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Come impostare il parental control su Chrome

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Hai recentemente acquistato un nuovo PC per tuo figlio, da utilizzare principalmente per lo studio. Tuttavia, hai il timore che egli possa dedicare alla navigazione su Internet più tempo del dovuto, accedendo ad esempio anche a siti inopportuni. Dunque, vorresti applicare delle restrizioni affinché ciò non avvenga e, per questo motivo, ti sei fiondato su Google alla ricerca di una guida che possa fornirti spiegazioni su come impostare il parental control su Chrome (ossia, il browser che hai scelto di utilizzare sul dispositivo in questione), finendo dritto dritto sul mio sito Web.

Ebbene, lascia che te lo dica: questo è proprio il tuo giorno fortunato! Di seguito, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come inibire la possibilità di collegarsi a determinate categorie di siti Internet utilizzando gli strumenti integrati nel celebre browser di Google sia sul PC, sia su smartphone e tablet. Inoltre, sarà mia cura fornirti qualche utile dritta sulle modalità di applicazione del parental control non soltanto su Chrome, ma sull’intera piattaforma di tuo interesse.

Ora, quindi, senza esitare un secondo in più, ritaglia qualche minuto di tempo libero per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti su quest’argomento: sono sicuro che, una volta conclusa la lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di far fronte all’esigenza che ti si è venuta a creare. Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura!

Indice

SafeSearch

Safesearch

Uno dei metodi più semplici per impostare il parental control su Chrome, limitando, dunque, i siti visitabili attraverso il browser, consiste nell’attivare la modalità SafeSearch del browser: questa, in pratica, consente di nascondere da Google i risultati di ricerca ritenuti inopportuni e/o offensivi per i minori, quali potrebbero essere ad esempio i siti espressamente dedicati a un pubblico adulto.

Prima di cominciare, però, ci tengo a sottolineare il fatto che tale strumento è automaticamente attivo se, per navigare su Chrome, viene utilizzato un account Google associato a un utente sotto i 18 anni. Inoltre, considera che funziona solo sui risultati di ricerca di Google e, dunque, non blocca i contenuti espliciti restituiti da altri motori di ricerca o collegandosi direttamente ai siti Web.

Ultimo, ma non per importanza, se la funzionalità in oggetto è stata attivata in associazione a un account Google, verrà sincronizzata su tutti i browser Chrome di tutti i dispositivi sui quali è stato eseguito l’accesso con l’account in questione.

Fatte queste opportune premesse, attivare SafeSearch su Google Chrome è davvero molto semplice: se utilizzi un PC, per prima cosa collegati alla relativa pagina delle preferenze di SafeSearch, esegui l’accesso al tuo account Google ove necessario tramite l’apposito pulsante posto in alto a destra, quindi sposta su ON il selettore ivi presente, e il gioco è fatto.

Ti segnalo, però, che è possibile sapere quando il filtro è attivo tramite un’apposita notifica posta in alto a destra nella pagina dei risultati, la quale rimanda direttamente alla medesima schermata per la gestione di SafeSearch.

Attivazione SafeSearch da impostazioni Android

Per quanto riguarda Chrome per smartphone e tablet, invece, puoi abilitare SafeSearch in vari modi: utilizzando le impostazioni di Android, tramite l’app Google per iOS/iPadOS, oppure agendo dalle impostazioni di ricerca di Google, in modo piuttosto simile a quanto visto su PC. Di seguito ti spiego come procedere a seconda dei casi.

  • Impostazioni di Android — dopo aver aperto l’apposita schermata (devi fare tap sull’icona dell’ingranaggio collocata nel drawer di sistema), sfiora la voce Google, accedi alla sezione Impostazioni relative alle app Google e fai tap sulla dicitura Ricerca, assistente e funzioni vocali. A seguire, premi sull’opzione SafeSearch e sposta l’apposita levetta ivi presente su ON .
  • App Google per iOS/iPadOS — fai tap sull’immagine di profilo collocata in alto a destra, quindi tocca la voce Impostazioni e premi al passaggio successivo sulla funzione SafeSearch, quindi posizione su ON il relativo interruttore.
  • Impostazioni di ricerca Google — collegati a questa pagina Web e sposta su ON l’apposito interruttore.

Tieni conto del fatto che la funzionalità in questione è facilmente disattivabile in qualsiasi momento seguendo una delle procedure appena esposte e spostando su OFF il relativo selettore, senza bisogno di confermare l’operazione con le credenziali del proprio account Google.

Family Link

modifica impostazioni Family Link per Chrome da PC

Family Link, come probabilmente già saprai, è uno strumento gratuito sviluppato da Google che permette di gestire l’attività di navigazione su Internet dei propri figli, ad esempio bloccando i contenuti ritenuti inappropriati, limitando il tempo di utilizzo dello smartphone o del tablet e molto altro.

Agendo sulle impostazioni di Family Link, dunque, è possibile applicare anche delle restrizioni specifiche per la navigazione su Chrome. Per farlo, innanzitutto collegati alla pagina ufficiale del servizio (previo accesso con il tuo account Google) o avvia la versione dell’app per genitori, compatibile con dispositivi Android e iOS/iPadOS.

Successivamente, devi pigiare sulla voce Limitazioni contenuti presente nella sua schermata principale e sfiorare la voce Google Chrome, dopodiché potrai selezionare l’opzione che ritieni più adatta alle circostanza scegliendo fra Consenti l’accesso a tutti i siti, oppure Prova a bloccare i siti con contenuti espliciti, o ancora Consenti solo siti approvati.

In quest’ultimo caso, dovrai occuparti tu, agendo sulla sottostante sezione Gestione siti, di impostare i siti per i quali vuoi applicare delle eccezioni. Per farlo, ti basterà sfiorare la voce Siti approvati, premere il pulsante Aggiungi un sito Web e digitarne l’indirizzo o il dominio. Se, invece, ritieni che alcune risorse vadano assolutamente inibite, premi la funzione Siti bloccati ed esegui la medesima operazione appena esposta.

Infine, la sezione Impostazioni avanzate permette di autorizzare eventuali siti specifici per i quali tuo figlio ha richiesto la possibilità di accedere (deve, però, essere attiva la relativa funzionalità sottostante, denominata Autorizzazione per siti app ed estensioni, affinché possa farlo), abilitarlo o meno alla cancellazione dei cookie e cancellare la sua cronologia di navigazione.

Per maggiori informazioni, leggi la mia guida su come funziona Family Link.

Blocco dei siti Web inopportuni

Se reputi che le soluzioni finora esposte non siano adatte alle tue esigenze, puoi utilizzare alcuni utili strumenti per bloccare la visualizzazione di determinati siti Internet in Google Chrome. Di seguito mi accingo a spiegarti come procedere nei tre casi più comuni: su PC, utilizzando un’estensione per Chrome; su Android, sfruttando un’app adatta allo scopo, e su iOS/iPadOS, utilizzando la funzionalità Tempo di utilizzo integrata nel sistema.

PC

schermata dell'estensione Blocksiteper browser Chrome su PC

Per inibire la visualizzazione dei siti Web indesiderati su Chrome per PC, ti consiglio di fare affidamento all’estensione BlockSite che permette, tra le altre cose, di bloccare i siti per adulti e quelli contenenti determinate parole chiave nell’indirizzo. Il servizio, nella versione gratuita, presenta alcuni limiti di utilizzo (ad esempio la possibilità di inibire un massimo di 3 siti) superabili sottoscrivendo un abbonamento con costi a partire da 3,99$ al mese.

Dunque, la prima cosa che devi fare è collegarti alla pagina dedicata all’estensione sul Chrome Web Store, premere sul bottone Aggiungi (in alto a destra) e finalizzare il download e l’installazione del componente aggiuntivo facendo ancora clic sui pulsanti Aggiungi estensione e I accept.

Successivamente, fai clic destro sull’icona dell’estensione (lo scudo rosso) che vedi comparire in alto, accanto alla barra degli indirizzi di Chrome. Se non la trovi, premi sul simbolo del puzzle per visualizzare tutte le estensioni presenti nel browser.

A seguire, pigia il simbolo dell’ingranaggio collocato in alto a destra della nuova finestra apertasi e, giunto nella pagina di configurazione dell’estensione, recati nella sezione Categorie dal menu posto sulla sinistra, quindi verifica che sia attiva la levetta Adulto ivi presente.

Come già accennato, puoi impostare anche dei blocchi sui siti Web che contengono determinate parole all’interno dei rispettivi indirizzi: per farlo, clicca sulla voce Block by Words e indica le parole proibite, una per volta, digitandole nel campo di testo Inserisci una parola o una frase e premendo il pulsante Aggiungi articolo.

All’occorrenza, puoi bloccare la visualizzazione di altri siti Internet specifici: per farlo, spostati nella sezione Block Sites, quindi indica uno per volta gli indirizzi Web delle pagine da bloccare all’interno del campo Inserisci un indirizzo Web e premi sul pulsante Aggiungi articolo collocato a destra dello stesso per confermare.

Per evitare che l’add-on venga bypassato, ti consiglio inoltre di applicare una password per la modifica delle opzioni dell’estensione e di renderla operativa durante le sessioni di navigazione in incognito. Come? Te lo spiego subito.

  • Impostare una password (funzione a pagamento) — accedi alla finestra di configurazione di Block Site come visto in precedenza, clicca sulla sezione Protezione della password dal menu di sinistra e premi il pulsante Ottieni la protezione con password, quindi seleziona la voce Proteggi le tue opzioni BlockSite e imposta indirizzo email e password nei campi che compaiono in basso, premendo il pulsante Salva al termine.
  • Attivare l’estensione per la navigazione in incognito — fai clic destro sull’icona di BlockSite o sul simbolo dei tre puntini verticali a fianco nell’area delle estensioni, scegli la voce Gestisci estensioni dal menu contestuale e sposta su ON la levetta corrispondente al riquadro Consenti modalità di navigazione in incognito.

Smartphone e tablet Android

Impostazioni app BlockSite per Android

Per bloccare i siti Web che ritieni inopportuni in Chrome per Android puoi anche affidarti all’app BlockSite, “compagna” dell’estensione per Chrome che ti ho consigliato in precedenza. Dopo aver scaricato l’app dal Play Store (ad ogni modo, è compatibile anche con iPhone/iPad), avviala, quindi accetta le condizioni di utilizzo e sposta su ON la levetta relativa alle impostazioni di accessibilità ad alcune funzioni essenziali del dispositivo e ai dati in esso contenuti.

Successivamente, pigia la [X] collocata in alto a destra per mantenere la versione gratuita del servizio (la quale prevede inserimenti pubblicitari in-app) e, non appena visualizzi la schermata principale, sfiora il simbolo [+] posto in basso a destra. Arrivato a questo punto, premi l’icona di Chrome se hai intenzione di bloccare del tutto l’accesso al browser in questione.

Per bloccare solo i siti per adulti, invece, sfiora la categoria Adult nella sezione sottostante, mentre se intendi inibire l’accesso solo a determinate risorse, premi il simbolo [+] collocato in corrispondenza dei suggerimenti di tuo interesse posti in basso, utilizzando all’occorrenza il campo di ricerca per filtrarli in base a determinate parole chiave. Infine, pigia la voce Fatto situata in alto a destra per salvare le modifiche.

Se hai a disposizione un dispositivo Android preventivamente sottoposto alla procedura di root, puoi, invece, applicare il blocco dei siti Web utilizzando l’app gratuita Hosts Editor, che permette di agire modificando il file hosts del sistema operativo, così come ti ho spiegato nella mia guida su come bloccare un sito su Android.

iPhone e iPad

accesso alla funzione Tempo di utilizzo su iPhone

Applicare delle restrizioni sui siti Web in Chrome per iPhone e iPad è estremamente semplice: in questo caso, puoi avvalerti delle funzioni disponibili nella sezione Tempo di utilizzo inclusa in iOS 12 e successivi. Devi sapere, infatti, che le limitazioni applicate alla navigazione Web non valgono soltanto per Safari, ma anche per il browser di Google.

Per servirtene, innanzitutto fai tap sull’icona Impostazioni nella home screen del dispositivo, quindi accedi alle sezioni Tempo di utilizzo > Utilizza codice Tempo di utilizzo e specifica un PIN per proteggere la modifica delle impostazioni da parte di utenti non autorizzati.

In seguito, fai tap sulla voce Restrizioni contenuti e privacy, immetti nuovamente il PIN specificato in precedenza, sposta su ON la levetta relativa all’opzione Restrizioni contenuti e privacy e sfiora le voci Restrizioni dei contenuti prima e Contenuti Web poi.

A seguire, seleziona l’opzione Limita i siti Web per adulti: così facendo, verranno bloccate tutte le visite ai siti per adulti, sia in Google Chrome che in Safari. Per specificare dei siti aggiuntivi da bloccare, fai tap sulla funzione Aggiungi siti Web relativo alla sezione Non consentire mai e digita gli indirizzi di tuo interesse.

Qualora avessi a disposizione una versione di iOS inferiore alla 12, la procedura cambia leggermente: recati in Impostazioni > Generali > Restrizioni, tocca la voce Abilita restrizioni e specifica un codice da immettere per modificare o annullare le restrizioni. Giunto alla schermata successiva, tocca la voce Siti Web e apponi il segno di spunta accanto alla dicitura Limita i contenuti per adulti per attivare la restrizione rispetto alla summenzionata categoria.

Per specificare siti aggiuntivi da bloccare, sfiora la voce Aggiungi un sito Web… in corrispondenza della sezione Non consentire mai e digita, nel campo di testo successivo, l’indirizzo del sito che intendi bloccare, dopodiché tocca il pulsante Fine.

Altri metodi per impostare il parental control su Chrome

schermata Family Safety di Microsoft

Se sei arrivato fin qui, vuol dire che hai acquisito tutte le competenze necessarie per impostare il parental control su Chrome, a prescindere dalla piattaforma da te in uso. Tuttavia, non ti dispiacerebbe poter fare riferimento a delle soluzioni ancora più efficaci che, oltre a bloccare la navigazione sul browser, siano in grado di applicare restrizioni simili, ad esempio, all’intero sistema operativo. In tal caso, puoi provare a seguire una delle strade che ti propongo di seguito.

  • Attivare il parental control sul sistema operativo del PC — per farlo, ti suggerisco di leggere le mie guide dedicate, dove ti spiego come bloccare del tutto l’accesso a Chrome tramite le preferenze di Family Safety di Windows, o attivare le funzioni Tempo di utilizzo su macOS, complementari a quelle esposte in un capitolo precedente per iPhone/iPad.
  • Bloccare i siti dal router — in questo modo, chiunque si collegherà alla rete Wi-Fi (o alla rete con cavo) generata dal router sul quale si imposta il blocco, non avrà la possibilità di accedere ai siti inibiti. Per ulteriori informazioni su questa procedura, ti invito a dare un’occhiata a questa guida.
  • Usare altri programmi o app specifiche — i software di parental control, per esempio Qustodio o Mobile Fence, permettono di applicare delle restrizioni che vanno ben oltre il solo blocco della navigazione in Google Chrome: spesso, infatti, è possibile disabilitare completamente la navigazione in Rete o attivarla soltanto a date ore, bloccare il dispositivo dopo un certo periodo di utilizzo, ricevere notifiche al verificarsi di specifici eventi, e così via. Te ne ho parlato nel dettaglio nelle mia guide su come controllare un cellulare a distanza gratis e come mettere sotto controllo un cellulare gratis.
Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.