmente anche adeguare materiali e modalità di fabbricazione alle tue esigenze specifiche.
Fondamentalmente, il sistema di rilevamento capacitivo di cui sono dotati gli iPad (ma anche i tablet Android) è in grado di sfruttare l’insieme dei campi elettrici generati dal flusso di elettroni trasmessi fra il tessuto umano e la superficie del display. Il corpo umano, infatti, è munito di una grande quantità di elettroliti e il dito, sotto questo aspetto, rappresenta un eccezionale strumento di conduzione.
Quando le dita toccano lo schermo, infatti, il flusso di elettroni generato viene distorto e questa variazione viene rilevata dal dispositivo elettronico tramite appositi sensori posti agli angoli dello schermo che, in combinazione con la matrice di condensatori a pellicola disposta al di sotto della superficie del display, permettono anche di assegnare una coordinata precisa al punto di contatto.
La penna capacitiva (o passiva) che, dunque, andrai a realizzare tramite questo tutorial, sostanzialmente funziona allo stesso modo di un dito sullo schermo (o, ancora meglio, ne diventa una sorta di appendice), ma grazie alla conformazione più sottile della punta permette una maggiore precisione nel tocco e nel tratto.
Come dici? L’argomento ti interessa alquanto e vorresti approfondirlo? In questo caso ti suggerisco di dare un’occhiata alla mia guida dedicata al funzionamento del touch-screen, dove troverai una spiegazione più dettagliata dei meccanismi che sono alla base dei dispositivi elettronici tattili.
Insomma, non credere di poter creare una Apple Pencil, che è una penna attiva e funziona in maniera molto più precisa di qualsiasi pennino passivo, hand-made o acquistato, ma per le situazioni di emergenza, o anche solo per imparare qualcosa di nuovo, questo tutorial potrebbe tornarti utile. Buon proseguimento.
Come fare la penna per iPad
È già venuto il momento di mettersi all’opera: vedrai che non è assolutamente difficile apprendere come fare la penna per iPad assemblando semplici materiali che si trovano comunemente in molte abitazioni.
Come anticipato nel capitolo preliminare, il pennino avrà il compito di facilitare la trasmissione degli elettroni dal corpo alla superficie del display, il quale a sua volta sfrutterà le variazioni di capacità dielettrica dei condensatori per interpretare il contatto e identificarne la posizione sullo schermo.
Per questo motivo è importante che il materiale utilizzato sia il più conduttivo possibile: sotto questo aspetto, trovo che il metallo rappresenti la soluzione migliore sia da un punto di vista funzionale che estetico.
Il primo metodo che ti proporrò, pertanto, prevede l’utilizzo di un piccolo tubo metallico. Nella circostanza ho sfruttato la vecchia antenna di una radio non più funzionante, inserendo al suo interno una spugna: il semplice contatto della mano con questi elementi permette, infatti, di trasferire direttamente il flusso di elettroni senza bisogno di particolari espedienti.
Se, tuttavia, non hai la possibilità di reperire questo tipo di materiale, non devi assolutamente preoccuparti: nel successivo capitolo ti mostrerò come costruire una penna per iPad partendo da una comune biro di plastica.
Metallo
La lista dei materiali utili a creare la penna per iPad in metallo è veramente molto esigua: ti serviranno, infatti, solamente pochi elementi essenziali, ma ti consiglio, per una buona riuscita dell’operazione, di prestare attenzione alle varie annotazioni che ho aggiunto.
- Tubetto di metallo stretto e lungo — in questo caso ho utilizzato una vecchia antenna, separando le varie prolunghe che la compongono e scegliendo il segmento della dimensione più adatta allo scopo. Se tieni particolarmente al lato estetico del progetto puoi anche optare per il corpo di una penna stilografica in metallo la quale, però, dovrà essere completamente svuotata dei suoi componenti interni
- Spugna per i piatti — è essenziale reperirne una in cellulosa vegetale, un composto organico che risulta particolarmente conduttivo. Altre tipologie, infatti, necessiterebbero di essere continuamente inumidite per favorire la trasmissione degli elettroni. Inoltre, è di assoluta importanza che che non sia impregnata di detersivo e che sia allo stesso tempo il più rigida possibile per limitare eventuali deformazioni a seguito di un lungo utilizzo
Spontex Doppiouso, Spugna Vegetale Assorbente, Anti Grasso, 2 Unità
eplanita Spugne naturali a base vegetale (confezione da 3), antigraffi...
- Nastro adesivo trasparente
Scotch Nastro Adesivo Trasparente, 8 Rotoli 19 mm x 33 m, Nastro Trasp...
Tesafilm Standard - Nastro Adesivo Trasparente Multiuso per la Casa, L...
- Forbici (possibilmente dalla punta arrotondata, per evitare “incidenti”)
Faber-Castell 181549 - Schulschere Grip mit Klingenschutz, blau, 1 Stü...
La prima cosa da fare è quella di utilizzare le forbici per ottenere una striscia di spugna lunga quanto il tubo di metallo e leggermente più larga del foro, utilizzando la parte più morbida della stessa ed eliminando, se presente, quella ruvida, che potrebbe graffiare la superficie del display.
Bisognerà, a seguire, inserire la striscia di spugna all’interno del tubo, lasciando che circa un centimetro della stessa sporga dal foro: il compito viene reso piuttosto facile dalla flessibilità del materiale in questione, che si adatta facilmente alla forma, ma puoi eventualmente avvalerti di un cacciavite o di un punteruolo per forzare l’introduzione.
Ora, è importante avvolgere lo scotch trasparente fra la parte di spugna che fuoriesce e il tubo di metallo, in modo da contenere al meglio la punta e fare in modo che l’estremità assuma una forma più regolare. Ovviamente, lo scotch non dovrà coprire la sommità della penna, per non interferire con la trasmissione degli elettroni.
La penna appena realizzata funziona perfettamente su qualsiasi schermo capacitivo, ed è quindi compatibile con tutti i tablet dotati di tale tecnologia. Ti consiglio di testare, innanzitutto, le funzionalità essenziali del pennino, verificando che la selezione dei pulsanti principali del dispositivo vengano correttamente riconosciute.
A seguire, prova ad esempio a scrivere a mano libera su una app per prendere appunti, o collaudala su un’app per disegnare: il tratto non potrà competere certo la rifinitura dei prodotti di fabbrica, ma sono certo che resterai piacevolmente sorpreso dalle sue potenzialità.
Plastica
La plastica, come immagino già saprai (o avrai intuito dalla lettura dei precedenti paragrafi), di per sé non può trasmettere gli elettroni a uno schermo capacitivo: occorre, pertanto, introdurre un elemento che permetta, attraverso l’impugnatura, di favorire il passaggio di energia dalla mano alla punta della penna.
Le possibilità da questo punto di vista sono molte, ma il risultato sotto l’aspetto estetico sarà probabilmente meno gradevole rispetto a quella realizzata con parti metalliche. Fatte queste opportune premesse, non è assolutamente difficile capire come costruire un pennino capacitivo per iPad utilizzando una semplice biro usa e getta, magari scarica e in procinto di finire nella spazzatura.
Per cominciare procurati tutto l’occorrente che, per comodità, ti ho elencato qui sotto.
- Una penna di plastica
BIC Penne a Sfera, Blu Colore, Cristal Original, Ottimi per la Scuola,...
BIC, Cristal Multicolour, Penna Sfera Colorate, Punta Larga 1.6mm, Can...
- Una spugna in cellulosa vegetale (priva di detersivo)
Spontex Doppiouso, Spugna Vegetale Assorbente, Anti Grasso, 2 Unità
eplanita Spugne naturali a base vegetale (confezione da 3), antigraffi...
- Nastro adesivo trasparente
Scotch Nastro Adesivo Trasparente, 8 Rotoli 19 mm x 33 m, Nastro Trasp...
Tesafilm Standard - Nastro Adesivo Trasparente Multiuso per la Casa, L...
- Un foglio di alluminio
Cuki Alluminio a Trama Goffrata, 16m
- Forbici (possibilmente dalla punta arrotondata, per evitare “incidenti”)
Faber-Castell 181549 - Schulschere Grip mit Klingenschutz, blau, 1 Stü...
Inizia il procedimento partendo dalla penna, che dovrà essere svuotata di tutto il suo contenuto: rimuovi, quindi, la punta, il tubo con l’inchiostro, i tappi e l’eventuale molla e conserva solamente l’involucro di plastica.
Ora, taglia una striscia di spugna (rimuovendo, se presente, la parte ruvida) abbastanza sottile da poter essere introdotta all’interno della penna per tutta la sua lunghezza, in modo da farne sporgere appena un centimetro dalla parte posteriore (la punta, infatti, risulta troppo stretta e non è adatta allo scopo).
A questo punto, prendi il foglio di alluminio e avvolgilo attorno alla penna, in modo che l’estremità superiore stia a contatto con la spugna. Ti consiglio di fissare l’alluminio alla penna con lo scotch in più punti e, in particolare, di provare a serrarlo sulla punta in modo da contenere la spugna e renderla il più possibile conica. Fai attenzione, però, a non coprirne la parte superiore, che dovrà interagire con lo schermo capacitivo senza ostruzioni di nessun tipo.
Se non gradisci molto la copertura in alluminio, puoi utilizzare in alternativa un cavo elettrico: in questo caso dovrai spellare le due estremità, rimuovendo la guaina di plastica per fare in modo che i fili di rame vengano a contatto sia con la spugna che con l’impugnatura, fissandoli successivamente con del nastro adesivo trasparente nello stesso modo visto in precedenza.
Non ti rimane che provare la penna capacitiva sul tuo iPad, altro tablet o smartphone: ti renderai presto conto della sua efficienza, ma sono convinto anche che allo stesso tempo ti sentirai particolarmente fiero della tua manualità e, cosa che non guasta mai, di aver risparmiato qualcosa grazie alla tua iniziativa. Spero vivamente che ti sia divertito con questo tutorial almeno quanto me!
ATTENZIONE: il tutorial che hai appena letto è stato pubblicato a carattere puramente informativo. Non mi assumo alcuna responsabilità circa eventuali incidenti domestici o danni allo schermo del tablet causati da una cattiva applicazione delle indicazioni date.
In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.