Come funziona ecommerce
Ti sei deciso ad aprire un negozio online per vendere i tuoi prodotti; al momento, però, non sai da dove cominciare, poiché non sei un grande esperto del settore. Se le cose stanno così, niente panico: questo tutorial è proprio ciò che ti serve. Nel caso in cui non ti fosse ancora del tutto chiaro come funziona ecommerce e quali sono le migliori tipologie di sito per la vendita dei tuoi articoli, sappi che nei paragrafi successivi ti spiegherò come orientarti.
Innanzitutto, cercherò di fornirti una panoramica completa sulle regole per l’apertura e la gestione di uno shop online, così come alcune indicazioni sul modo più conveniente di strutturarlo. Dopodiché potrai consultare una lista di strumenti utili proprio per passare dalla teoria alla pratica.
A questo punto, direi che è arrivato il momento di entrare nel vivo della questione. Prenditi, dunque, qualche minuto libero, mettiti comodo e presta un po’ di attenzione in merito a quanto ho da dirti: vedrai che, alla fine, il mondo dell’ecommerce non sarà più così misterioso per te. Ti auguro una buona lettura e ti faccio un in bocca al lupo per la tua attività!
Indice
- Informazioni preliminari
- Come funziona un ecommerce
- Come strutturare un ecommerce
- Come creare un ecommerce
Informazioni preliminari
Cominciamo a rispondere alle domande base sulla natura di un e-commerce: cos’è e come funziona. Ebbene, si tratta di un sito Web con all’interno integrato un sistema di vendita di prodotti, che gli utenti possono acquistare navigando online.
Uno dei metodi più diffusi per mettere in piedi e gestire un negozio su Internet è affidarsi a un CMS, sigla che sta per Content Management System e identifica un sistema abbastanza facile da usare (anche per coloro che non hanno conoscenze di programmazione e/o Web design) per allestire e gestire tutte le parti di un sito. Ci sono tanti CMS tra cui scegliere, alcuni dei quali focalizzati proprio sulla realizzazione di negozi online: a tal proposito, ti consiglio di leggere la mia guida sui migliori CMS in cui ho trattato l’argomento con dovizia di particolari.
Con un sito ecommerce potrai vendere dei prodotti e, in base al tipo di clientela a cui ti rivolgerai, dovrai sviluppare un progetto online diverso, focalizzato su determinati obiettivi. Ecco quali sono le principali tipologie di ecommerce.
- B2C (Business to Consumer), è forse il sistema di vendita più conosciuto, cioè quello che intercorre tra un’azienda e un consumatore.
- B2B (Business to Business), è un canale di vendita tra due aziende o due professionisti.
- C2C (Consumer to Consumer), si tratta di compravendite tra soggetti considerati consumatori. Un classico esempio di commercio C2C sono le aste o le vendite tramite annunci.
- C2B (Consumer to Business), cioè quando dei soggetti che hanno prevalentemente il ruolo di consumatori, offrono dei servizi ad aziende o professionisti: è una tipologia poco diffusa di e-commerce.
Oltre a ciò, si può stilare una lista anche delle diverse metodologie con cui può avvenire lo scambio degli articoli in vendita sull’ecommerce, tra consumatore e venditore. Pertanto un ecommerce può essere così distinto.
- Diretto, cioè associabile alla vendita di servizi online, ci cui tutto avviene online (ad esempio l’acquisto di un webinar o di un videocorso, di un servizio di TV on demand e così via).
- Indiretto, quando il venditore cede al consumatore un bene fisico, che gli viene spedito. Una variante può essere indicata in un sistema misto, nel quale si conclude il pagamento di un bene online e poi lo si ritira in un punto vendita.
- Cibernetico, cioè quando il venditore, di fatto, è un software e il contratto di acquisto si conclude sul Web. Un esempio tipico di questa variante di spesa è la ricarica telefonica.
Oltre ad aprire un “classico” ecommerce, in cui vendi i tuoi prodotti o servizi, devi sapere che hai anche altre possibilità. Ad esempio, potresti organizzare un sistema di vendita per conto terzi in cui, di fatto, non hai in magazzino la merce, ma fornisci semplicemente il tuo sito Web con e-commerce agli acquirenti, all’interno del quale potranno effettuare un ordine. Una volta ricevuto, provvederai a farlo spedire direttamente dal fornitore originale e tu potrai trattenere una percentuale sulla vendita. Questo sistema di vendita online si chiama dropshipping ed è, in genere, meno oneroso e rischioso di quello in cui è previsto lo stoccaggio della merce presso un proprio magazzino.
Oggi sono tantissime le persone che, per diversi motivi, fanno acquisti online: ecco perché potrebbe essere un grosso vantaggio anche per te capire come funziona un e-commerce e aprirne uno. Non ti servirà una licenza di vendita aggiuntiva: devi solo valutare se, effettivamente, pensi di avere tempo per dedicarti alla sua gestione e valutare i costi legati a quest’ultimo, ad esempio quello del dominio e dell’hosting, dell’abbonamento con un corriere che si occuperà delle spedizioni (se vendi beni materiali), del servizio bancario per le transazioni online e così via.
Come funziona un ecommerce
Una volta che sarai riuscito a individuare la tipologia di vendita che meglio si adegua alla tua attività, dovrai conoscere anche gli aspetti fondamentali che regolamentano la compravendita online. Continua a leggere per capire come funziona un ecommerce anche da questo punto di vista.
Di certo, navigando online, avrai percepito la presenza di alcune pagine (erroneamente) considerate “minori”, all’interno dei siti Web. In genere puoi trovarle nella parte bassa della home page, nel cosidetto footer, e in tutte le altre sezioni del sito: contengono a tutti gli effetti il regolamento di un sito e sono ancor più importanti quando si tratta di un ecommerce. Ecco di quali pagine parlo.
- Privacy e Cookies policy, sintetizzate in una sola pagina, oppure due separate, rappresentano una sezione ormai da tempo obbligatoria su qualsiasi tipo di sito Web. La sua funzione è informare l’utente sul modo in cui saranno trattati i suoi dati personali, quando accede e utilizza il sito stesso, sul quale possono essere integrati strumenti come Google Analytics, il sistema di login, la registrazione delle informazioni per spedizioni e pagamenti, un’eventuale iscrizione alla newsletter e così via.
- Spedizioni e costi, cioè la pagina in cui, se vendi beni fisici, dovrai specificare quanto costa la spedizione all’utente che dovrà ricevere un prodotto, le aree geografiche in cui il corriere incaricato per le spedizioni può effettuare consegne e i tempi di consegna stessi.
- Modalità di pagamento, si tratta della pagina in cui saranno riassunti tutti i metodi di ricezione del denaro che accetti sul tuo ecommerce, con cui l’utente può pagare i suoi acquisti. I più diffusi sono la carta di credito o prepagata, PayPal, bonifico bancario e, talvolta, può essere presente il contrassegno. Molto interessante è poi la possibilità di integrare sistemi di pagamento elettronici come Saispay e tecnologie come Apple Pay legate ai sistemi di pagamento impostati su smartphone e smartwatch.
- Condizioni di recesso e reso, laddove il consumatore ha diritto, secondo la legge italiana, di rescindere il contratto con il venditore, restituendo un prodotto entro 14 giorni dall’avvenuta vendita online, senza motivazione e con completa restituzione del denaro speso per l’acquisto del prodotto. Cosa diversa dal reso, cioè una facoltà data dal venditore al cliente, il quale potrebbe voler restituire della merce che, ad esempio, si è rivelata danneggiata, oppure oltre il termine temporale del diritto di recesso o, ancora, perché ne è esclusa (solo alcune categorie di prodotti possono essere escluse dal diritto di recesso, tipo quelli deperibili come gli alimenti). In genere il costo di spedizione del reso è a carico del consumatore.
- Condizioni di vendita, oppure Termini e condizioni, forse la pagina più importante del sito, in cui vengono regolamentate tutte le opportunità e gli obblighi delle parti in causa, cioè del venditore e dell’acquirente. Tieni presente che, se desideri vendere all’estero, dovresti informarti anche sulle leggi presenti negli Stati coinvolti, per stilare una pagina del genere in modo corretto, evitando di andare incontro a gravi inesattezze.
Se consideri il contenuto di tutte le pagine appena descritte, puoi facilmente capire come funziona un ecommerce. Dato che devono necessariamente essere presenti e ben formulate all’interno di un sito Web, rispecchiandone il reale meccanismo, se hai dei dubbi in merito, fatti seguire da un avvocato o da un esperto del settore per la loro realizzazione. Inoltre, se vuoi approfondire il tema della costruzione di uno shop online, leggi la mia guida sulla creazione ecommerce.
Come strutturare un ecommerce
Adesso che sei arrivato a questo punto, inizi davvero a entrare nel meccanismo e a capire come funziona un sito per la vendita di prodotti online: non ti resta che dedicarti a come strutturare un ecommerce, cioè a delineare le pagine necessarie che ne faranno parte.
Intanto, per tutto ciò che riguarda l’aspetto tecnico del tuo ecommerce e la regolamentazione dei vari aspetti in cui sono coinvolti venditore e acquirente, ti rimando al capitolo precedente di questa guida. Troverai l’elenco di tutte le pagine fondamentali che dovrai inserire per essere in regola.
Dopodiché saranno necessarie le pagine “classiche” presenti in ogni sito Web: prima di tutto, una Home page, all’interno della quale siano ben chiari il tuo logo (se ne hai uno), le informazioni su quello che fai e i servizi che metti a disposizione degli utenti e un “riassunto” dei contenuti del sito, trasposto attraverso aree collegate a dei link, che rimandano, ad esempio, ai prodotti più venduti, alle novità del momento e alle offerte del periodo.
Sarà molto utile definire anche una pagina denominata Chi siamo, per far conoscere meglio agli utenti la tua biografia e dare valore all’attività, così come una pagina detta Contatti, che consente la comunicazione e lo scambio d’informazioni.
Ci sarà poi il cuore dell’ecommerce, cioè il negozio online vero e proprio. Al suo interno sarà presente il Catalogo dei prodotti e dei Filtri che aiuteranno l’utente a trovare ciò che cerca.
Per quanto riguarda la definizione dello Shop e delle schede prodotto, può variare a seconda dello strumento usato per allestire il sito (vedrai degli esempi nel capitolo successivo) ma, in linea di massima, dovresti avere a disposizione un pannello di controllo, che ti permette, appunto, di effettuare la Gestione del catalogo, l’inserimento e la modifica dei prodotti, così come la Gestione dei pagamenti e dei dati degli utenti.
A tal proposito, se inserisci l’iscrizione alla newsletter o il modulo di login sul tuo sito, devi attenerti alle regole del GDPR e aver cura di conservare le informazioni che i consumatori lasciano, compilando degli appositi moduli, nel massimo rispetto della loro riservatezza e a disposizione di eventuali controlli del Garante delle privacy.
Cerca, infine, di non trascurare l’aspetto dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, indispensabile per cercare di essere primi su Google e, di conseguenza, provare a incrementare il tuo business. Inoltre, monitora il comportamento degli utenti che fruiscono del sito ecommerce, quindi crea un collegamento di vendita con i maggiori canali social, come Facebook e Instagram (su questo tema, leggi le mie guide su come creare una Vetrina su Facebook e su come utilizzare Facebook per vendere).
In ogni caso, ti consiglio di leggere con attenzione anche la mia guida su come strutturare un sito Web: al suo interno troverai molti dettagli utili anche per la realizzazione delle pagine del tuo ecommerce.
Come creare un ecommerce
Molto bene: è arrivato il momento di “mettere le mani in pasta” e passare al lato pratico della questione, cioè come creare un ecommerce e utilizzare gli strumenti migliori. Te ne descriverò alcuni nei paragrafi che seguiranno.
Shopify
Se stai cercando un servizio davvero facile da usare, per portare online il tuo negozio, non posso che consigliarti Shopify. Si tratta di una piattaforma configurabile e gestibile sia da desktop che da smartphone e tablet, intuitiva e con piani d’accesso economici.
Con Shopify potrai rendere operativo il tuo ecommerce in pochi clic anche se non hai competenze in materia: il sistema è in grado di gestire tutto l’apparato di vendita, così come gli aspetti legati al marketing, permettendo l’inserimento degli strumenti per monitorare i flussi di utenti, proposti da Google e Facebook, nonché di collegare il negozio Web creato con le funzionalità di social commerce quali Facebook Shops e Instagram.
Per creare un ecommerce con Shopify hai la possibilità d’iniziare collegandoti al sito ufficiale oppure utilizzare l’app, scaricabile da Google Play Store per dispositivi Android, (o da uno store alternativo, se non si dispone dei servizi di Google) oppure da App Store, se utilizzi un iPhone o un iPad.
Scegliendo di utilizzare Shopify, potrai acquistare anche un hosting sicuro e una banda illimitati, una nome di dominio o sfruttare la possibilità di usarne uno gratuito già esistente. Dovrai poi selezionare a quale piano aderire, sapendo che prima puoi pure sfruttare un periodo di prova gratuito di almeno 14 giorni: ad esempio Basic Shopify, costa 21 euro/mese con fatturazione annuale o 28 euro/mese con fatturazione mensile (in promo con 3 giorni di prova gratis e poi 3 mesi a 1 €) e include la struttura del sito Web ecommerce completa di blog, la possibilità di inserire una quantità di prodotti in vendita illimitata e 2 account staff. C’è poi il piano denominato semplicemente Shopify che, per 59 euro/mese con fatturazione annuale o 78 euro/mese con fatturazione mensile ti offre un sito Web ecommerce con blog, l’accesso alla reportistica e ai codici sconto, così come a 5 account staff e, infine, l’opzione Advanced Shopify, al costo di 289 euro/mese con fatturazione annuale o 384 euro/mese con fatturazione mensile che, oltre a ciò che è presente nei piani già menzionati, propone l’accesso a report avanzati, la possibilità di vedere calcolate le spese di spedizione al momento dell’acquisto e ben 15 account staff.
Per muovere i primi passi con Shopify, ti basterà creare un account sulla piattaforma e, dal menu laterale che avrai a disposizione, scegliere le diverse opzioni per gestire l’aspetto grafico delle pagine, l’inserimento dei prodotti, gli ordini e quant’altro c’è di correlato al tuo negozio virtuale. Per conoscere tutti i passaggi necessari alla configurazione dell’account, leggi la mia guida su come creare un ecommerce con Shopify.
WooCommerce Hosting Gestito di Aruba
Se la tua esperienza con il Web è mediamente avanzata, potresti prendere in considerazione WooCommerce. Di cosa si tratta? In poche parole è un plugin liberamente utilizzabile, da associare a WordPress, la piattaforma più adoperata al mondo per la realizzazione di siti Web, in grado di renderla un ecommerce altrettanto valido. Quella che ti consiglio di scaricare è la versione WooCommerce Hosting Gestito di Aruba.
In pratica, acquistando l’hosting WooCommerce Gestito con Aruba, nota società italiana che opera nei settori del Web hosting, del cloud e delle pratiche online, pagherai 124,50€ + IVA il primo anno (al rinnovo il prezzo diventerà 249,00€ + IVA) e otterrai molte funzionalità facilitate e avanzate.
Tra di esse, c’è il dominio incluso, il monitoraggio automatico delle funzionalità, come la corretta esecuzione del pannello di controllo e degli ordini e i certificati di sicurezza SSL DV anch’essi inclusi, indispensabili per proteggere il sito da attacchi malware e non pregiudicare le tue vendite online.
Per ulteriori informazioni sull’hosting WooCommerce Gestito Aruba e per acquistarlo, collegati al sito ufficiale di Aruba e clicca sul tasto Acquista. Dopo che avrai compilato i moduli con i tuoi dati e quelli del negozio che vuoi creare, potrai accedere alla tua Bacheca (o Dashboard) e iniziare a configurare l’ecommerce attraverso le voci del menu laterale. Per tutti i passaggi dettagliati della procedura, leggi la mia guida su cos’è e come funziona l’Hosting WooCommerce Gestito di Aruba.
Altre soluzioni creare un ecommerce
Se vuoi ampliare le tue possibilità di scelta e conoscere nuove piattaforme destinate alla creazione di un e-commerce oltre al quelle già descritte, ecco le altre soluzioni che posso proporti.
- Magento — se quello che ti serve è uno CMS open source altamente professionale e personalizzabile sotto ogni aspetto, Magento è la soluzione ideale, a patto che la tua esperienza Web non sia da principiante. Con questo sistema, sarà possibile gestire autonomamente le schede prodotto e l’ottimizzazione SEO del sito.
- PrestaShop — nel caso in cui avessi bisogno di gestire più ecommerce, PrestaShop è un altro CMS liberamente utilizzabile che permette di farlo facilmente. In generale, tutto l’utilizzo della piattaforma è abbastanza intuitivo, seppur un po’ rigido per quanto riguarda l’aspetto SEO e con estensioni a pagamento.
- Joomla — si tratta ancora una volta di un servizio open source, semplice e intuitivo da usare, che permette di tradurre il sito ecommerce in diverse lingue e di dedicarsi all’ottimizzazione SEO, tuttavia talvolta le sue estensioni possono presentare dei malfunzionamenti e rallentare l’intero sito. Maggiori info qui.
Per conoscere più dettagli su queste proposte e altre ancora, leggi la mia guida sulle migliori piattaforme e-commerce.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.