Come funziona il cronotachigrafo digitale
Lavori nel settore dei trasporti e vuoi capire come funziona il cronotachigrafo digitale e in tal caso sei nel posto giusto. Forse già sai che questo dispositivo è ormai obbligatorio su molti veicoli commerciali e serve a registrare tempi di guida, pause e velocità, garantendo il rispetto delle normative che regolamentano il lavoro dei conducenti, ma se non sai bene come utilizzarlo o quali sono le regole da seguire, allora i contenuti che ti propongo qui ti interesseranno certamente.
In questo articolo, infatti, ti spiegherò quali sono le normative che regolano l'uso del cronotachigrafo, come funziona e come leggere correttamente i dati registrati. Ti darò tutte le informazioni necessarie per evitare sanzioni e assicurarti di usare questo strumento nel modo corretto.
Conoscere a fondo il cronotachigrafo è fondamentale per lavorare in sicurezza e rispettare la legge, se sei un conducente o comunque lavori in un'azienda di trasporti di merci o persone con mezzi pesanti. Quindi, prosegui con la lettura per scoprire tutti i dettagli su questo dispositivo. Come sempre ti auguro una buona lettura e, soprattutto, ti faccio il mio in bocca al lupo per il tuo lavoro.
Indice
Normativa sul cronotachigrafo
Probabilmente già sai che il cronotachigrafo è un dispositivo installato obbligatoriamente sui veicoli commerciali e industriali che circolano in Unione Europea. La sua funzione principale è registrare dati come la velocità del veicolo, i tempi di guida e di riposo del conducente e la distanza percorsa. Queste informazioni sono essenziali per garantire la sicurezza stradale e il rispetto delle normative sul lavoro degli autisti.
Inizialmente si trattava di un dispositivo meccanico con un quadrante circolare, che registrava le informazioni su dischi di carta. Ma con il passare degli anni a l'avanzare della tecnologia, sono state realizzate versioni analogico-digitali fino ad arrivare agli attuali cronotachigrafi digitali e ai più recenti che vengono definiti tachigrafi intelligenti, che offrono funzionalità avanzate, come la registrazione automatica dei dati e la possibilità di monitoraggio da remoto.
La normativa sul cronotachigrafo prevede l'obbligo di installazione su alcuni veicoli specifici.
- Veicoli destinati al trasporto di merci con un peso totale superiore a 3,5 tonnellate.
- Veicoli destinati al trasporto di passeggeri con più di nove persone, incluso il conducente.
Questo obbligo è sancito sia dall'articolo 179 del Codice della Strada che dal Regolamento UE 165 del 2014.
Inoltre, per garantire una maggiore efficienza e sicurezza, la normativa europea ha stabilito le seguenti scadenze per l'adeguamento ai tachigrafi intelligenti di seconda generazione.
- 28 febbraio 2025: data entro la quale tutti i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate, che avevano un tachigrafo analogico (o digitale di prima generazione) che si occupano di trasporti internazionali, dovevano equipaggiarsi con un tachigrafo intelligente G2V2 (la prima data era il 31 dicembre 2024, ma la circolare 38985 del Ministero dell'Interno ha concesso una prorogata di due mesi).
- 19 agosto 2025: termine ultimo entro il quale i veicoli del traffico transfrontaliero dotati di tachigrafo intelligente di prima generazione devono passare alla seconda generazione G2V2.
- 1 luglio 2026: scadenza per i veicoli commerciali con peso compreso tra 2,5 e 3,5 tonnellate che effettuano trasporti internazionali per dotarsi di un cronotachigrafo intelligente G2V2.
Ci tengo a precisare che circolare con un veicolo che dovrebbe essere dotato di cronotachigrafo ma ne è sprovvisto, oppure utilizzare un dispositivo difettoso, implica una multa che può variare da 866 a 3.464 euro. Nel caso in cui, invece, venga accertata la manomissione del dispositivo o la violazione dei sigilli di sicurezza, l'importo della sanzione viene raddoppiato.
Una volta installato un cronotachigrafo digitale intelligente, devi sapere anche che la normativa comunitaria impone di sottoporli a una revisione ogni due anni (prima se compaiono malfunzionamenti) presso officine autorizzate. Durante la verifica, viene controllato che il dispositivo sia correttamente installato, che tutti gli elementi siano idonei e funzionanti e che non sia stato in alcun modo manomesso. Al termine dell'ispezione, l'officina rilascia un certificato di conformità e applica una targhetta di taratura sul veicolo. Nel caso in cui tu non abbia fatto fare la revisione biennale del cronotachigrafo, però, sappi che questo non costituisce una violazione grave per cui non rischi sanzioni accessorie, oltre a quella pecuniaria, come la sospensione della patente o la decurtazione dei punti. In alcuni casi, però, potrebbe essere sequestrato il veicolo.
Come funziona il cronotachigrafo
Come ti ho già spiegato in precedenza, il cronotachigrafo è uno strumento essenziale per monitorare l'attività dei conducenti di veicoli commerciali e industriali, perché è in grado di registrare informazioni come tempi di guida, periodi di riposo, velocità e distanze percorse.
Esistono due principali tipologie di cronotachigrafi: analogici e digitali. I modelli analogici utilizzano dischi di carta su cui vengono tracciati i dati relativi all'attività del conducente e stanno per diventare obsoleti. Al contrario, i cronotachigrafi digitali memorizzano queste informazioni in formato elettronico, offrendo maggiore precisione e sicurezza nella gestione dei dati.
Negli ultimi anni, poi, l'evoluzione tecnologica ha portato allo sviluppo del cronotachigrafo digitale intelligente, che rappresenta, al momento, la versione avanzata del dispositivo, perché integra funzionalità innovative per migliorare il controllo e la sicurezza nel settore dei trasporti. Questo nuovo strumento è progettato per registrare automaticamente una gamma più ampia di dati e facilitare la comunicazione con altri sistemi di bordo, contribuendo a una gestione più efficiente delle attività di trasporto. Come ti ho illustrato prima, l'adozione del cronotachigrafo digitale intelligente è diventata obbligatoria o lo sarà a breve per molti veicoli commerciali e industriali, in conformità con le normative europee volte a garantire una maggiore sicurezza stradale e condizioni di lavoro più eque per i conducenti.
Quindi, di seguito, ti spiegherò nel dettaglio come funziona il cronotachigrafo partendo dal funzionamento di base della versione analogica, e poi approfondirò le caratteristiche e il funzionamento del cronotachigrafo digitale intelligente di ultima generazione, che è quello che probabilmente hai installato o stai per installare sul tuo veicolo.
Come funziona il cronotachigrafo analogico
Anche se il cronotachigrafo digitale di ultima generazione è o sta per diventare obbligatorio per molti veicoli commerciali e industriali, la versione analogica può essere utilizzata ancora in alcuni veicoli che, secondo il Regolamento CE 561 del 2006, sono esentati da questa digitalizzazione, come per esempio quelli immatricolati prima del 1 maggio 2006 e già dotati di un cronotachigrafo analogico, quelli destinati al servizio regolare per il trasporto di passeggeri su percorsi inferiori a 50 chilometri (per esempio trasporto urbano e scolastico), quelli che hanno una velocità massima autorizzata di 40 km/h, quelli delle forze dell'ordine e quelli per il trasporto umanitario di emergenza e non commerciale.
Quindi, per chi lo deve utilizzare, comprendere come funziona il cronotachigrafo analogico e utilizzarlo correttamente è fondamentale per garantire la sicurezza stradale e il rispetto della normativa vigente.
Prima di tutto vediamo come è fatto questo dispositivo elettromeccanico. Dal punto di vista estetico appare simile a un'autoradio , con un display analogico e un alloggiamento per il foglio di registrazione. Questi sono i componenti principali.
- Unità principale: solitamente posizionata sul cruscotto o vicino al volante, in un'area facilmente accessibile dall'autista.
- Fogli di registrazione: dischi di carta su cui vengono incisi i dati di guida con aghi scriventi.
- Orologio interno: registra il tempo e deve essere regolato con precisione.
- Tre aghi scriventi: che segnano velocità, tempi di guida e distanza percorsa.
- Interruttore manuale: permette al conducente di selezionare la modalità di lavoro (guida, altro lavoro, riposo, disponibilità).
Il dispositivo registra le informazioni sul disco di carta, che come ti ho accennato sopra viene chiamato foglio di registrazione. Prima di iniziare a guidare, l'autista deve inserire questo disco nell'apposito alloggiamento del cronotachigrafo. Durante il viaggio, l'apparecchio traccia automaticamente sul disco queste informazioni.
- Velocità del veicolo.
- Tempi di guida e riposo.
- Distanza percorsa.
Ci tengo a sottolineare che è importante verificare che l'orologio del cronotachigrafo sia sincronizzato con l'ora legale del paese in cui ci si trova. Se l'orologio è analogico (con scala di 12 ore), va controllato anche l'indicatore interno per assicurarsi che l'ora sia corretta.
Una volta capito come funziona il cronotachigrafo analogico, per conformarsi alle normative, bisogna seguire queste indicazioni.
- Compilare il foglio di registrazione: prima di iniziare la giornata lavorativa, bisogna inserire un nuovo foglio e annotare le informazioni richieste, come nome e data.
- Sostituire il foglio: ovvero cambiare il disco quando si termina il periodo di guida giornaliero, si cambia veicolo durante la giornata o se sono trascorse 24 ore dall'inserimento.
- Annotazioni manuali: si possono registrare manualmente sul foglio eventuali attività svolte fuori dal veicolo o altre informazioni rilevanti non registrate in automatico.
Voglio informarti, inoltre, che a partire dal 31 dicembre 2024, è obbligatorio dimostrare le attività svolte nei 56 giorni precedenti (e non più 28) durante eventuali controlli ai posti di blocco presenti su strada, come stabilito dal Regolamento UE 1054 del 2020. Quindi è importante assicurarsi di conservare adeguatamente i fogli di registrazione.
Come funziona un cronotachigrafo digitale
Anche il cronotachigrafo digitale ha lo scopo di garantire la sicurezza stradale e assicurare il rispetto delle normative sui tempi di lavoro dei conducenti, ma in modo più efficiente rispetto alla versione analogica. E anche in questo caso, capire come funziona un cronotachigrafo digitale aiuta a utilizzarlo correttamente, per garantire la sicurezza stradale di tutti e il rispetto delle normative sul lavoro nel settore dei trasporti.
Il cronotachigrafo digitale è composto da questi elementi principali.
- Unità del veicolo: installata sul cruscotto, comprende un processore, un orologio, slot per le carte tachigrafiche, un display, una stampante e controlli per gli inserimenti manuali.
- Sensore di movimento: è posizionato sul cambio e invia impulsi elettronici crittografati all'unità del veicolo per registrare i dati di movimento.
- Carte tachigrafiche: smart card utilizzate per identificare e memorizzare i dati dei conducenti, delle aziende, delle officine e delle autorità di controllo.
Ci tengo a precisare che per richiedere le carte tachigrafiche di ultima generazione, è necessario seguire le indicazioni fornite dalla Camera di Commercio competente sul proprio territorio. Come accennato sopra, oltre alla Carta del Conducente, destinata al singolo conducente professionale per registrare le sue specifiche attività di guida, c'è la Carta dell'Azienda, con la quale le imprese di trasporto hanno accesso ai dati registrati sul veicolo, la Carta dell'Officina, riservata ai centri tecnici autorizzati per l'installazione, la calibrazione e la manutenzione dei tachigrafi, e la Carta di Controllo, che viene utilizzata dalle autorità preposte per le attività di controllo e ispezione.
Una volta acceso il veicolo, il cronotachigrafo digitale si attiva automaticamente. Il conducente inserisce la propria carta tachigrafica nell'apposito slot. Inoltre, se è presente un secondo conducente, anche la sua carta deve essere inserita nel secondo slot. Quindi il dispositivo inizia a registrare i dati.
- Tempi di guida e riposo.
- Velocità del veicolo e distanza percorsa.
- Eventuali guasti o malfunzionamenti.
I dati vengono salvati sia nella memoria interna del dispositivo che sulla carta del conducente, garantendo una doppia registrazione che aumenta la sicurezza. Inoltre, è possibile anche stampare su carta, in modo analogo a come fa il cronotachigrafo analogico, ma è un'operazione che oramai ha senso fare solo su richiesta delle autorità competenti.

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Poi c'è da dire che, ovviamente, esistono delle differenze tra cronotachigrafi digitali di prima generazione e quelli intelligenti G2V2. I primi registrano i dati base relativi alla guida, ma richiedono inserimenti manuali per alcune informazioni, come l'attraversamento delle frontiere. I cronotachigrafi intelligenti di seconda generazione (G2V2), invece, offrono funzionalità avanzate.
- Registrazione automatica del passaggio di frontiera: grazie al collegamento con sistemi di navigazione satellitare, il dispositivo rileva automaticamente quando il veicolo attraversa un confine nazionale.
- Comunicazione a corto raggio: permette alle autorità di eseguire controlli da remoto, riducendo la necessità di fermare il veicolo per ispezioni.
- Maggiore sicurezza dei dati: implementa sistemi avanzati di crittografia per prevenire manomissioni e garantire l'integrità delle informazioni registrate.
Per quanto riguarda la lettura delle informazioni contenute nel cronotachigrafo digitali, il display fornisce informazioni in tempo reale sullo stato dell'attività, quindi se sei in fase di guida, lavoro, disponibilità o riposo, sul tempo trascorso al volante e sul tempo rimanente prima della successiva pausa obbligatoria, e ovviamente velocità del veicolo, se in movimento, e distanza totale percorsa nella giornata.
In caso di controllo su strada, come suddetto, le autorità possono richiedere la stampa dei dati registrati oppure possono scaricarli direttamente dal dispositivo utilizzando appositi strumenti. Inoltre esistono lettori di carte tachigrafiche anche alla portata delle aziende e dei conducenti, grazia ai quali è possibile leggere i dati presenti nella Carta del Conducente o in quella dell’azienda, scaricandoli e consultandoli con uno smartphone o un PC.

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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.