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Come indicizzare un sito

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Sono ormai trascorse diverse settimane dalla messa online del tuo nuovo sito Internet ma, nonostante ciò, non riesci ancora a trovarlo sui motori di ricerca. Per questo motivo, vorresti sapere qual è il tempo necessario affinché un sito venga indicizzato e, soprattutto, se è possibile segnalarlo ai motori di ricerca per velocizzare la scansione delle varie pagine.

In tal caso, lascia che sia io a darti una mano e mostrarti come indicizzare un sito. Se mi dedichi pochi minuti del tuo tempo libero, possono fornirti tutte le indicazioni di cui hai bisogno, spiegandoti per prima cosa qual è la differenza tra indicizzazione e posizionamento. Successivamente, troverai alcuni suggerimenti utili affinché il tuo sito Web venga “visto” e indicizzato dai principali motori di ricerca e anche le indicazioni per impedirne la scansione.

Senza perdere altro tempo prezioso, direi di non dilungarci oltre e vedere insieme come procedere. Mettiti comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi. Seguendo attentamente le indicazioni che sto per darti e provando a metterle in pratica, ti assicuro che riuscirai a indicizzare le pagine del tuo sito Web e avere i primi riscontri in tal senso. Buona lettura!

Indice

Indicizzare un sito: cosa significa?

Foto di un computer

Prima di entrare nel vivo di questo tutorial e vedere nel dettaglio come indicizzare un sito, è necessario che tu comprenda bene il significato di indicizzazione e le differenze con l’attività di posizionamento.

Se, dunque, ti stai domandando cosa significa indicizzare un sito, devi sapere che con indicizzazione si intende rendere visibile un sito Internet nella SERP (Search Engine Result Page), ovvero nella pagina dei risultati di ricerca, indipendentemente dalla posizione raggiunta.

Si tratta di un’operazione che viene eseguita in seguito alla messa online di un nuovo sito Web e che viene ripetuta nel corso del tempo per verificare la disponibilità di nuovi contenuti da indicizzare.

Solitamente, avviene in modo del tutto automatico: i robot (chiamati anche crawler o spider), cioè software che analizzano i contenuti di un sito Web in modo automatico per conto dei motori di ricerca, hanno accesso alle pagine del sito (riescono a “muoversi” al loro interno anche grazie ai link che collegano le varie pagine) e possono scansionarne i contenuti al fine di inserirle nel proprio indice di ricerca per determinate parole chiave.

Con posizionamento sui motori di ricerca, invece, si intende la posizione che le pagine del proprio sito Web occupano nella SERP: avere un sito ben posizionato significa comparire tra i primi risultati nella prima pagina di ricerca per determinate parole chiave cercate dagli utenti e, dunque, aumentare il traffico in termini di visite e avere un sito Web di successo.

Tutta l’attività volta a migliorare il posizionamento delle pagine del proprio sito viene chiamata SEO (Search Engine Optimization), appunto ottimizzazione per i motori di ricerca.

Per farla breve, tutti i siti, salvo quelli volutamente esclusi e quelli penalizzati, vengono indicizzati sui motori di ricerca ma non tutti i siti indicizzati sono ben posizionati. Chiarito questo, vediamo come procedere.

Come indicizzare un sito sui motori di ricerca

Come ti ho anticipato nelle righe iniziali di questa guida, per indicizzare un sito sui motori di ricerca non è richiesta alcuna specifica operazione poiché l’indicizzazione avviene in modo automatico entro poche settimane dalla messa online di un nuovo sito Web. Tuttavia, per velocizzare l’indicizzazione e semplificare la scansione del proprio sito da parte dei robot dei vari motori di ricerca è possibile (e consigliato anche per avviare l’attività di posizionamento) effettuare alcune operazioni. Trovi tutto spiegato nel dettaglio proprio qui sotto.

Come indicizzare un sito su Google

Google Search Console

L’indicizzazione di un sito su Google avviene attraverso Googlebot, il robot di Google che scansiona costantemente la Rete alla ricerca di nuovi siti Web e nuovi contenuti da indicizzare. Il robot in questione, quando individua un nuovo sito Web, riesce automaticamente a scansionarlo e indicizzarne le pagine disponibili.

Per velocizzare e facilitare la scansione, ti consiglio di utilizzare la Google Search Console, uno strumento completamente gratuito che permette non solo di segnalare il proprio sito Web e richiederne l’indicizzazione anche di singole pagine ma anche di monitorarne lo stato di salute e aumentarne la visibilità nella SERP.

Per collegare il tuo sito Web nella Google Search Console, collegati alla pagina principale del servizio, clicca sul pulsante Inizia ora e accedi con il tuo account Google. Seleziona, poi, l’opzione Dominio, inserisci l’indirizzo del tuo sito Web nel campo example.com, premi sul pulsante Continua e segui le indicazioni mostrate a schermo, per verificare di essere il proprietario del sito indicato e completarne il collegamento.

Fatto ciò, la prima operazione che ti consiglio di effettuare è quello di segnalare la sitemap XML del tuo sito Internet (a tal proposito, potrebbe esserti utile la mia guida su come creare una sitemap): per farlo, individua la sezione Indicizzazione nella barra laterale a sinistra, premi sulla voce Sitemap, inserisci l’indirizzo della tua sitemap nel campo Inserisci l’URL della sitemap e clicca sul pulsante Invia.

La sitemap XML è un file che raccoglie tutti gli URL del proprio sito Internet e inviandola a Google tramite la Google Search Console verrà semplificata la scansione delle pagine e velocizzata l’indicizzazione. Inoltre, la sitemap continuerà a essere scansionata con frequenza e, di conseguenza, verranno rilevati e indicizzati anche i contenuti che andrai a pubblicare in futuro.

Successivamente, se noti che una pagina impiega troppo tempo a indicizzarsi, puoi segnalarla a Google e richiederne l’indicizzazione tramite un apposito strumento. Tutto quello che devi fare è inserire l’indirizzo della pagina in questione nel campo Controlla qualsiasi URL in [nome sito] e cliccare sull’icona della lente d’ingrandimento (o sul tasto Invio della tastiera).

Così facendo, potrai scoprire rapidamente se la pagina in questione è stata o meno indicizzata ed eventualmente puoi richiederne l’indicizzazione cliccando sulla voce Richiesta di indicizzazione.

Google Search Console

Oltre agli strumenti che ti ho appena indicato, la Google Search Console è un ottimo strumento per monitore un sito e dispone di interessanti funzionalità, come quella per controllare lo stato di salute del sito e l’esperienza utente e per visualizzare e gestire i backlink, cioè un link che da un sito esterno rimanda a una pagina del tuo sito Web. A tal proposito, potrebbe esserti utile la mia guida su come fare link building.

Come indicizzare un sito su Bing

Bing Webmaster Tools

Bing è il motore di ricerca di Microsoft e, proprio come Google, ha una propria SERP nella quale compaiano tutte le pagine che il robot scansiona e indicizza automaticamente.

Anche in questo caso, è possibile segnalare il proprio sito Web e monitorarne lo stato di salute tramite il Bing Webmaster Tools, lo strumento gratuito di Microsoft dedicato a tutti coloro che hanno un sito Web e desiderano migliorarne il posizionamento su Bing.

Per accedere a questo strumento, collegati al sito ufficiale di Bing Webmaster Tools, clicca sul pulsante Inizia e scegli se accedere con un account Microsoft, un account Google o un profilo Facebook.

Fatto ciò, se in precedenza hai già collegato e verificato il tuo sito tramite la Google Search Console, seleziona l’opzione Importa in modo da aggiungere automaticamente e senza alcuna verifica aggiuntiva tutti i siti associati alla Search Console. In alternativa, puoi aggiungere un nuovo sito manualmente inserendone l’indirizzo nel campo Immetti URL del sito, cliccando sul pulsante Aggiungi e seguendo le indicazioni mostrate a schermo per verificarlo.

In ogni caso, per inviare la sitemap XML del tuo sito, seleziona la voce Mappe dei siti nella barra laterale a sinistra, clicca sul pulsante Invia mappa del sito, inseriscine l’URL nel campo apposito e premi sul pulsante Invia.

Accendo, invece, alla sezione Controllo URL cliccando sull’apposita voce collocata nella barra laterale a sinistra, hai la possibilità di sapere se una determinata pagina è presente nell’indice di Bing ed eventualmente richiederne l’indicizzazione premendo sul pulsante Richiedi indicizzazione.

Come indicizzare un sito WordPress

WordPress

Se la tua intenzione è indicizzare un sito WordPress, devi sapere che tutti i suggerimenti che ti ho fornito in precedenza per indicizzare un sito su Google e su Bing sono validi a prescindere da come è stato creato il proprio sito e dall’eventuale CMS utilizzato.

L’unica differenza è rappresentata dal fatto che WordPress (così come altri CMS come Joomla) dispone di strumenti aggiuntivi di ogni genere, che consentono anche di creare facilmente la propria sitemap XML.

Inoltre, dispone anche di specifici plugin SEO (es.Yoast SEO, Rank Math SEO ecc.) che, se usati correttamente, permettono di semplificare l’attività di posizionamento sui motori di ricerca. In ogni caso, puoi approfondire l’argomento dando un’occhiata alla mia guida su come indicizzare un sito WordPress.

Come non indicizzare un sito

Foto di un computer

Se per qualsiasi motivo hai la necessità di non indicizzare un sito, devi sapere che esistono diverse soluzioni che permettono di farlo.

La prima che puoi prendere in considerazione è quella di mantenere il sito privato attraverso una password: così facendo, l’accesso ai contenuti verrà bloccato non solo agli utenti che non dispongono di un account per accedere al sito ma anche ai robot dei vari motori di ricerca che non saranno in grado di visualizzare e scansionare le pagine del sito in questione.

Questa soluzione viene utilizzata soprattutto da coloro che stanno costruendo il proprio sito Web e desiderano iniziare a indicizzarne i contenuti solo quando il sito è pronto per la pubblicazione vera e propria. Ti segnalo che se usi WordPress, esistono anche specifici plugin che permettono di fare tutto ciò (es. LightStart).

La seconda soluzione (e anche quella più tecnica) riguarda la modifica del robot.txt, un file di testo che contiene informazioni e istruzioni leggibili dai motori di ricerca. Il file in questione è presente nella directory del tuo spazio Web, alla quale puoi accedere tramite il File Manager disponibile nel pannello di amministrazione del tuo hosting o utilizzando uno dei programmi per FTP (es. FileZilla).

In ogni caso, dopo aver individuato il file robot.txt, non devi far altro che aprirlo e inserire su due righe consecutive i comandi User-agent: \* e Disallow: / che consentono di bloccare l’accesso da parte di tutti i crawler a tutte le pagine del sito.

Infine, ti segnalo che se hai deciso di creare un sito con WordPress, accedendo alla sezione Impostazioni, selezionando l’opzione Lettura e apponendo il segno di spunta accanto alla voce Scoraggia i motori di ricerca dall’effettuare l’indicizzazione di questo sito, puoi richiedere la non indicizzazione di tutte le pagine del tuo sito Web.

Ci tengo a sottolineare che le ultime due direttive che ti ho indicato, sono indicazioni che i motori di ricerca possono anche ignorare: per questo motivo, anche come suggerito da Google, l’approccio migliore per non indicizzare un sito è bloccarne l’accesso tramite password.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.