Come funzionano gli hashtag
Il mondo dei social network ti appassiona e hai sentito parlare degli hashtag, cioè quelle parole evidenziate tramite il simbolo del cancelletto (#) messo come prefisso, in grado di renderle delle “etichette” in grado di definire e raggruppare degli argomenti all’interno dei canali social. Tuttavia, ancora non ti è ben chiaro come usarli: niente paura, questa guida fa proprio al caso tuo.
Ciò che vorrei cercare di spiegarti nelle prossime righe è esattamente come funzionano gli hashtag: avrai, quindi, modo di approfondire il loro compito su Instagram, Facebook e altre diffuse piattaforme social, per capire in che modo impiegarli con profitto, sia per far trovare i tuoi post condivisi agli altri, sia per cercare contenuti prodotti da altri utenti.
Non c’è tempo da perdere! Ritagliati qualche minuto libero, mettiti comodo e leggi quanto ho da dirti: scoprirai che utilizzare gli hashtag nella maniera più appropriata, a seconda del contesto e del canale social, è davvero molto facile. Buona lettura e buon divertimento!
Indice
- Informazioni preliminari
- Come funzionano gli hashtag su Instagram
- Come funzionano gli hashtag su Facebook
- Come funzionano gli hashtag su Twitter
- Come funzionano gli hashtag su LinkedIn
- Come funzionano gli hashtag su TikTok
- Come funzionano gli hashtag su YouTube
Informazioni preliminari
Prima di passare agli aspetti pratici del tutorial, vorrei darti qualche informazione sull’argomento di cui ti parlerò, così che tu possa padroneggiarlo ancor meglio: vediamo, dunque, cosa sono gli hashtag e come funzionano.
Ebbene, gli hashtag sono un particolare tipo di tag (cioè etichetta), in grado di aggregare temi e contenuti ben precisi, utili per le ricerche effettuate dagli utenti sul Web.
Gli hashtag si utilizzano online, soprattutto all’interno del contesto dei social network e sono parole facilmente individuabili a colpo d’occhio, in quanto precedute dal simbolo grafico del cancelletto (#
). L’utente che desidera creare un hashtag, infatti, non dovrà far altro che contrassegnare i termini legati a un definito campo di significato con tale segno, posto davanti a essi.
Perché sono utili gli hashtag? Il sistema che rappresentano funziona per catalogare dei temi, pertanto se vuoi trovare rapidamente tutti i contenuti che riguardano un argomento all’interno di un canale, non dovrai far altro che digitare l’hashtag corrispondente. Intuitivamente, usandoli per i tuoi post, permetterai anche agli altri utenti di individuarli con più facilità.
Nota bene: quando si crea un hashtag, affinché sia attivo e funzioni da aggregatore in modo corretto, è consentito usare parole composte da lettere dell’alfabeto, numeri e, volendo, sottolineare l’hashtag. Di contro, non va bene inserire spazi o impiegare caratteri speciali.
Man mano che la pratica dell’uso degli hashtag si andava diffondendo, tutti i maggiori social network hanno sviluppato e potenziato il servizio per rendere i contenuti degli utenti indicizzabili, fino a trasformare gli hashtag in link cliccabili.
Inoltre, l’uso dell’hashtag è diventato un vero e proprio mezzo di comunicazione, utilizzato da istituzioni e testate giornalistiche per raggruppare argomenti importanti e d’interesse comune: sono nati così i topic di tendenza (spesso definiti trending topics), messaggi in cui si parla di temi di grande attualità, che accendono discussioni e confronti tra gli utenti impegnati a dibatterne online, i quali creano traffico e visualizzazioni.
Tutto questo ha innescato anche un meccanismo per cui si tende a voler inserire nei post, o nelle didascalie, hashtag molto popolari, anche se non attinenti all’argomento su cui fa perno un contenuto condiviso. Ciò è assolutamente scorretto, nonché controproducente: se un utente interessato a un tema individua dei post non centrati, per chi li ha messi in circolazione sarà una pubblicità negativa e, inoltre, il fruitore potrebbe non tornare più sul suo profilo, considerandolo inaffidabile.
In genere gli hashtag vanno inseriti direttamente nella frase che compone un post, ad esempio: “Oggi vorrei parlare con voi di #tecnologia e #socialmedia”. Tuttavia possono essere aggiunti anche alla fine, nei commenti a un post o all’interno di contenuti multimediali, se il servizio lo consente.
Insomma, si tratta di un vero sistema di comunicazione, in grado di consentire a un utente di aumentare la sua visibilità nelle ricerche effettuate dagli altri all’interno di un canale. Dovresti dunque capire come sfruttare al meglio questo “linguaggio”, secondo i diversi contesti. Eccomi quindi pronto a darti una mano e spiegarti come avvalertene sulle varie piattaforme social.
Come funzionano gli hashtag su Instagram
Ora che hai capito cosa sono gli hashtag, è arrivato il momento di usarli! Per cominciare, ti propongo d’imparare come funzionano gli hashtag su Instagram, una delle piattaforme dove sono più utilizzati in assoluto.
Instagram, il noto social network fotografico di proprietà di Facebook, consente di inserire fino a 30 hashtag all’interno di una didascalia correlata a un’immagine pubblicata. Ovviamente non vanno per forza utilizzati tutti, quanto piuttosto è bene fare attenzione alla loro pertinenza, cioè alla relazione che hanno con il contenuto condiviso (perché gli utenti che effettueranno una ricerca si aspettano di ottenere risultati precisi) e alla loro popolarità che, in ogni caso, non dovrebbe mai prevalere sull’attinenza con il post.
Il funzionamento degli hashtag su Instagram è quello per cui nascono in origine, cioè aggregare contenuti simili tramite un’etichetta, agevolandone la consultazione. Possono essere creati per individuare foto e video, ad esempio accomunati dal concetto di “#rosso”, così come possono essere sfruttati per le proprie ricerche.
Se vuoi, all’interno di Instagram, puoi mettere parole precedute dal simbolo del cancelletto anche nei commenti ai post e nelle Storie, utilizzando il testo e l’apposita funzione sticker: ecco come fare.
Innanzitutto scarica l’app di Instagram, se ancora non l’hai fatto, da Google Play Store, se hai un dispositivo Android (oppure da uno store alternativo, se questo non disponesse dei servizi di Google), o da App Store se possiedi un iPhone o un iPad.
Fatto ciò, accedi all’app, fai tap sul simbolo + per creare un post, oppure scatta una nuova foto o registra un video, quindi seleziona il simbolo della freccia per aggiungere un filtro o modificare l’immagine e, di nuovo, sfiora l’icona della freccia fino a giungere nella schermata Scrivi una didascalia. Qui potrai inserire i tuoi hashtag all’interno del post Instagram digitandoli nel testo. Avrai anche la possibilità di selezionarli tra quelli suggeriti che, tra l’altro, riportano l’indicazione di quanto sono utilizzati all’interno del canale. Per maggiori informazioni su come postare su Instagram, leggi il mio tutorial dedicato al tema. Se, invece,
Una volta pubblicato il contenuto, se vuoi, puoi fare tap sul simbolo del fumetto sotto al post e aggiungere un commento contenente degli hashtag. Attenzione: non si tratta di un passaggio necessario e, in ogni caso, mai eccedere con le parole o inserirne di popolari senza pertinenza. Si otterrebbero dei risultati controproducenti, sviando gli utenti dal loro obiettivo.
Invece, hai pensato a come funzionano gli hashtag nelle Storie di Instagram? Bene, è presto detto: sfiorando un hashtag nelle Storie verrai condotto a una pagina che raggruppa i contenuti Più popolari e Più recenti per quel dato concetto.
Se desideri apporre degli hashtag nelle Storie, recati nella parte superiore della schermata e fai tap sull’immagine del tuo profilo o sul simbolo + per aggiungere una Storia. Una volta creato o caricato il contenuto dalla Galleria del telefono, sfiora l’icona degli Sticker e poi l’icona #Hashtag
, quindi scrivi nello spazio dedicato la parola che meglio rappresenta la Storia che stai per condividere.
Puoi aggiungere altri hashtag (fino a 10) alla tua Storia utilizzando l’icona Aa, cioè quella relativa all’inserimento del testo nelle Storie, ricordandoti di mettere il simbolo del cancelletto (#) prima del termine stesso. Per non ricoprire la tua foto o il tuo video con gli hashtag, puoi ridurre la loro dimensione “pizzicandoli” con le dita sul display. Nel caso ne avessi bisogno, ho realizzato anche una guida specifica su come postare Storie su Instagram.
Nel caso in cui dovessi avere qualche problema e ti stessi chiedendo come mai non funzionano gli hashtag su Instagram, considera che ciò potrebbe dipendere dal fatto che hai scritto male l’hashtag stesso, come ti ho suggerito nelle informazioni preliminari di questo tutorial. In genere si tratta dell’errore più diffuso, che non fa funzionare gli hashtag anche sugli altri social network. Controlla che non siano presenti spazi, specialmente tra il simbolo # e la parola, così come di non aver utilizzato caratteri speciali.
Se non è questo il problema, potrebbe trattarsi di un’interdizione (ban) applicata da Instagram, ma ciò significherebbe anche che hai utilizzato degli hashtag che violano le linee guida del canale, fatto altamente scorretto.
Se vuoi conoscere qualche utile risorsa per individuare i migliori hashtag per Instagram, posso consigliarti l’app gratuita TopTags (Android/iOS), intuitiva da usare, che raggruppa gli hashtag di tendenza sotto precise categorie, l’altra app gratuita e nota in Tags (Android) e il servizio online Top Hashtag, che permette di accedere ai 100 hashtag più popolari del momento e verificare la rilevanza di altri termini immessi dall’utente, senza bisogno di alcuna registrazione. Per maggiori info, leggi le mie guide dedicate alle app per aumentare i seguaci su Instagram e ai migliori hashtag, in cui ti suggerisco dei servizi per individuare i più funzionali per le tue esigenze.
Qualora, invece, volessi cercare un argomento per hashtag su Instagram, fai tap sul simbolo della lente d’ingrandimento e, nel momento in cui andrai a digitare la parola, visualizzerai un menu all’interno del quale puoi selezionare la voce Hashtag. Se sfiori l’opzione, vedrai anche una lista degli hashtag che hai cercato nell’ultimo periodo, sotto la dicitura Recenti.
Premi su di un hashtag che t’interessa e, nella pagina che si aprirà, visualizza i contenuti Più popolari o Più recenti a esso correlati: puoi anche decidere di seguire l’argomento, visualizzando alcuni dei post più polari ogni settimana nella tua Home di Instagram, facendo tap sul tasto Segui.
Infine, per dubbi e approfondimenti sull’argomento, t’invito a leggere la mia guida su come funzionano gli hashtag su Instagram.
Come funzionano gli hashtag su Facebook
Se sei interessato a scoprire come funzionano gli hashtag su Facebook sappi che, sebbene su quest’ultimo non appaia così rilevante l’uso degli hashtag, è in realtà consigliabile aggiungerli nei post, per far in modo che siano individuati più facilmente. Anzi, ti dirò di più: gli hashtag su Facebook diventano automaticamente link cliccabili.
Hai due possibilità di utilizzo degli hashtag su Facebook: per etichettare i post oppure per cercarli. In ogni caso, una volta aperto il sito ufficiale di Facebook o la sua app ufficiale per dispositivi Android (disponibile su Google Play Store e su store alternativi o iOS/iPadOS (disponibile su App Store), accedi, se necessario, al tuo account.
Ora, se intendi inserire degli hashtag all’interno di un post da pubblicare sul tuo profilo personale oppure sulla pagina Facebook che amministri, non devi far altro che comporre la frase e aggiungere il simbolo #
davanti alle parole chiave che ritieni rilevanti al suo interno.
Su Facebook non c’è un limite di hashtag che si possono inserire, tuttavia ti consiglio di non eccedere (ad esempio, due o tre già possono bastare) e di inserirli in maniera organica all’interno del periodo, oppure alla fine dello stesso, nel caso in cui l’hashtag tratti un argomento più ampio, sempre legato al post ma non integrabile nella frase.
Qualora, invece, la tua intenzione fosse quella di cercare un argomento specifico su Facebook, ti basta digitare l’hashtag di riferimento nella barra di ricerca del canale, quindi cliccare sulla voce Vedi i risultati per #….
A questo punto, ti pregherei di far attenzione a un importante dettaglio: se il tuo obiettivo è permettere l’individuazione di un post da un vasto bacino d’utenza, devi necessariamente far in modo che le impostazioni della privacy del post stesso siano configurate sulla condivisione Pubblica. Altrimenti solo un pubblico limitato, ad esempio esclusivamente i tuoi Amici, potrà trovare il messaggio.
Per cambiare il livello di privacy di un post personale su Facebook, in maniera veloce, clicca sul simbolo dei tre puntini che trovi alla sua destra, poi scegli la voce Modifica la privacy e seleziona un’opzione tra quelle presenti.
Per quanto riguarda le pagine Facebook, di base la condivisione di contenuti su di esse è sempre pubblica: per gestire e modificare le persone che possono vederli in maniera personalizzata, dalla pagina Facebook medesima dovrai cliccare, in sequenza, sulla voci Impostazioni > Generali > Visibilità della pagina.
Vuoi provare ad incrementare la visibilità dei tuoi post su Facebook per mezzo degli hashtag? Posso consigliarti di usare il servizio online Hashtagify, noto per essere in grado di mostrare i 30 tag Facebook (e non solo) più popolari del momento. Naturalmente non devi “forzare la mano” per apporre gli hashtag più usati nei tuoi post, bensì utilizzare quelli pertinenti.
Per saperne di più, infine, leggi le mie guide su come usare gli hashtag su Facebook, con tutti i passaggi per la loro creazione, e su come cercare post su Facebook, per approfondire le procedure legate alla loro ricerca. Inoltre, potrebbe interessarti la mia guida sulle app per hashtag, da poter utilizzare in ogni momento da smartphone e tablet.
Come funzionano gli hashtag su Twitter
Quando si parla di hashtag, non si può non tirare in ballo Twitter, la piattaforma di microblogging che ne ha fatto uno dei suoi punti di forza. Continua a leggere, quindi, se vuoi saperne di più su come funzionano gli hashtag su Twitter.
Una volta che ti sarai collegato a Twitter, dal sito ufficiale o tramite l’app per dispositivi Android (scaricabile da Google Play Store o da uno store alternativo) o per iPhone/iPad (disponibile su App Store), vedrai che gli hashtag vengono usati praticamente in ogni tweet.
Su questo canale, infatti, gli hashtag più seguiti e cercati dagli utenti vanno a costituire gli argomenti di tendenza, cioè quelli maggiormente discussi in quel preciso momento. Gli hashtag sono tanto importanti per le logiche del social network, da essere inseriti nella Home page del servizio, la quale ti sarà decisamente utile anche per sapere quali sono i migliori hashtag da usare e cercare su Twitter.
Dunque, se vuoi unirti al dibattito intorno a un grande tema su Twitter, oltre a rispondere ai tweet, o retwittarli (condividerli), puoi inserire l’hashtag nel tuo messaggio che, ti ricordo, potrà avere una lunghezza massima di 280 caratteri.
Per conoscere più a fondo il canale social su cui è focalizzato questo paragrafo, leggi le mie guide su come funziona Twitter e su come usare Twitter.
Come funzionano gli hashtag su LinkedIn
Sei alla ricerca di un lavoro, oppure hai bisogno di personale per la tua azienda, hai sicuramente pensato di rivolgerti a LinkedIn, il social network che mette in comunicazione professionisti e imprese. Ottimo, allora potrebbe interessarti sapere come funzionano gli hashtag su LinkedIn, per porre maggiormente in evidenza i tuoi post.
Dato che LinkedIn è un canale un po’ diverso rispetto agli altri social network, dovrai utilizzare degli hashtag consoni al mondo del lavoro, piuttosto che quelli riguardanti i temi di attualità.
Se ti stai chiedendo dove inserire gli hashtag su LinkedIn, accedi al servizio, collegandoti al sito ufficiale, oppure scaricando l’app per Android (da Google Play Store o da uno store alternativo) o per iPhone/iPad (da App Store), quindi, nella tua Home, digita una frase nell’area in cui vedi la dicitura Avvia un post e inserisci degli hashtag al suo interno.
Un’altra cosa che puoi fare è utilizzare la voce Scrivi un articolo, quindi mettere alcuni hashtag all’interno del testo che andrai a scrivere e poi pubblicare come articolo sul tuo profilo (non esagerare però, un testo, anche se lungo, pieno di hashtag non è mai piacevole da leggere).
Cliccando sugli hashtag presenti su LinkedIn si aprirà una pagina, per certi versi analoga a quella di Instagram, che ti permetterà di selezionare il tasto Segui, per non perderti i post contenenti un determinato argomento, potenzialmente utile per la tua attività. Potrai ritrovarli nella scheda riassuntiva, nella sezione Rete, sotto la voce Hashtag.
Tra i consigli che posso darti, per sfruttare al meglio gli hashtag su LinkedIn, ci sono quelli di assicurarti che i tuoi post siano pubblici, per far in modo che gli utenti del canale attraverso l’etichetta li trovino, di considerare l’inserimento di hashtag meno inflazionati, relativi a una nicchia del mercato del lavoro, di prendere in considerazione la collocazione geografica della tua ricerca e, infine, di vagliare i suggerimenti automatici di LinkedIn, che appaiono nel momento in cui digiti un post.
In ogni caso, puoi leggere la mia guida su cos’è LinkedIn, per maggiori dettagli sul funzionamento di questo servizio.
Come funzionano gli hashtag su TikTok
I tuoi amici ti hanno convinto ad usare TikTok, il famosissimo social network cinese basato sulla condivisione di brevi video “istantanei”: ecco allora che per incrementare le visualizzazioni potresti aver bisogno di sapere come funzionano gli hashtag su TikTok.
Dopo aver scaricato l’app di TikTok sul tuo dispositivo Android (da Google Play Store o da uno store alternativo, se non puoi utilizzare i servizi di Google) o iOS/iPadOS (da App Store), potrai iniziare a girare e caricare video da condividere con la community di TikTok. Nota bene: dal 9 febbraio 2021, in seguito a richieste del Garante della privacy, TikTok può essere utilizzata solo da utenti di età superiore a 13 anni, come la maggior parte degli altri social network.
Nell’editor dei contenuti, premi dunque il pulsante Continua fino a quando non arrivi alla schermata contenente la casella Descrivi il tuo video: da qui, utilizza il sottostante tasto Hashtag per inserire parole pertinenti e descrittive rispetto a ciò che stai per pubblicare.
Scrivile senza utilizzare il simbolo del cancelletto (#
), provvederà il programma ad aggiungerlo, oppure sceglile tra quelle suggerite. Facile, vero? Ora sei pronto per spopolare tra le Challenge oppure per cercare altri video, selezionando il simbolo della lente d’ingrandimento e scremando i risultati per hashtag.
Per individuare gli hashtag più pertinenti da porre a corredo dei post, ti rimando alla mie guide sui migliori hashtag TikTok e su come avere visualizzazioni su TikTok.
Come funzionano gli hashtag su YouTube
Hai appena finito di registrare un video e vuoi condividerlo su YouTube, il famoso portale di proprietà di Google, e speri di ottenere molte visualizzazioni? Sappi che, oltre alla qualità dei tuoi contenuti, potrebbe aiutarti sapere come funzionano gli hashtag su YouTube. Puoi gestire i tuoi video su YouTube dal sito ufficiale del servizio o dalla sua app per Android e iPhone/iPad.
Gli hashtag su YouTube (dove vengono chiamati semplicemente Tag) sono da inserire nella didascalia del video, prima della sua pubblicazione, dentro l’apposito spazio, separati da una virgola. Questo vale tanto se si opera da PC che da smartphone/tablet.
Un po’ diversa la questione nel caso in cui volessi aggiungere degli hashtag a contenuti già pubblicati: da PC dovrai semplicemente individuare il video all’interno del tuo canale ed effettuare la modifica, mentre se decidi ti utilizzare uno smartphone o un tablet, per eseguire modifiche ai contenuti già caricati, dovrai avvalerti dell’app YouTube Studio per Android e iOS/iPadOS.
Su YouTube, se vuoi, puoi anche cercare degli argomenti per hashtag digitandoli nella barra di ricerca del canale. Per ottimizzare l’individuazione di buone etichette per contenuti video, ti consiglio di studiare i suggerimenti di ricerca che lo stesso YouTube propone agli utenti.
Per avere una panoramica completa sui passaggi da effettuare, prova a leggere la mia guida su come mettere gli hashtag su YouTube.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.