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Come funziona un amperometro

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L'amperometro è un dispositivo di misura molto diffuso, impiegato sia in ambito domestico che professionale, che serve a rilevare l'intensità della corrente che attraversa un circuito. Questo valore è fondamentale per accertare il corretto funzionamento di impianti elettrici e dispositivi elettronici.

Capire come funziona un amperometro è quindi utile per chiunque voglia avvicinarsi al mondo dell'elettricità o semplicemente comprendere meglio gli strumenti utilizzati per misurare la corrente elettrica. Il dispositivo permette, infatti, di ottenere indicazioni importanti sullo stato di un circuito.

In questa guida ti fornirò informazioni pratiche e chiare per aiutarti a orientarti e a familiarizzare meglio con questo strumento di misura. Prima di iniziare, però, è importante sottolineare che questa guida non ti trasforma in un elettrotecnico. Lavorare con apparecchiature elettriche o trovarsi vicino a impianti sotto tensione può comportare il rischio di scosse elettriche, anche potenzialmente letali. Se non sei sicuro di ciò che stai facendo, fermati e rivolgiti a un professionista. Non mi assumo responsabilità in merito: agisci sempre con la massima cautela.

Indice

Che cos'è e a cosa serve un amperometro

Che cos'è e a cosa serve un amperometro

Prima di addentrarci nel vivo della guida e scoprire come funziona un amperometro, è utile fare un breve inciso su che cos'è e a cosa serve questo strumento.

L'amperometro è uno strumento di misura fondamentale nel campo dell'elettricità e dell'elettronica, progettato per rilevare con precisione l'intensità della corrente elettrica che attraversa un circuito. Il suo nome nasce dall'unione di “ampere” (l'unità di misura della corrente) e “metro” (misura).

La sua funzione principale è quella di fornire una lettura diretta della corrente che scorre in un conduttore, espressa in Ampere (A), unità così denominata in onore del fisico André-Marie Ampère, pioniere nello studio dell'elettromagnetismo.

Per ottenere una misurazione accurata, l'amperometro va collegato in serie al circuito, così da essere attraversato dalla stessa corrente che si intende misurare. Al suo interno è presente un componente chiamato shunt, una resistenza molto bassa che genera una piccola caduta di tensione proporzionale alla corrente che la attraversa. Questa tensione viene poi elaborata dallo strumento per determinare il valore dell'intensità.

Oltre alla teoria, l'amperometro si rivela utile in moltissimi contesti pratici. In ambito domestico, ad esempio, consente di verificare che gli elettrodomestici non assorbano più corrente del previsto, contribuendo a prevenire sovraccarichi e individuare eventuali anomalie. In campo automobilistico, è utilizzato per monitorare il funzionamento dell'alternatore e della batteria, componenti cruciali per l'efficienza del veicolo.

Gli appassionati di elettronica se ne servono per testare piccoli circuiti, valutare i consumi e calibrare con precisione i componenti. In ambito industriale, trova impiego in processi produttivi, impianti elettrici, macchinari e sistemi di automazione, contribuendo alla sicurezza e all'efficienza energetica. Anche nei settori delle energie rinnovabili, come il fotovoltaico e l'eolico, l'amperometro è uno strumento imprescindibile per misurare e gestire la corrente prodotta e distribuita.

L'amperometro, dunque, è molto più di un semplice strumento da laboratorio: è un alleato indispensabile per chiunque lavori con l'elettricità, dal tecnico all'hobbista, dall'ingegnere al manutentore. La sua capacità di rilevare con precisione anche le più piccole variazioni nella corrente lo rende essenziale non solo per diagnosticare guasti e ottimizzare le prestazioni dei dispositivi, ma anche per garantire la sicurezza dei sistemi elettrici.

Differenza tra amperometro e multimetro

Differenza tra amperometro e multimetro

Conoscere l'intensità della corrente in un punto specifico del circuito è fondamentale per individuare eventuali problemi e garantire la sicurezza degli impianti. Per questo motivo, l'amperometro viene spesso utilizzato insieme ad altri strumenti, come il multimetro (noto anche come tester), di cui ti ho parlato in quest'altra guida. Di seguito trovi tutte le informazioni utili per capire la differenza tra amperometro e multimetro, evitando confusioni.

Sebbene vengano talvolta confusi o utilizzati in modo intercambiabile, amperometro e multimetro sono strumenti differenti per concezione e funzionalità. L'amperometro è progettato esclusivamente per misurare la corrente elettrica che attraversa un circuito: si collega in serie e ha una resistenza interna molto bassa, così da non alterare il flusso di corrente e garantire letture precise.

Il multimetro, invece, è uno strumento multifunzione che integra diverse modalità di misurazione: oltre alla corrente, può rilevare tensione, resistenza, continuità, frequenza, capacità e altro ancora, il tutto attraverso un'unica interfaccia, solitamente digitale e abbastanza intuitiva.

Con l'evoluzione della strumentazione elettronica, oggi è sempre più raro trovare amperometri “puri”, se non in laboratori di precisione, impianti industriali o sistemi di automazione, dove è necessario monitorare la corrente in modo continuo e con la massima accuratezza. Al contrario, il multimetro è diventato lo strumento più utilizzato per test, manutenzioni e diagnosi rapide, grazie alla sua versatilità e alla possibilità di effettuare più misurazioni senza dover interrompere il circuito.

In conclusione, se hai bisogno di misurazioni precise di corrente, l'amperometro è ancora la scelta ideale. Ma per chi cerca uno strumento completo, pratico e adatto a più situazioni, il multimetro rappresenta la soluzione più comoda e funzionale.

Tipologie di amperometro

Tipologie di amperometro

Come molti strumenti elettrici, anche gli amperometri si presentano in diverse varianti, ciascuna pensata per applicazioni specifiche. La distinzione principale è tra amperometri analogici e amperometri digitali, ma all'interno di queste due tipologie di amperometro troviamo modelli con caratteristiche e funzionalità ben definite.

Gli amperometri analogici, noti anche come strumenti a quadrante, indicano il valore della corrente tramite un ago che si sposta su una scala graduata. Tra i più diffusi ci sono gli amperometri a ferro mobile, utilizzati spesso in ambito industriale per la loro capacità di misurare sia corrente continua (DC) che corrente alternata (AC). Funzionano sfruttando il movimento di una lamina di ferro attratta da un campo elettromagnetico generato dalla corrente. In AC offrono buone prestazioni con forme d'onda sinusoidali, ma la precisione può diminuire con segnali distorti o non periodici.

Un'altra tipologia è rappresentata dagli amperometri a bobina mobile, in cui una bobina attraversata dalla corrente si muove all'interno di un campo magnetico generato da un magnete permanente. Questi strumenti sono adatti esclusivamente alla misurazione della corrente continua. Esistono poi gli amperometri a magnete mobile, che si basano su un principio diverso: in questo caso è un piccolo magnete a muoversi all'interno del campo generato da una bobina fissa. Sono strumenti più robusti e meno sensibili, ideali per applicazioni con correnti elevate, anche se meno diffusi.

Tra gli amperometri più particolari troviamo quelli elettrodinamici, in grado di misurare sia corrente continua che alternata. Il loro funzionamento si basa sull'interazione tra due campi magnetici: uno generato da una bobina fissa e l'altro da una bobina mobile, entrambi percorsi dalla corrente da misurare. Questa interazione produce una forza che fa ruotare la bobina mobile, consentendo la lettura del valore di corrente.

Gli amperometri a filo caldo, invece, sfruttano la dilatazione di un filo sottile riscaldato dal passaggio della corrente per effettuare la misurazione. Per rilevare correnti di piccola intensità si utilizzano i milliamperometri e i microamperometri, in grado di misurare rispettivamente correnti dell'ordine dei milliampere e dei microampere.

Gli amperometri digitali visualizzano il valore della corrente direttamente su un display LCD, offrendo una lettura immediata e precisa, anche in ambienti poco illuminati. Alcuni modelli sono programmabili: è possibile impostare soglie di allarme, modificare i colori del display o attivare notifiche in base al valore misurato. Sono strumenti versatili, adatti sia all'installazione fissa su quadri elettrici che all'uso in mobilità.

Una variante molto diffusa è rappresentata dalla pinza amperometrica, spesso utilizzata da elettricisti, tecnici e saldatori per misurare la corrente senza interrompere il circuito. Basta agganciarla al conduttore per ottenere una lettura in tempo reale. Questo tipo di amperometro è particolarmente utile, ad esempio, per verificare l'efficienza di una saldatrice, controllando che eroghi la corrente adeguata in base al tipo di lavorazione. Tuttavia, non è lo strumento ideale per misurazioni molto precise su correnti basse.

Ogni amperometro ha un proprio intervallo di misura, ovvero la soglia massima di corrente che può rilevare. Ad esempio, un modello analogico con scala 0–300 può misurare fino a 300 ampere, mentre nei modelli digitali, il valore massimo consentito è sempre indicato chiaramente sul display.

Come usare un amperometro

Come usare un amperometro

Sapere come usare un amperometro correttamente è fondamentale per ottenere misurazioni precise e garantire la sicurezza durante l'uso. L'amperometro va sempre collegato in serie al circuito da analizzare, mai in parallelo: un collegamento errato può causare un cortocircuito, con conseguenze dannose per lo strumento e per l'operatore. È inoltre essenziale non superare mai l'intensità massima di corrente indicata dal produttore. Forzare il limite può danneggiare irreparabilmente l'amperometro e aumentare i rischi di incidenti.

Prima di iniziare, scegli il modello di amperometro più adatto alle tue esigenze: analogico o digitale, per misurazioni di basse o alte correnti. Controlla sempre lo stato dell'attrezzatura e assicurati di proteggerti con guanti isolanti, soprattutto quando lavori su impianti sotto tensione.

Per eseguire una misurazione, segui queste semplici operazioni. Se devi installare un amperometro analogico su un quadro, inizia seguendo la scheda di installazione inclusa nel manuale. Rimuovi la copertura dei terminali, collega i cavi rispettando la polarità indicata e fissa il dispositivo al quadro con le viti in dotazione. Verifica che il collegamento sia stabile e sicuro.

Se invece il tuo amperometro è dotato di puntali, collega quello rosso al conduttore vicino al terminale positivo e il puntale nero al negativo, ma solo nel caso di corrente continua (DC), dove la polarità è importante. In corrente alternata (AC), i puntali possono essere invertiti senza influire sul risultato della misura. Se il tuo strumento è equipaggiato con morsetti a coccodrillo, questi ti aiuteranno a ottenere una connessione sicura e duratura. Accendi il dispositivo e leggi il valore della corrente: nei modelli analogici, osserva la posizione dell'ago sulla scala graduata, mentre nei modelli digitali il valore sarà visibile direttamente sul display.

Se utilizzi una pinza amperometrica, il processo è ancora più semplice: apri le ganasce e posizionale attorno al conduttore, senza bisogno di interrompere il circuito. Non dovrai toccare i terminali, e la lettura della corrente sarà immediata sul display della pinza.

Come avrai potuto intuire, usare un amperometro è facile, ma richiede attenzione oltre il rispetto delle norme di sicurezza, essenziali per ottenere misurazioni accurate e lavorare in sicurezza. Se hai dubbi o difficoltà, ti consiglio di cercare su Google “come collegare amperometro [marca e modello]” per trovare informazioni più specifiche relative al tuo strumento.

In alternativa, se hai bisogno di ulteriori spiegazioni su particolari passaggi o su come installare un amperometro in contesti specifici, come automobili o camper, YouTube è una risorsa eccellente. Puoi trovare video tutorial che ti guideranno nel processo di collegamento o sostituzione dell'amperometro. Scegli sempre video di qualità, controllando i commenti per verificare l'affidabilità del contenuto.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.