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Come iniziare a investire in criptovalute

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Hai messo qualche soldino da parte ma, a causa dell’inflazione, ti sei accorto che il risparmio non è garanzia di avere un discreto patrimonio per il futuro. Per questo hai deciso di stanziare una parte di questo denaro per investire in svariati asset.

Dopo una lunga riflessione, sei giunto alla conclusione che le criptovalute potrebbero essere una soluzione interessante, dunque vorresti qualche “dritta” su come iniziare a investire in criptovalute. Se le cose stanno così, sappi che posso darti una mano.

Se vuoi, posso spiegarti come muovere i primi passi nel mondo crypto ma ci tengo a sottolineare che i miei non sono consigli finanziari, bensì solo spiegazioni pratiche di concetti e sistemi. Il mercato crypto è molto volatile e rischioso, quindi ogni decisione che prenderai da qui in avanti sarà basata su tue scelte e responsabilità. Io non mi assumo alcuna responsabilità circa le fortune dei tuoi investimenti. Chiarito questo, iniziamo.

Indice

Studiare il mercato

ethereum

La prima cosa da fare, qualunque sia il settore in cui decidi d’investire, è quello di studiarne le basi per poter far delle mosse consapevoli. Che senso avrebbe comprare 100 azioni di Google se nemmeno sai cos’è un motore di ricerca o se pensi che Microsoft abbia maggiori potenzialità per il futuro?

Nelle criptovalute funziona allo stesso modo. Sono certo che tu abbia già sentito parlare di Bitcoin, magari ti è arrivata all’orecchio anche la parola Ethereum e/o il concetto di blockchain, ma difficilmente avrai sentito parlare di Ripple, Cardano, Cronos o una qualunque delle migliaia di altcoin che esistono oltre a Ethereum.

Sì perché il mercato odierno conta migliaia di crypto, molte delle quali non si possono nemmeno comprare tramite i classici exchange e, con una buona percentuale di queste che non avrà un lungo futuro davanti a sé. Ci sono progetti campati in aria nelle crypto? Eccome, anzi! Si potrebbe facilmente dire che la maggior parte di esse sono progetti sgangherati (se contiamo quelle completamente sconosciute e che spariranno senza lasciare traccia), ma non è questo il peggio.

Il vero problema che sta prosciugando i fondi di moltissimi investitori sono le truffe. Essendo molto ampio, relativamente poco regolamentato e operando in tutto il mondo, il settore crypto vede progetti truffa nascere ogni giorno e sparire dopo pochissimo tempo, con rarissimi casi in cui i colpevoli sono stati puniti e i soldi restituiti.

Quindi, per evitare di cadere in queste trappole, devi capire cosa fa una criptovaluta e perché esiste. Bitcoin è nato per sostituire il denaro comune (o affiancarlo) dando alla gente di tutto il mondo un bene rifugio liquido, facile da scambiare e privo di barriere nazionali.

Ethereum è la base del famoso Web 3, quel network basato su blockchain che punta ad affiancare o sostituire l’Internet che conosciamo adesso. Simili a Ethereum ci sono monete come Solana, Fantom, Avalanche e molto altri ancora. Poi ci sono monete degli exchange come BNB (di Binance), CRO (di Crypto.com), KuCoin dell’omonima piattaforma e tantissime altre.

Potrei andare avanti all’infinito ma il punto è che ognuna ha uno scopo, il quale può essere anche quello di fregare un potenziale investitore. Quindi, per il tuo bene, studia le realtà come Bitcoin, Ethereum, Binance, stablecoin, metaverso e tutte le altre tramite, per esempio, questi tutorial che ti ho linkato. Una volta che sai cosa fanno, potrai decidere se credere o meno nel progetto.

Capitalizzazione e importanza

coinmarketcap

Questi sono fattori che devi conoscere e comprendere, altrimenti lascia perdere le crypto perché perderai sicuramente i tuoi soldi. Mi riferisco alla capitalizzazione di mercato a quella che viene chiamata Bitcoin dominance, ovvero la forza che ha Bitcoin sul mercato.

Iniziando dalla capitalizzazione, questo valore (che puoi trovare facilmente a fianco delle varie monete su siti come CoinMarketCap) indica la quantità di soldi che vale quel progetto. Se, per esempio, una crypto avesse 1.000 monete circolanti e il prezzo delle stesse fosse di 10 dollari l’una, la capitalizzazione sarebbe di 10.000 dollari.

Molte persone comprano monete che valgono pochissimo (magari 0,00001 centesimi di dollaro) sperando che queste arrivino un giorno a valere come Bitcoin, ovvero 30.000 dollari l’uno circa (al momento della scrittura dell’articolo). Mio caro lettore, sappi che questa cosa è impossibile, quindi non lasciarti fregare da questo subdolo trucco di mercato.

Questo perché, per avere un prezzo così basso, significa che ci sono moltissime monete in circolazione, quindi valgono poco o nulla. La scarsità di un bene alza il valore, la sua abbondanza lo abbassa, questa regola aurea è valida sempre in economia e finanza.

Oltre a questo, devi comprendere il fatto che nessuna criptovaluta ha mai superato Bitcoin in capitalizzazione. Oggigiorno Bitcoin ha una capitalizzazione totale di circa 600.000.000.000 di dollari, i quali vengono calcolati moltiplicando il prezzo unitario della moneta (circa 30.000 dollari) per il numero di monete circolanti (circa 20.000.000). Quant’è il risultato? Esattamente 600 miliardi di dollari.

Ebbene, se prendiamo una moneta come Shiba Inu per esempio, essa vale molto meno di un centesimo a unità, ma ci sono quasi 600.000 miliardi di questa moneta in circolazione. Il suo valore unitario basso la porta comunque ad avere una capitalizzazione molto alta, di circa 7 miliardi di dollari.

Ora, contando che nemmeno Ethereum è mai riuscito a superare la capitalizzazione di Bitcoin e che la maggior parte delle monete non è mai riuscita nemmeno ad avere un centesimo della capitalizzazione totale, possiamo facilmente capire che Shiba è già ampiamente in alto nel mondo delle crypto.

Perché il valore unitario arrivi a quello di Bitcoin, cioè passare da 0,0000000003 a 30.000, la capitalizzazione attuale dovrebbe essere moltiplicata per 10.000.000.000.000, creando un numero talmente grande che non basterebbero tutti i soldi esistenti sul pianeta.

Molte (ma non tutte) le monete che hanno un prezzo unitario molto basso, puntano sul gioco psicologico di “sembrare economiche” e sul fatto che, gli utenti inesperti, credono un giorno potranno valere come Bitcoin. Ricorda, investire 400 euro (per esempio) in una moneta molto costosa o in una molto economica, sempre comporta le medesime conseguenze. Il tuo guadagno e la tua perdita sono calcolate in percentuale sul prezzo dell’asset, non sulle unità che possiedi.

Inoltre occorre ricordare che nessuno batte Bitcoin, il quale inoltre decide l’andamento dell’intero mercato. Quando Bitcoin sale o è stabile, il mercato si muove verso l’alto ma, appena arriva una giornata di pioggia per “l’oro digitale”, tutti cascano in quantità esponenziale rispetto al leader.

Ci sono stati giorni in cui Bitcoin perdeva il 10 o anche 15%, mentre tutte le altre monete perdevano cifre dal 20 al 40% o più. Questo perché esiste una stretta correlazione sia in positivo che in negativo, poiché è Bitcoin a “determinare la fiducia nel mercato”. Per queste ragioni, investire in Bitcoin potrebbe essere, in determinati momenti storici, molto più sensato che in qualunque altra moneta.

In altri invece, le cosiddette altcoin (le monete alternative a Bitcoin) possono invece vivere giorni di grande euforia, con rialzi anche del 100% in un singolo giorno. Insomma, le criptovalute hanno i loro rischi che, in un modo o nell’altro, ne rappresentano anche i vantaggi.

Il loro andamento è spesso così forte e repentino che potrebbe farti perdere il 50% dei tuoi averi in un giorno, per poi farti avere 3 volte tanto indietro appena qualche settimana dopo. Sono volatili, il che significa grandi perdite e grandi guadagni, ma saper minimizzare le prime e massimizzare i secondi è possibile solo se sai bene quello che fai.

Scegliere l’exchange

binance

Ora che sei arrivato qui, è tempo di andare a scegliere la piattaforma che ti permetterà d’investire in crypto. Queste sono solitamente gli exchange, entità che potremmo tranquillamente paragonare ai broker che vendono le azioni ai privati, con il vantaggio di avere commissioni generalmente più basse e una maggiore facilità di utilizzo.

Attenzione però, non basta puntare il dito a caso verso un exchange, perché non tutti sono uguali. Ci sono quelli rinomati e (relativamente) sicuri, i quali offrono generalmente uno spettro di asset più alto e tariffe vantaggiose, poi ci sono entità più piccole che possono risultare più o meno necessarie a seconda dei casi.

Perché “relativamente” più sicure? Perché nel 2022 uno dei più grandi exchange al mondo, il famoso FTX, ha dichiarato bancarotta, la quale si è poi dimostrata fraudolenta. I fondi dei clienti erano stati usati per fare strani investimenti di cui avrebbero beneficiato il titolare dell’exchange e un’azienda molto vicina a lui. Questo non vuole spaventarti, ma solo metterti in guardia dal fatto che questo (come qualunque altro dove girano molti soldi) è un mondo pieno d’insidie.

Allo stato attuale delle cose ci sono alcuni exchange che mi sento di nominare qui con una discreta fiducia nel fatto che siano solidi e ben gestiti, ma questo avrei potuto dirlo anche di FTX circa un anno fa. Purtroppo qui entrano in gioco fattori che vanno fuori dalla conoscenza del pubblico, dei quali nessuno può sapere nulla fino a quando ormai i danno è irreparabile.

Detto questo, gli exchange che attualmente sembrano essere solidi e meritevoli di fiducia sono questi.

  • Binance — il più grande exchange al mondo che, da solo, muove una quantità di denaro superiore a quella dei suoi diretti concorrenti messi insieme. Il suo servizio è eccellente, ha una quantità di criptovalute scambiabili che è superiore a moltissimi rivali ed è davvero semplice da usare. Il suo giro d’affari rende improbabile che possa ritrovarsi in difficoltà anche in caso di crisi del mercato. Per sapere in dettaglio come comprare crypto su Binance, ti lascio alla mia guida sul tema.
  • Crypto.com — una delle piattaforme più apprezzate dai novizi, poiché ha una delle interfacce che riesce a farti sentire a casa fin da subito. Anche qui stiamo parlando di una entità molto grande, la quale dovrebbe avere una certa resilienza agli scossoni. Non ha moltissime crypto (rispetto a Binance), ma un numero più che sufficiente per l’utente medio. Per sapere in dettaglio come funziona Crypto.com, ti lascio alla mia guida sul tema.
  • KuCoin — exchange che opera soprattutto sul mercato asiatico ma che è disponibile anche qui. La sua interfaccia è identica a quella di Binance (ma non sono correlati) e ha una quantità di monete scambiabili più alta di tutti. Se cerchi qualche crypto strana e poco conosciuta, potresti trovarla qui (ma attento alle truffe).
  • Young Platform — se preferisci qualcosa che sia 100% italiano, la scelta potrebbe ricadere su questo exchange. Ha un numero molto limitato di crypto scambiabili e commissioni decisamente più alte rispetto alla concorrenza, ma rispetta tutte le norme vigenti sul nostro territorio. Per sapere in dettaglio come comprare crypto qui, ti lascio alla mia guida sul tema.

Per approfondimenti sui migliori exchange dove comprare crypto, leggi la mia guida dedicata.

eToro

Al netto degli exchange, ci sono anche dei broker che possono essere presi in considerazione, ad esempio il famosissimo network di social trading eToro, accessibile da Web e app per smartphone, e che offre la possibilità di investire in crypto, azioni, materie prime, ETF e altro in sicurezza e facilità. Permette di acquistare Bitcoin, Ethereum, XRP, Litecoin e altre note criptovalute senza pagare commissioni di deposito tramite carta di credito e PayPal, monitorare i trend di mercato, il sentiment e copiare i portafogli dei trader più abili.

Le criptovalute acquistate possono essere trasferite in qualsiasi momento nell’eToro Wallet, in modo da essere usate per i propri acquisti. È inoltre possibile fare staking e far crescere le proprie criptovalute mentre si fa holding. Per maggiori informazioni, leggi la mia guida su come funziona eToro e il mio post su come comprare bitcoin usando eToro.

Usa un wallet esterno

metamask

Dopo averti spaventato bene con la storia degli exchange che falliscono, voglio anche presentarti una (forse l’unica) soluzione al problema. Quello a cui mi riferisco è la possibilità di tenere le tue criptovalute su un portafogli che non sia quello fornito dall’exchange stesso, ma uno tuo personale.

No, quello dove tieni il bancomat non va bene, dev’essere qualcosa in grado di gestire queste monete digitali. Mi riferisco ai wallet software e a quelli hardware, i quali sono tuoi e non gestiti da terze parti, le quali potrebbero fare cose strane e poco trasparenti coi tuoi fondi.

Ovviamente anche qui ci sono pro e contro di entrambi, quindi meglio spiegarli bene. Iniziando dai wallet software, sono estensioni per il browser o app per gli smartphone che si possono installare gratuitamente è in una manciata di secondi.

Il fatto che siano gratuiti li rende sicuramente molto allentanti, ma non sono privi di rischi. Essi infatti, essendo nient’altro che linee di codice sul tuo dispositivo, possono essere hackerati o le credenziali di accesso rubate da qualcuno che si è introdotto nel tuo PC o telefono in modo illegale.

Anche un furto, se il ladro ha visto il tuo codice di sblocco, potrebbe potenzialmente esporti alla perdita totale dei tuoi averi, per questo non sono una buona opzione per custodire grandi quantità di asset. Diciamo che sono una soluzione comoda e flessibile per accedere alla De-Fi o per movimentare i tuoi averi, ma non la cassaforte per i tuoi investimenti. Se vuoi saperne di più su queste soluzioni, ti lascio alle mie guide su MetaMask e TrustWallet, due dei principali wallet software in circolazione appena linkate.

Se però vuoi davvero mantenere al sicuro i tuoi investimenti, meglio usare un hardware wallet. Questi si presentano come delle chiavette USB alla vista, ma hanno avanzati sistemi per la protezione degli asset e sono praticamente inespugnabili.

Questo perché non sono connessi a Internet e, anche se qualcuno ti rubasse il wallet, non potrebbe farci nulla a meno di non conoscere la password o la frase di recupero. Le criptovalute, anche in caso di perdita, rottura o furto del dispositivo, potranno sempre essere recuperate tramite la frase seed (o di recupero), la quale ti permette di “reinstallare” i tuoi averi in un nuovo dispositivo semplicemente immettendola.

Il rischio è tutto insito nella perdita di questa frase di recupero o nel furto della stessa. La quale renderebbe i tuoi averi irrecuperabili o immediatamente disponibili per queste persone terze senza che tu ci possa fare assolutamente nulla. Se cerchi i migliori hardware wallet, ho scritto una guida completa per aiutarti a sceglierli.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.