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Come funziona NFC

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Devi acquistare uno smartphone nuovo di zecca e, tra le varie opzioni, hai notato un dispositivo dotato di connettività NFC. Incuriosito, ti sei immediatamente chiesto a cosa serva questa tecnologia e come possa venirti in aiuto al bisogno, ma le tue competenze in merito non ti permettono di darti una risposta senza informarti un po’ in giro. Ebbene, sono lieto di annunciarti che questo è il posto migliore per trovare tutte le informazioni di cui necessiti!

Di seguito, infatti, ti spiegherò come funziona NFC, i modi in cui è possibile sfruttarlo e come avvalersene sui dispositivi Android e iOS. Non agitarti, non hai bisogno di essere un guru della tecnologia per comprendere e usare il tutto: ti basterà seguire le mie dritte e i miei consigli per riuscire nel tuo intento e per capire se la presenza di NFC è fondamentale su quello che sarà il tuo nuovo acquisto.

A questo punto, tutto ciò che devi fare è metterti bello comodo, ritagliare qualche minuto del tuo tempo libero e leggere ciò che ho da dirti riguardo questo interessante argomento: sono sicuro che, al termine di questa lettura, avrai appreso alla perfezione le nozioni di base riguardanti la tecnologia NFC e sarai in grado di metterle in pratica al meglio. Detto ciò, non mi resta che augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

Cos’è NFC

Cos'è NFC

Prima di entrare nei dettagli sulle modalità di impiego, probabilmente ti stai chiedendo cos’è NFC. Domanda e più ce lecita, per cui è bene che tu sappia perfettamente l’origine del nome e i primi concetti sul suo funzionamento di base. Innanzitutto, NFC è l’abbreviazione di Near Field Communication, che puoi tradurre come “comunicazione in prossimità”, ed è una tecnologia in grado di mettere in comunicazione due dispositivi, situati a breve distanza l’uno dall’altro, in modalità senza fili.

Anche se ne hai sentito parlare in tempi piuttosto recenti, NFC trova origine nell’ormai lontano 2004, quando Philips, Sony e Nokia (successivamente, si sarebbero unite al progetto anche LG e Samsung) hanno avviato il progetto NFC Forum. Per la precisione, NFC è “figlio” della ben più vetusta tecnologia RFID (identificazione su frequenze radio), che permette a un dispositivo di inviare onde a un ricevitore per l’identificazione ed, eventualmente, il tracciamento. Nonostante le dinamiche all’interno di NFC siano molto più evolute, il fine resta più o meno lo stesso: tramite NFC è possibile procedere all’identificazione di due dispositivi abilitandoli al trasferimento di dati, ai pagamenti elettronici e a molto altro ancora (te ne parlerò più avanti in questo approfondimento) semplicemente avvicinandoli tra loro.

Trattandosi di uno standard di comunicazione abbastanza lento, NFC serve principalmente al trasferimento di piccole quantità di dati tra due device vicini: per la precisione, due dispositivi NFC possono comunicare tra loro a una distanza non superiore ai 10 cm, nonostante alcune implementazioni di questo standard impongano, per motivi di sicurezza, che i dispositivi coinvolti non possano essere più distanti di 3-4 l’uno dall’altro. La velocità di connessione massima raggiungibile da un siffatto tipo di collegamento è di 424 kbit per secondo.

I dispositivi nativamente compatibili con NFC (smartphone, tablet, alcuni dispositivi Bluetooth e così via) dispongono di un chip integrato in grado di offrire questo tipo di connessione. Inoltre, è possibile trovare in commercio anche SIM e microSD con chip NFC, utili a predisporre a questo tipo di collegamento anche dispositivi che, nativamente, non lo sono.

A cosa serve NFC

A cosa serve NFC

Ora che ti è chiaro cosa è l’NFC, è arrivato il momento di capire a cosa serve NFC. In linea del tutto generale, NFC è utile per scambiare dati tra due dispositivi senza usare cavi di collegamento, quando questi si trovano a breve distanza l’uno dall’altro.

A differenza di altre modalità di comunicazione senza fili (ad esempio il Bluetooth), grazie a tutto ciò che NFC eredita da RFID, l’identificazione, l’autenticazione ed eventualmente l’associazione tra due dispositivi dotati di questa tecnologia, sono del tutto automatiche e non richiedono l’inserimento di PIN, password o altri metodi di riconoscimento per eseguire il pairing: è questo il motivo per cui NFC viene usato, come scoprirai tra breve, anche per alcuni tipi di pagamenti online: la breve distanza, oltre che l’attivazione contestuale di trasmettitore e ricevitore, garantiscono che le operazioni tramite NFC vengano portate a termine esattamente da chi e nel modo in cui si intende eseguirle. In parole ancora più semplici, basta “accostare” due dispositivi NFC affinché si “riconoscano” ed eseguano il compito richiesto.

Scommetto che, a questo punto, ti stai chiedendo se NFC sia soltanto un chip accessorio e quasi inutile, o se può trovare impiego concreto in qualche scenario ben preciso: posso dirti fin da subito che, anche se magari fai fatica a immaginarlo, i campi di impiego dei dispositivi dotati di NFC sono davvero molti! Non ci credi? Di seguito ti illustro alcuni “strumenti” NFC che potrebbero tornare davvero molto, molto utili.

Collegamento dispositivi audio

Collegamento dispositivi audio

Immagina di aver acquistato un nuovo paio di auricolari Bluetooth per il tuo smartphone: per associarli, in assenza di NFC, devi eseguire la procedura completa prevista dal tuo dispositivo: attivare il Bluetooth, eseguire la ricerca dei dispositivi disponibili e infine, per completare la procedura di identificazione, inserire il PIN che gli auricolari suggeriscono all’orecchio.

Se invece il tuo smartphone e il tuo auricolare sono dotati di tecnologia NFC, la procedura di collegamento dispositivi audio diventa molto più semplice: basta attivare NFC sullo smartphone, avvicinare l’auricolare già acceso, rispondere in maniera affermativa alla notifica che riguarda l’attivazione del Bluetooth, et voilà, l’accoppiamento fra i due dispositivi è completato, il tutto in meno di dieci secondi!

Puoi ripetere la stessa procedura anche per le cuffie o per qualsiasi altro dispositivo audio Bluetooth (casse, mini-speaker e così via) dotato di connettività NFC. Tieni ben presente che NFC si occupa soltanto della procedura di pairing, mentre la trasmissione dell’audio viene effettuata tramite Bluetooth.

Trasferimento dati

Trasferimento dati

Quante volte hai desiderato trasferire una foto dal tuo smartphone (o tablet) a quello di un amico senza però avvalerti di servizi cloud o di messaggistica istantanea? So che stai pensando al Bluetooth ma, tra riconoscimento e pairing, il processo è davvero troppo noioso. In un modo del tutto simile a quanto visto poco fa, NFC può venire in aiuto anche per quanto riguarda il trasferimento dati da un dispositivo all’altro: basta selezionare la foto, il documento, il contatto o tutto ciò che ti interessa trasmettere, impostare la condivisione tramite NFC e accostare successivamente il dispositivo su cui intendi trasferirlo: in questo modo, viene avviata “al volo” una connessione Bluetooth e si procede in modo automatico alla trasmissione dei dati.

La buona notizia è, però, un’altra: questa procedura è utilizzabile non soltanto tra due smartphone, due tablet o in generale due dispositivi portatili, ma trova largo impiego anche su dispositivi che solitamente non dispongono di funzionalità di “condivisione” così immediate, quali potrebbero essere le fotocamere digitali o le stampanti. In altre parole, esistono alcune macchine fotografiche che permettono di spostare una o più foto tramite una combinazione di NFC e Bluetooth e, allo stesso modo, è possibile avviare processi di stampa su alcune stampanti create appositamente per lo scopo.

Autenticazione

Autenticazione NFC

Come ti ho già ripetuto più volte, NFC è principalmente un metodo affinché due dispositivi si identifichino e si riconoscano tra loro. È per questo che, oltre a usare i “classici” smartphone, è possibile trovare veri e propri strumenti di autenticazione (Smart Card, piccoli dongle USB, ecc.) dotati invece di chip NFC e utilizzabili per confermare la propria identità e sbloccare le funzioni del dispositivo. Giusto per farti un esempio, esistono alcuni hard disk esterni dotati di connettività NFC che, grazie a una Smart Card da avvicinare, possono sbloccare e rendere leggibili i dati cifrati memorizzati, senza la necessità di inserire password alcuna.

Un altro scenario in cui l’autenticazione tramite NFC è largamente utilizzata è quello dei pagamenti attraverso lo smartphone: avvalendosi del chip NFC installato a bordo di quest’ultimo, è possibile avviare trasferimenti di denaro direttamente dal conto pre-configurato, semplicemente accostando il dispositivo al POS. Ad esempio, i pagamenti tramite Google Pay e Apple Pay sfruttano la tecnologia NFC (te ne parlerò in seguito).

Tag NFC

Tag NFC

A mio avviso, l’impiego dei tag NFC su un dispositivo compatibile può rivelarsi davvero utile. Tanto per cominciare, lascia che ti spieghi di cosa si tratta: un tag NFC è una specie di “etichetta elettronica” dotata al suo interno di un chip NFC programmabile (tramite un’app per smartphone o un programma per PC) affinché faccia qualcosa quando uno smartphone o un tablet NFC raggiunge la distanza minima di collegamento. Un tag NFC può essere impiegato in diversi scenari: di seguito te ne illustro alcuni.

  • Esercizi commerciali – i titolari di negozi o di interi centri commerciali possono posizionare dei tag NFC in punti “strategici”, così da inviare link o informazioni a scopo promozionale sugli smartphone di chi vi si avvicina. Chiaramente, la funzionalità NFC deve essere attiva anche sullo smartphone.
  • Musei e luoghi di interesse turistico – è possibile piazzare dei tag NFC che diano al visitatore informazioni di interesse, quali ad esempio una breve storia sull’opera che si trova osservando, il link alla mappa della struttura o altri suggerimenti simili.
  • Biglietti da visita – è possibile programmare un tag NFC per la trasmissione delle proprie informazioni di contatto: in tal modo, basta accostare il tag allo smartphone di un potenziale cliente (che deve essere a sua volta dotato di NFC attivo) per inviare una vCard personale.
  • Operazioni automatiche – i tag NFC possono essere programmati, all’occorrenza, anche per eseguire delle operazioni automatiche sul proprio dispositivo. Ad esempio, puoi piazzare un tag NFC che imposti la modalità Silenziosa dello smartphone, sulla tua postazione di lavoro o sul tuo comodino, puoi utilizzarne uno che attivi o disattivi la connettività Wi-Fi all’ingresso di casa o, addirittura, combinare un tag NFC con un’app di automazione quale potrebbe essere Tasker o IFTTT.

In commercio, puoi trovare tag NFC di forme e colori differenti, alcuni adesivi, altri a forma di portachiavi. Ti consiglio comunque di fare attenzione allo spazio disponibile sul tag: per memorizzare le operazioni più semplici potrebbero bastare anche soltanto 100 byte, mentre per altri dati, ad esempio per un biglietto da visita personale, possono essere necessari anche più di 800 byte. Di seguito ti propongo una scelta di tag NFC disponibili su Amazon.

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Come si usa NFC

Come si usa NFC

Ora che hai appreso le nozioni di base sulla tecnologia NFC e hai dato un’occhiata ai vari casi in cui puoi sfruttarla, sei perfettamente in grado di stabilire se quest’ultima fa o meno al caso tuo. Come dici? Il tuo giudizio è positivo e non vedi l’ora di procurarti un dispositivo dotato di tale tecnologia? Perfetto, non potevi darmi notizia migliore!

Prima di mettere le mani nel tuo portamonete, lascia che ti dia qualche informazione su come si usa NFC sia su Android che su iOS. Nonostante entrambi i sistemi operativi appartengano al mondo degli smartphone e dei tablet, esiste tra di loro una differenza fondamentale: mentre su Android è possibile effettuare praticamente tutte le operazioni che ho elencato in precedenza e attivare o disattivare la funzionalità, su iOS non è possibile controllare manualmente NFC: è sempre attivo ed è possibile impiegarlo per i pagamenti con Apple Pay e, ad esempio, per rilevare i tag NFC.

Come funziona NFC su Android

Come funziona NFC su Android

Hai un dispositivo Android e sei molto curioso di capire come funziona NFC su Android, sopratutto per quanto riguarda i pagamenti tramite NFC. Tra i tanti usi possibili dell’NFC, che ti ho illustrato nei paragrafi precedenti, quello che probabilmente è il più interessante da utilizzare su smartphone è quello di poter pagare direttamente con lo smartphone, evitando quindi di utilizzare i contati o la carta.

Nel caso di Android, possono esserci diversi sistemi di pagamento che possono essere utilizzati, da impostare e usare in base alle proprie preferenze.

Xiaomi

Come funziona NFC su Android su Xiaomi

Se possiedi uno smartphone Xiaomi puoi utilizzare il sistema Google Pay per poter effettuare pagamenti tramite NFC con il tuo smartphone. Google Pay è la piattaforma per i pagamenti realizzata da Google che è utilizzabile su qualunque dispositivo Android dotato di servizi Google.

Bene allora, non perdere altro tempo e procedi al download dell’app Google Pay dal Play Store: per installarla, cercala nello store del tuo dispositivo, premi sulla sua icona (o collegati direttamente dal link di download che ti ho fornito poc’anzi, per fare prima) e premi sul pulsante Installa.

Prima di inizia la configurazione di Google Pay devi necessariamente attivare l’NFC: per farlo, abbassa la tendina dei comandi rapidi dall’angolo destro e attiva l’interruttore relativo all’NFC, qualora sia disattivato. Bene, ora apri l’app e fai tap sul pulsante Imposta che trovi nella schermata principale. Nella schermata successiva inserisci il numero della carta, scadenza, CVC e indirizzo di fatturazione e fai tap sul pulsante Salva una volta terminato.

Bene, ora recandoti nella scheda Pagamenti posta in basso noterai che la tua carta è stata salvata con successo e potrai utilizzarla ogni volta che vorrai per effettuare dei pagamenti semplicemente posizionando lo smartphone vicino al lettore NFC del POS. Per maggiori dettagli su Google Pay, consulta il mio tutorial sul tema.

Samsung

Come funziona NFC su Android su Samsung

Possiedi uno smartphone Samsung e vorresti capire come poter utilizzare l’NFC per poter pagare comodamente con il tuo smartphone? In questo caso, puoi rivolgerti al summenzionato Google Pay o a Samsung Pay, che funziona in maniera analoga.

Per procedere con Samsung Pay è necessario avere l’app dedicata, che spesso presente di default su dispositivi Samsung. Se non la trovi, puoi procedere al download direttamente dal Play Store: per installarla, cercala nello store del tuo dispositivo, premi sulla sua icona (o collegati direttamente dal link di download che ti ho fornito poc’anzi, per fare prima) e premi sul pulsante Installa.

Prima di iniziare la configurazione, attiva l’NFC abbassando la tendina delle notifiche e facendo tap sull’apposito interruttore (potrebbe essere già attivo). Ora apri l’app Samsung Pay e fai tap sul pulsante Inizia e scegli se confermare i pagamenti tramite Impronta digitale (se presente sul tuo smartphone) o tramite PIN: scegli quindi tra Usa impronta digitale o Salta e usa PIN di Samsung Pay. Dopo aver inserito l’impronta o il PIN, devi aggiungere una carta che utilizzerai per effettuare i pagamenti, per cui fai tap sul pulsante Aggiungi carta posto in basso.

Nella schermata successiva, inserisci i dati della carta: puoi utilizzare la scansione tramite fotocamera o inserire i dati manualmente. Dopo aver inserito la carta, fai tap sul pulsante Accetta tutto relativo alla Condizioni di servizio e attendi la convalida della carta. Ora devi verificare la carta, per farlo puoi scegliere l’autenticazione tramite SMS o tramite App Bancaria. Dopo aver verificato la carta, puoi decidere di aggiungerne un’altra, facendo tap su Aggiungi un’altra carta o sul pulsante Fatto per concludere la configurazione.

Per effettuare un pagamento, apri l’app Samsung Pay, fai tap sul pulsante Pay posto in passo, sblocca tramite PIN o lettore di impronte e posiziona lo smartphone sul lettore NFC del POS per effettuare il pagamento. Non era difficile vero? Per ulteriori dettagli, consulta la mia guida su come funziona Samsung Pay.

Se vuoi usare Google Pay, ti basta impostarlo come predefinito nel menu delle Impostazioni NFC, sotto Pagamenti contactless.

HUAWEI

Come funziona NFC su Android su HUAWEI

Come dici? Hai uno smartphone HUAWEI e vorresti capire come usare NFC per poter effettuare pagamenti con lo smartphone? In questo caso è necessario effettuare u a doverosa precisazione. se possiedi un dispositivo HUAWEI dotato di supporto ai servizi Google puoi utilizzare il sistema di pagamenti Google Pay, come mostrato nei capitoli precedenti.

Se, invece, hai un dispositivo HUAWEI con HMS non puoi utilizzare il servizio di pagamenti di Google, non avendo il supporto ai servizi Google. Purtroppo HUAWEI non ha ancora introdotto il suo sistema di pagamenti in Europa, per cui non è possibile effettuare pagamenti con il tuo smartphone se utilizzi un dispositivo HUAWEI con HMS. Rimangono invece attive tutte le altre funzioni disponibili tramite NFC, che ti ho illustrato nei precedenti capitoli.

Per attivare NFC su smartphone HUAWEI apri l’app Impostazioni, facilmente riconoscibile dall’icona di un ingranaggio, fai tap sulla voce Altre connessioni e successivamente su NFC. Ora, per attivare l’NFC, imposta su ON la levetta di attivazione posta di fianco alla relativa voce.

Come funziona NFC su iPhone

Come funziona NFC su iPhone

Possiedi un dispositivo di Apple e vuoi capire come funziona NFC su iPhone. Come ti ho già anticipato in precedenza, l’unico modo per poter sfruttare l’NFC su iPhone è tramite il sistema di pagamenti Apple Pay. In altre parole, puoi usare il tuo iPhone, iPad o Apple Watch per effettuare pagamenti nei negozi abilitati tramite NFC, semplicemente accostando il tuo dispositivo al POS. Ti invito a consultare la mia guida su come usare Apple Pay in Italia per avere maggiori informazioni in merito.

In alternativa, ti segnalo che su tutti i modelli più recenti di “melafonino” è possibile creare degli automatismi nell’app Comandi in base ai quali all’avvicinarsi del telefono a un tag NFC, si avviano determinate azioni personalizzate. Puoi divertirti a sfogliare tutte le possibilità offerte in tal senso da iOS andando nella scheda Automazione dell’app Comandi, premendo sui pulsanti + e Crea un’automazione personale e selezionando NFC come azione scatenante.

In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.