Come giocare in borsa
Se ti trovi qui è perché, in un modo o nell’altro, l’idea di giocare in borsa tramite computer, smartphone e tablet sta stuzzicando il tuo palato e vorresti saperne di più su questo mondo, così affascinante, potenzialmente profittevole ma anche tutt’altro che esente da rischi. L’Italia è uno dei paesi al mondo dove le persone lasciano più soldi fermi sui conti bancari, cosa che li espone all’inflazione e preclude la possibilità di allocarli per avere la possibilità di generare delle rendite.
Ho scritto quest’articolo per aprire una finestra su questo universo fatto di titoli, CFD, ETF e tante altre sigle apparentemente misteriose e complicate, in modo tale da aiutarti a comprendere le basi dalle quali partire. Una buona infarinatura generale è indispensabile per potersi muovere con cognizione di causa, evitando di finire nelle mani di persone senza scrupoli che potrebbero dispensarti pessimi consigli per il loro tornaconto personale.
Prima di cominciare, però, ci tengo a sottolineare quanto il mercato azionario possa essere pericoloso, in grado di generare grandi guadagni ma altrettanto notevoli perdite. Prestare sempre la giusta attenzione, muoversi con cautela e diversificare il proprio patrimonio in diversi asset (azioni, liquidità, obbligazioni ecc.) è sicuramente uno dei modi più efficaci per evitare di restare vittima d’imprevisti finanziari. Detto questo, è tempo di passare all’azione per scoprire strumenti e modalità per giocare in borsa nel migliore dei modi.
Indice
- Cosa significa giocare in borsa?
- Strumenti per giocare in borsa
- Le criptovalute
- Come giocare in borsa da casa
- Altre piattaforme utili
- Come giocare in borsa offline
Cosa significa giocare in borsa?
Per prima cosa è bene andare a vedere che cosa stia a significare giocare in borsa, in quanto esistono differenti operatività che sono molto ben distinte l’una dall’altra e non vanno confuse o, peggio, mescolate tra loro. Partire con l’idea di investire per poi farsi prendere dalla foga e finire col dare vita a un approccio semi speculativo aggiungendo dei connotati tipici del trading, è il primo passo verso pessime scelte che conducono, inevitabilmente, a grandi perdite.
La prima cosa da fare, dunque, è sempre quella di pianificare una strategia e seguirla fedelmente fino al raggiungimento del risultato sperato o alla chiusura dell’arco temporale prestabilito. Deviare dal percorso, almeno per chi non è un professionista del settore, non è mai la scelta più corretta. Prima di parlare dei modus operandi, ci tengo comunque a precisare che questi non sono consigli finanziari e il mio obbiettivo non vuole suggerire né l’una né l’altra strada, ma solo portarle alla tua conoscenza.
Il trading
Il trading è un tipo di operatività che si basa su una finestra temporale di medio, breve o anche brevissimo periodo. Qui il “Compra è dimentica” non è previsto, anche perché si tende a vivere a stretto contatto con i grafici, in modo da seguire l’andamento del mercato in posizione per reagire anche al più piccolo dei cambiamenti.
Un ipotetico esempio di questo metodo potrebbe essere l’acquisto di azioni di un’importante azienda tech in previsione del lancio di un nuovo prodotto, andando a cavalcare l’onda d’interesse da parte del pubblico con il probabile rialzo dei titoli conseguente. Si compra qualche giorno prima, si aspetta l’apertura dei negozi e, dopo l’arco di tempo prefissato, si vende tutto e si passa ad altro.
Ovviamente ciò che definisce la selezione del titolo in questione non è dettato solo da questi piccoli fattori, ma anche da analisi di grafici, sentiment (cioè l’umore) del mercato e tante altre piccole e grandi cose che influenzano l’andamento del prezzo. Molti di questi fattori si possono esaminare su Tradingview, uno dei siti più autorevoli e completi nel settore.
Quello che è importante comprendere è che il trading non si basa sulle potenzialità dell’azienda, solidità delle sue basi o altri tratti tipici che definiscono un buon investimento. La breve finestra temporale permette di comprare anche azioni pessime se però si ha un sentiment positivo che punta al rialzo.
Si può arrivare a fare trading su tempi talmente bassi da dare origine allo scalping (inteso come scalpellare) dove si vende e si compra in base a variazioni di prezzo minime, portando a compiere anche decine o centinaia di transazioni al giorno. Quella del trader è a tutti gli effetti una professione, poiché impegna moltissimo tempo, risorse ed energia, quindi meglio lasciarla perdere se non si hanno a disposizione questi fattori.
L’investimento
Quando non si ha l’ambizione di diventare trader ma si vuole comunque giocare in borsa e guadagnare, si investe nei titoli per un medio/lungo periodo. I fattori che portano all’acquisto qui sono completamente differenti, poiché interamente incentrati sul progetto e sulle qualità dell’azienda o del titolo.
La finestra temporale generalmente va da alcuni mesi fino anche a molti anni, tanto che una persona potrebbe tranquillamente investire in un solo titolo anche per tutta la durata della sua vita. Questo perché, oltre a eventuali ricavi generati dall’andamento del prezzo, si avranno anche dei ritorni economici legati ai dividendi della società.
Detenere delle azioni significa essere a tutti gli effetti possessori di una quota, la quale dà diritto di voto in fase di consiglio d’amministrazione e, appunto, un ritorno sugli utili. Ovviamente si tratta di percentuali sul totale poiché di titoli, generalmente, ne vengono emessi a migliaia e distribuiti tra grandi quantità di persone. Va poi tenuto in considerazione che, a meno di non investire grandi capitali, vi saranno sempre manager e fondatori che avranno quote di maggioranza enormi, il che rende la capacità di voto di chi vuole giocare in borsa con pochi soldi quasi insignificante.
In ogni caso, per decide di destinare parte dei suoi fondi ai titoli azionari, l’investimento è sicuramente la pratica più facile da gestire e che permette una diversificazione del proprio portafoglio su un tipo di mercato che aiuta a combattere l’inflazione.
Strumenti per giocare in borsa
Vi sono poi tutta una serie di strumenti per giocare in borsa, che hanno differenti caratteristiche e si prestano bene per un tipo d’operatività piuttosto che un’altra. Ancora una volta ci tengo a sottolineare che questa vuole essere una mera spiegazione, non un consiglio all’acquisto.
I più classici sono sicuramente le azioni, le quali garantiscono appunto una quota aziendale ma presentano anche diversi “svantaggi” per i trader o per chi non ha molto denaro da allocare. Uno tra tutti è il fatto che non se ne possa comprare una piccola parte, ma vada generalmente presa per intero qualunque sia il suo prezzo. Se vale 1.000 € allora la spesa minima è quella, ma difficilmente si troverà qualcuno disposto a venderne una singola unità. Banche e broker solitamente puntano a offrire pacchetti da svariate migliaia di Euro, chiudendo la porta a chi ha somme molto ridotte.
Per ovviare a questa situazione sono stati inventati i CFD (abbreviazione di Contratto per differenza) con cui ci si impegna in un contratto con un broker di CFD anziché acquistare direttamente l’asset sottostante. Si tratta, dunque, di prodotti derivati che non sono delle vere e proprie azioni, bensì titoli ancorati al prezzo dell’asset da cui derivano. Il CFD di un’azione vale esattamente quanto la stessa, ma ha il vantaggio di essere acquistabile in parti molto minori. In termini pratici, se si volesse prendere il 10% di un titolo da 1.000 €, si potrebbero allocare 100 € nel suo derivato CFD e dunque investire in quest’ultimo.
Questo ha poi aperto la porta a un secondo tipo di operatività, quello tramite leva finanziaria. Questo strumento è sicuramente uno di più rischiosi presenti, in quanto permette di moltiplicare guadagni e predite con fattori davvero al limite della follia. In pratica, nel caso si decida di allocare solo una piccola quantità di denaro, molti broker offrono la possibilità di ricevere in prestito del denaro per aumentare la posizione.
Supponendo di voler acquistare 10 azioni da 1.000 €, sarebbe necessaria una liquidità di ben 10.000 € per poter completare l’investimento. Se però si preferissero aprire molte più posizioni con tale cifra invece di solo una o se non si avesse a disposizione tale denaro, allora la leva finanziaria offrirebbe la soluzione desiderata. Il broker chiederebbe una percentuale liquida variabile dal cliente (solitamente 5 o 10%) mettendo la differenza per completare l’acquisto.
Questo significherebbe aprire una posizione dieci o venti volte superiore al denaro allocato, moltiplicando i guadagni ma anche le perdite. Un 20% di profitto in leva 10 significa raddoppiare il proprio investimento ma, di contro, un movimento a ribasso di tale proporzione vorrà dire aver perso il doppio rispetto alla cifra iniziale. Alcuni broker hanno strumenti che permettono di chiudere in automatico la posizione una volta arrivati alla perdita totale della propria percentuale, ma altri non offrono questo servizio e chiederanno al cliente di saldare per intero un eventuale debito contratto, quindi occorre fare grande attenzione.
In ultimo vanno menzionati gli ETF, che sono titoli che seguono l’andamento di un determinato pacchetto d’azioni. Per esempio esistono quelli che inglobano molti asset del settore tecnologico, garantendo andamenti più lineari non influenzati dal risultato di una sola azienda ma di tutto un ramo dell’economia, risultando più facili da gestire oltre che sicuri.
Le criptovalute
Una piccola parentesi va poi aperta sulle criptovalute, le quali non sono inerenti al mercato azionario ma si basano su un’operatività molto simile. Anch’esse possono prestarsi molto bene sia per il trading che per l’investimento, in quanto hanno andamenti simili seppur con un livello esponenziale di rischio.
Tutto il settore delle crypto è guidato da bitcoin (qui la spiegazione di cosa sia) il quale ha visto la luce nel non troppo lontano 2008, durante la crisi finanziaria dei mutui Subprime. Da allora ha avuto una crescita davvero incredibile, la quale l’ha portato dal non valere praticamente nulla, fino ai quali 60.000 $ attuali per ogni singola unità, conquistandosi con merito il titolo di “oro digitale”.
Essendo quello delle valute digitali un mercato ancora molto acerbo e poco regolamentato, però non è infrequente vedere dei forti movimenti sia in direzione del rialzo che del ribasso. Questo porta a giornate dove una moneta raddoppia il suo valore salvo poi perdere il 50% il giorno successivo.
Se per il mercato azionario classico occorre una certa attenzione e vigilanza prima d’operare, per le crypto la necessità di questi accorgimenti aumenta di pari passo con i rischi che le accompagnano. Se però volessi sapere di più sull’argomento, in quest’articolo troverai una guida completa alle migliori da tenere d’occhio in ottica investimento.
Come giocare in borsa da casa
La digitalizzazione ha portato con se moltissimi cambiamenti anche ad attività come il trading e l’investimento, rendendo quasi obsolete le scene dei film americani dove centinaia di persone urlano “Compra” e “Vendi” davanti ai tabelloni dei prezzi di Wall Street.
Oggigiorno si può benissimo giocare in borsa online, magari scaricando un’app sul proprio smartphone e gestendo da lì tutti gli aspetti finanziari che ne seguono. Questo ovviamente ha portato con sé tutta una serie di vantaggi ma, di contro, anche una bella mole di rischi in più per l’utente poco informato.
Certo, si potrebbe benissimo affermare che i pericoli per chi ha una scarsa cultura finanziaria siano sempre esistiti, ma la perdita d’intermediari ne ha accentuato i connotati. Un esempio sono i siti truffa, i quali promettono grandi vantaggi salvo poi inserire clausole nascoste o scappare direttamente con il malloppo senza farsi più rivedere dal giorno alla notte. Per questa ragione è doveroso informarsi prima, affidandosi solo a piattaforme dalla comprovata affidabilità che mettono al riparo da ogni tipo d’imprevisto o malintenzionati.
Per operare comodamente seduti dal divano di casa propria, non occorre far altro che iscriversi a uno dei tanti siti (i quali molto spesso hanno app dedicate) che permettano l’investimento o il trading sui vari mercati. Una volta finita la registrazione e fornite le proprie generalità, occorrerà depositare i propri fondi tramite carta o bonifico, per poi utilizzarli per l’acquisto degli asset.
eToro
eToro è uno dei broker online dove si possono comprare la maggior parte di titoli, ETF, CFD e moltissimi altri asset provenienti dal mercato americano, italiano e persino asiatico, oltre che permettere di giocare in borsa gratis grazie al suo conto demo. Per iscriversi occorre andare sul sito ufficiale, scegliere la voce Apri un conto e inserire nome, cognome oltre che un indirizzo di posta elettronica.
A questo punto si avrà la possibilità di scegliere tra il conto demo, il quale consiste in un profilo con denaro finto sul quale provare a speculare senza rischi, oppure quello classico dove invece sarà necessario depositare i propri fondi. Prima di poter investire per davvero, occorrerà verificare il proprio conto inserendo i dati di un documento e compilando vari moduli relativi alla propria posizione lavorativa e alla fonte del proprio reddito (si tratta di informazioni richieste per legge).
Da quel punto in avanti si potranno depositare fondi tramite carta di credito, bonifico oppure collegando un conto PayPal. Per iniziare a comprare i primi titoli, a meno di non avere una lista preferiti già ben organizzata, è necessario utilizzare la sezione Cerca: qui è possibile scegliere tra i vari macro menu che includono azioni, ETF, criptovalute e altri asset nel caso si voglia spulciare la lista ma, se si hanno le idee chiare, dalla barra di ricerca in alto al centro è sempre possibile andare a ricercare un asset specifico e aprirne la pagina dedicata all’investimento.
Una volta deciso su cosa allocare i propri averi, è sufficiente cliccare sul bottone Investi per aprire la schermata dedicata alla compravendita. Di default, sarà attiva la modalità di acquisizione con il prezzo a mercato, il che significa che la piattaforma andrà a eseguire l’operazione al miglior prezzo disponibile nell’istante del clic.
Nel caso però si voglia andare a scegliere un ingresso mirato a un valore preciso, sarà necessario andare sul menù a tendina nell’angolo in alto a destra del riquadro e cambiare da Investi a Ordine. Così facendo sarà possibile impostare un prezzo a cui l’ordine verrà automaticamente eseguito una volta raggiunto il valore. Questo è valido per tutti gli asset ma occorre ricordare che le azioni e i loro derivati saranno disponibili solo durante gli orari d’apertura delle borse su cui sono quotate, quindi non acquistabili durante il fine settimana o fuori dagli orari lavorativi locali.
Per vendere l’asset la procedura è la medesima, ma occorre prima cliccare sulla voce Vendi con l’impostazione del menù a tendina su “Investi” per una vendita a mercato e “Ordine” per impostare il prezzo. Un’ultima parentesi va poi fatta sull’opzione che permette di limitare le perdite in caso di forti ribassi, la quale si trova nella sezione legata alla vendita.
Appena sotto l’importo, compare una scritta che dice Vendi automaticamente se le perdite superano…: pigiando su Modifica si ha la possibilità di cambiare la massima perdita percentuale prima della chiusura automatica della posizione, uno strumento molto utile per salvaguardare i propri averi da brutti imprevisti.
Esiste poi il Trailing stop loss, attivabile spuntando il quadratino appena sotto il valore massimo di perdita, il quale sposta automaticamente la chiusura della posizione a rialzo seguendo i guadagni. In pratica se si ha impostato una massima perdita del 20%, se si ha prima un rialzo che porta un guadagno del 30%, lo stop loss non sarà più attivato nel caso si arrivi a un valore inferiore del 20% sulla posizione iniziale, ma su quella totale avuta dopo il rialzo. In questo modo lo stop per eventuali perdite seguirà automaticamente un eventuale mercato rialzista, adattandosi in modo intelligente e permettendo di conservare parte dei propri profitti.
Da sottolineare anche alcuni aspetti “social” di eToro, come quelli che consentono di scoprire gli investitori con i risultati migliori e copiare i loro portafogli con un semplice clic. Per sapere più nello specifico il funzionamento di eToro, ti lascio al mio tutorial dedicato e agli approfondimenti su come fare trading online usando eToro e come comprare bitcoin su eToro.
Altre piattaforme utili
Sebbene eToro sia una delle più complete in assoluto, potrebbero esserci casi o prodotti su cui non è in grado di soddisfare tutte le esigenze: per questa ragione ti propongo alcune alternative alle quali potresti dare un’occhiata.
- DEGIRO — è un broker famosissimo che ha un numero altissimo di titoli acquistabili, il quale ha fatto di basse commissioni e affidabilità il suo cavallo di battaglia. Il suo grande vantaggio sta nel fatto che si possa operare in Euro, evitando fastidiose commissioni per i cambi. Forse non sarà rinomato come eToro ma, in quanto ad affidabilità e valore per il cliente, non è davvero seconda a nessuno.
Come giocare in borsa offline
Se il mondo dell’Internet ti risulta complesso, puoi comunque affidarti ai buoni vecchi metodi analogici per operare sul mercato azionario. Anche qui ci sono dei pro e dei contro nei confronti di questo tipo di scelta, i quali vanno soppesati accuratamente.
Partendo dai vantaggi non si può negare che, avere l’assistenza fisica di un personale qualificato in grado di seguire la persona durante il processo, è un beneficio da non sottovalutare. Se si conosce il consulente finanziario in questione e si è tranquilli sull’affidabilità del suo operato, allora è davvero difficile rinunciare a questa strada, specialmente per utenti che preferiscono il rapporto umano.
Di contro va però segnalato che questo tipo di investimento ha generalmente dei costi da sostenere, in quanto si pagano commissioni anche abbastanza corpose sui movimenti. A sommarsi a questo occorre considerare la lentezza del sistema stesso, il quale implica orari d’apertura, appuntamenti e scartoffie che possono compromettere l’esperienza.
In caso si verifichino delle condizioni improvvise per le quali vi sia necessità di convertire gli asset in liquidità nel minor tempo possibile, certamente la banca è l’ultima delle alleate in questo. In ultimo, nel caso si vada in cerca di consigli da funzionari sconosciuti, ci si potrebbe imbattere in persone senza scrupoli, le quali hanno interesse a vendere determinati asset ricevendo una percentuale su di essi. Ovviamente qui non si accusa nessuno, la maggior parte dei consulenti finanziari lavora bene e in totale onestà, ma conoscere chi andrà a gestire il patrimonio è un passo importantissimo per investimenti offline di qualità.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.