Come fotografare la Luna col cellulare
Hai sentito dire che a breve sarà possibile osservare la Luna come si deve e ti stai infatti preparando a passare una serata in relax coi tuoi amici. Hai però ricordi passati di tentativi di scatto non propriamente ben riusciti, per utilizzare un eufemismo.
Questa volta non hai dunque intenzione di sbagliare ed è per questo motivo che stai cercando di ottenere tutte le indicazioni possibili su come fotografare la Luna col cellulare, così da provare a sorprendere anche gli altri presenti. Ebbene, sarai ben felice di sapere, a tal proposito, che col passare degli anni la situazione è migliorata.
Basta infatti prendere un po' di accorgimenti, nonché avere a disposizione uno smartphone tutto sommato recente, per riuscire potenzialmente a portare a casa risultati soddisfacenti. Chiaramente in questi casi ci sono diverse variabili in gioco, ma di seguito puoi trovare rapide indicazioni che ti consentiranno di comprendere meglio cosa puoi fare. Detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!
Indice
- Scegliere il momento giusto per fotografare la Luna col cellulare
- Usare la modalità specifica dello smartphone
- Acquistare un treppiede per cellulare
- Regolare manualmente i parametri di scatto
- Comporre la foto
- Non usare lo zoom digitale
- Scattare con la modalità HDR
Scegliere il momento giusto per fotografare la Luna col cellulare
Prima di scendere effettivamente nel dettaglio delle opzioni da usare relativamente a come fotografare la Luna col cellulare, mi sembra doveroso spendere qualche parola sulla scelta del momento giusto per realizzare lo scatto.
Devi infatti sapere che a livello di base la fotocamera degli smartphone non avrebbe le caratteristiche tecniche necessarie per realizzare scatti di qualità a soggetti che emanano molta luce (in questo caso, la Luna). Ciò significa che, se vuoi provare a immortalarne alcuni dettagli, è consigliabile scegliere orari in cui essa non è molto alta nel cielo e, allo stesso tempo, in cui la luce solare è ancora presente.
Per seguire i movimenti astronomici della Luna e, quindi, avere accesso a informazioni utili riguardanti il momento in cui sorge e tramonta e la fase in cui essa si trova (ad esempio, calante, crescente e così), puoi avvalerti di applicazioni come Mappa Stellare (per Android e iOS), Night Sky (per iPhone) o di altre applicazioni per guardare le stelle. In alternativa, puoi chiaramente farti consigliare da qualche appassionato il momento adatto oppure seguire le notizie in merito.
Dopo aver scelto il momento della giornata che ti sembra più adatto per fotografare la Luna con il tuo smartphone, non devi far altro che recarti nella location che ti sembra più consona al tipo di fotografia che desideri realizzare (ad esempio, un bosco oppure il centro storico della tua città) e iniziare a scattare le tue foto seguendo i consigli che trovi più avanti nel corso della guida.
Naturalmente, mi sembra scontato dirti di non scegliere giorni in cui il cielo è coperto dalle nuvole o in cui c'è nebbia, in quanto non riusciresti a immortalare il soggetto principale della tua composizione.
Usare la modalità specifica dello smartphone
Il progresso tecnologico a livello di comparto fotografico degli smartphone ha fatto passi da gigante nel corso degli anni. Nonostante infatti, come spiegato anche nel capitolo precedente, non si tratti propriamente del contesto più semplice in cui scattare con un dispositivo mobile, alcuni produttori hanno implementato una modalità specifica sui propri smartphone.
In parole povere, l'obiettivo è quello di consentire anche a un neofita di ottenere scatti discreti della Luna e del cielo stellato, nel senso che potrebbero risultare interessanti anche per una condivisione sui social network (nonostante non raggiungano per ovvi motivi gli scatti professionali), senza che ci sia la necessità di mettere le mani su opzioni manuali.
Per farti degli esempi concreti lato Android, anche se chiaramente ogni dispositivo fa storia a sé, uno dei primi dispositivi che ha puntato in modo importante su questo tipo di funzionalità è stato HUAWEI P30 Pro, approdato sul mercato nel 2019.
Quest'ultimo consente infatti di sfruttare il Super Zoom 50x offerto dal reparto fotografico, nonché alcune specifiche funzionalità software legate all'intelligenza artificiale, per migliorare gli scatti della Luna. E lo stesso consentono di fare anche i modelli successivi.
Per avvalersene basta, dopo aver verificato che l'icona AI risulti attiva, basta puntare la fotocamera verso la Luna, effettuare un pinch to zoom massimo e attendere che il soggetto venga messo a fuoco e rilevato come Luna. Basta poi premere il pulsante di scatto e il gioco è fatto. Maggiori info qui.
P30 Pro (dual sim) 128 Go Noir (Ricondizionato)
HUAWEI P40 Pro - Smartphone 256GB, 8GB RAM, Dual Sim, Silver Frost
HUAWEI P50 Pro - Smartphone 256GB, 8GB RAM, Dual Sim, Black
Anche i Google Pixel dispongono di una soluzione molto interessante per i tuoi scopi: mi riferisco alla modalità Astrografia che, a partire da Pixel 3 (2018), consente di migliorare le foto del cielo stellato. In questo caso viene solitamente consigliato l'utilizzo di un treppiede (che approfondirò più avanti nell'ambito del tutorial) o comunque di un supporto per mantenere stabile lo smartphone, ma capisci bene che mediante funzionalità di questo tipo potresti riuscire a effettuare scatti artistici, un po' diversi rispetto alle classiche fotografie che scarteresti. Maggiori info qui.
Google Pixel 7 - Smartphone Android 5G sbloccato con grandangolo e bat...
Google Pixel 6: smartphone Android 5G sbloccato con fotocamera da 50 m...
Gli iPhone di Apple non hanno modalità dedicate in maniera particolare alle foto della Luna, tuttavia i modelli più evoluti possono garantire risultati davvero ottimi: per maggiori dettagli consulta il mio tutorial specifico su come fotografare la Luna con iPhone.
Apple iPhone 12 Pro, 256GB, Blu - (Ricondizionato)
Apple iPhone 14 Pro (128 GB) - Viola scuro
Insomma, se si ha a disposizione un camera phone di alto livello, fare scatti alla Luna non è per nulla complesso, nonostante alcuni appassionati ritengano che in alcuni di questi contesti venga fatto un po' troppo uso del software per migliorare lo scatto finale.
Va detto che alcune modalità notturne degli smartphone potrebbero non essere esattamente l'ideale per gli scatti alla Luna o alle stelle, quindi non è scontato che tu riesca a ottenere un buon risultato in questo modo, ma queste funzionalità software rappresentano sicuramente una delle possibilità più interessanti.
Ti consiglio dunque di dare un'occhiata per bene alle opzioni disponibili nell'app Fotocamera del tuo specifico modello, nonché eventualmente, se ne hai l'occasione, di provare a inquadrare ed effettuare uno zoom sulla Luna, giusto per vedere se magari viene riconosciuta in automatico per qualche filtro.
Purtroppo posso essere preciso fino a un certo punto con le mie indicazioni, visto che ci sono molteplici variabili in gioco e che molto dipende anche dallo smartphone in tuo possesso. Tuttavia, ho ritenuto giusto informarti in merito a questa opportunità.
Acquistare un treppiede per cellulare
Come indicato nel capitolo relativo alle modalità di scatto, nonostante in alcuni casi sia possibile ottenere dei risultati tutto sommato soddisfacenti anche a mano libera, spesso per mantenere fermo lo smartphone viene consigliato l'uso di un treppiede.
Potresti dunque voler prendere in esame l'acquisto di questa tipologia di accessorio, se ritieni possa potenzialmente migliorare il tuo scatto. Ci sono chiaramente miriadi di modelli disponibili su store online come Amazon oppure nei classici negozi che sei solito visitare, ma potrebbe interessarti dare un'occhiata alle indicazioni relative alle dimensioni e all'eventuale presenza del telecomando per avviare lo scatto dalla distanza (che usualmente si collega allo smartphone mediante Bluetooth).
Paladinz Treppiede per telefono da 106 cm, in alluminio leggero, per i...
Regolare manualmente i parametri di scatto
Come dici? Non hai a disposizione uno smartphone in grado di aiutarti mediante apposite modalità e vuoi dunque procedere alla “vecchia maniera”, sistemando manualmente i parametri di scatto? Di seguito ti fornisco alcuni dettagli che potrebbero interessarti.
In questo contesto, devi sapere che, nonostante negli anni siano stati fatti importanti passi in avanti anche da questo punto di vista, spesso gli appassionati consigliano di andare oltre alla classica app Fotocamera integrata, in quanto esistono soluzioni di terze parti che consentono potenzialmente di mettere le mani in modo più avanzato a opzioni relative, ad esempio, a ISO e apertura del diaframma.
Potresti dunque voler dare un'occhiata, ad esempio, lato Android, all'app gratuita Camera FV-5, mentre se disponi di un iPhone alcune soluzioni che vengono nominate spesso in questo ambito sono Halide (gratuita, anche se ci sono acquisti in-app) e ProCam (a pagamento). Potresti voler dunque approfondire il mio tutorial sulle migliori app fotografiche per ulteriori informazioni. A prescindere dall'applicazione che sceglierai di utilizzare per il tuo scopo, ti suggerisco di tener conto dei fattori indicati di seguito in merito ai parametri che dovrai regolare manualmente.
- Sensibilità ISO: questo valore indica il grado di amplificazione del segnale elettrico inviato alle celle del sensore. Più questo valore viene alzato, più luminose saranno le foto. Dal momento che aumentando l'ISO il sensore deve impiegare uno sforzo in più per catturare la luce, ti consiglio di non aumentarlo troppo, altrimenti le foto avranno un antiestetico effetto grana (il cosiddetto rumore).
- Velocità dell'otturatore: aumentando la velocità dell'otturatore, potrai ridurre il tempo di scatto e, di conseguenza, bloccare la scena evitando il mosso o il micro-mosso (ma fai attenzione a non esagerare, perché aumentando eccessivamente la velocità dell'otturatore rischi di ottenere uno scatto sottoesposto). Diminuendo la velocità dell'otturatore, invece, aumenterai il tempo di scatto e, di conseguenza, entrerà più luce nell'obiettivo, rendendo lo scatto più luminoso (anche in questo caso, però, non esagerare perché rischi di ottenere una foto sovraesposta e/o mossa).
- Apertura massima del diaframma: questo valore indica la quantità di luce che passa nell'obiettivo, che viene misurato in F-stop (ad esempio, f/2.8, f/4.5 e così via). Più questo valore è basso, più sarà elevato il quantitativo di luce che entrerà nell'obiettivo.
Ricapitolando, quindi, per cercare di ottenere delle discrete foto della Luna, devi aumentare un po' l'ISO per ottenere un risultato più luminoso (qualora tu stia scattando al buio), aprire il diaframma o aumentare il tempo di scatto. Ovviamente, cerca di bilanciare questi tre parametri regolandoti con le condizioni di luce dell'ambiente in cui ti trovi, in modo tale da avere una foto correttamente esposta.
Comporre la foto
Al netto dei parametri indicati in precedenza, comporre la foto è una delle fasi di scatto più importanti e delicate.
Dal momento che difficilmente riuscirai a fotografare la Luna nel dettaglio, ti consiglio di posizionarla nella composizione cercando di farla risaltare al meglio. Come puoi riuscirci? Seguendo la famosissima regola dei terzi.
Qualora non ne avessi sentito parlare, sappi che questa regola basilare della fotografia è di aiuto per posizionare il soggetto principale della foto (nel tuo caso la Luna) nel punto dove questo viene messo in risalto al meglio. Per riuscirci, devi suddividere l'immagine in una griglia immaginaria composta da 9 rettangoli: anziché scattare la foto ponendo il soggetto nel rettangolo centrale, è consigliabile posizionarlo in uno dei punti d'intersezione della griglia.
Forse ti sembrerà un dettaglio insignificante, ma ti garantisco che, provando a usare questa semplicissima tecnica di composizione, darai un tocco più interessante ai tuoi scatti e svilupperai un occhio più attento ai dettagli, imparando a comporre la foto seguendo un criterio ben specifico, senza lasciare nulla al caso.
Non usare lo zoom digitale
Quando ci si accinge a fotografare la Luna, viene quasi naturale usare lo zoom per fotografare i dettagli più significativi del satellite.
Vuoi un consiglio? Se il tuo smartphone non dispone di modalità specifiche che ti indicano di procedere in un determinato modo, non usare lo zoom digitale, provando a restare su quello ottico.
Infatti, qualora non lo sapessi, lo zoom digitale, a differenza di quello ottico, è semplicemente un ingrandimento digitale della foto. Cosa significa questo? Che con lo zoom digitale l'inquadratura viene zoomata digitalmente e, quindi, diventano visibili delle sgranature dovute alla perdita di qualità dell'immagine. Spero che questo basti per scoraggiarti dall'utilizzarlo per fotografare la Luna.
Scattare con la modalità HDR
Andando oltre alla questione dello zoom digitale, un altro consiglio che posso darti è quello di scattare con la modalità HDR attiva, dato che può contribuire a ottenere un risultato finale migliore.
L'HDR o High Dynamic Range, infatti, è una tecnica che permette di aumentare il livello dei dettagli visualizzati in una foto unendo versioni di una stessa immagine che hanno vari gradi di luminosità ed esposizione. Generalmente puoi trovare l'opzione HDR direttamente nell'app Fotocamera o comunque nelle impostazioni.
Se vuoi ulteriori delucidazioni in merito all'applicazione dell'effetto HDR, potresti in ogni caso voler dare un'occhiata alla mia guida su come scattare foto HDR.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.