Come fotografare la Via Lattea
Da buon appassionato di fotografia quale sei, hai sperimentato diversi generi: la ritrattistica, la paesaggistica, la street photography, la macro, la subacquea, la sportiva… insomma, veramente di tutto! All'appello manca solo l'astrofotografia.
Chi si approccia a questo particolare genere fotografico, solitamente inizia scattando foto alla Luna oppure alla Via Lattea. Sarà proprio la galassia di cui fa parte il nostro sistema solare il “soggetto” su cui ho deciso di soffermarmi in questo tutorial. Qualora fossi interessato a fotografare la Luna, dopo la lettura di questa guida potrai dare un'occhiata anche a quella che ti ho appena linkato.
Allora, sei pronto per scoprire come fotografare la Via Lattea? Sì? Ottimo! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, cerca di mettere in pratica le indicazioni che ti darò, così da ottenere degli scatti della Via Lattea apprezzabili. Buona lettura e, soprattutto, buon divertimento!
Indice
Come fotografare le stelle e la Via Lattea
Addentriamoci, quindi, nella parte pratica della guida andando a vedere come fotografare le stelle e la Via Lattea.
Prima di andare ad analizzare quali parametri di scatto e obiettivi utilizzare a tale scopo, però, permettimi di fornirti alcune informazioni preliminari che devi necessariamente conoscere prima di cimentarti nell'astrofotografia.
Partendo dal presupposto che per ottenere uno scatto efficace occorre trovarsi in un punto geografico in cui sia presente poco inquinamento luminoso, la prima cosa che devi fare è capire dove andare a realizzare lo scatto. In linea generale devi trovarti il più lontano possibile dalle luci provenienti da agglomerati urbani, meglio se in una zona in quota, dove lo strato di atmosfera e di umidità che ci separa dagli astri si riduce.
A proposito di individuare aree con poco inquinamento luminoso, c'è da dire che in Italia purtroppo non siamo messi benissimo (come sottolinea questo articolo su Focus, 3/4 degli italiani non è in grado di vedere la Via Lattea).
In ogni caso, puoi servirti di servizi online come LightPollutionMap per trovare un'area dove l'osservazione del cielo notturno è più ottimale.
È importante scegliere con cura il periodo dell'anno giusto per fotografare la Via Lattea. Nell'emisfero in cui si trova il Bel Paese, ovvero quello boreale, è consigliabile fotografare la Via Lattea tra marzo e ottobre.
Rimanendo in tema di tempistiche giuste, occorre anche tener conto degli orari di alba e tramonto e la posizione della Luna nel cielo (visto che la luce riflessa dal satellite naturale della Terra va inevitabilmente a disturbare l'osservazione del firmamento) e la fase in cui questa si trova (il novilunio è sempre da preferire).
A questo proposito, l'uso dell'app PhotoPills (disponibile per Android al costo di 10,99 euro e per iOS/iPadOS al costo di 12,99 euro), sicuramente ti sarà utile per programmare al meglio la tua uscita. Puoi anche servirti di app alternative o, volendo, puoi anche cercare su Google le informazioni di tuo interesse (es.“orari tramonto Luna [data dell'uscita fotografica]”).
Oltre a tutti questi aspetti, in fase di pianificazione, assicurati anche che le condizioni meteo ti permettano di scattare foto agli astri: oltre a non dover esserci nuvole, assicurati che il livello di umidità nell'aria non sia eccessivamente alto.
Chiariti questi aspetti preliminari, passiamo alla parte pratica della guida andando a vedere effettivamente le operazioni da effettuare per eseguire uno scatto della Via Lattea.
Come fotografare la Via Lattea con 18-55 mm
Se sei giunto su questo articolo perché intendi fotografare la Via Lattea con 18-55 mm, ovvero l'obiettivo che solitamente è fornito in bundle alle Reflex o alle mirrorless entry level, evidentemente sei un astrofotografo alle prime armi.
Prima di fornirti i parametri da impostare sulla tua macchina fotografica, permettimi di fare un breve inciso. Per fotografare al meglio la Via Lattea l'ideale è avere un obiettivo ampio (il top sarebbe disporre di un 12 mm) per essere sicuri di riuscire a immortalare l'intero arco della galassia e, visto che le condizioni di luce quando ci si accinge a fotografare le stelle sono scarse, che sia alquanto luminoso (bisogna partire da un'apertura focale di almeno f/2.8).
Dal momento che l'obiettivo 18-55 mm di molti produttori (come ad esempio quello di Canon), presenta una focale meno aperta (parte da f/3.5), in fase di scatto bisognerà usare qualche accortezza in più per ricavare più luce possibile e ottenere così uno scatto apprezzabile.
Chiariti questi aspetti, raggiungi il posto che hai individuato e posiziona la tua macchina fotografica su un treppiede, assicurandoti che questo risulti stabile sul terreno.
Successivamente, accendi la macchina fotografica e metti a fuoco le stelle impostando la messa a fuoco manuale (dovresti riuscirci spostando il selettore integrato nell'obiettivo su MF). Una volta messe a fuoco i corpi celesti (nel farlo ti consiglio di prendere come punti di riferimento i pianeti e le stelle più luminosi), ruota la ghiera per impostare la focale da 18mm.
Ora dovrai impostare i parametri di scatto. In linea di massima, dovresti riuscire a ottenere risultati più o meno apprezzabili impostando l'ISO a 6.400 (cosa che inevitabilmente andrà a produrre un minimo di rumore digitale, dovuto allo sforzo fatto dal sensore per catturare più luce possibile, che dovrai rimuovere in post-produzione), l'apertura del diaframma a f/4 e usando un tempo di scatto di 20-25 secondi (a meno che tu non voglia ottenere l'effetto startrail, utile per immortalare il movimento delle stelle con la lunga esposizione, non usare un valore più elevato di 30 secondi).
Ovviamente quelli che ti ho appena indicato sono dei valori da seguire in linea di massima: visto che le condizioni di scatto e le variabili di cui tener conto possono essere molteplici, fai più prove, in modo tale da trovare la quadra.
Una volta che sei pronto, arriva il momento di scattare la foto. Come ogni buon fotografo, però, non dimenticarti di comporre l'immagine, andando a includere nello scatto la linea dell'orizzonte (es. alberi, montagne, etc.), posizionando questi ultimi nella parte inferiore del frame.
Prima di scattare la foto, inoltre, assicurati di aver attivato la funzione dello scatto ritardato (così da non andare a creare effetti di mosso o micro-mosso) o, ancor meglio, usa un telecomando per lo scatto da remoto. Se qualche passaggio non ti è chiaro e non sai effettivamente come usare la macchina fotografica in tuo possesso, leggi la guida che ti ho appena linkato e consulta anche il manuale d'uso presente nella sua confezione di vendita.
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Se dovessi accorgerti che l'astrofotografia è la tua strada, poi, valuta la possibilità di acquistare obiettivi più adatti a questo genere fotografico oppure un astroinseguitore, ovvero uno strumento su cui va alloggiata la macchina fotografica e che serve a “inseguire” le stelle per compensare il moto apparente di queste ultime ed evitare il fenomeno dello startrail quando si usano tempi di esposizione molto lunghi (anche di diversi minuti).
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Come fotografare la Via Lattea con lo smartphone
Vuoi fotografare la Via Lattea con lo smartphone? Se utilizzare l'obiettivo kit 18-55 mm non è il massimo, figurati usare la fotocamera integrata su un cellulare! Anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante e ci consente di ottenere scatti sempre migliori anche dai dispositivi mobili, ci sono delle ovvie limitazioni hardware che non li rendono adatti a tale scopo. Con qualche accorgimento, però, si può comunque fotografare la Via Lattea con lo smartphone ottenendo risultati tutto sommato apprezzabili.
Come ti ho già detto poc'anzi, fotografare la Via Lattea richiede ottimizzare al meglio la (poca) luce disponibile, emessa dai corpi celesti. Per massimizzare al meglio la resa, quindi, bisogna anche in questo caso aumentare i tempi di esposizione agendo dalle impostazioni dell'app Fotocamera (se usi un device che non consente di fare ciò, puoi sfruttare app di terze parti, come ProCam X disponibile per dispositivi Android sul Play Store e su store alternativi o Halide Mark II Fotocamera Pro, disponibile per device Apple su App Store (costa 1,99 euro/mese o 13,49 euro/anno). Va da sé, quindi, che anche in questo caso dovrai usare un treppiede.
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Nello scattare le foto alla Via Lattea, poi, non ricorrere mai allo zoom digitale (andrebbe a sgranare tantissimo gli scatti), evita l'uso di modalità che potrebbero rallentare i tempi d'esposizione (uno su tutti l'HDR) e, ovviamente, disattiva il flash.
Per il resto, i passaggi da seguire sono in buona sostanza quelli descritti nel capitolo precedente: posiziona, quindi, il telefono sul treppiede, agisci sulle impostazioni di scatto, impostando un valore ISO sufficientemente alto (ad esempio 6.400), l'apertura del diaframma a f/2.8 e usando un tempo di scatto di 20-25 secondi ed esegui lo scatto (ricordandoti di impostare l'autoscatto per evitare effetti di mosso e micro-mosso).
Per maggiori informazioni su come fotografare le stelle con il cellulare, leggi la mia guida sull'argomento.
Come fotografare la Via Lattea con GoPro
Concludo l'articolo parlandoti del fotografare la Via Lattea con GoPro. Dal momento che quella appena menzionata è una action cam, non è adatta per lo scopo che ti sei prefisso di raggiungere, anche perché farebbe molta fatica a catturare la luce emessa dalla Via Lattea. Meglio “ripiegare” sulle soluzioni menzionate nei capitoli precedenti.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.